Riferimenti sui comandi per Dispatcher e CBR

Questo capitolo descrive come utilizzare i comandi dscontrol del Dispatcher oltre a essere un riferimento ai comandi di CBR.

Per le versioni precedenti, quando il prodotto era noto come Network Dispatcher, il nome del comando per il controllo del Dispatcher era ndcontrol. Il nome del comando per il controllo del Dispatcher è ora dscontrol. Accertarsi di aver aggiornato tutti i file script precedenti in modo da utilizzare dscontrol (e non ndcontrol) per configurare il Dispatcher.

CBR utilizza una serie secondaria dei comandi Dispatcher, elencata in questo riferimento sui comandi. Quando si utilizzano questi diagrammi della sintassi per CBR, specificare cbrcontrol al posto di dscontrol. Per informazioni, consultare Differenze di configurazione tra CBR e Dispatcher.

L'elenco riportato di seguito contiene i comandi descritti in questo capitolo:

È possibile immettere una versione ridotta dei parametri del comando dscontrol. A tal fine, è sufficiente immettere le lettere che designano in modo univoco i parametri. Ad esempio, per visualizzare la guida del comando di salvataggio file, è possibile immettere dscontrol he f anziché dscontrol help file.

Per attivare l'interfaccia della riga comandi: emettere dscontrol per ricevere un prompt dei comandi dscontrol.

Per chiudere l'interfaccia della riga comandi: emettere exit o quit.

I valori dei parametri dei comandi devono essere immessi utilizzando caratteri dell'alfabeto inglese. Le uniche eccezioni sono i nomi host (utilizzati in cluster, server e comandi highavailability) e i nomi file (utilizzati in comandi file).

Differenze di configurazione tra CBR e Dispatcher

L'interfaccia della riga comandi CBR è una serie secondaria dell'interfaccia della riga comandi del Dispatcher. Per CBR, specificare il comando cbrcontrol al posto del comando dscontrol per configurare il componente.

Nota:
Il contenuto CBR (Content Based Routing) non è disponibile sulle piattaforme che eseguono una JVM a 64 bit, ad eccezione di HP-UX ia64. Su HP-UX ia64, il componente CBR viene eseguito come applicazione 32 bit. È possibile utilizzare il metodo di inoltro CBR del componente Dispatcher di Load Balancer per fornire l'instradamento basato sul contenuto senza l'utilizzo di Caching Proxy. Per ulteriori informazioni, consultare Instradamento basato sul contenuto di Dispatcher (metodo di inoltro cbr).

Alcuni comandi omessi in CBR sono elencati di seguito.

  1. highavailability
  2. subagent
  3. executor
  4. cluster
  5. porta
  6. rule add {c:p:r} type port
  7. server

dscontrol advisor -- controlla l'advisor

Leggi diagramma di sintassiSalta diagramma di sintassi>>-dscontrol--advisor--+-connecttimeout--name--+-porta--------+--timeoutseconds-+-><
                       |                       '-cluster:port-'                 |
                       +-interval--name--+-porta--------+--seconds--------------+
                       |                 '-cluster:port-'                       |
                       +-list---------------------------------------------------+
                       +-loglevel--name--+-porta--------+--level----------------+
                       |                 '-cluster:port-'                       |
                       +-logsize--name--+-porta--------+--+-unlimited---------+-+
                       |                '-cluster:port-'  '-number of records-' |
                       +-receivetimeout--name--+-porta--------+--timeoutseconds-+
                       |                       '-cluster:port-'                 |
                       +-report--name--+-porta--------+-------------------------+
                       |               '-cluster:port-'                         |
                       +-retries--name--+-porta--------+--numretries------------+
                       |                '-cluster:port-'                        |
                       +-start--name--+-porta--------+--+----------+------------+
                       |              '-cluster:port-'  '-log file-'            |
                       +-stato--name--+-porta--------+--------------------------+
                       |              '-cluster:port-'                          |
                       +-stop--name--+-porta--------+---------------------------+
                       |             '-cluster:port-'                           |
                       +-timeout--name--+-porta--------+--+-unlimited-+---------+
                       |                '-cluster:port-'  '-seconds---'         |
                       '-version--name--+-porta--------+------------------------'
                                        '-cluster:port-'
 

connecttimeout
Impostare il tempo che un advisor attende prima di riferire l'interruzione di una connessione a un server relativamente a una specifica porta su un server (un servizio). Per ulteriori informazioni, vedere Timeout di connessione e timeout di ricezione dell'advisor per i server.
name
Il nome dell'advisor. Tra i valori possibili vi sono connect, db2, dns, ftp, http, https, cachingproxy, imap, ldap, ldaps, nntp, ping, pop3, self, sip, smtp, ssl, ssl2http, telnet e wlm.

Consultare Elenco di advisor per ulteriori informazioni sugli advisor forniti da Load Balancer.

I nomi degli advisor personalizzati sono nel formato xxxx, dove per ADV_xxxx si intende il nome della classe che implementa l'advisor personalizzato. Consultare Creazione di advisor personalizzati per ulteriori informazioni.

port
Il numero della porta monitorata dall'advisor.
cluster:port
Sui comandi advisor il valore cluster è opzionale mentre il valore port è obbligatorio. Se il valore cluster non è specificato, l'advisor inizierà l'esecuzione sulla porta di tutti i cluster. Se si specifica un cluster, l'advisor avvierà l'esecuzione solo sulla porta del cluster specificato. Consultare Avvio e arresto di un adivisor per ulteriori informazioni.

Il cluster è il nome simbolico o l'indirizzo sotto forma di indirizzo IP. La porta è il numero della porta monitorata dall'advisor.

timeoutseconds
Un numero intero positivo che rappresenta il timeout, in secondi, che l'advisor attende prima di riferire l'interruzione di una connessione a un server. Il valore predefinito è pari a 3 volte il valore specificato per l'intervallo dell'advisor.
interval
Impostare la frequenza con cui l'advisor richiederà informazioni ai server.
seconds
Un numero intero positivo che rappresenta il numero di secondi trascorsi tra le richieste ai server, relativamente al loro stato corrente. Il valore predefinito è 7.
list
Mostra l'elenco degli advisor che attualmente forniscono informazioni al gestore.
loglevel
Imposta il livello di registrazione per un log dell'advisor.
level
Il numero del livello (da 0 a 5). Il valore predefinito è 1. Maggiore è il numero, maggiori saranno le informazioni scritte sul log dell'advisor. Di seguito sono riportati i valori possibili: 0 sta per Nessuno, 1 per Minimo, 2 per Base, 3 per Moderato, 4 per Avanzato, 5 per Verbose.
logsize
Impostare la dimensione massima di un log dell'advisor. Se si imposta la dimensione massima del file di log, il file ripartirà dall'inizio; quando il file raggiunge la dimensione specificata, le voci successive verranno scritte all'inizio del file, sovrascrivendo quindi le precedenti voci di log. La dimensione del log non può essere inferiore alla dimensione corrente del log. Le voci di log sono dotate di un indicatore di data e ora, in modo da poter comunicare l'ordine in cui sono state scritte. Tanto maggiore sarà il valore impostato per il livello di log, tanto più attentamente dovrà essere selezionata la dimensione del log, in quanto lo spazio può esaurirsi velocemente quando si esegue la registrazione ai livelli più alti.
number of records
La dimensione massima in byte del file di log dell'advisor. È possibile specificare un numero positivo maggiore di zero o la parola unlimited. Il file di log potrebbe non raggiungere esattamente la dimensione massima, prima di iniziare la sovrascrittura, in quanto le voci di log in sé variano, in termini di dimensione. Il valore predefinito è 1 MB.
receivetimeout
Impostare il tempo che un advisor attende prima di riferire l'impossibilità di ricezione da una specifica porta su un server (un servizio). Per ulteriori informazioni, vedere Timeout di connessione e timeout di ricezione dell'advisor per i server.
timeoutseconds
Un numero intero positivo che rappresenta il timeout, in secondi, che l'advisor attende prima di riferire l'impossibilità di ricezione da un server. Il valore predefinito è pari a 3 volte il valore specificato per l'intervallo dell'advisor.
report
Visualizza un report sullo stato dell'advisor.
retry
Il parametro retry imposta il numero dei tentativi che un advisor può eseguire prima di contrassegnare un server come inattivo.
numretries
Un numero intero maggiore o uguale a zero. È preferibile che questo valore non sia maggiore di 3. Se la parola chiave retries non è configurata, per il numero di tentativi viene assunto il valore zero.
start
Avvia l'advisor. Sono disponibili advisor per ciascun protocollo. Le porte predefinite sono le seguenti:
Nome advisor Protocollo Port
cachingproxy HTTP (via Caching Proxy) 80
connessione ICMP 12345
db2 private 50000
dns DNS 53
ftp FTP 21
http HTTP 80
https SSL 443
imap IMAP 143
ldap LDAP 389
ldaps SSL 443
nntp NNTP 119
ping PING 0
pop3 POP3 110
self private 12345
sip SIP 5060
smtp SMTP 25
ssl SSL 443
ssl2http SSL 443
telnet Telnet 23
WLM private 10,007
Nota:
l'advisor FTP dovrebbe fornire informazioni solo sulla porta di controllo FTP (21). Non avviare un advisor FTP sulla porta dei dati FTP (20).
log file
Nome del file su cui sono registrati i dati di gestione. Ciascun record nel log è dotato di un indicatore di data e ora.

Il file predefinito è advisorname_port.log, ad esempio, http_80.log. Per modificare la directory su cui vengono memorizzati i file di log, consultare Modifica dei percorsi file di log. I file di log predefiniti per advisor specifici del cluster (o del sito) vengono creati con l'indirizzo cluster, ad esempio, http_127.40.50.1_80.log.

status
Visualizza lo stato corrente di tutti i valori in un advisor che possono essere impostati globalmente, compresi i valori predefiniti.
stop
Arresta l'advisor.
timeout
Imposta il numero di secondi entro il quale il gestore considera valide le informazioni ricevute dall'advisor. Se il gestore rileva che le informazioni dell'advisor sono meno aggiornate rispetto a questo periodo di timeout, non utilizzerà tali informazioni per determinare i pesi dei server sulla porta monitorata dall'advisor. Un'eccezione a questo timeout avviene quando l'advisor ha informato il gestore dell'inattività di uno specifico server. Il gestore utilizzerà quelle informazioni sul server anche in seguito al timeout delle informazioni dell'advisor.
seconds
Un numero positivo che rappresenta il numero di secondi o la parola unlimited. Il valore predefinito è unlimited.
version
Visualizza la versione corrente dell'advisor.

Esempi

dscontrol binlog -- controlla il file di log binario

Leggi diagramma di sintassiSalta diagramma di sintassi>>-dscontrol--binlog--+-start----------------------+-----------><
                      +-stop-----------------------+
                      +-set--+-retention--hours--+-+
                      |      '-interval--seconds-' |
                      '-stato----------------------'
 

start
Avvia il log binario.
stop
Arresta il log binario.
set
Imposta i campi per la registrazione binaria. Per ulteriori informazioni sull'impostazione dei campi per la registrazione binaria, consultare Uso della registrazione binaria per analizzare le statistiche dei server.
retention
Il numero di ore che vengono conservati i file di log binari. Il valore predefinito di retention è 24.
hours
Il numero di ore.
interval
Il numero di secondi tra le voci di log. Il valore predefinito per interval è 60.
seconds
Il numero di secondi.
status
Mostra il tempo di conservazione in memoria e gli intervalli di scrittura dei file binari di log.

dscontrol cluster -- configura i cluster

Leggi diagramma di sintassiSalta diagramma di sintassi>>-dscontrol--cluster--+-add--cluster+c2+...;;--+------------------------------------------+-+-><
                       |                      +-address--address-------------------------+ |
                       |                      +-proportions--active--new--porta--sistema-+ |
                       |                      +-maxports--size---------------------------+ |
                       |                      +-maxservers--size-------------------------+ |
                       |                      +-stickytime--time-------------------------+ |
                       |                      +-weightbound--weight----------------------+ |
                       |                      +-porttype--type---------------------------+ |
                       |                      +-primaryhost--address---------------------+ |
                       |                      +-staletimeout--staletimeout---------------+ |
                       |                      '-sharedbandwidth--size--------------------' |
                       +-set--cluster+c2+...;;--+-proportions--active--new--porta--sistema-+-+
                       |                      +-maxports--size---------------------------+ |
                       |                      +-maxservers--size-------------------------+ |
                       |                      +-stickytime--time-------------------------+ |
                       |                      +-weightbound--weight----------------------+ |
                       |                      +-porttype--type---------------------------+ |
                       |                      +-primaryhost--address---------------------+ |
                       |                      +-staletimeout--staletimeout---------------+ |
                       |                      '-sharedbandwidth--size--------------------' |
                       +-remove--cluster---------------------------------------------------+
                       +-report--cluster---------------------------------------------------+
                       '-status--cluster---------------------------------------------------'
 

add
Aggiunge il cluster. È necessario definire almeno un cluster.
cluster
Il nome del cluster o l'indirizzo a cui si collegano i client. Il nome del cluster può essere un nome simbolico o trovarsi nel formato indirizzo IP. Un valore cluster pari a 0.0.0.0 può essere utilizzato per specificare un cluster jolly. Consultare Utilizzo del cluster jolly per combinare le configurazioni di server per ulteriori informazioni.

Ad eccezione del comando dscontrol cluster add, è possibile utilizzare un carattere due punti (:) in modo che funzioni da carattere jolly. Ad esempio, il seguente comando, dscontrol cluster set : weightbound 80, consente di impostare un limite di peso di 80 su tutti i cluster.

Nota:
I cluster supplementari vengono separati dal segno più (+).
address
L'indirizzo IP univoco della macchina TCP sotto forma di nome host o di indirizzo IP. Se il valore del cluster non è risolvibile, è necessario specificare questo indirizzo IP sulla macchina fisica.
Nota:
il parametro address si applica unicamente al componente Dispatcher.
address
Il valore dell'indirizzo del cluster.
proportions
A livello di cluster, impostare la proporzione di importanza per le connessioni attive (active), le nuove connessioni (new), le informazioni dagli advisor (port) e le informazioni da un programma di monitoraggio del sistema, quale Metric Server (system), utilizzate dal gestore per stabilire i pesi dei server. Ciascuno di questi valori, descritti di seguito, sono espressi come una percentuale del totale, perciò la loro somma ammonta sempre a 100. Per ulteriori informazioni, consultare Proporzione di importanza attribuita alle informazioni sullo stato.
active
Un numero compreso nell'intervallo 0 - 100 che rappresenta la proporzione del peso da fornire alle connessioni attive. Il valore predefinito è 50.
new
Un numero compreso nell'intervallo 0 - 100 che rappresenta la proporzione del peso da fornire alle nuove connessioni. Il valore predefinito è 50.
port
Un numero compreso nell'intervallo 0 - 100 che rappresenta la proporzione del peso da fornire alle informazioni dagli advisor. Il valore predefinito è 0.
Nota:
quando un advisor viene avviato, e se la proporzione porta è 0, Load Balancer imposta automaticamente questo valore su 1 in modo che il gestore possa utilizzare le informazioni dell'advisor come input per calcolare il peso del server.
system
Un numero compreso nell'intervallo 0 - 100 che rappresenta la proporzione del peso da fornire alle informazioni provenienti dalle metriche di sistema, ad esempio da Metric Server. Il valore predefinito è 0.
maxports
Il numero massimo di porte. Il valore predefinito di maxports è 8.
size
Il numero di porte consentito.
maxservers
Il numero massimo predefinito di server per porta. Questo valore può essere sostituito per le singole porte utilizzando port maxservers. Il valore predefinito di maxservers è 32.
size
Il numero di server consentito su una porta.
stickytime
Il valore stickytime predefinito per le porte da creare. Questo valore può essere sostituito per le singole porte utilizzando port stickytime. Il valore predefinito di stickytime è 0.
Nota:
per il metodo di inoltro cbr del Dispatcher, se si imposta stickytime (su un valore diverso da zero), port stickytime viene abilitato nel caso la porta sia SSL (non HTTP). Se il valore di stickytime per le porte da creare è diverso da zero e la nuova porta aggiunta è SSL, verrà abilitata l'affinità ID SSL per la porta. Per disabilitare l'affinità ID SSL sulla porta, sarà necessario impostare esplicitamente port stickytime su 0.
time
Il valore di stickytime in secondi.
weightbound
Il limite del peso predefinito della porta. Questo valore può essere sostituito per le singole porte utilizzando port weightbound. Il valore predefinito di weightbound è 20.
weight
Il valore di weightbound.
porttype
Il tipo di porta predefinito. Questo valore può essere sostituito per le singole porte utilizzando port porttype.
tipo
I valori consentiti sono tcp, udp e both.
primaryhost
L'indirizzo NFA della macchina Dispatcher in questione o l'indirizzo NFA della macchina Dispatcher di backup. In una configurazione di disponibilità elevata reciproca, un cluster viene associato a una macchina principale o di backup.

Se si modifica il valore primaryhost di un cluster dopo aver avviato la macchina principale e le macchine di backup, in esecuzione con disponibilità elevata reciproca, è necessario anche forzare il nuovo host principale ad assumere il comando. Inoltre, è necessario aggiornare gli script, quindi deconfigurare e configurare manualmente il cluster in modo corretto. Consultare Disponibilità elevata reciproca per ulteriori informazioni.

address
Il valore dell'indirizzo di primaryhost. Il valore predefinito è l'indirizzo NFA di questa macchina.
staletimeout
Il numero di secondi durante il quale è possibile che non vi sia attività su una connessione prima che la connessione venga rimossa. Il valore predefinito per FTP è 900; il valore predefinito per è 259.200. Il valore predefinito per tutti gli altri protocolli è 300. Questo valore può essere sostituito per singole porte utilizzando port staletimeout. Consultare Uso del valore timeout di inattività per ulteriori informazioni.
staletimout
Il valore di staletimeout.
sharedbandwidth
La quantità massima di larghezza di banda (in kilobyte al secondo) che può essere condivisa a livello di cluster. Per ulteriori informazioni sulla larghezza di banda condivisa, consultare Utilizzo delle regole basate sulla larghezza di banda riservata e condivisa e Regola della larghezza di banda condivisa.
Nota:
la larghezza di banda condivisa si applica al componente Dispatcher.
size
La dimensione di sharedbandwidth è un valore intero. Il valore predefinito è zero. Se il valore è zero, la larghezza di banda non può essere condivisa a livello di cluster.
set
Imposta le proprietà del cluster.
remove
Elimina il cluster.
report
Mostra i campi interni del cluster.
Nota:
il parametro report si applica al componente Dispatcher.
status
Mostra lo stato corrente di uno specifico cluster.

Esempi

dscontrol executor -- controlla l'executor

Leggi diagramma di sintassiSalta diagramma di sintassi>>-dscontrol--executor--+-report-----------------------------------------------------------+-><
                        +-set--+-nfa--Indirizzo IP----------+------------------------------+
                        |      +-maxclusters--size----------+                              |
                        |      +-maxports--size-------------+                              |
                        |      +-fintimeout--fintimeout-----+                              |
                        |      +-hatimeout--time------------+                              |
                        |      +-hasynctimeout--time--------+                              |
                        |      +-maxservers--size-----------+                              |
                        |      +-mss--size------------------+                              |
                        |      +-staletimeout--staletimeout-+                              |
                        |      +-tempo di aderenza--time----+                              |
                        |      +-clientgateway--address-----+                              |
                        |      +-weightbound--weight--------+                              |
                        |      +-porttype--type-------------+                              |
                        |      +-wideportnumber--porta------+                              |
                        |      '-sharedbandwidth--size------'                              |
                        +-configure--interface_address+i2+...--+-------------------------+-+
                        |                                      '-interface_name--netmask-' |
                        +-unconfigure--interface_address-----------------------------------+
                        +-start------------------------------------------------------------+
                        +-stato------------------------------------------------------------+
                        '-stop-------------------------------------------------------------'
 

report
Visualizza un report delle istantanee delle statistiche. Ad esempio: i pacchetti totali ricevuti, i pacchetti eliminati, i pacchetti inoltrati con errori, ecc.
Nota:
il parametro report si applica al componente Dispatcher.
set
Imposta i campi dell'executor.
nfa
Imposta l'indirizzo di non inoltro. Qualsiasi pacchetto inviato a questo indirizzo non verrà instradato dalla macchina Dispatcher.
Nota:
il parametro NFA si applica al componente Dispatcher.
indirizzo IP
L'indirizzo Internet espresso come nome simbolico o in formato decimale puntato.
maxclusters
Il numero massimo di cluster che può essere configurato. Il valore predefinito di maxclusters è 100.
size
Il numero massimo di cluster che può essere configurato.
maxports
Il valore predefinito di maxports per i cluster da creare. Questo valore può essere sostituito dal comando cluster set o cluster add. Il valore predefinito di maxports è 8.
size
Il numero di porte.
fintimeout
Il numero di secondi entro il quale conservare una connessione in memoria, dopo che la connessione è stata posta nello stato FIN. Il valore predefinito di fintimeout è 30.
fintimeout
Il valore di fintimeout.
Nota:
il parametro fintimeout si applica al componente Dispatcher.
hatimeout
Il numero di secondi che l'executor impiega per stabilire la scadenza degli heartbeat di disponibilità elevata. Il valore predefinito è 2.
Nota:
il valore hatimeout si applica al componente Dispatcher.
time
Il valore di hatimeout.
hasynctimeout
Il numero di secondi che l'executor utilizza come timeout per la replica dei record di connessione tra la macchina principale e la macchina di backup. Il valore predefinito è 50.

Il timer viene utilizzato per garantire che la macchina primaria e quella di backup siano sincronizzate. Tuttavia, se è presente un numero troppo elevato di connessioni e la macchina attiva continua a gestire un carico di traffico in entrata significativo, allora la sincronizzazione potrebbe non essere completata nel periodo definito dal timer. Come risultato, Load Balancer proverà a eseguire continuamente la risincronizzazione e le due macchine non saranno mai sincronizzate. In questo caso, impostare hasynctimeout su un valore maggiore di quello predefinito in modo da fornire alle due macchine un tempo sufficiente per scambiare le informazioni sulle connessioni esistenti. Per impostare questo timer, il comando hasynctimeout deve essere emesso dopo il comando dscontrol executor start ma prima di emettere i comandi ad alta disponibilità (dscontrol highavailability).

Nota:
Il valore hasynctimeout si applica al componente Dispatcher.
time
Il valore di hasynctimeout.
maxservers
Il numero massimo predefinito di server per porta. Questo valore può essere sostituito dal comando cluster o port. Il valore predefinito di maxservers è 32.
mss
Il numero massimo di byte nel segmento dati della connessione TCP/UDP. Il totale del numero di byte nel segmento dati e nell'intestazione deve essere inferiore al numero di byte nell'unità MTU (Maximum Transmission Unit). Il valore predefinito di mss è 1460.
Nota:
la dimensione massima del segmento si applica esclusivamente al metodo di inoltro nat o cbr del componente Dispatcher.
size
Il numero di server.
staletimeout
Il numero di secondi durante il quale è possibile che non vi sia attività su una connessione prima che la connessione venga rimossa. Il valore predefinito per FTP è 900; il valore predefinito per è 259.200. Il valore predefinito per tutte le altre porte è 300. Questo valore può essere sostituito dal comando cluster o port. Consultare Uso del valore timeout di inattività per ulteriori informazioni.
staletimeout
Il valore di staletimeout.
stickytime
Il valore del tempo di aderenza porta predefinito per tutti i futuri cluster. Questo valore può essere sostituito dal comando cluster o port. Il valore stickytime predefinito è 0.
time
Il valore di stickytime in secondi.
clientgateway
Clientgateway è un indirizzo IP utilizzato per NAT/NAPT o Instradamento basato sul contenuto di Dispatcher. Si tratta dell'indirizzo del router attraverso il quale il traffico in direzione di ritorno viene inoltrato da Load Balancer ai client. Clientgateway deve essere impostato su un valore diverso da zero prima di aggiungere una porta con un metodo di inoltro NAT/NAPT o Instradamento basato sul contenuto di Dispatcher. Consultare NAT/NAPT del Dispatcher (metodo di inoltro nat) e Instradamento basato sul contenuto di Dispatcher (metodo di inoltro cbr) per ulteriori informazioni.
Nota:
il parametro clientgateway si applica solo al componente Dispatcher.
address
L'indirizzo clientgateway espresso come nome simbolico o in formato decimale puntato. Il valore predefinito è 0.0.0.0.
weightbound
Il valore weightbound predefinito della porta, per tutte le future porte. Questo valore può essere sostituito dal comando cluster o port. Il valore predefinito di weightbound è 20.
weight
Il valore di weightbound.
porttype
Il valore porttype predefinito della porta, per tutte le future porte. Questo valore può essere sostituito dal comando cluster o port.
Nota:
il parametro porttype si applica al componente Dispatcher.
tipo
I valori consentiti sono tcp, udp e both.
wideportnumber
Una porta non utilizzata TCP su ciascuna macchina Dispatcher. Il valore di wideportnumber deve essere identico per tutte le macchine Dispatcher. Il valore predefinito di wideportnumber è 0, per indicare che il supporto per wide area non è in uso.
Nota:
il parametro wideportnumber si applica al componente Dispatcher.
port
Il valore di wideportnumber.
sharedbandwidth
La quantità massima di larghezza di banda (in kilobyte al secondo) che può essere condivisa a livello di executor. Per ulteriori informazioni sulla larghezza di banda condivisa, consultare Utilizzo delle regole basate sulla larghezza di banda riservata e condivisa e Regola della larghezza di banda condivisa.
Nota:
la larghezza di banda condivisa si applica al componente Dispatcher.
size
La dimensione di sharedbandwidth è un valore intero. Il valore predefinito è zero. Se il valore è zero, la larghezza di banda non può essere condivisa a livello di executor.
configure
Configurare un indirizzo (ad esempio un indirizzo cluster, un indirizzo mittente o un indirizzo heartbeat disponibilità elevata) per la scheda interfaccia di rete della macchina Dispatcher. Questa procedura è nota anche come configurazione di un alias sulla macchina Dispatcher.
Nota:
il parametro configure si applica alla macchina Dispatcher.
interface_address
L'indirizzo espresso come nome simbolico o in formato indirizzo IP.
Nota:
gli indirizzi interfaccia supplementari sono separati dal segno più (+).
interface_name netmask
Richiesto solo se l'indirizzo non corrisponde ad alcuna sottorete degli indirizzi esistenti. Il valore di interface_name può essere uno dei seguenti: en0, eth1, eri0. netmask è una maschera a 32 bit utilizzata per identificare i bit dell'indirizzo sottorete nella parte host di un indirizzo IP.
unconfigure
Elimina l'indirizzo alias dalla scheda interfaccia di rete.
Nota:
il parametro unconfigure si applica al componente Dispatcher.
start
Avvia l'executor.
status
Visualizza lo stato corrente dei valori nell'executor che possono essere impostati, compresi i valori predefiniti.
stop
Arresta l'executor.
Nota:
il parametro stop si applica a Dispatcher e a CBR.

Esempi

dscontrol file -- gestisce i file di configurazione

Leggi diagramma di sintassiSalta diagramma di sintassi>>-dscontrol--file--+-delete--file[.ext]----------+------------><
                    +-appendload--file[.ext]------+
                    +-report----------------------+
                    +-save--file[.ext]--+-------+-+
                    |                   '-force-' |
                    '-newload--file[.ext]---------'
 

delete
Elimina il file.
file[.ext]
Un file di configurazione composto da comandi dscontrol.

L'estensione del file (.ext) è a scelta e può essere omessa.

appendload
Per aggiornare la configurazione corrente, il comando appendload avvia i comandi eseguibili dal file script.
report
Crea il report relativo ai file disponibili.
save
Salva la configurazione corrente di Load Balancer nel file.
Nota:
i file vengono salvati e caricati nelle/dalle directory riportate di seguito, dove per component si intende dispatcher o cbr:
  • Sistemi operativi AIX, HP-UX, Linux e Solaris: /opt/ibm/edge/lb/servers/configurations/componente
  • Sistemi operativi Windows: <root_installazione>ibm\edge\lb\servers\configurations\componente
force
Per salvare il file in un file esistente con nome identico, utilizzare l'opzione force per eliminare il file esistente prima di salvare quello nuovo. Se non si utilizza l'opzione force, il file esistente non verrà sovrascritto.
newload
Carica ed esegue un nuovo file di configurazione in Load Balancer. Il nuovo file di configurazione sostituisce la configurazione corrente.

Esempi

dscontrol help -- visualizza o stampa la guida per il comando in questione

Leggi diagramma di sintassiSalta diagramma di sintassi>>-dscontrol--help--+-advisor----------+-----------------------><
                    +-binlog-----------+
                    +-cluster----------+
                    +-executor---------+
                    +-file-------------+
                    +-help-------------+
                    +-highavailability-+
                    +-host-------------+
                    +-logstatus--------+
                    +-gestore----------+
                    +-metriche---------+
                    +-porta------------+
                    +-regola-----------+
                    +-server-----------+
                    +-set--------------+
                    +-stato------------+
                    '-subagent---------'
 

Esempi

dscontrol highavailability -- controlla la disponibilità elevata

Nota:
il diagramma della sintassi di disponibilità elevata dscontrol si applica esclusivamente al componente Dispatcher.
Leggi diagramma di sintassiSalta diagramma di sintassi>>-dscontrol--highavailability--+-status--------------------------------------+-><
                                +-backup--+-add--+-primary-+--+-auto---+--p-+-+
                                |         |      +-backup--+  '-manual-'    | |
                                |         |      '-both----'                | |
                                |         '-delete--------------------------' |
                                +-reach--+-add----+--address--mask------------+
                                |        '-delete-'                           |
                                +-heartbeat--+-add--srcaddress--dstaddress-+--+
                                |            '-delete--address-------------'  |
                                '-takeover--+---------+-----------------------'
                                            '-address-'
 

status
Restituisce un report relativo all'alta disponibilità. Le macchine vengono identificate come se avessero una delle tre condizioni di stato o stati:
Attivo
Una determinata macchina (principale, di backup o di entrambi i tipi) sta instradando pacchetti.
Standby
Una determinata macchina (principale, di backup o di entrambi i tipi) non sta instradando pacchetti; sta monitorando lo stato di un Dispatcher attivo.
Inattivo
Una determinata macchina sta instradando pacchetti ma non tenta di stabilire il contatto con il Dispatcher partner.
Inoltre, la parola chiave status restituisce informazioni su vari stati secondari:
Sincronizzato
Una determinata macchina ha stabilito il contatto con un altro Dispatcher.
Altri stati secondari
Questa macchina sta tentando di stabilire il contatto con il Dispatcher partner, finora senza successo.
backup
Specifica le informazioni per la macchina principale o di backup.
add
Definisce ed esegue le funzioni di disponibilità elevata per la macchina in questione.
primary
Identifica la macchina Dispatcher con ruolo primary.
backup
Identifica la macchina Dispatcher con ruolo backup.
both
Identifica la macchina Dispatcher con entrambi i ruoli primary e backup. Si tratta della funzione di disponibilità elevata reciproca, in cui i ruoli primary e backup sono associati a ciascun cluster. Consultare Disponibilità elevata reciproca per ulteriori informazioni.
auto
Specifica una strategia di recupero automatica, in cui la macchina principale riprende a instradare i pacchetti appena torna in servizio.
manual
Specifica una strategia di recupero manuale, in cui la macchina principale non riprende a instradare i pacchetti finché l'amministratore non emette un comando takeover.
p[ort]
Una porta TCP non utilizzata su entrambe le macchine, che deve essere adoperata da Dispatcher per i messaggi heartbeat. Il valore di port della macchina principale e di backup deve essere identico.
delete
Rimuove questa macchina dall'opzione di disponibilità elevata, quindi non verrà più utilizzata come macchina di backup o principale.
reach
Aggiunge o elimina l'indirizzo di destinazione dei Dispatcher principali e di backup, l'advisor reach invia comandi ping sia dai Dispatcher principali che di backup per determinare se sono accessibili.
Nota:
durante la configurazione della destinazione accessibile, è necessario avviare anche l'advisor reach. L'advisor reach viene avviato automaticamente dalla funzione gestore.
add
Aggiunge un indirizzo di destinazione per l'advisor reach.
delete
Elimina un indirizzo di destinazione dall'advisor reach.
address
L'indirizzo IP (simbolico o in formato indirizzo IP) del nodo di destinazione.
mask
Una subnet mask.
heartbeat
Definisce una sessione di comunicazione tra le macchine Dispatcher principali e di backup.
add
Indica il Dispatcher di origine e l'indirizzo del partner (indirizzo di destinazione).
srcaddress
Indirizzo di origine. L'indirizzo (IP o simbolico) della macchina Dispatcher in questione.
dstaddress
Indirizzo di destinazione. L'indirizzo (IP o simbolico) dell'altra macchina Dispatcher.
Nota:
i parametri srcaddress e dstaddress devono essere gli indirizzi NFA delle macchine per almeno una coppia di heartbeat.
delete
Elimina la coppia di indirizzi dalle informazioni heartbeat. È possibile specificare l'indirizzo di origine o di destinazione della coppia di heartbeat.
address
L'indirizzo (IP o simbolico) della destinazione o dell'origine.
takeover
Configurazione di disponibilità elevata semplice (il ruolo delle macchine Dispatcher può essere primary o backup):
  • Il parametro takeover indica a un Dispatcher in standby di diventare attivo e di iniziare a instradare pacchetti. In questo modo, il Dispatcher attualmente attivo verrà forzato nello stato standby. Il comando takeover deve essere emesso sulla macchina in standby e funziona solo quando la strategia è manual. Lo stato secondario deve essere sincronizzato.
Configurazione di disponibilità elevata reciproca (il ruolo di ciascuna macchina Dispatcher è both):
  • La macchina Dispatcher con la funzione di disponibilità elevata reciproca contiene due cluster che corrispondono a quelli del partner. Uno dei cluster viene considerato primario (il cluster di backup del partner) e l'altro di backup (il cluster principale del partner). Il parametro takeover indica alla macchina Dispatcher di iniziare a instradare i pacchetti per i cluster dell'altra macchina. Il comando takeover può essere emesso solo quando i cluster della macchina Dispatcher si trovano nello stato standby e lo stato secondario è sincronizzato. In questo modo, i cluster del partner al momento attivi verranno forzati a passare allo stato standby. Il comando takeover funziona solo quando la strategia è manual. Consultare Disponibilità elevata reciproca per ulteriori informazioni.
Note:
  1. Notare che i ruoli delle macchine (primary, backup, both) non vengono modificati. Cambiano solo gli stati relativi (attivo o standby).
  2. Gli script takeover possibili sono tre: goActive, goStandby e goInOp. Consultare Utilizzo di script.
address
Il valore dell'indirizzo takeover è opzionale e dovrebbe essere utilizzato solo quando la macchina dispone di entrambi i ruoli primary e backup (configurazione di disponibilità elevata reciproca). L'indirizzo specificato è l'NFA della macchina Dispatcher che normalmente instrada il traffico di questo cluster. In caso di takeover di entrambi i cluster, specificare l'indirizzo NFA del proprio Dispatcher.

Esempi

dscontrol host -- configura una macchina remota

Leggi diagramma di sintassiSalta diagramma di sintassi>>-dscontrol--host:--remote_host-------------------------------><
 

remote_host
Il nome della macchina Load Balancer remota configurata. Quando si immette questo comando, assicurarsi che non vi siano spazi tra host: e remote_host, ad esempio:
dscontrol host:remote_host
Dopo aver emesso questo comando sul prompt dei comandi, immettere un comando dscontrol valido da inviare alla macchina Load Balancer remota.

dscontrol logstatus -- visualizza le impostazioni log del server

Leggi diagramma di sintassiSalta diagramma di sintassi>>-dscontrol--logstatus----------------------------------------><
 

logstatus
Visualizza le impostazioni log del server (nome file di log, livello di registrazione e dimensione log).

Esempi

Per visualizzare logstatus:

dscontrol logstatus

Questo comando produce un output simile a:

Dispatcher Log Status:
------------------------------
Log filename ............... C:\PROGRA~1\IBM\edge\lb\servers\logs\dispatcher
\server.log
Log level .................. 1
Maximum log size (bytes) ... 1048576

dscontrol manager -- controlla il gestore

Leggi diagramma di sintassiSalta diagramma di sintassi>>-dscontrol--gestore--+-interval--seconds----------------------+-><
                       +-loglevel--level------------------------+
                       +-logsize--+-unlimited-+-----------------+
                       |          '-byte------'                 |
                       +-metric set--+-loglevel--level--------+-+
                       |             '-logsize--+-unlimited-+-' |
                       |                        '-byte------'   |
                       +-quiesce--server--+-----+---------------+
                       |                  '-now-'               |
                       +-reach set--+-interval--seconds------+--+
                       |            +-loglevel--level--------+  |
                       |            '-logsize--+-unlimited-+-'  |
                       |                       '-byte------'    |
                       +-refresh--refresh cycle-----------------+
                       +-report--+----------------+-------------+
                       |         '-cluster+c2+...-'             |
                       +-restart--------------------------------+
                       +-sensitivity--weight--------------------+
                       +-smoothing--indice di arrotondamento----+
                       +-start--+-----------------------+-------+
                       |        '-log file--metric_port-'       |
                       +-stato----------------------------------+
                       +-stop-----------------------------------+
                       +-unquiesce--server----------------------+
                       '-version--------------------------------'
 

interval
Imposta la frequenza con cui il gestore aggiornerà i pesi dei server per l'executor, aggiornando il criterio utilizzato dall'executor per instradare le richieste client.
seconds
Un numero positivo che rappresenta, in secondi, la frequenza con cui il gestore aggiornerà i pesi per l'executor. Il valore predefinito è 2.
loglevel
Imposta il livello di registrazione per il log del gestore.
level
Il numero del livello (da 0 a 5). Maggiore è il numero, maggiori saranno le informazioni scritte sul log del gestore. Il valore predefinito è 1. Di seguito sono riportati i valori possibili: 0 sta per Nessuno, 1 per Minimo, 2 per Base, 3 per Moderato, 4 per Avanzato, 5 per Verbose.
logsize
Imposta la dimensione massima del log del gestore. Se si imposta la dimensione massima del file di log, il file ripartirà dall'inizio; quando il file raggiunge la dimensione specificata, le voci successive verranno scritte all'inizio del file, sovrascrivendo quindi le precedenti voci di log. La dimensione del log non può essere inferiore alla dimensione corrente del log. Le voci di log sono dotate di un indicatore di data e ora in modo da poter comunicare l'ordine in cui sono state scritte. Tanto maggiore sarà il valore impostato per il livello di log, tanto più attentamente dovrà essere selezionata la dimensione del log, in quanto lo spazio può esaurirsi velocemente quando si esegue la registrazione ai livelli più alti.
bytes
La dimensione massima in byte del file di log del gestore. È possibile specificare un numero positivo maggiore di zero o la parola unlimited. Il file di log potrebbe non raggiungere esattamente la dimensione massima, prima di iniziare la sovrascrittura, in quanto le voci di log in sé variano, in termini di dimensione. Il valore predefinito è 1 MB.
metric set
Imposta loglevel e logsize per il log di controllo metrica. Loglevel è il livello di registrazione di controllo metrica (0 - Nessuno, 1 - Minimo, 2 - Base, 3 - Moderato, 4 - Avanzato o 5 - Verbose). Il loglevel predefinito è 1. Il logsize è il numero massimo di byte da registrare nel file di log di controllo metrica. È possibile specificare un numero positivo maggiore di zero o unlimited. Il valore logsize predefinito è 1 MB.
quiesce
Specifica di non inviare altre connessioni a un server tranne le successive nuove connessioni dal client al server disattivato, se la connessione è designata come sticky (permanente) e stickytime non è scaduto. Il gestore imposta il peso del server su 0 in ogni porta per cui è definito. Utilizzare questo comando se si intende eseguire una veloce manutenzione su un server, quindi attivarlo. Se si elimina un server disattivato dalla configurazione, quindi lo si riaggiunge, il server non conserverà lo stato che aveva prima di essere disattivato. Per ulteriori informazioni, vedere Gestione della disattivazione delle connessioni server.
server
L'indirizzo IP del server espresso come nome simbolico o in formato decimale puntato.

Altrimenti, se è stata adoperata la suddivisione in partizioni del server, utilizzare il nome univoco del server logico. Consultare Suddivisione in partizioni dei server: server logici configurati su un server fisico (indirizzo IP) per ulteriori informazioni.

now
Utilizzare quiesce "now" solo se stickytime è impostato e si intende inviare nuove connessioni a un altro server (diverso dal server disattivato) prima della scadenza di stickytime. Per ulteriori informazioni, vedere Gestione della disattivazione delle connessioni server.
reach set
Imposta interval, loglevel e logsize per l'advisor reach.
refresh
Imposta il numero di intervalli prima di richiedere all'executor un aggiornamento delle informazioni sulle connessioni nuove e attive.
refresh cycle
Un numero positivo che rappresenta il numero di intervalli. Il valore predefinito è 2.
report
Visualizza un report delle istantanee delle statistiche.
cluster
L'indirizzo del cluster da visualizzare nel report. L'indirizzo può essere espresso come nome simbolico o in formato indirizzo IP. Il valore predefinito prevede la visualizzazione del report del gestore per tutti i cluster.
Nota:
i cluster supplementari vengono separati dal segno più (+).
restart
Riavvia tutti i server (non disattivi) con i pesi normalizzati (1/2 del peso massimo).
message
Un messaggio che si desidera venga scritto nel file di log del gestore.
sensitivity
Impostare la sensibilità minima su cui aggiornare i pesi. Questa impostazione definisce il momento in cui il gestore deve modificare il peso del server in base alle informazioni esterne.
weight
Un numero da 1 a 100 da utilizzare come percentuale dei pesi. Il valore predefinito 5 crea una sensibilità minima del 5%.
smoothing
Impostare un indice che arrotondi le variazioni del peso durante il bilanciamento del carico. Un indice di arrotondamento più alto fa in modo che i pesi del server subiscano delle variazioni meno drastiche, in caso di cambiamento delle condizioni di rete. Con un indice più basso, i pesi del server subiranno delle variazioni più drastiche.
index
Un numero a virgola mobile positivo. Il valore predefinito è 1,5.
start
Avvia il gestore.
log file
Nome del file in cui vengono registrati i dati del gestore. Ciascun record nel log verrà dotato di un indicatore di data e ora.

Il file predefinito viene installato nella directory logs. Consultare Appendice C. File di configurazione di esempio. Per modificare la directory su cui vengono memorizzati i file di log, consultare Modifica dei percorsi file di log.

metric_port
La porta utilizzata da Metric Server per creare i report dei carichi di sistema. Se si specifica una porta metrica, è necessario indicare il nome di un file di log. La porta metrica predefinita è la numero 10004.
status
Visualizza lo stato corrente di tutti i valori del gestore che possono essere impostati globalmente, compresi i valori predefiniti.
stop
Arresta il gestore.
unquiesce
Specifica che il gestore può iniziare a fornire un peso maggiore di 0 a un server precedentemente disattivato, in ogni porta in cui è stato definito.
server
L'indirizzo IP del server espresso come nome simbolico o in formato decimale puntato.
version
Visualizza la versione corrente del gestore.

Esempi

dscontrol metric -- configura le metriche di sistema

Leggi diagramma di sintassiSalta diagramma di sintassi>>-dscontrol--metriche--+-add--cluster+c2+...+cN:metric+metric1+...+metricN--------------+-><
                        +-remove--cluster+c2+...+cN:metric+metric1+...+metricN-----------+
                        +-proporzioni--cluster+c2+...+cN proportion1 prop2 prop3...propN-+
                        '-stato--cluster+c2+...+cN:metric+metric1+...+metricN------------'
 

add
Aggiunge la metrica specificata.
cluster
L'indirizzo a cui si collegano i client. L'indirizzo può essere espresso come nome host della macchina o nel formato notazione indirizzo IP. i cluster supplementari vengono separati dal segno più (+).
metric
Il nome della metrica di sistema, che deve essere il nome di un file eseguibile o script nella directory script di Metric Server.
remove
Elimina la metrica specificata.
proportions
Imposta le proporzioni per tutte le metriche associate a questo oggetto.
status
Visualizza i valori correnti della metrica in questione.

Esempi

dscontrol port -- configura le porte

Leggi diagramma di sintassiSalta diagramma di sintassi>>-dscontrol--porta--+-add--cluster:port--+-------------------------+-+-><
                     |                    +-crossport--otherport----+ |
                     |                    +-maxservers--size--------+ |
                     |                    +-stickymask--value-------+ |
                     |                    +-tempo di aderenza--time-+ |
                     |                    +-Metodo--type------------+ |
                     |                    +-staletimeout--value-----+ |
                     |                    +-weightbound--weight-----+ |
                     |                    +-porttype--type----------+ |
                     |                    +-protocollo--type--------+ |
                     |                    '-reset--value------------' |
                     +-set--cluster:port--+-crossport--otherport----+-+
                     |                    +-maxservers--size--------+ |
                     |                    +-stickymask--value-------+ |
                     |                    +-tempo di aderenza--time-+ |
                     |                    +-staletimeout--value-----+ |
                     |                    +-weightbound--weight-----+ |
                     |                    +-porttype--type----------+ |
                     |                    +-maxhalfopen--value------+ |
                     |                    '-reset--value------------' |
                     +-remove--cluster:port---------------------------+
                     +-report--cluster:port---------------------------+
                     +-stato--cluster:port----------------------------+
                     '-halfopenaddressreport--cluster:port------------'
 

add
Aggiunge una porta a un cluster. È necessario aggiungere una porta a un cluster prima di poter aggiungere server a quella porta. In mancanza di porte per un cluster, tutte le richieste client verranno elaborate localmente. Mediante questo comando, è possibile aggiungere più di una porta contemporaneamente.
cluster
L'indirizzo del cluster come nome simbolico o in formato indirizzo IP. È possibile utilizzare un carattere due punti (:), che funga da carattere jolly. Ad esempio, il seguente comando, dscontrol port add :80, consente di aggiungere la porta 80 a tutti i cluster.
Nota:
i cluster supplementari vengono separati dal segno più (+).
port
Il numero della porta. È possibile utilizzare un valore numero di porta pari a 0 (zero) per specificare una porta jolly.
Nota:
le porte supplementari vengono separate dal segno più (+).
crossport
Il parametro crossport consente di estendere la funzione affinità/permanente a più porte in modo che le richieste di un client ricevute su porte diverse vengano inviate sempre allo stesso server, anche in caso di richieste successive. Per il valore di crossport, specificare il numero di otherport per cui si desidera condividere la funzione di affinità multiporta. Per utilizzare questa funzione, è importante che le porte:
  • condividano lo stesso indirizzo cluster
  • condividano gli stessi server
  • dispongano dello stesso valore stickytime (diverso da zero)
  • dispongano dello stesso valore stickymask
Per eliminare la funzione crossport, impostare nuovamente il valore crossport sul numero di porta originale. Per ulteriori informazioni sulla funzione di affinità multiporta, consultare Affinità multiporta.
Nota:
il parametro crossport si applica esclusivamente ai metodi di inoltro MAC e NAT/NATP del componente Dispatcher.
otherport
Il valore di crossport. Il valore predefinito è identico al numero port originale.
maxservers
Il numero massimo di server. Il valore predefinito di maxservers è 32.
size
Il valore di maxservers.
stickymask
La maschera indirizzo affinità raggruppa le richieste client in entrata in base agli indirizzi di sottorete comuni. Quando una richiesta client stabilisce la prima connessione alla porta, tutte le successive richieste dai client con lo stesso indirizzo di sottorete (designato da quella parte dell'indirizzo IP con maschera) verranno indirizzate allo stesso server. Per abilitare stickymask, il valore di port stickytime deve essere diverso da zero. Consultare Maschera indirizzo affinità (stickymask) per ulteriori informazioni.
Nota:
la parola chiave stickymask si applica esclusivamente al componente Dispatcher.
value
Il valore stickymask è il numero di bit più significativi dell'indirizzo IP a 32 bit da mascherare. I valori possibili sono: 8, 16, 24 e 32. Il valore predefinito è 32, che disabilita la funzione maschera indirizzo affinità.
stickytime
L'intervallo compreso tra la chiusura di una connessione e l'apertura di una nuova connessione, durante il quale un client verrà rinviato allo stesso server utilizzato durante la prima connessione. Dopo questo intervallo, il client potrebbe essere indirizzato a un server diverso dal primo.

Per il componente Dispatcher:

  • Per il metodo cbr del Dispatcher
    • È possibile impostare stickytime (su un valore diverso da zero) solo su una porta SSL (e non HTTP), in quanto l'impostazione di stickytime attiva l'affinità ID SSL.
    • Se si imposta port stickytime, il tipo di affinità sulla regola deve essere none (valore predefinito). L'affinità basata su regole (cookie passivo, URI) non può coesistere quando stickytime è impostato sulla porta.
  • Per i metodi di inoltro mac e nat del Dispatcher
    • Se si imposta port stickytime (su un valore diverso da zero), non è possibile impostare un tipo di affinità sulla regola. L'affinità basata su regole non può coesistere quando stickytime è impostato sulla porta.
    • L'impostazione di un valore port stickytime abilita l'affinità indirizzo IP.

Per il componente CBR: se si imposta port stickytime su un valore diverso da zero, il tipo di affinità sulla regola deve essere none (valore predefinito). L'affinità basata su regole (cookie passivo, URI, cookie attivo) non può coesistere quando stickytime è impostato sulla porta.

time
Il periodo di permanenza della porta, espresso in secondi. Zero indica che la porta non è permanente.
Metodo
Il metodo di inoltro. I metodi di inoltro possibili sono: mac, nat o cbr (content-based routing). È possibile non aggiungere un metodo di inoltro nat o cbr, a meno che non si specifichi inizialmente un indirizzo IP diverso da zero nel parametro clientgateway del comando dscontrol executor. Consultare NAT/NAPT del Dispatcher (metodo di inoltro nat) e Instradamento basato sul contenuto di Dispatcher (metodo di inoltro cbr) per ulteriori informazioni.
Note:
  1. Il metodo si applica esclusivamente al componente Dispatcher.
  2. Se il server di backend si trova sulla stessa sottorete dell'indirizzo mittente e si sta utilizzando il metodo di inoltro cbr o nat, è necessario definire l'indirizzo router da utilizzare come indirizzo server di backend.
  3. Se si aggiunge un metodo di inoltro mac, sarà necessario specificare HTTP o SSL per il parametro "protocol".
tipo
Il tipo di metodo di inoltro. I valori possibili sono: mac, nat o cbr. Il valore predefinito è l'inoltro mac.
staletimeout
Il numero di secondi durante il quale è possibile che non vi sia attività su una connessione prima che la connessione venga rimossa. Per il componente Dispatcher, il valore predefinito è 900 per la porta 21 (FTP) e 259.000 per la porta 23 (Telnet). Per tutte le altre porte Dispatcher e CBR, il valore predefinito è 300. Il parametro staletimeout può essere impostato anche a livello di executor o di cluster. Consultare Uso del valore timeout di inattività per ulteriori informazioni.
value
Il valore di staletimeout espresso in secondi.
weightbound
Impostare il peso massimo per i server su questa porta. Questa impostazione influisce sulla differenza che può sussistere tra il numero delle richieste che l'executor fornirà a ciascun server. Il valore predefinito è 20.
weight
Un numero compreso tra 1 e 100 rappresentante il massimo limite di peso.
porttype
Il tipo di porta.
Nota:
il parametro porttype si applica esclusivamente a Dispatcher.
tipo
I valori consentiti sono tcp, udp e both. Il valore predefinito è both (tcp/udp).
protocollo
Il tipo di protocollo. Per il componente Dispatcher, si tratta di un parametro obbligatorio se si specifica un metodo "cbr" sulla porta. Se si seleziona un protocollo porta di tipo SSL, si dovrebbe anche specificare un valore di stickytime diverso da zero per abilitare l'affinità ID SSL. Se si seleziona il protocollo HTTP, è possibile stabilire l'affinità server utilizzando le regole "content". Consultare Instradamento basato sul contenuto di Dispatcher (metodo di inoltro cbr) per ulteriori informazioni.
Nota:
il parametro protocol si applica esclusivamente al metodo di inoltro cbr del Dispatcher.
tipo
I valori possibili sono HTTP o SSL.
maxhalfopen
La soglia per il numero massimo di connessioni aperte a metà. Utilizzare questo parametro per rilevare eventuali attacchi di tipo Denial of service da cui deriva un numero considerevole di connessioni TCP aperte a metà sui server.

Un valore positivo indica che verrà effettuato un controllo per determinare se le attuali connessioni aperte a metà superano la soglia. In questo caso, viene effettuata una chiamata a uno script di avvertimento. Consultare Rilevamento attacco di tipo Denial of service per ulteriori informazioni.

Nota:
il parametro maxhalfopen si applica esclusivamente a Dispatcher.
value
Il valore di maxhalfopen. Il valore predefinito è zero (non verranno effettuati controlli).
reset
Il parametro reset consente di specificare se Load Balancer invierà i ripristini TCP ai server inattivi sulla porta. Un ripristino TCP chiude immediatamente la connessione. Consultare Invio di un comando TCP reset a un server guasto (solo componente Dispatcher) per ulteriori informazioni.
Nota:
il parametro reset si applica solo al componente Dispatcher. Per poter utilizzare la parola chiave reset, il clientgateway sul comando dscontrol executor deve essere impostato su un indirizzo router.
value
I valori possibili per reset sono yes e no. Il valore predefinito è no (non verranno effettuati ripristini TCP per i server inattivi). Se reset è impostato su yes, i ripristini TCP verranno inviati ai server inattivi.
set
Imposta i campi di una porta.
remove
Rimuove la porta.
report
Crea un report sulla porta.
status
Mostra lo stato dei server su questa porta. Se si desidera visualizzare lo stato su tutte le porte, non specificare un valore di port con questo comando. Tuttavia, non dimenticare il carattere due punti.
numSeconds
Il tempo, espresso in secondi, prima della reimpostazione delle connessioni aperte a metà.
halfopenaddressreport
Genera voci nel log (halfOpen.log) per tutti gli indirizzi client (fino a 8000 coppie indirizzi circa) che hanno accesso a server con connessioni aperte a metà. Inoltre, i dati statistici come il numero totale, maggiore e medio di connessioni aperte a metà e il tempo medio (in secondi) impiegato per aprire a metà una connessione verranno riportati di nuovo sulla riga comandi. Consultare Rilevamento attacco di tipo Denial of service per ulteriori informazioni.

Esempi

dscontrol rule -- configura le regole

Leggi diagramma di sintassiSalta diagramma di sintassi>>-dscontrol--rule--+-add--cluster:port:rule--tipo--type--| opts |-+-><
                    +-dropserver--cluster:port:rule--server--------+
                    +-remove--cluster:port:rule--------------------+
                    +-report--cluster:port:rule--------------------+
                    +-set--cluster:port:rule--| opts |-------------+
                    +-status--cluster:port:rule--------------------+
                    '-useserver--cluster:port:rule--server+s2+...--'
 
opts:
 
|--+---------------------------------+--------------------------|
   +-beginrange--low--endrange--high-+
   +-priority--level-----------------+
   +-pattern--pattern----------------+
   +-tos--value----------------------+
   +-stickytime--time----------------+
   +-affinity--affinity_type---------+
   +-cookiename--value---------------+
   +-evaluate--level-----------------+
   '-sharelevel--level---------------'
 

add
Aggiungere questa regola a una porta.
cluster
L'indirizzo del cluster come nome simbolico o in formato indirizzo IP. È possibile utilizzare un carattere due punti (:), che funga da carattere jolly. Ad esempio, il seguente comando, dscontrol rule add :80:RuleA type type, consente di aggiungere la RuleA alla porta 80 di tutti i cluster.
Nota:
i cluster supplementari vengono separati dal segno più (+).
port
Il numero della porta. È possibile utilizzare un carattere due punti (:), che funga da carattere jolly. Ad esempio, il seguente comando, dscontrol rule add clusterA::RuleA type type, consente di aggiungere la RuleA a tutte le porte di ClusterA.
Nota:
le porte supplementari vengono separate dal segno più (+).
regola
Il nome scelto per la regola. Tale nome può contenere qualsiasi carattere alfanumerico, il carattere di sottolineatura, un trattino o un punto. La lunghezza può variare da 1 a 20 caratteri e gli spazi non sono ammessi.
Nota:
le regole supplementari vengono separate da un segno più (+).
tipo
Il tipo di regola.
tipo
Le scelte per type sono:
ip
La regola è basata sull'indirizzo IP client.
time
La regola è basata sull'ora del giorno.
connection
La regola è basata sul numero di connessioni al secondo della porta. Questa regola funziona solo se il gestore è in esecuzione.
active
Questa regola è basata sul numero di connessioni attive totali della porta. Questa regola funziona solo se il gestore è in esecuzione.
port
La regola è basata sulla porta client.
Nota:
port si applica al componente Dispatcher.
service
Questa regola si basa sul campo byte TOS (type of service) nell'intestazione IP.
Nota:
service si applica solo al componente Dispatcher.
reservedbandwidth
Questa regola è basata sulla larghezza di banda (kilobyte al secondo) trasmessa da una serie di server. Per maggiori informazioni, consultare Utilizzo delle regole basate sulla larghezza di banda riservata e condivisa e Regola della larghezza di banda riservata.
Nota:
reservedbandwidth si applica solo al componente Dispatcher.
sharedbandwidth
Questa regola è basata sulla quantità di larghezza di banda (kilobyte al secondo) che verrà condivisa a livello di executor o di cluster. Per maggiori informazioni, consultare Utilizzo delle regole basate sulla larghezza di banda riservata e condivisa e Regola della larghezza di banda condivisa.
Nota:
sharedbandwidth si applica esclusivamente al componente Dispatcher.
true
Questa regola è sempre true. Considerarla come un'istruzione else nella logica programmatica.
content
Questa regola descrive un'espressione regolare che verrà confrontata con gli URL richiesti dal client. È valida per Dispatcher e CBR.
beginrange
Il valore minimo nell'intervallo utilizzato per determinare se la regola assume o meno il valore true.
low
Dipende dal tipo di regola. Il tipo di valore e le relative impostazioni predefinite vengono qui elencate per tipo di regola:
ip
L'indirizzo del client espresso come nome simbolico o nel formato indirizzo IP. Il valore predefinito è 0.0.0.0.
time
Numero intero. Il valore predefinito è 0, ossia mezzanotte.
connection
Numero intero. Il valore predefinito è 0.
active
Numero intero. Il valore predefinito è 0.
port
Numero intero. Il valore predefinito è 0.
reservedbandwidth
Un numero intero (kilobyte al secondo). Il valore predefinito è 0.
endrange
Il valore massimo nell'intervallo utilizzato per determinare se la regola assume o meno il valore true.
high
Dipende dal tipo di regola. Il tipo di valore e le relative impostazioni predefinite vengono qui elencate per tipo di regola:
ip
L'indirizzo del client espresso come nome simbolico o nel formato indirizzo IP. Il valore predefinito è 255.255.255.254.
time
Numero intero. Il valore predefinito è 24, ossia mezzanotte.
Nota:
quando si definiscono i valori beginrange ed endrange degli intervalli di tempo, notare che ciascun valore deve essere un numero intero positivo che rappresenta solo l'ora; non è possibile specificare i minuti. Per questo motivo, per indicare una singola ora --ad esempio, l'ora compresa tra le 3:00 e le 4:00 -- specificare 3 per beginrange e nuovamente 3 per endrange. Ciò indica tutti i minuti dalle 3:00 alle 3:59. Specificando 3 per beginrange e 4 per endrange, l'intervallo di tempo stabilito sarà compreso tra le 3:00 e le 4:59.
connections
Numero intero. Il valore predefinito è 2 alla trentaduesima potenza meno 1.
active
Numero intero. Il valore predefinito è 2 alla trentaduesima potenza meno 1.
port
Numero intero. Il valore predefinito è 65535.
reservedbandwidth
Un numero intero (kilobyte al secondo). Il valore predefinito è 2 alla trentaduesima potenza meno 1.
priority
L'ordine in cui verranno riviste le regole.
level
Numero intero. Se non si specifica la priorità della prima regola aggiunta, il Dispatcher la imposta, per valore predefinito, su 1. Quando si aggiunge una seconda regola, sempre per valore predefinito, la relativa priorità viene calcolata come 10 + la priorità attualmente più bassa di una regola esistente. Ad esempio, presupporre di avere una regola con priorità pari a 30. Quindi, viene aggiunta una nuova regola la cui priorità viene impostata su 25 (ossia, una priorità superiore a 30). A questo punto, viene aggiunta una terza regola senza impostarne la priorità. La priorità della terza regola viene calcolata come 40 (30 + 10).
pattern
Specifica il modello da utilizzare per una regola tipo content.
pattern
Il modello da utilizzare. Per ulteriori informazioni sui valori validi, consultare Appendice B. Sintassi della regola di contenuto (modello).
tos
Specifica il valore "type of service" (TOS) utilizzato per la regola tipo service.
Nota:
TOS si applica unicamente al componente Dispatcher.
value
La stringa da 8 caratteri utilizzata per il valore tos, dove i caratteri validi sono: 0 (zero binario), 1 (uno binario) e x (indifferente). Ad esempio: 0xx1010x. Per ulteriori informazioni, consultare Utilizzo delle regole basate sul tipo di servizio (TOS, type of service).
stickytime
Specifica lo stickytime da utilizzare per una regola. Quando si imposta il parametro di affinità su "activecookie" sul comando rule, stickytime deve essere impostato su un valore diverso da zero per abilitare questo tipo di affinità. Stickytime sulla regola non è applicabile ai tipi di regole di affinità "passivecookie" o "uri".

Consultare Affinità cookie attivo per ulteriori informazioni.

Nota:
la regole stickytime si applica unicamente al componente CBR.
time
Tempo in secondi.
affinity
Specifica il tipo di affinità da utilizzare per una regola: cookie attivo, passivo, URI o nessuno.

Un tipo di affinità "activecookie" consente di bilanciare il carico del traffico Web con caratteristiche di affinità con lo stesso server tramite la creazione di cookie da parte di Load Balancer.

Un tipo di affinità "passivecookie" consente di bilanciare il carico del traffico Web con caratteristiche di affinità con lo stesso server tramite la creazione di cookie auto-identificativi da parte dei server. È necessario utilizzare il parametro cookiename insieme all'affinità cookie passivo.

Un tipo di affinità "URI" consente di bilanciare il carico del traffico Web per i server Caching Proxy in una maniera che consente di aumentare efficacemente la dimensione della cache.

Consultare Affinità cookie attivo, Affinità cookie passivo e Affinità URI per ulteriori informazioni.

Nota:
il parametro affinity si applica alle regole configurate con il metodo di inoltro cbr del componente Dispatcher e al componente CBR.
affinity_type
I valori possibili per il tipo di affinità sono: none (valore predefinito), activecookie, passivecookie o uri.
cookiename
Un nome arbitrario impostato dall'amministratore che funge da identificativo per Load Balancer. Si tratta del nome che Load Balancer deve ricercare nella richiesta intestazione HTTP del client. Il nome del cookie, insieme al valore, funge da identificativo per Load Balancer e consente a Load Balancer di inviare le richieste successive di un sito Web alla stessa macchina server. Il nome del cookie è applicabile unicamente all'affinità "cookie passivo".

Consultare Affinità cookie passivo per ulteriori informazioni.

Nota:
il nome del cookie si applica alle regole configurate con il metodo di inoltro cbr del componente Dispatcher e al componente CBR.
value
Il valore nome del cookie.
evaluate
Questa opzione è disponibile solo nel componente Dispatcher. Specifica se valutare la condizione della regola tra tutti i server nella porta o tra i server nella regola. Questa opzione è valida solo per le regole che prendono decisioni in base alle caratteristiche dei server, come le regole connection, active e reservedbandwidth. Per ulteriori informazioni, consultare Opzione di valutazione dei server per le regole.

Per la regola di tipo connection, è possibile specificare anche un'opzione evaluate -- upserversonrule. Specificando upserversonrule, i server che rimangono all'interno della regola non verranno sovraccaricati, se alcuni dei server del gruppo non sono attivi.

level
I valori possibili sono port, rule o upserversonrule. Il valore predefinito è port. Il valore upserversonrule è disponibile unicamente per la regola di tipo connection.
sharelevel
Il parametro è specifico per la regola shared bandwidth. Specifica se condividere la larghezza di banda a livello di cluster o di executor. La condivisione della larghezza di banda a livello di cluster consente a una o più porte di condividere una quantità massima di larghezza di banda tra diverse porte nello stesso cluster. La condivisione della larghezza di banda a livello di executor consente a uno o più cluster all'interno della configurazione Dispatcher totale di condividere una quantità massima di larghezza di banda. Per ulteriori informazioni, consultare Regola della larghezza di banda condivisa.
level
I valori possibili sono executor o cluster.
dropserver
Rimuovere un server da una serie di regole.
server
L'indirizzo IP della macchina server TCP espresso come nome simbolico o in formato indirizzo IP.

Altrimenti, se è stata adoperata la suddivisione in partizioni del server, utilizzare il nome univoco del server logico. Consultare Suddivisione in partizioni dei server: server logici configurati su un server fisico (indirizzo IP) per ulteriori informazioni.

Nota:
i server supplementari sono separati mediante un carattere di addizione (+).
remove
Rimuovere una o più regole, separate le une dalle altre mediante segni più (+).
report
Visualizzare i valori interni di una o più regole.
set
Impostare i valori per questa regola.
status
Visualizza i valori impostabili di una o più regole.
useserver
Inserire i server in una serie di regole.

Esempi

dscontrol server -- configura i server

Leggi diagramma di sintassiSalta diagramma di sintassi>>-dscontrol--server--+-add--cluster:port:server--+-------------------------+-+-><
                      |                           +-address--address--------+ |
                      |                           +-collocated--value-------+ |
                      |                           +-sticky--value-----------+ |
                      |                           +-weight--value-----------+ |
                      |                           +-fixedweight--value------+ |
                      |                           +-cookievalue--value------+ |
                      |                           +-mapport--portvalue------+ |
                      |                           +-protocollo--value-------+ |
                      |                           +-router--addr------------+ |
                      |                           +-returnaddress--addr-----+ |
                      |                           +-advisorrequest--string--+ |
                      |                           '-advisorresponse--string-' |
                      +-set--cluster:port:server--+-collocated--value-------+-+
                      |                           +-sticky--value-----------+ |
                      |                           +-weight--value-----------+ |
                      |                           +-fixedweight--value------+ |
                      |                           +-cookievalue--value------+ |
                      |                           +-protocollo--value-------+ |
                      |                           +-router--addr------------+ |
                      |                           +-advisorrequest--string--+ |
                      |                           '-advisorresponse--string-' |
                      +-down--cluster:port:server-----------------------------+
                      +-remove--cluster:port:server---------------------------+
                      +-report--cluster:port:server---------------------------+
                      +-attivo--cluster:port:server---------------------------+
                      '-status--cluster:port:server---------------------------'
 

add
Aggiunge il server.
cluster
L'indirizzo del cluster come nome simbolico o in formato indirizzo IP. È possibile utilizzare un carattere due punti (:), che funga da carattere jolly. Ad esempio, il seguente comando, dscontrol server add :80:ServerA, aggiunge ServerA alla porta 80 su tutti i cluster.
Nota:
i cluster supplementari vengono separati dal segno più (+).
port
Il numero della porta. È possibile utilizzare un carattere due punti (:), che funga da carattere jolly. Ad esempio, il seguente comando, dscontrol server add ::ServerA, aggiunge ServerA a tutti i cluster su tutte le porte.
Nota:
le porte supplementari vengono separate dal segno più (+).
server
Il parametro server è l'indirizzo IP univoco della macchina server TCP espresso come nome simbolico o in formato indirizzo IP.

Altrimenti, se si utilizza un nome univoco che non si risolve in un indirizzo IP, è necessario specificare il parametro address del server sul comando dscontrol server add. Consultare Suddivisione in partizioni dei server: server logici configurati su un server fisico (indirizzo IP) per ulteriori informazioni.

Nota:
i server supplementari sono separati mediante un carattere di addizione (+).
address
L'indirizzo IP univoco della macchina server TCP, sotto forma di nome host o di indirizzo IP. Se il server non è risolvibile, è necessario specificare l'indirizzo della macchina server fisica. Consultare Suddivisione in partizioni dei server: server logici configurati su un server fisico (indirizzo IP) per ulteriori informazioni.
address
Valore dell'indirizzo del server.
collocated
Il parametro collocated consente di specificare se il Dispatcher è installato o meno su una delle macchine server su cui sta eseguendo il bilanciamento del carico.
Nota:
Tenere presente quanto segue:
  • il parametro collocated è valido quando si utilizzano i metodi di inoltro mac, nat o cbr del Dispatcher. Site Selector e CBR possono essere posizionati su tutte le piattaforma ma non richiedono questa parola chiave. Per ulteriori informazioni, vedere Utilizzo dei server posizionati.
  • Sistemi Windows: il posizionamento non è disponibile.
value
Valore del parametro collocated: sì o no. Il valore predefinito è no.
sticky
Consente a un server di ignorare l'impostazione stickytime su questa porta. Con il valore predefinito "yes," il server mantiene la normale affinità definita sulla porta. Con il valore "no," il client non viene reindirizzato allo stesso server quando emette un'altra richiesta su tale porta, indipendentemente dall'impostazione stickytime della porta stessa. Questa impostazione è utile in determinate situazioni in cui si utilizzano le regole. Per ulteriori informazioni, consultare ignora affinità di porta.
value
Valore del parametro sticky: sì o no. Il valore predefinito è sì.
weight
Un numero compreso nell'intervallo 0 - 100 (che non deve superare il valore weightbound della porta) che rappresenta il peso per questo server. L'impostazione del peso su zero impedisce di inviare al server eventuali nuove richieste ma non chiude le connessioni attive a quel server. Il valore predefinito è metà del valore weightbound massimo della porta specificata. Se il gestore è in esecuzione, questa impostazione verrà velocemente sovrascritta.
value
Il valore del peso del server.
fixedweight
L'opzione fixedweight consente di specificare se si desidera che il gestore modifichi o meno il peso del server. Se si imposta il valore fixedweight su yes, il gestore non potrà modificare il peso del server quando è in esecuzione. Per ulteriori informazioni, consultare Pesi fissi del gestore.
value
Valore del parametro fixedweight: sì o no. Il valore predefinito è no.
cookievalue
Il parametro cookievalue è un valore arbitrario che rappresenta il lato server della coppia nome/valore del cookie. Il valore del cookie, insieme al nome del cookie, funge da identificativo e consente a Load Balancer di inviare le richieste client successive allo stesso server. Consultare Affinità cookie passivo per ulteriori informazioni.
Nota:
il parametro cookievalue è valido per Dispatcher (con il metodo di inoltro cbr) e per CBR.
value
Il valore è arbitrario. L'impostazione predefinita non prevede valori cookie.
mapport
Mappa il numero di porta (specifico per il Dispatcher) di destinazione della richiesta client sul numero di porta del server che il Dispatcher utilizza per bilanciare il carico delle richieste del client. Consente a Load Balancer di ricevere una richiesta del client su una porta e di trasmetterla a una porta differente sulla macchina server. Con il parametro mapport è possibile bilanciare il carico delle richieste di un client su un server che dispone di più daemon server attivi.
Nota:
il parametro mapport si applica a Dispatcher (con i metodi di inoltro nat o cbr) e a CBR. Per Dispatcher, consultare NAT/NAPT del Dispatcher (metodo di inoltro nat) e Instradamento basato sul contenuto di Dispatcher (metodo di inoltro cbr). Per CBR, consultare Bilanciamento del carico client-proxy in SSL e proxy-server in HTTP.
protocollo
I valori validi per protocol sono HTTP e HTTPS. Il valore predefinito è HTTP.
Nota:
il parametro protocol si applica unicamente al componente CBR.
portvalue
Valore del numero di porta di associazione. Il valore predefinito è il numero di porta di destinazione della richiesta client.
router
Se si sta impostando una rete WAN (wide area network), l'indirizzo del router al server remoto. Il valore predefinito è 0, che indica un server locale. Notare che, una volta impostato l'indirizzo router di un server su un valore diverso da zero (che indica un server remoto), tale indirizzo non potrà più essere ripristinato su 0 per rendere nuovamente il server locale. Il server deve essere invece rimosso e riaggiunto senza specificare un indirizzo router. Allo stesso modo, un server definito come locale (indirizzo router = 0) non può diventare remoto modificando l'indirizzo router. Il server deve essere rimosso, quindi riaggiunto. Consultare Configurazione del supporto di Dispatcher per una rete geografica per ulteriori informazioni.
Nota:
il parametro router si applica unicamente a Dispatcher. Se si stanno utilizzando i metodi di inoltro nat o cbr, quando si aggiunge un server alla configurazione, è necessario specificare l'indirizzo router.
addr
Il valore dell'indirizzo del router.
returnaddress
Un nome host o un indirizzo IP univoco. Si tratta di un indirizzo configurato sulla macchina Dispatcher e che il Dispatcher utilizza come indirizzo di origine quando bilancia il carico delle richieste del client al server. In questo modo, il server restituisce il pacchetto alla macchina Dispatcher, che elabora il contenuto della richiesta, anziché inviarlo direttamente al client. (Il Dispatcher inoltra quindi il pacchetto IP al client.) Quando il server viene aggiunto, è necessario specificare il valore dell'indirizzo mittente. L'indirizzo mittente non può essere modificato, a meno che il server non venga rimosso e riaggiunto. L'indirizzo mittente non può essere uguale all'indirizzo cluster, server o NFA.
Nota:
il parametro returnaddress si applica esclusivamente al Dispatcher. Quando si utilizzano i metodi di inoltro nat o cbr, definire un indirizzo di ritorno per le comunicazioni tra Load Balancer e i server di backend. Il numero di connessioni che Load Balancer può mantenere attive con il server di backend è limitato dal numero di indirizzi di ritorno definiti. Load Balancer utilizza porte che si basano solo sull'indirizzo di ritorno, non sulla combinazione di indirizzo di ritorno e server. Quando tutte le porte disponibili sono in uso, connessioni aggiuntive non riescono. In un ambiente occupato, utilizzare indirizzi di ritorno per evitare una diminuzione di porte disponibili.
addr
Il valore dell'indirizzo mittente.
advisorrequest
L'advisor HTTP o HTTPS utilizza la stringa di richiesta advisor per verificare lo stato dei server. È valida solo per i server notificati dall'advisor HTTP o HTTPS. Per abilitare questo valore, è necessario avviare l'advisor HTTP o HTTPS. Consultare Configurazione dell'advisor HTTP o HTTPS utilizzando l'opzione richiesta/risposta (URL) per ulteriori informazioni.
Nota:
il parametro advisorrequest si applica solo ai componenti Dispatcher e CBR.
string
Il valore della stringa utilizzata dall'advisor HTTP o HTTPS. Il valore predefinito è HEAD / HTTP/1.0.
Nota:
se la stringa contiene uno spazio --
  • Quando si emette il comando dal prompt della shell dscontrol>>, è necessario racchiudere la stringa tra virgolette. Ad esempio: server set cluster:port:server advisorrequest "head / http/1.0"
  • Quando si emette il comando dscontrol dal prompt del sistema operativo, il testo deve essere preceduto da "\" e seguito da \"". Ad esempio: dscontrol server set cluster:port:server advisorrequest "\"head / http/1.0\""

advisorresponse
La stringa di risposta advisor ricercata dall'advisor HTTP o HTTPS nella risposta HTTP. È valida solo per i server notificati dall'advisor HTTP o HTTPS. Per abilitare questo valore, è necessario avviare l'advisor HTTP o HTTPS. Consultare Configurazione dell'advisor HTTP o HTTPS utilizzando l'opzione richiesta/risposta (URL) per ulteriori informazioni.
Nota:
il parametro advisorresponse si applica ai componenti Dispatcher e CBR.
string
Il valore della stringa utilizzata dall'advisor HTTP o HTTPS. Il valore predefinito è null.
Nota:
se la stringa contiene uno spazio --
  • Quando si emette il comando dal prompt della shell dscontrol>>, è necessario racchiudere la stringa tra virgolette.
  • Quando si emette il comando dscontrol dal prompt del sistema operativo, il testo deve essere preceduto da "\" e seguito da \"".
down
Contrassegna il server come disattivo. Questo comando interrompe tutte le connessioni attive al server e impedisce di inviare al server altre connessioni o pacchetti.

Quando il comando del server inattivo (dscontrol server down) viene utilizzato per porre un server offline, se il valore dell'intervallo è diverso da zero per tale server, i client esistenti continuano a funzionare sul server fino a che viene raggiunto l'intervallo. Il server non sarà reso inattivo fino a che non viene raggiunto il valore dell'intervallo.

remove
Rimuove il server.
report
Crea un report sul server. Per ciascun server, il report contiene le seguenti informazioni: numero corrente di connessioni al secondo (CPS), kilobyte trasferiti nell'intervallo di un secondo (KBPS), numero totale di connessioni (Total), numero di connessioni in stato attivo (Active), numero di connessioni in stato FIN (FINed) e numero di connessioni completate (Comp).
set
Imposta i valori per il server.
status
Mostra lo stato dei server.
up
Contrassegna il server come attivo. A questo punto, il Dispatcher invierà le nuove connessioni al server.

Esempi

dscontrol set -- configura il log del server

Leggi diagramma di sintassiSalta diagramma di sintassi>>-dscontrol--set--+-loglevel--level--------+------------------><
                   '-logsize--+-unlimited-+-'
                              '-size------'
 

loglevel
Il livello su cui dsserver registra le proprie attività.
level
Il valore predefinito di loglevel è 0. L'intervallo è compreso tra 0 e 5. Di seguito sono riportati i valori possibili: 0 sta per Nessuno, 1 per Minimo, 2 per Base, 3 per Moderato, 4 per Avanzato, 5 per Verbose.
logsize
Il numero massimo di byte da registrare nel file di log.
size
Il valore predefinito di logsize è 1 MB.

dscontrol status -- mostra se il gestore e gli advisor sono in esecuzione

Leggi diagramma di sintassiSalta diagramma di sintassi>>-dscontrol--stato--------------------------------------------><
 

Esempi

dscontrol subagent -- configura l'agente secondario SNMP

Nota:
i diagrammi della sintassi del comando dscontrol subagent si applicano al componente Dispatcher.
Leggi diagramma di sintassiSalta diagramma di sintassi>>-dscontrol--subagent--+-loglevel--level--------------------+-><
                        +-logsize--+-byte------+-------------+
                        |          '-unlimited-'             |
                        +-report-----------------------------+
                        +-start--+-------------------------+-+
                        |        '-community_name--logfile-' |
                        +-stato------------------------------+
                        +-stop-------------------------------+
                        '-version----------------------------'
 

loglevel
Il livello su cui l'agente secondario registra le proprie attività in un file.
level
Il numero del livello (da 0 a 5). Maggiore è il numero, maggiori saranno le informazioni scritte sul log del gestore. Il valore predefinito è 1. Di seguito sono riportati i valori possibili: 0 sta per Nessuno, 1 per Minimo, 2 per Base, 3 per Moderato, 4 per Avanzato, 5 per Verbose.
logsize
Imposta la dimensione massima dei byte da registrare nel log dell'agente secondario. Il valore predefinito è 1 MB. Se si imposta la dimensione massima del file di log, il file ripartirà dall'inizio; quando il file raggiunge la dimensione specificata, le voci successive verranno scritte all'inizio del file, sovrascrivendo quindi le precedenti voci di log. La dimensione del log non può essere inferiore alla dimensione corrente del log. Le voci di log sono dotate di un indicatore di data e ora, in modo da poter comunicare l'ordine in cui sono state scritte. Tanto maggiore sarà il valore impostato per il livello di log, tanto più attentamente dovrà essere selezionata la dimensione del log, in quanto lo spazio può esaurirsi velocemente quando si esegue la registrazione ai livelli più alti.
bytes
La dimensione massima in byte del file di log dell'agente secondario. È possibile specificare un numero positivo maggiore di zero o la parola unlimited. Il file di log potrebbe non raggiungere esattamente la dimensione massima, prima di iniziare la sovrascrittura, in quanto le voci di log in sé variano, in termini di dimensione. Il valore predefinito è unlimited.
report
Visualizza un report delle istantanee delle statistiche.
start
Avvia l'agente secondario.
community_name
Il nome del valore SNMP del nome comunità che può essere utilizzato come password di sicurezza. Il valore predefinito è public.

Per la piattaforma Windows: viene utilizzato il nome comunità del sistema operativo.

log file
Il nome del file su cui vengono registrati i dati dell'agente secondario SNMP. Ciascun record nel log verrà dotato di un indicatore di data e ora. Il valore predefinito è subagent.log. Il file predefinito viene installato nella directory logs. Consultare Appendice C. File di configurazione di esempio. Per modificare la directory su cui vengono memorizzati i file di log, consultare Modifica dei percorsi file di log.
status
Visualizza lo stato corrente di tutti i valori dell'agente secondario SNMP che possono essere impostati globalmente, compresi i valori predefiniti.
version
Visualizza la versione corrente dell'agente secondario.

Esempi