IBM HTTP Server per WebSphere Application Server, Versione 6.1
             Sistemi operativi: AIX, HP-UX, Linux, Solaris, Windows, z/OS

             Personalizzare la tabella dei contenuti e ricercare i risultati

Direttive FastCGI

Questi parametri di configurazione controllano la funzione FastCGI in IBM HTTP Server.

Direttiva FastCGIAccessChecker

La direttiva FastCGIAccessChecker definisce un'applicazione FastCGI come un programma di autorizzazione per directory.

Sintassi: FastCGIAccessChecker nome file [-compat]
Ambito directory, ubicazione
Valore predefinito Directory
Modulo mod_fastcgi
Più istanze nel file di configurazione yes
Valori Nome file

La fase di accesso Apache precede l'autenticazione dell'utente e le intestazioni HTTP inoltrate con la richiesta determinano la decisione di abilitare l'accesso alla risorsa richiesta. Utilizzare i programmi di autorizzazione basati su FastCGI quando un componente dinamico è presente come elemento della decisione di convalida dell'accesso, ad esempio il tempo o lo stato di un account di dominio.

Se il nome file dell'applicazione FastCGI non possiede una definizione server esterna o statica corrispondente, l'applicazione viene avviata come applicazione FastCGI dinamica. Se il nome file non inizia con una barra (/), si presume che il nome file sia relativo a ServerRoot.

Utilizzare la direttiva FastCgiAccessChecker all'interno dei contenitori Directory o Ubicazione. Ad esempio:
<Directory htdocs/protected>
FastCgiAccessChecker fcgi-bin/access-checker
</Directory>

Mod_fastcgi invia quasi tutte le variabili di ambiente standard solitamente disponibili ai gestori richieste CGI e FastCGI. Tutte le intestazioni restituite da un'applicazione del programma di verifica di accesso in una risposta positiva (Stato: 200), vengono inviate ai sottoprocessi o alle chiamate CGI e FastCGI, come variabili di ambiente. Tutte le intestazioni restituite in una risposta negativa vengono inviate al client. Ottenere la funzionalità compatibile alla specifica FastCGI utilizzando l'opzione -compat.

Mod_fastcgi imposta la variabile d'ambiente FCGI_APACHE_ROLE su ACCESS_CHECKER, per indicare la fase del programma di autorizzazioni specifica di Apache eseguita.

HTTP Server non supporta risposte negative personalizzate delle applicazioni del programma di autorizzazione FastCGI. Consultare la direttiva ErrorDocument per una soluzione. Un'applicazione FastCGI può fornire il documento.

Direttiva FastCGIAccessCheckerAuthoritatve

La direttiva FastCGIAccessCheckerAuthoritatve abilita il passaggio del controllo di accesso ai moduli di livello inferiore.

Sintassi: FastCGIAccessCheckerAuthoritative On | Off
Ambito directory, ubicazione
Valore predefinito FastCGIAccessCheckerAuthoritative On
Modulo mod_fastcgi
Più istanze nel file di configurazione yes
Valori On o off

L'impostazione esplicita della direttiva FastCgiAccessCheckerAuthoritative su Off, consente al controllo di accesso di passare ai moduli di livello inferiore, come definito nei file di configurazione e modules.c, se l'applicazione FastCGI non riesce ad abilitare l'accesso.

Per impostazione predefinita, il controllo non viene inoltrato e un errore del controllo di accesso determina una risposta di divieto. Considerare attentamente le implicazioni prima di disabilitare l'impostazione predefinita.

Direttiva FastCGIAuthenticator

La direttiva FastCGIAuthenticator definisce un'applicazione FastCGI come un programma di autenticazione per directory.

Sintassi: Nome file FastCGIAuthenticator [-compat]
Ambito directory
Valore predefinito Nessuno
Modulo mod_fastcgi
Più istanze nel file di configurazione yes
Valori Nome file

I programmi di autenticazione eseguono la verifica del richiedente cercando la corrispondenza del nome utente e della password specificati in un elenco o database di utenti e password noti. Utilizzare i programmi di autenticazione basati su FastCGI quando il database utenti viene conservato in un programma indipendente esistente o si trova su una macchina diversa dal server Web.

Se il nome file dell'applicazione FastCGI non possiede una definizione server esterna o statica corrispondente, l'applicazione viene avviata come applicazione FastCGI dinamica. Se il nome file non inizia con una barra (/), si presume che il nome file sia relativo a ServerRoot.

Utilizzare la direttiva FastCgiAuthenticator all'interno dei contenitori directory o ubicazione, insieme a una direttiva AuthType e AuthName. Questa direttiva supporta solo il tipo di autenticazione utente di base. Per funzionare correttamente, questa autenticazione necessita di una direttiva require o FastCgiAuthorizer.

/Directory htdocs/protected>
AuthType Basic
AuthName ProtectedRealm
FastCgiAuthenticator fcgi-bin/authenticator
require valid-user
</Directory>

La direttiva Mod_fastcgi invia quasi tutte le variabili d'ambiente standard solitamente disponibili ai gestori richieste CGI e FastCGI. Tutte le intestazioni restituite da un'applicazione di autenticazione FastCGI in una risposta positiva (stato: 200) vengono inviate ai sottoprocessi o alle chiamate CGI e FastCGI, come variabili di ambiente. Tutte le intestazioni restituite in una risposta negativa vengono inviate al client. Ottenere la funzionalità compatibile alla specifica FastCGI utilizzando l'opzione -compat.

La direttiva Mod_fastcgi imposta la variabile di ambiente FCGI_APACHE_ROLE su AUTHENTICATOR, indicando la fase del programma di autorizzazioni specifica di Apache eseguita.

Questa direttiva non supporta risposte negative personalizzate delle applicazioni del programma di autorizzazione FastCGI. Consultare la direttiva ErrorDocument per una soluzione. Un'applicazione FastCGI può fornire il documento.

Direttiva FastCGIAuthenticatorAuthoritative

La direttiva FastCGIAuthenticatorAuthoritative consente all'autenticazione di passare ai moduli di livello inferiore, come definito nei file di configurazione e modules.c, se impostata esplicitamente su off e se l'applicazione FastCGI non riesce ad autenticare l'utente.

Sintassi: FastCGIAuthenticatorAuthoritative On | Off
Ambito directory
Valore predefinito FastCgiAuthenticatorAuthoritative On
Modulo mod_fastcgi
Più istanze nel file di configurazione yes
Valori On o off

Utilizzare questa direttiva insieme a una direttiva AuthUserFile contenente pochi utenti correlati all'amministrazione.

In base all'impostazione predefinita, il controllo non viene inoltrato per cui nella risposta di richiesta di autorizzazione risulta un utente sconosciuto. Considerare attentamente le implicazioni prima di disabilitare l'impostazione predefinita.

Direttiva FastCGIAuthorizer

Le direttive FastCGIAuthorizer definiscono un'applicazione FastCGI come un programma di autenticazione per directory.

Sintassi: Nome file FastCgiAuthorizer [-compat]
Ambito directory
Valore predefinito Nessuno
Modulo mod_fastcgi
Più istanze nel file di configurazione yes
Valori Nome file

I programmi di autorizzazione confermano se un utente autenticato può accedere ad una risorsa richiesta. Utilizzare i programmi di autenticazione basati su FastCGI quando un componente dinamico è presente come elemento della decisione di autorizzazione, ad esempio il tempo o la valuta della fattura dell'utente.

Se il nome file dell'applicazione FastCGI non possiede una definizione server esterna o statica corrispondente, l'applicazione viene avviata come applicazione FastCGI dinamica. Se il nome file non inizia con una barra (/), si presume che il nome file sia relativo a ServerRoot.

Utilizzare FastCgiAuthorizer all'interno dei contenitori Directory o Ubicazione. Includere una direttiva AuthType e AuthName. Per funzionare correttamente, questa direttiva richiede una direttiva di autenticazione, ad esempio FastCgiAuthenticator, AuthUserFile, AuthDBUserFile o AuthDBMUserFile.

<Directory htdocs/protected>
AuthType Basic
AuthName ProtectedRealm
AuthDBMUserFile conf/authentication-database
FastCgiAuthorizer fcgi-bin/authorizer
</Directory>

La direttiva Mod_fastcgi invia quasi tutte le variabili di ambiente standard solitamente disponibili ai gestori richieste CGI e FastCGI. Tutte le intestazioni restituite da un'applicazione di autenticazione FastCGI in una risposta positiva (stato: 200) vengono inviate ai sottoprocessi o alle chiamate CGI e FastCGI, come variabili di ambiente. Tutte le intestazioni restituite in una risposta negativa vengono inviate al client. Ottenere la funzionalità compatibile alla specifica FastCGI utilizzando l'opzione -compat.

La diretitva Mod_fastcgi imposta la variabile di ambiente FCGI_APACHE_ROLE su AUTHORIZER, per indicare la fase del programma di autorizzazioni di Apache eseguita.

Questa direttiva non supporta risposte negative personalizzate delle applicazioni del programma di autorizzazione FastCGI. Consultare la direttiva ErrorDocument per una soluzione. Un'applicazione FastCGI può fornire il documento.

Direttiva FastCGIAuthorizerAuthoritative

La direttiva FastCGIAuthorizerAuthoritative consente il trasferimento dell'autenticazione a moduli di livello inferiore, come definito nei file di configurazione e modules.c, quando viene impostato esplicitamente su Off, se l'applicazione FastCGI non è in grado di autenticare l'utente.

Sintassi: Nome file FastCgiAuthorizerAuthoritative On | Off
Ambito directory
Valore predefinito Nome file FastCgiAuthorizerAuthoritative On
Modulo mod_fastcgi
Più istanze nel file di configurazione yes
Valori On o off

Utilizzare questa direttiva insieme a una direttiva AuthUserFile ben protetta contenente pochi utenti correlati all'amministrazione.

In base all'impostazione predefinita, il controllo non viene inoltrato per cui nella risposta di richiesta di autorizzazione risulta un utente sconosciuto. Considerare attentamente le implicazioni prima di disabilitare l'impostazione predefinita.

Direttiva FastCGIConfig

La direttiva FastCGIConfig definisce i parametri predefiniti per tutte le applicazioni FastCGI dinamiche.

Sintassi: FastCgiConfig option option...

La direttiva FastCgiConfig non influisce sulle applicazioni statiche o esterne.

Ambito directory
Valore predefinito Nessuno
Modulo mod_fastcgi
Più istanze nel file di configurazione yes
Valori Le applicazioni dinamiche vengono avviate su richiesta. Altre istanze di applicazioni vengono avviate per accogliere maggiori richieste. Quando la domanda si attenua, il numero di istanze delle applicazioni diminuisce. Molte delle opzioni regolano questo processo.
Opzione può includere uno dei seguenti (non sensibili al maiuscolo e al minuscolo):
  • appConnTimeout n (0 secondi). Il numero di secondi da attendere affinché una connessione all'applicazione FastCGI venga completata oppure 0 per indicare l'utilizzo di un'opzione connect() di blocco. Se il timeout scade, risulta un SERVER_ERROR. Per i valori diversi da zero, questa è la quantità di tempo utilizzata nell'opzione select() per scrivere in un descrittore file restituito da un'opzione connect() non di blocco. Le opzioni connect() non di blocco possono creare qualche problema su più piattaforme. Vedere anche l'opzione -idle-timeout che produce risultati simili ma in modo più semplice.
  • idle-timeout n (30 secondi). Il numero di secondi di inattività dell'applicazione FastCGI consentito prima che la richiesta venga interrotta e che l'evento venga registrato nel LogLevel dell'errore. Il timer di inattività si applica solamente quando esiste una connessione in sospeso con l'applicazione FastCGI. Se, in questo arco di tempo, un'applicazione non risponde a una richiesta in coda, la richiesta viene interrotta. Se la comunicazione termina con l'applicazione ma non con il client (una risposta memorizzata nel buffer), il timeout non viene applicato.
  • autoUpdate none. Questa opzione fa sì che il modulo mod_fastcgi verifichi il tempo di permanenza dell'applicazione sul disco prima di elaborare ciascuna richiesta. Nelle applicazioni recenti questa funzione informa il gestore processo e arresta tutte le istanze in esecuzione dell'applicazione. Creare questo tipo di funzione nell'applicazione. È possibile che si verifichi un problema durante l'utilizzo di questa opzione con -restart.
  • gainValue n (0.5). Un valore virgola mobile compreso tra 0 e 1 utilizzato come esponente nel calcolo del fattore di caricamento dei tempi di connessione esponenzialmente decaduti delle applicazioni FastCGI dinamiche attualmente in esecuzione. I vecchi valori sono in scala per (1 - gainValue), rendendo più piccoli i valori, questi hanno maggiore importanza in relazione al valore attuale in scala per gainValue.
  • initial-env name[=value] none. Una coppia nome-valore inoltrata nell'ambiente iniziale quando vengono create le istanze dell'applicazione. Per inviare una variabile di ambiente Apache, non indicare "=" (se la variabile non si trova realmente nell'ambiente, viene definita senza un valore). Per definire una variabile senza valore, inserire "=" senza un valore. Questa opzione può essere utilizzata ripetutamente.
  • init-start-delay n (1 secondo). Il numero minimo di secondi tra la creazione delle istanze di questa applicazione. Questo ritardo diminuisce la richiesta inserita nel sistema al momento dell'inizializzazione del server.
  • killInterval n (300 secondi). KillInterval stabilisce con quale frequenza i criteri di arresto dell'istanza dell'applicazione dinamica vengono implementati all'interno del gestore elaborazione. I numeri inferiori risultano in una normativa più rigida, mentre i numeri più alti risultano in una normativa meno rigida.
  • listen-queue-depth n (100). L'ampiezza della coda listen(), nota anche come backlog, condivisa da tutte le istanze di questa applicazione. Una maggiore lunghezza della coda listen consente al server di far fronte alle fluttuazioni transitorie del carico senza rifiutare le richieste, ma non aumenta la velocità di trasmissione. L'aggiunta di ulteriori istanze di applicazione può aumentare la velocità di trasmissione e le prestazioni, a seconda dell'applicazione e dell'host.
  • maxClassProcesses n (10). Il numero massimo di istanze delle applicazioni FastCGI dinamiche di cui è consentita l'esecuzione per ciascuna applicazione FastCGI.
  • maxProcesses n (50). Il numero massimo di istanze delle applicazioni FastCGI dinamiche di cui è consentita l'esecuzione in qualunque momento.
  • minProcesses n (5). Il numero minimo di istanze dell'applicazione FastCGI dinamica che possono essere eseguite in qualsiasi momento dal gestore elaborazione, senza interruzioni dovute alla mancanza di richieste.
  • multiThreshhold n (50). Un numero intero compreso tra 0 e 100 utilizzato per determinare se una qualsiasi istanza dell'applicazione FastCGI deve essere terminata. Se l'applicazione ha più di un'istanza attualmente in esecuzione, questo attributo viene utilizzato per decidere se una di loro dovrà essere terminata. Se rimane una sola istanza, verrà utilizzato singleThreshhold.
  • pass-header header none. Il nome di un'intestazione di richiesta HTTP trasferita nell'ambiente di richiesta. Questa opzione rende disponibili i contenuti delle intestazioni in un ambiente CGI.
  • priority n (0). La priorità del processo assegnata alle istanze dell'applicazione tramite setpriority().
  • processSlack n (5 secondi). Se la somma di tutte le applicazioni FastCGI dinamiche attualmente in esecuzione supera maxProcesses - processSlack, il gestore del processo richiama i criteri di arresto. Questa operazione migliora le prestazioni in caso di carichi eccessivi arrestando alcune delle istanze di applicazione più inattive prima di raggiungere il valore maxProcesses.
  • restart none. Questa opzione determina il riavvio delle applicazioni dinamiche da parte del gestore processi in caso di errore in modo analogo alle applicazioni statiche.
  • Restart-delay n (5 secondi). Il numero minimo di secondi tra la nuova creazione delle istanze in errore di questa applicazione. Questo ritardo impedisce a un'applicazione danneggiata di assorbire troppe risorse di sistema.
  • singleThreshhold n (0). Un numero intero compreso tra 0 e 100 utilizzato per determinare se l'ultima istanza di un'applicazione FastCGI può essere terminata. Se il fattore caricamento calcolato del gestore processi relativo all'applicazione è inferiore alla soglia specificata, l'ultima istanza viene terminata. Specificare un valore più vicino a 1 per consentire l'esecuzione degli eseguibili nella modalità inattiva per un lungo periodo di tempo. Se la memoria o il tempo della CPU costituisce un problema, è meglio applicare un valore più vicino a 100. Un valore pari a 0, impedisce all'ultima istanza di un'applicazione di terminare; questo valore è quello predefinito. Si sconsiglia di modificare l'impostazione predefinita soprattutto se è stata impostata l'opzione -appConnTimeout.
  • startDelay n (3 secondi). Il numero di secondi di attesa del server Web durante il tentativo di connessione a un'applicazione FastCGI. Se l'intervallo termina, il gestore processi viene avvisato in modo da poter avviare un'altra istanza. Affinché sia effettivo, impostare il valore startDelay inferiore rispetto al valore appConnTimeout.
  • updateInterval n (300 secondi). updateInterval decide la frequenza con la quale viene eseguita l'analisi statistica per determinare la sorte delle applicazioni FastCGI dinamiche.

Direttiva FastCGIExternalServer

La direttiva FastCGIExternalServer definisce il nome file come un'applicazione FastCGI esterna.

Essa funziona in modo analogo alla direttiva Fastcgiserver, tranne se l'applicazione CGI è in esecuzione in un altro processo esterno al server Web.

Sintassi: FastCgiExternalServer nome file -host portanomehost [-appConnTimeout n] FastCgiExternalServer nome file -socket nome file [-appConnTimeout n]
Ambito Configurazione server
Valore predefinito Nessuno
Modulo mod_fastcgi
Più istanze nel file di configurazione yes
Valori
  • appConnTimeout n (0 secondi). Il numero di secondi da attendere affinché una connessione all'applicazione FastCGI venga completata oppure 0 per indicare l'utilizzo di un metodo connect() di blocco. Se il timeout scade, risulta un SERVER_ERROR. Per i valori diversi da zero, questa è la quantità di tempo utilizzata in un metodo select() per scrivere in un descrittore file restituito da un metodo connect() non di blocco. I metodi connect() non di blocco possono creare qualche problema su più piattaforme. Vedere anche l'opzione -idle-timeout che produce risultati simili ma in modo più semplice.
  • Idle-timeout n (30 secondi). Il numero di secondi di inattività dell'applicazione FastCGI consentito prima che la richiesta venga interrotta e che l'evento venga registrato (nel LogLevel dell'errore). Il timer di inattività si applica solamente fino a quando vi è una connessione in sospeso con l'applicazione FastCGI. Se una richiesta è in coda a un'applicazione, ma l'applicazione non risponde scrivendo e creando in questo arco di tempo, la richiesta viene interrotta. Se la comunicazione termina con l'applicazione ma non con il client (una risposta memorizzata nel buffer), il timeout non viene applicato.
  • flush none. Impone la scrittura sul client quando i dati vengono ricevuti dall'applicazione. Per impostazione predefinita, l'opzione mod_fastcgi memorizza nel buffer i dati per liberare rapidamente l'applicazione.
  • host hostname:port none. Il nome host o l'indirizzo IP e il numero porta TCP (1-65535) che l'applicazione utilizza per le comunicazioni con il server Web. Le opzioni -socket e -host si escludono a vicenda.
  • Pass-header header none. Il nome di un'intestazione di richiesta HTTP trasferita nell'ambiente di richiesta. Questa opzione rende disponibili i contenuti delle intestazioni in un ambiente CGI.
  • socket file name none.
    • Sui sistemi operativi UNIX. Il nome file del socket di dominio UNIX che viene utilizzato dall'applicazione per comunicare con il server Web. Il nome file è relativo all'opzione FastCgiIpcDir. Le opzioni -socket e -port si escludono a vicenda.
    • Sui sistemi operativi Windows. Il nome del pipe utilizzato dall'applicazione per comunicare con il server Web. Il nome è relativo all'opzione FastCgiIpcDir. Le opzioni -socket e -port si escludono a vicenda.

Direttiva FastCGIIpcDir

La direttiva FastCGIIpcDir specifica la directory come il luogo per memorizzare i file socket UNIX utilizzati per la comunicazione tra le applicazioni e il server Web.

Sintassi:
  • Sulle piattaforme UNIX - FastCgiIpcDir directory
  • Sui sistemi operativi Windows - FastCgiIpcDir nome
Ambito Configurazione server
Valore predefinito Nessuno
Modulo mod_fastcgi
Più istanze nel file di configurazione yes
Valori directory o nome

[AIX] [HP-UX] [Linux] [Solaris] La direttiva FastCgiIpcDir specifica la directory come il luogo per memorizzare e trovare, in caso di applicazioni FastCGI esterne, i file socket UNIX utilizzati per la comunicazione tra le applicazioni e il server Web. Se la directory non inizia con una barra (/), si presume che sia relativo a ServerRoot. Se la directory non esiste, la funzione tenta di creare la direttiva con le autorizzazioni appropriate. Specificare una directory su un file system locale. Se si utilizza la directory predefinita o un'altra directory in /tmp, mod_fastcgi si interrompe se periodicamente vengono cancellati i file nella directory /tmp.

[Windows] La direttiva FastCgiIpcDir specifica il nome come root per i pipe denominati utilizzati per la comunicazione tra l'applicazione e il server Web. Definire il nome nel formato>\\.\pipe\pipename. . La sintassi nomepipe può contenere qualsiasi carattere eccetto la barra retroversa.

La direttiva FastCgiIpcDir deve precedere tutte le direttive FastCgiServer o FastCgiExternalServer, che utilizzano i socket UNIX. Assicurarsi una directory che può essere letta, scritta ed eseguita dal server Web. A nessuno è consentito l'accesso a questa directory.

Direttiva FastCGIServer

La direttiva FastCGIServer definisce il nome file come un'applicazione FastCGI statica.

Il gestore processi avvia un'istanza dell'applicazione con la configurazione predefinita specificata tra parentesi. Se per qualunque motivo un'istanza di applicazione statica venisse annullata, il modulo mod_fastcgi creerebbe un'altra istanza per sostituirla e registrerebbe l'evento nell'avviso LogLevel.

Sintassi: FastCgiServer file name [opzioni]
Ambito Configurazione server
Valore predefinito Nessuno
Modulo mod_fastcgi
Più istanze nel file di configurazione yes
Valori directory o nome
È possibile utilizzare una delle seguenti opzioni sensibili al maiuscolo e al minuscolo:
  • appConnTimeout n (0 secondi). Il numero di secondi da attendere affinché una connessione all'applicazione FastCGI venga completata oppure 0 per indicare l'utilizzo di un'opzione connect() di blocco. Se il timeout scade, risulta un SERVER_ERROR. Per i valori diversi da zero, questa è la quantità di tempo utilizzata in un'opzione select() per scrivere in un descrittore file restituito da un'opzione connect() non di blocco. Le opzioni connect() non di blocco possono creare problemi su molte piattaforme. Vedere l'opzione -idle-timeout che produce risultati simili ma in modo più semplice.
  • Idle-timeout n (30 second). Il numero di secondi di inattività dell'applicazione FastCGI consentito prima che la richiesta venga interrotta e che l'evento venga registrato nel LogLevel dell'errore. Il timer di inattività si applica solamente quando esiste una connessione in sospeso con l'applicazione FastCGI. Se, in questo arco di tempo, un'applicazione non risponde a una richiesta in coda, la richiesta viene interrotta. Se la comunicazione termina con l'applicazione ma non con il client (una risposta memorizzata nel buffer), il timeout non viene applicato.
  • initial-env name [=value] none]none. Una coppia nome-valore inoltrata all'ambiente iniziale dell'applicazione FastCGI. Per inviare una variabile dall'ambiente Apache, non indicare "=" (se la variabile non si trova nell'ambiente, viene definita senza un valore). Per definire una variabile senza valore, inserire "=" senza un valore. È possibile ripetere questa opzione.
  • init-start-delay n (1 secondo). Il numero minimo di secondi tra la creazione delle istanze di questa applicazione. Questo ritardo diminuisce la richiesta inserita nel sistema al momento dell'inizializzazione del server.
  • Flush none. Impone la scrittura sul client man mano che i dati vengono ricevuti dall'applicazione. Per impostazione predefinita, l'opzione mod_fastcgi memorizza nel buffer i dati per liberare rapidamente l'applicazione.
  • Listen-queue-depth n (100). L'ampiezza della coda listen(), nota anche come backlog, condivisa da tutte le istanze di questa applicazione. Una maggiore lunghezza della coda listen consente al server di far fronte alle fluttuazioni transitorie del carico senza rifiutare le richieste, ma non aumenta la velocità di trasmissione. L'aggiunta di ulteriori istanze di applicazione può aumentare la velocità di trasmissione e le prestazioni, a seconda dell'applicazione e dell'host.
  • Pass-header header none. Il nome di un'intestazione di richiesta HTTP trasferita nell'ambiente di richiesta. Questa opzione rende disponibili i contenuti delle intestazioni in un ambiente CGI.
  • processes n (1). Il numero di istanze dell'applicazione da creare nel momento in cui si inizializza il server.
  • Priority n (0). La priorità del processo assegnata alle istanze dell'applicazione tramite setpriority().
  • port n none. Il numero porta TCP (1-65535) che l'applicazione utilizza per le comunicazioni con il server Web. Questa opzione rende accessibile l'applicazione da altre macchine presenti sulla rete. Le opzioni -socket e -port si escludono a vicenda.
  • Restart-delay n (5 secondi). Il numero minimo di secondi tra la nuova creazione delle istanze in errore di questa applicazione. Questo ritardo impedisce a un'applicazione danneggiata di assorbire troppe risorse di sistema.
  • Nome file socket:
    • Sulle piattaforme UNIX: Il nome file del socket di dominio UNIX che viene utilizzato dall'applicazione per comunicare con il server Web. Il modulo crea il socket all'interno della directory specificata da FastCgiIpcDir. Questa opzione rende accessibile l'applicazione da altre applicazioni, ad esempio, cgi-fcgi sulla stessa macchina, o tramite una definizione dell'applicazione FastCGI esterna, FastCgiExternalServer. Se non è stata fornita nessuna delle opzioni -socket e -port, il modulo genera un nome file del socket di dominio UNIX. Le opzioni -socket e -port si escludono a vicenda.
    • Sui sistemi operativi Windows: Il nome del pipe che l'applicazione utilizza per la comunicazione con il server Web. Il modulo crea il pipe denominato al di fuori della root del pipe denominato specificata dalla direttiva FastCgiIpcDir. Questa opzione rende accessibile l'applicazione da altre applicazioni, ad esempio, cgi-fcgi sulla stessa macchina o tramite una definizione dell'applicazione FastCGI esterna, FastCgiExternalServer. Se non è stata indicata nessuna delle opzioni -socket e -port, il modulo genera un nome per il pipe denominato. Le opzioni -socket e -port si escludono a vicenda. Se il nome file non inizia con una barra (/), si presume che il nome file sia relativo a ServerRoot.

Direttiva FastCGIsuEXEC [AIX Solaris HP-UX Linux Windows]

La direttiva FastCGIsuEXEC supporta suEXEC-wrapper.

Sintassi: FastCgiSuexec nome file On | Off
Ambito Configurazione server
Valore predefinito FastCgiSuexec Off
Modulo mod_fastcgi
Più istanze nel file di configurazione yes
Valori La direttiva FastCgiSuexec richiede l'abilitazione di suEXEC in Apache per CGI. Per utilizzare lo stesso suEXEC-wrapper utilizzato da Apache, impostare FastCgiSuexec su On. Per utilizzare un suEXEC-wrapper differente, specificare il nome file di suEXEC-wrapper. Se il nome file non inizia con una barra (/), si presume che il nome file sia relativo a ServerRoot.

Quando si abilita la direttiva FastCgiSuexec, l'ubicazione delle definizioni delle applicazioni FastCGI statiche o esterne diventa importante. Queste differenze ereditano il relativo utente e gruppo dalle direttive User e Group nel server virtuale in cui sono stati definiti. Le direttive User e Group devono precedere le definizioni dell'applicazione FastCGI. Questa funzione non limita l'applicazione FastCGI al server virtuale in cui è stata definita. L'applicazione può soddisfare richieste da qualsiasi server virtuale con lo stesso utente e gruppo. Se si riceve una richiesta per un'applicazione FastCGI senza una definizione corrispondente già presente in esecuzione con l'utente e il gruppo corretti, viene avviata un'istanza dinamica dell'applicazione con l'utente e il gruppo esatti. Questa azione può portare a più copie della stessa applicazione con un utente e gruppo differente. Se questo causa un problema, precludere il passaggio all'applicazione da altri server virtuali o configurare i server virtuali con lo stesso utente e gruppo.

Per ulteriori informazioni su suExec e le implicazioni relative alla sicurezza, consultare la Documentazione Apache.




Attività correlate
Abilitazione di IBM HTTP Server per applicazioni FastCGI
Argomento di riferimento    

Termini di utilizzo | Commenti

Ultimo aggiornamento: Feb 22, 2009 8:43:20 AM CST
http://publib.boulder.ibm.com/infocenter/wasinfo/v6r1/index.jsp?topic=/com.ibm.websphere.ihs.doc/info/ihs/ihs/rihs_fcgidirs.html