IBM Rational Software Architect, Versione 7.0 - Note sul rilascio
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Sommario
1.0 Informazioni su questo rilascio
1.1
Novità in questo rilascio
2.0 Informazioni sull'installazione
2.1 Requisiti hardware
2.2 Requisiti software
3.0 Problemi noti, limitazioni e soluzioni temporanee
4.0 IBM Rational Software Support
5.0 Informazioni particolari e marchi
1.0 Informazioni su questo rilascio
IBM® Rational® Software Architect è un insieme di strumenti di analisi, progettazione e sviluppo integrato che supporta la comprensione, la progettazione, la gestione e l'evoluzione di servizi e soluzioni aziendali. Include funzioni di progettazione, analisi e sviluppo basate su modelli per sviluppatori e architetti software per la creazione di applicazioni SOA (service-oriented architecture), C/C++, J2SE, J2EE e applicazioni di portali.
L'ultima versione in lingua inglese di questo documento è disponibile su
http://download.boulder.ibm.com/ibmdl/pub/software/rationalsdp/v7/rsa/70/docs/readme/readme.html.
Ulteriori aggiornamenti su limitazioni e problemi sono disponibili sotto forma di note tecniche individuali nella knowledgebase di supporto su
http://www.ibm.com/software/rational/support/.
Una volta individuati e risolti i problemi, il team di IBM Rational Software Support aggiorna la knowledgebase. Effettuando una ricerca nella knowledgebase, è possibile individuare rapidamente le soluzioni temporanee o definitive dei problemi.
1.1 Novità in questo rilascio
Questo rilascio di Rational Software Architect contiene miglioramenti e nuove funzioni per i rilasci 6.0, tra cui:
- Installazione di Rational semplificata: un'ampia selezione
di menu consente di configurare con facilità l'ambiente del proprio team, riducendo lo spazio di memoria richiesto dall'installazione.
- Miglioramenti e nuove funzioni di creazione di modelli UML
- Supporto per UML 2.1.1: il linguaggio UML (Unified Modeling Language) dei prodotti Rational per la creazione di modelli e l'estensibilità delle API attualmente supportano il metamodello UML 2 basato sulle specifiche
UML 2.1.1 OMG (Object Management Group). Di seguito vengono indicate alcune modifiche visibili durante la creazione di modelli UML:
- Attualmente sono supportati diagrammi di oggetti UML.
- Nei diagrammi macchina di stato, i trigger sono stati distinti dagli eventi. I vari trigger concreti, ad esempio trigger di chiamata, sono sostituiti dai tipi di eventi corrispondenti, ad esempio eventi di chiamata.
- Gli stereotipi applicati sono attualmente elementi root in un modello.
- Le azioni nelle attività sono sostituite con azioni opache.
- Nelle associazioni, per implicare direzione non è più utilizzata la proprietà.
- La fine dei messaggi e i nodi di arresto in diagrammi di sequenza sono stati modificati.
- Creazione modelli di istanze con l'utilizzo di diagrammi di oggetti UML: i diagrammi di oggetti consentono di eseguire la creazione di modelli di istanze, ove le istanze delle classi in un modello descrivono il comportamento di un sistema. Le relazioni tra le classi istanziate vengono rappresentate in un determinato momento. È possibile utilizzare diagrammi di oggetti per esplorare scenari di comportamenti o verificare diagrammi di classe per convalidare le relazioni tra le classi.
- Miglioramenti nel diagramma macchina di stato UML: il nuovo supporto di diagrammi secondari per stati composti consente di visualizzare il contenuto di aree di stati composti in uno stato composto o in un nuovo diagramma. È possibile, inoltre, aggiungere transizioni interne agli stati e visualizzarle nella sezione Transizioni.
Quando alle transizioni vengono aggiunti trigger, è possibile visualizzare il nome del trigger nonché gli eventi e gli attributi.
- Miglioramenti del diagramma di attività UML: diversi miglioramenti ai diagrammi di attività rendono più semplice la creazione e la gestione di partizioni, la visualizzazione dei contenuti di attività strutturate e il controllo del layout di azioni e relativi pin. Uno strumento per nuove partizioni rende più semplice l'aggiunta di partizioni a diagrammi di attività. È disponibile, inoltre, un controllo maggiore della loro posizione e del loro allineamento, ed è prevista l'opzione per visualizzare la notazione delle partizioni sulle azioni nei diagrammi.
Un nuovo supporto di diagrammi secondari per nodi di attività strutturate consente di visualizzare il relativo contenuto nel nodo stesso di attività strutturate o in un nuovo diagramma. Alcune modifiche al comportamento e all'aspetto dei pin consentono una maggiore flessibilità durante la creazione di flussi di oggetti tra pin in diagrammi di attività.
- Miglioramenti del diagramma di distribuzione UML: attualmente sono disponibili sezioni grafiche per nodi, istanze di nodi e risorse. È possibile nidificare diversi livelli di nodi, effettuare istanze per tali nodi e visualizzarli nella sezione grafica dei nodi nidificati. Risorse distribuite e relative dipendenze vengono visualizzate nella sezione grafica Distribuzioni, ed è possibile visualizzare la struttura interna di un nodo, che consiste in parti e collaborazioni, nella relativa sezione Struttura.
I diagrammi di distribuzione attualmente supportano valori con tag, che estendono UML collegando informazioni arbitrarie a elementi di modelli. È possibile creare elementi di diagrammi come elementi stereotipati con valori preimpostati. Tali valori delle proprietà dello stereotipo applicato sono valori con tag che è possibile modificare nella vista Proprietà.
- Miglioramenti del diagramma di classe UML: attualmente nei profili di stereotipi sono supportati formati EMF (Eclipse Modeling Framework) e WMF (Metafile Windows®). È stato migliorato il supporto per parametri modello, facilitando la creazione e l'aggiornamento di parametri modello, firme modello, binding e sostituzioni di parametri tramite l'utilizzo della vista Proprietà. È possibile utilizzare tipi di dati UML per definire valori di dati in diagrammi di classe e scegliere il modo con cui visualizzare il nome principale delle classi nei diagrammi.
- Miglioramenti del diagramma di sequenza UML: attualmente è possibile visualizzare le firme delle operazioni per i messaggi in diagrammi di sequenza.
- Miglioramenti del diagramma di struttura composta UML: attualmente è disponibile una sezione struttura per parti in diagrammi di struttura composta, che consentono di visualizzarne la struttura interna. I connettori assemblaggio attualmente vengono visualizzati con notazione ball-and-socket.
- Miglioramento del diagramma di pacchetto UML: i miglioramenti ai pacchetti rendono più semplice la visualizzazione e la gestione dei relativi contenuti. Una nuova sezione forma consente di visualizzare gli elementi contenuti in ciascun pacchetto. È possibile, inoltre, nidificare pacchetti all'interno di altri pacchetti.
- Modelli logici e frammenti di modelli: i contenuti di progetti di creazione modelli sono organizzati in tre tipi di cartelle logiche nella vista Esplora progetti: diagrammi, modelli e profili. Tale struttura visualizza il contesto logico degli elementi di modelli UML, a prescindere dalla posizione fisica di memorizzazione. È possibile, inoltre, visualizzare i nomi dei file di modelli UML fisici e file di profili UML nella vista Esplora progetti, disabilitando i filtri corrispondenti nella finestra di dialogo Personalizzazioni disponibili. Questa struttura è particolarmente utile in situazioni in cui risorse di creazione modelli vengono condivise tra vari team.
Attualmente è possibile dividere un modello logico in frammenti estraendo parti del modello in unità fisiche secondarie. La posizione fisica di tali elementi di modelli è trasparente, ma i frammenti rimangono una parte logica del modello originario e vengono caricati solo quando è necessario.
- Navigazione e gestione di modelli con l'utilizzo della vista Esplora progetti: la vista Esplora progetti sostituisce la vista Esplora modelli come principale strumento di navigazione nei contenuti dei modelli. Questa sostituisce anche la vista Editor modelli come strumento per la gestione del ciclo di vita dei modelli. È possibile aprire, salvare e chiudere modelli, diagrammi e profili senza aprire la vista Editor modelli.
La vista Esplora progetti, inoltre, semplifica l'analisi delle firme di elementi di modelli. Selezionando un elemento nella vista Esplora progetti, viene visualizzata la firma completa nella barra di stato, evitando di dover utilizzare per l'elemento selezionato la modalità di modifica.
- Miglioramenti della vista Editor modelli: è possibile aprire un modello avviando la vista Editor modelli, ma chiudendo tale vista il modello non viene più chiuso. La vista Editor modelli, inoltre, non viene aperta quando vengono aperti in background profili o modelli con riferimenti incrociati.
Le funzioni di modifica dei modelli sono migliorate grazie all'aggiunta di nuove sezioni che consentono di aprire i modelli e diagrammi associati, aggiungere profili, librerie di modelli e frammenti.
- Miglioramenti della funzione di ricerca modelli: la funzione di ricerca modelli è stata integrata con la finestra di dialogo di ricerca di Eclipse. È possibile effettuare una ricerca di tipi UML particolari, specificare modelli di stringhe di ricerca utilizzando sintassi con il carattere asterisco (*) e il carattere punto interrogativo (?), e selezionare un ambito di ricerca. È possibile, inoltre, includere o escludere semplici corrispondenze di testo in commenti, descrizioni di diagrammi, note, corpi di vincoli e altre stringhe di testo nei modelli.
I risultati della ricerca vengono visualizzati nella vista Ricerca e possono essere ordinati in base a diversi criteri. A seconda del tipo di corrispondenza, è possibile passare all'elemento nella vista Esplora progetti e visualizzarlo in un diagramma o nella vista Proprietà.
- Miglioramenti nell'utilizzo generale: lavorando nell'editor diagrammi si noteranno alcuni miglioramenti nell'utilizzo generale.
- Supporto duplicazione elementi di diagrammi (taglia/copia/incolla)
- Supporto dello strumento di ingrandimento e ingrandimento animato
- Miglioramenti negli algoritmi dei layout
- Supporto riempimento sfumato per elementi di diagrammi
- Miglioramenti nell'anteprima e nella stampa di diagrammi, tra cui preferenze di stampa globali e per diagramma, supporto di localizzazione avanzata e supporto interruzione di pagina
- Supporto per inserimento di immagini in diagrammi
- Miglioramenti nella gestione e nell'ancoraggio dei connettori per elementi di diagrammi, note e forme geometriche
- Miglioramenti e nuove funzioni di integrazione della creazione di modelli UML:
- Analisi di modelli per relazioni di tracce: l'analisi dei modelli per individuare relazioni di tracciabilità interrotte tra elementi di modelli, specifiche e implementazioni attualmente fa parte dell'interfaccia utente di analisi statica consolidata.
Utilizzando l'interfaccia utente aggiornata, è possibile definire configurazioni di analisi che includono l'analisi di elementi di modelli congiuntamente all'analisi di elementi di codice.
- Nuove funzioni di creazione trasformazioni basate su esemplari:
è possibile ottenere un esempio di output della trasformazione desiderata e utilizzarlo come base per l'implementazione di una trasformazione.
- Riconciliazione dei modelli con il codice durante la loro evoluzione: nuove funzioni di trasformazione inversa e confronto di modelli consentono di rilevare variazioni delle specifiche e aiutano a visualizzare differenze tra architetture progettate ed architetture realmente generate.
- Trasformazioni di modelli:
- Nuovo editor di configurazione e procedura guidata: è stata migliorata l'interfaccia utente per le configurazioni di creazione e modifica di trasformazioni. Un editor per le configurazioni di creazione e modifica di trasformazioni sostituisce la finestra di dialogo Configura trasformazioni nei rilascio v6.0 dei prodotti. Il nuovo editor contiene schede simili, ma sono state introdotte due nuove schede:
- Principale: contiene informazioni descrittive sulla trasformazione
- Origine & Destinazione: sostituisce la scheda destinazione e fornisce controlli per selezionare l'origine e la destinazione della trasformazione
Attualmente è possibile salvare l'origine della trasformazione. Le configurazioni delle trasformazioni, inoltre, vengono memorizzate in file con estensione .tc nello spazio di lavoro, consentendo di collocare le configurazioni nel controllo dell'origine. È possibile importare configurazioni di trasformazione da uno spazio di lavoro Eclipse, da un file contenente configurazioni di trasformazioni precedentemente esportate, o da un rilascio della versione 6.0 di Rational Software Architect o Rational Systems Developer.
- Generazione di risorse WSDL da UML: attualmente è possibile creare un modello UML di un servizio Web e utilizzare la trasformazione da UML a WSDL per generare documenti WSDL (Web Services
Description Language). La trasformazione da UML a WSDL supporta i seguenti binding WSDL 1.1:
- SOAP DOCUMENT LITERAL
- SOAP RPC LITERAL
- SOAP RPC ENCODED
- HTTP GET
- HTTP POST
È possibile personalizzare binding esistenti o crearne altri che possono essere utilizzati da trasformazioni da UML a WSDL per generare risorse WSDL.
- Generazione di un modello UML da un codice 3GL: attualmente sono disponibili trasformazioni per costruire un modello UML da una base di codice originaria. È possibile creare una configurazione di trasformazione univoca da Java™ a UML o da C++ a UML. È possibile, inoltre, abilitare una trasformazione "inversa" configurando trasformazioni da UML a Java, da UML a C++, da Java a UML o da C++ a UML.
Attualmente le configurazioni delle trasformazioni sono risorse controllate dalla versione che generalmente vengono collocate nella stessa posizione del modello UML che funge da "origine" per la trasformazione; il file di codice è l'"obiettivo" della trasformazione. Tale file ha estensione ".tc". Nel ripristino di una struttura, un'interfaccia di unione avanzata fornisce assistenza al modellatore per consentire manualmente l'allineamento e quindi la "fusione" del codice e delle strutture del modello. Viene sempre effettuata una fase di sincronizzazione completa, dapprima con il recupero della struttura del codice, poi con la riapplicazione di una trasformazione del modello. Tale ordine evita il refactoring e riduce il rischio che vengano create altre risorse di codice in una posizione errata.
- Supporto per unità secondarie nei modelli: È possibile effettuare il partizionamento di modelli in file separati, operazione che consente una condivisione più profonda di un modello tra i membri del team tramite sistemi di gestione delle configurazioni.
- Nuove funzioni per il confronto e l'unione di modelli: è possibile confrontare e unire modelli che non condividono discendenze comuni. Due membri del team, quindi, che iniziano a modellare un sistema indipendentemente, ora possono combinare tali modelli indicando quali frammenti in un modello corrispondono agli stessi frammenti in un altro modello. Confronta/unisci combinerà tali frammenti in maniera intelligente.
- Combinazione di modelli diversi: attualmente è possibile combinare modelli che non sono correlati tramite una discendenza comune, ad esempio modelli creati indipendentemente l'uno dall'altro.
I modellatori, ad esempio, potrebbero assemblare diversi modelli creati in maniera informale all'inizio di un progetto in un insieme formale di modelli che possono essere gestiti con il controllo della versione.
È possibile, inoltre, utilizzare tale funzione per applicare una trasformazione per aggiornare un modello concettuale da codice Java o C++.
- Unione automatica di CVS (Concurrent Versions System): è possibile accettare tutte le modifiche non in conflitto tra loro da due contribuenti con un singolo clic su un pulsante quando un CVS indica un conflitto. Ciò renderà più rapida l'unione di CVS.
- Sessione inversa: la comprensione della gestione delle unioni rende possibile analizzare dettagliatamente un'unione quanto meno per appurare che l'approccio non è corretto e che è necessario ricominciare. Ciò può rivelarsi un vero inconveniente, specialmente durante un'operazione di ClearCase®, poiché con ClearCase tutte le risorse vengono unite in sequenza e l'interruzione e il riavvio del flusso può essere fonte di non pochi problemi. La nuova funzione inversa consente di riavviare l'unione senza uscire dall'applicazione di unione.
- Delta composti del pacchetto: i gruppi di diagrammi delta attualmente sono stati aumentati con la creazione di viste di modelli, diagrammi e frammenti, ognuna ulteriormente raggruppata gerarchicamente in pacchetti UML.
Ciò consente di accettare o rifiutare le modifiche a qualunque livello di pacchetto nella gerarchia.
- Convalida di modelli prima dell'integrazione di ClearCase:
durante una lunga operazione di ClearCase, ad esempio in fase di consegna di numerose risorse modificate, attualmente è possibile convalidare ogni unione di modelli dopo il completamento dell'unione, ma prima di affidare l'aggiornamento a ClearCase. Dopo una lunga operazione di trasferimento, non è necessario ricordare quali modelli devono essere convalidati; è possibile, invece, procedere alla convalida immediatamente dopo l'unione, a mente fresca e senza il rischio di dimenticare qualcosa.
- Unione a livello di campi: per campi di testo a più righe in cui sono stati integrati frammenti o script Java, attualmente è possibile risolvere le modifiche in conflitto tramite l'unione di tali campi.
Non è più necessario abbandonare il lavoro di unione.
- Unione di tutto il contesto: l'integrazione di CVS in prodotti di creazione modelli Rational attualmente supporta una nuova funzione CVS che consente di sincronizzare lo spazio di lavoro al repository in una modalità di modello logico. Tale funzione riporta i conflitti a livello di modello e non a livello di frammento.
In tal modo viene unito l'intero modello e non singole risorse.
Tale funzione rende più facile l'utilizzo dell'unione, dal momento che ogni delta e conflitto viene generato con la cognizione dell'intero contesto dei modelli, eliminando una fonte di corruzione comune: la risoluzione dei relativi conflitti per contribuenti opposti.
- Aggiornamento profili automatico: durante l'unione di modelli, se viene individuato un contribuente che utilizza una versione più recente di un profilo e tale profilo è disponibile sul computer su cui l'unione è in esecuzione, in memoria viene eseguito automaticamente l'aggiornamento all'ultima versione del profilo per tutti i contribuenti.
- Nuove funzioni e miglioramenti per la creazione e lo sviluppo di modelli di domini:
- Analisi statica: le prestazioni e l'utilizzo dell'analisi statica sono stati sensibilmente migliorati. Le interfacce utente per l'analisi statica, compresa la rivelazione architetturale, l'analisi di modelli e l'esame del codice Java attualmente sono stati unificati.
Questo consolidamento implica che è possibile eseguire tutte le analisi statiche di modelli, architettura di applicazioni e codice da una singola interfaccia, e le configurazioni di analisi possono includere elementi di più tipi di analisi. Ad esempio, attualmente è possibile eseguire un'analisi di codice Java per individuare regole di codice interrotte, nonché una rivelazione architetturale per individuare antimodelli durante la medesima analisi.
- Creazione modelli di domini di componenti Java:
- La funzione di creazione modelli di domini Java attualmente supporta le funzioni del linguaggio J2SE 5.0, comprese annotazioni, generic, enumerazioni, importazione statica e così via.
- L'integrazione di strumenti concepiti appositamente per lo sviluppatore è migliorata grazie ai menu a comparsa nell'editor diagrammi.
- Attualmente è possibile rappresentare in modo visuale classi in file JAR esterni e visualizzare elementi correlati di pacchetti esterni.
- È possibile effettuare la modifica diretta in linea di campi e metodi dall'editor diagrammi.
- È migliorata la vista Proprietà, da cui è possibile visualizzare e modificare proprietà di pacchetti, classi, interfacce, campi e metodi.
- Attualmente è possibile creare un tipo di campo utilizzando l'istruzione di importazione o un nome completo.
- Il supporto del tipo di raccolta è migliorato.
- Creazione di modelli di domini e prodotti DoDAF: DoDAF (Department of Defense Architecture Framework) è uno standard per la descrizione dell'architettura di sistemi complessi. Utilizzando gli strumenti integrati di creazione di modelli UML è possibile creare modelli conformi a tale standard. DoDAF utilizza UML come base per descrivere gli ambienti operativi e i relativi componenti in formati visuali, testuali e tabellari.
- Creazione modelli di domini di elementi WSDL e XSD: è possibile utilizzare diagrammi di classe UML per rappresentare in maniera visuale elementi WSDL versione 1.1 esistenti e crearne altri.
È possibile creare in maniera visuale nuovi servizi WSDL, tipi di porta e messaggi. È possibile aggiungere porte a servizi WSDL, aggiungere operazioni a tipi di porta, aggiungere parti a messaggi, impostare binding tra porte e tipi di porta, e creare oggetti di input, di output o di errore tra operazioni e messaggi.
È possibile modificare elementi WSDL esistenti nell'editor diagrammi o nella vista Proprietà. È possibile, inoltre consumare e implementare servizi Web dall'editor diagrammi.
In una rappresentazione visuale di elementi WSDL, è anche possibile visualizzare oggetti XSD (XML Schema Definition) esistenti che definiscono la struttura, includendo elementi e attributi, e tipi di dati per documenti XML. È possibile impostare tipi ed elementi XSD dall'editor diagrammi.
- Supporto creazione modelli di domini C/C++ avanzati:
- È supportato CDT 3.1.1 con molti sensibili miglioramenti.
- È migliorato il supporto della creazione di modelli di domini C/C++ e il supporto di trasformazioni da UML a C++.
- Attualmente è possibile creare enumerazioni per generazione di codice e rappresentazione visuale C/C++.
- È possibile effettuare la modifica diretta in linea di campi e metodi dall'editor diagrammi.
- Visualizzazione e creazione di risorse di file: è possibile integrare risorse di file in diagrammi UML. Le risorse di file possono rappresentare unità di implementazione fisica, ad esempio file eseguibili, librerie, componenti software, documenti e database.
- JFS (JavaServer Faces), Site Designer e Page Designer
- Nuovo supporto AJAX in struttura JSF (JavaServer Faces): nuovi strumenti rendono più semplice sviluppare applicazioni Ajax nella struttura Faces.
I nuovi componenti Ajax includono:
- inputTypeAhead
- ajaxRefreshRequest
- ajaxSubmitRequest
- ajaxExternalRequest
- Supporto per modalità JSF standard JSF esclusiva: attualmente è possibile progettare pagine che utilizzano esclusivamente tag e funzioni JavaServer standard. In modalità JSF standard i componenti IBM non vengono utilizzati.
- Nuovi componenti JSF: attualmente è possibile utilizzare molti nuovi componenti JSF, tra cui i seguenti:
- requestLink
- requestRowAction
- selectOneColor
- progressBar
- panelFormBox
- inputMiniCalendat
- panelSection
- panelMenu
- dataIterator
- panelDialog
- Supporto di tag JSF di terzi in JSP: i tag JSF di terzi attualmente vengono riconosciute dalla vista Proprietà e dal programma di convalida JSF. Gli strumenti vengono visualizzati in fase di runtime.
- Modelli dinamici di pagine: attualmente è possibile creare pagine con modelli applicati in maniera dinamica nel server. Il modello e le pagine di istanza vengono create attraverso procedure guidate, e le aree dei contenuti vengono modificate nell'editor.
- Strumenti Struts:
- Strumenti Struts aggiornati per lavorare con il nuovo editor diagrammi Web.
- Supporto per Struts versione 1.1.
- Miglioramenti nelle prestazioni e nell'utilizzo della memoria.
- Strumenti di protezione Web migliorati: una ricca strumentazione per la protezione J2EE facilita la creazione, l'assegnazione, l'integrazione e la verifica dei requisiti di sicurezza delle applicazioni.
- Editor di diagrammi Web migliorato: consente di approntare con rapidità applicazioni Web tramite la creazione di diagrammi per pagine Web, relativi collegamenti associati e flussi logici automatizzati. È possibile integrare dati relazionali e servizi Web nelle pagine Web tramite operazioni di trascinamento e rilascio. Attualmente è possibile gestire le risorse in maniera diretta, ad esempio creando e ridenominando pagine Web e aggiornando i relativi file di configurazione. Lo strumento genera automaticamente il contenuto della pagina in base ai collegamenti e ai comandi della pagina, consentendo di produrre applicazioni per la produzione di prototipi in maniera estremamente rapida.
- Nuovo aspetto:
- Interfaccia utente più intuitiva e più facile da utilizzare
- Aspetto basato su GMF più coerente
- Miglioramenti nell'utilizzo
- Miglioramento del layout automatico e dell'istradamento connessioni
- Manipolazione diretta di risorse sottostanti: lavorando nell'editor diagrammi Web, l'editor attualmente mantiene le risorse dell'applicazione Web (pagine Web, file di configurazione e così via) sincronizzate con il diagramma Web.
- Nodi più ricchi di informazioni: l'editor diagrammi Web attualmente visualizza alcuni nodi e strutture interne significativi. Attualmente, ad esempio, una pagina Web visualizza i collegamenti in essa contenuti e i dati a cui accede.
- Integrazione dei dati:
- Dall'editor diagrammi Web attualmente è possibile creare applicazioni Web che effettuano query e manipolano oggetti ed elenchi di dati.
- È possibile aggiungere componenti dell'interfaccia utente alle pagine Web per effettuare query e manipolare oggetti ed elenchi di dati senza dover modificare appositamente ciascuna pagina.
- L'editor diagrammi Web visualizza tutti gli oggetti e gli elenchi di dati a cui accede ciascuna pagina Web.
- Verifica di unità con WebSphere® Application Server Versione 6.1: ambiente WebSphere Application
Server Versione 6.1 completamente integrato nel prodotto.
- Sviluppo di portlet e portali: nuove funzioni e miglioramenti includono il supporto dello standard JSR 168, portlet cooperativi e miglioramenti delle procedure guidate.
- Supporto portlet JSR 168 per WebSphere Application Server
6.1: gli strumenti portlet attualmente supportano lo sviluppo, la verifica e il debug di portlet in base alla specifica JSR 168. Sono supportati portlet "Empty" e "Faces".
- Portlet dei processi aziendali: con il supporto dei processi aziendali è possibile creare un processo e gestire il flusso di processo utilizzando due tipi principali di portlet: portlet di avvio e portlet di attività.
- Miglioramenti dei portlet cooperativi: una nuova procedura guidata conduce allo sviluppo di portlet che sfruttano la cooperazione tra portlet. La procedura guidata genera una guida completa in formato HTML che si adatta alle scelte effettuate nella procedura stessa. La guida fornisce procedure ottimali ed esempi di codice per consentire la cooperazione tra portlet. È possibile eseguire taglia e incolla o seguire i punti contenuti nella guida. Nella vista Esplora progetti è possibile vedere informazioni sui tipi di dati e azioni cooperative.
- Supporto Portal 6:
- È supportata la modalità portlet edit_defaults.
- È fornito il runtime di destinazione WebSphere Portal 6.0.
- È supportata la migrazione da portlet IBM a portlet JSR 168 (solo file di configurazione).
- Miglioramento della procedura guidata per la creazione di progetti portlet: è possibile utilizzare una singola procedura guidata per la selezione di API e portlet. La proceduta guidata determina i tipi e le API supportate in base al runtime di destinazione selezionato. La procedura guidata indica anche le modalità portlet supportate in base al tipo, all'API e al runtime selezionato.
- Miglioramenti dello strumento dei servizi Web Java e XML
- Procedure guidate semplificate per creare con facilità servizi Web dal basso in alto e dall'alto in basso, consentendo un controllo semplice e più ordinato, per sviluppare, assemblare, distribuire, installare, eseguire e verificare servizi e client.
- L'editor di schemi XML è stato migliorato nella sua visualizzazione grafica, per consentire una vista di uno schema XML orientata per tipo. Un tipo viene visualizzato con l'aspetto di una casella. Se il tipo contiene elementi e attributi, questi vengono elencati come campi all'interno della casella.
- Il controllo è maggiore, e la generazione di client e servizi Web risulta più semplice.
È possibile generare client e servizi senza la necessità di un server da configurare e da avviare.
- Sono disponibili preferenze avanzate per ottimizzare lo sviluppo di servizi Web su WebSphere Application Server v6.1.
- È stata integrata la convalida WSDL nelle procedure guidate per client e servizi Web (dall'alto in basso).
- È stato integrato un analizzatore di classi Java JAX-RPC nella procedura guidata per servizi Web (dal basso in alto) per servizi Web WebSphere e Apache Axis.
- Supporto per l'unione della nuova struttura di base creata attraverso le procedure guidate per servizi Web con qualsiasi struttura di base precedente allo scopo di conservare il codice esistente nella struttura di base.
- La procedura guidata per la configurazione del gestore JAX-RPC/JSR-109 per client e servizi Web WebSphere è stata migliorata, in modo da poter configurare un gestore per più client o servizi Web.
- Attualmente i servizi Web possono essere protetti utilizzando una procedura guidata che consente di abilitare integrità, riservatezza e autenticazione con estrema facilità.
- È possibile copiare configurazioni di protezione da un servizio Web a un altro.
- È prevista una nuova attività Ant estensibile, "wsgen.xml", e uno script batch/shell associato, per generare clienti di servizi Web e servizi Web WebSphere e Apache Axis (dall'alto in basso e dal basso in alto) in maniera estremamente semplice.
- Supporto di attributi XML. Per frammenti di moduli viene effettuato il rendering per attributi in base ai relativi tipi (semplici), in maniera essenzialmente analoga a elementi di tipi semplici.
- Supporto per elementi nillable (elementi dichiarati in uno schema XML con attributo xsd:nillable="true"). I frammenti di moduli per elementi nillable sono caratterizzati dalla presenza di una casella di controllo "Nil?". Quando selezionato, WSE serializza l'elemento corrispondente con l'attributo "xsi:nil".
- L'Explorer dei servizi Web e la procedura guidata per la configurazione del registro privato UDDI di IBM WebSphere è stata migliorata, per cui non c'è più bisogno di comunicare all'Explorer dei servizi Web che si sta effettuando una connessione a un registro privato. I registri privati con i relativi URL di rivelazione e pubblicazione, e le tassonomie personalizzate vengono caricati automaticamente nell'Explorer dei servizi Web.
- Editor schemi XML migliorato
- Supporto per modalità di visualizzazione multiple nell'editor schemi XML: nella parte superiore destra dell'editor schemi XML è visibile una casella a discesa per la modalità di visualizzazione, per cui è possibile passare da viste semplificate a viste dettagliate e viceversa.
La vista semplificata nasconde molti dei complicati costrutti di schemi XML, in modo da poter creare strutture dati XML conformi ai migliori modelli di creazione. La vista dettagliata espone tutto l'insieme di costrutti di schemi XML in modo da poter creare strutture dati XML utilizzando qualunque modello di creazione.
- Supporto per refactoring Rename: è disponibile un supporto di refactoring tra file oltre al supporto di refactoring all'interno di file già esistente. Ciò significa che se viene rinominato un tipo complesso, verrà aggiornato qualsiasi riferimento a questo da parte di altri schemi nel progetto o nello spazio di lavoro corrente.
- Ricerca di riferimenti di componenti:lo schema XML consente i riferimenti di componenti denominati (ad esempio elementi e tipi). Attualmente una vista di ricerca visualizza i percorsi nello spazio di lavoro a cui fa riferimento il componente.
- Navigazione tra tipi ed elementi: è possibile selezionare un'azione di navigazione per richiamare la nuova finestra di dialogo Imposta tipo, in cui è possibile scegliere un tipo da uno schema corrente o da qualunque schema nel progetto o nello spazio di lavoro corrente. Una volta scelto il tipo, se questo appartiene a uno schema esterno viene aggiunta automaticamente un'importazione. Analogamente, è possibile sfogliare elementi durante la modifica di riferimenti di elementi.
- Miglioramenti del foglio proprietà: è possibile limitare i valori di tipo semplice integrati, aggiungere enumerazioni e facet modello e aggiungere informazioni sull'estensione specializzate per schemi attraverso la scheda estensioni.
- Supporto del programma di convalida di schemi XML: il programma di convalida di schemi XML predefinito è basato sul modello XSD Eclipse. Chi utilizza i prodotti è libero di includere programmi di convalida alternativi.
- Miglioramenti nella navigazione: navigazione tra riferimenti di tipi tramite drill-down. Utilizzare la struttura di navigazione del workbench per navigare tra i contenuti in avanti o all'indietro. La vista di progettazione è migliorata e supporta la visualizzazione in varie modalità di ingrandimento.
- Miglioramenti nella funzione di trascinamento e rilascio: è possibile trascinare elementi da un gruppo di modelli a un altro all'interno dello stesso tipo complesso o in un altro tipo complesso nella vista di progettazione.
- Nuovo processo di associazione XML: l'associazione viene effettuata tra elementi di connessione in maniera grafica da documenti di origine a documenti di destinazione utilizzando la funzione di trascinamento e rilascio. Il codice XSL viene generato automaticamente per produrre la trasformazione del documento desiderata in base alle informazioni sulle associazioni. È disponibile un insieme utile di funzioni di trasformazione integrate che è possibile estendere utilizzando modelli XSLT ed espressioni XPath personalizzate.
- Nuova associazione in linea: trasformazione di documenti complessi suddividendoli in maniera ricorsiva in parti più piccole.
- Nuova associazione secondaria: creazione di un'associazione secondaria riutilizzabile a cui far riferimento ogni qualvolta è richiesta la trasformazione del tipo di schema.
- Supporto di codice personalizzato: le funzioni di trasformazione integrate possono essere estese utilizzando file di modelli XSLT esterni. Può essere utilizzata, inoltre, un'espressione XPath per modificare i valori di parametri prima che vengano trasferiti al modello.
- Nuovo supporto di applicazioni SIP: la funzione di strumenti SIP (Session Initiation Protocol) fornisce un ambiente di sviluppo per la creazione di nuovi servizi basati su SIP. Tale funzione fornisce strumenti per sviluppare ed esportare servlet SIP JSR 116, tra cui procedure guidate per la creazione di servlet SIP
- Nuovo progetto di dati specifico fornito dagli strumenti di dati
- Nuovo progetto di dati specifico: questo nuovo tipo di progetto viene visualizzato in Esplora progetti dati e include il supporto SCM per la condivisione di:
- Progetti di sviluppo dati per la creazione e la memorizzazione di oggetti di database, ad esempio routine e istruzioni SQL
- Progetti di dati per la creazione di modelli di dati
- Nuova funzionalità di creazione di modelli di dati fisici:
- Memorizzazione di modelli di dati fisici in progetti di dati
- Modelli di analisi
- Modifica tramite diagrammi di dati, vista Proprietà ed Esplora progetti dati
- Nuove funzioni per la gestione delle modifiche a database
- Confronto e sincronizzazione con editor di confronto (personalizzato per oggetti dati)
- Analisi dell'impatto
- Nuove funzioni di gestione dati:
- Modifica dei dati di tabella
- Estrazione e caricamento dati
- Supporto XML (per DB2® LUW V9):
- Registrazione di schemi XML
- Convalida di documenti XML
- Editor AXSD (XSD con annotazioni)
- Supporto per dati XML
- Nuovi database supportati:
- DB2/LUW V9
- SQL Server 2005
- Informix/IDS V10
- Sybase V15
- Derby V10.1
- Miglioramenti nello sviluppo di routine:
- Distribuzione a server diversi
- Distribuzione binaria
- Miglioramenti del debug di procedure memorizzate: supporto del debug di procedure memorizzate Java.
- Supporto e strumenti del connettore J2EE (J2C): forniscono una ricca serie di strumenti per facilitare la creazione di applicazioni client J2C per sistemi CICS® e IMS™.
Utilizzare le procedure guidate per il binding dati per creare codice di marshalling Java per linguaggi COBOL, PL/I e C:
- Nuovo supporto PL/I: J2C attualmente supporta il linguaggio PL/I, oltre a COBOL e C, per la creazione di applicazioni aziendali per la connessione a sistemi CICS o IMS. Disponibile esclusivamente per piattaforma Windows, attualmente è possibile creare bean di binding dati Java per il marshalling di strutture dati PL/I.
- Registrazione di sessioni J2C: durante la creazione di bean Java e binding dati utilizzando le procedure guidate J2C, attualmente è possibile salvare le impostazioni in un file Ant. È possibile, quindi, richiamare lo script Ant nel workbench o da una riga comandi per generare bean Java J2C e binding dati.
- Supporto di proprietà di specifiche di connessioni e interazioni esposte: l'esposizione di proprietà interactionSpec e connectionSpec costituisce un'attività comune che attualmente è stata notevolmente semplificata con l'aggiunta di una nuova pagina nelle procedure guidate Aggiungi metodo e Modifica metodo. È possibile scegliere in maniera interattiva i campi da esternare e modificare i nomi degli argomenti di input da utilizzare nel metodo.
- Supporto Faces JSP: con l'aggiunta della voce tavolozza bean Java J2C in Page Designer, attualmente è possibile aggiungere bean Java J2C a Faces JSP dalla tavolozza di Page Designer. Basta semplicemente trascinare e rilasciare il bean Java J2C nella pagina Faces JSP e selezionare elementi di dati e metodi di cui creare i controlli.
- Strumenti di debug
- Nuovo debugger per script Jython in WebSphere: un debugger con funzioni complete per script amministrativi WebSphere scritti in Jython. Sono disponibili le tipiche funzioni di debug, ad esempio punti di interruzione, avanzamento, ispezione variabili ed espressioni watch.
- Supporto per DB2 V9: il debug di procedure memorizzate è supportato su DB2 V9.1 Linux®/Unix/Windows, DB2 V9 z/OS e DB2 iSeries® V5R4.
Oltre alle procedure memorizzate SQL, attualmente sono attualmente procedure memorizzate Java.
- Nuovo filtro "Mostra thread in esecuzione": quando viene effettuato il debug di applicazioni WebSphere, generalmente esiste un gran numero di thread in esecuzione, la maggior parte dei quali non sono utili per la determinazione di un problema. Per visualizzare solo i thread sospesi, fare clic con il pulsante destro del mouse sulla destinazione di debug e attivare il filtro Mostra thread in esecuzione.
- Capacità di seguire l'avanzamento in classi JVM: attualmente nelle preferenze dei Filtri di avanzamento sono visibili filtri di avanzamento per
java.* e javax.*.
Nota: i Filtri di avanzamento determinano le classi che verranno ignorate dal debugger in fase di avanzamento.
Questa funzione consente di seguire l'avanzamento del codice senza tenere conto del runtime di WebSphere o di altre classi di sistema. Nei precedenti rilasci, le classi java.* e javax.* venivano sempre filtrate senza possibilità di configurazione alternativa.
- Nuova verifica di percorsi di punti di interruzione XSL non validi: in diversi punti nei file XSL i punti di interruzione non hanno effetto. Attualmente il tentativo di impostare punti di interruzione nei seguenti percorsi di file XSL causerà il messaggio "percorso punto di interruzione non valido":
- riga vuota
- riga di commenti
- riga xsl:stylesheet
- riga xsl:output
- dichiarazione XML del tipo "?xml version="1.0"
Nota: se esistono altri tag validi nella stessa riga come gli elementi sopra elencati, il punto di interruzione è consentito.
- Supporto colonne nella vista Variabili: la vista Variabili attualmente fornisce un layout di colonna per la visualizzazione strutturata di informazioni relative alle variabili.
In fase di avanzamento, le variabili che cambiano valore vengono evidenziate e visualizzate con un'icona differente.
Nota: per attivare il layout di colonna, utilizzare Layout > Mostra colonne dal menu a discesa della vista Variabili.
- Nuove funzioni di assistenza per gli utenti:
- Guida dinamica e contestuale: attualmente Eclipse fornisce una vista di guida dinamica contenente una guida sensibile al contesto e argomenti correlati per ciascuna area attiva nell'ambiente di sviluppo. Facendo clic sull'icona punto interrogativo in una finestra di dialogo o in una procedura guidata, o pigiando sulla tastiera, in qualunque contesto, un tasto trigger specifico per la piattaforma, viene aperta la vista della guida.
Questa nuova vista fornisce uno strumento per navigare ed effettuare ricerche di argomenti della guida, anche da una finestra di dialogo o da una procedura guidata, tramite una vista di guida in un riquadro allegato che si apre al passaggio del mouse. È possibile consultare la guida sensibile al contesto e collegamenti ad argomenti correlati, nonché consultare qualunque argomento della guida durante il completamento dell'attività corrente.
Nonostante i menu di aiuto a comparsa gialli supportati nelle precedenti versioni del prodotto siano ancora disponibili, la consultazione delle informazioni nel contesto assieme alle opzioni della ricerca e dell'indice consente di accedere in maniera più efficiente alle informazioni quando sono effettivamente necessarie.
- Ricerca dinamica: attualmente gli strumenti di ricerca sono più veloci e facili da utilizzare, consentendo di individuare in maniera virtuale tutti i livelli di assistenza per l'utente nel prodotto e per trovare in ogni momento esattamente il tipo di informazione necessaria.
Aprire il riquadro di ricerca della vista Guida facendo clic su Guida > Ricerca o facendo clic sull'icona Cerca nella parte inferiore della vista Guida. Da qui è possibile eseguire una ricerca centralizzata su argomenti della guida, pagine di benvenuto, gallerie di esercitazioni ed esempi, per trovare informazioni concettuali, argomenti dettagliati della guida o esercitazioni ed esempi utili per la comprensione e l'utilizzo delle funzioni del prodotto.
È possibile impostare la ricerca dinamica in modo che restituisca informazioni Web da siti quali eclipse.org e developerWorks®.
- Guida indicizzata: attualmente gli argomenti della guida del prodotto sono indicizzati. Aprire la nuova scheda Indice nella finestra Guida e scorrere gli argomenti, o immettere un testo nel campo superiore in modo che l'indice individui automaticamente il termine desiderato.
Analogamente, nella vista Guida, fare clic sull'icona Guida nella parte inferiore della vista per aprire il riquadro dell'indice.
- Accesso migliorato a presentazioni ed esercitazioni: oltre ai tipi di esercitazioni Watch and Learn e Do and Learn dei rilasci precedenti, attualmente è possibile trovare esercitazioni in IBM developerWorks nella Galleria di esercitazioni. Alla Galleria di esercitazioni è stata aggiunta anche la sezione Presentazioni, contenente un'ampia gamma di esercitazioni concettuali.
- Accesso migliorato agli esempi: oltre agli esempi riguardanti la tecnologia e le applicazioni con cui è stata acquisita una certa familiarità, attualmente sono disponibili esempi da IBM developerWorks nella Galleria degli esempi. Consultare il sommario della sezione della galleria di developerWorks dedicata agli esempi.
- Nuova RSS nella sezione di benvenuto: RSS (Really Simple Syndication) fornisce collegamenti dinamici ai prodotti più recenti e white paper tecnologici, e altre nuove pubblicazioni su IBM developerWorks. Cercare feed RSS nella pagina Risorse Web della sezione di benvenuto.
Per una panoramica sulle principali funzioni e funzionalità, tra cui descrizioni di nuove funzioni o miglioramenti, collegamenti ad esercitazioni ed esempi e collegamenti a guide introduttive, visitare la sezione di benvenuto (Guida > Benvenuti).
2.0 Informazioni sull'installazione
Per informazioni relative all'installazione di Software Architect, ai prerequisiti di installazione, all'installazione da una riga comandi e all'utilizzo di un repository locale su un server HTTP,
consultare la versione in lingua inglese più recente della guida Guida all'installazione su
http://download.boulder.ibm.com/ibmdl/pub/software/rationalsdp/v7/rsa/70/docs/install_instruction/install.html.
È anche possibile visualizzare la Guida all'installazione del proprio prodotto dal launchpad dell'installazione, nella directory della documentazione del primo CD del prodotto o nella directory secondaria documentation della directory di installazione del prodotto.
Per una documentazione aggiornata sui comandi per l'esecuzione di Installation Manager
in modalità non presidiata, fare riferimento alla guida in linea di Installation Manager.
Tenere presente le seguenti modifiche e correzioni che potrebbero non essere disponibili nella versione tradotta della Guida all'installazione:
- Le istruzioni per l'estrazione di Packaging Utility non sono corrette nelle versioni tradotte della Guida all'installazione. Le istruzioni corrette sono disponibili nel file riguardante limitazioni, problemi noti e soluzioni temporanee di Packaging Utility.
- Le istruzioni per l'installazione in maniera non presidiata di IBM Installation Manager non sono disponibili in versioni tradotte della Guida all'installazione. Le istruzioni corrette sono disponibili nel file riguardante limitazioni, problemi noti e soluzioni temporanee di Installation Manager.
- Per installare un server Crystal Reports in Linux, è necessario utilizzare un ID utente non root.
- La guida all'installazione elenca percorsi non corretti della directory predefinita e della directory predefinita per il gruppo di pacchetti. Le directory predefinite corrette sono le seguenti:
- Per la directory delle risorse condivise, i percorsi predefiniti sono C:\Program
Files\IBM\SDP70Shared in Windows e /opt/IBM/SDP70Shared in Linux.
- Per un nuovo gruppo di pacchetti, i percorsi predefiniti sono C:\Program Files\IBM\SDP70
in Windows e /opt/IBM/SDP70 in Linux.
- Durante l'avvio di un'installazione dell'ambiente di test di WebSphere Portal versione 5.1.0.x in Linux da immagine elettronica, potrebbe essere visualizzato un errore ":bad interpreter : no such file or directory". Per avviare l'installazione correttamente, modificare la directory dell'immagine di configurazione su disco ed eseguire il seguente comando: dos2unix install.sh -W dependency.useValidation=false
2.1 Requisiti hardware
Per informazioni relative ai requisiti hardware per l'installazione di Rational Software Architect, consultare la Guida all'installazione.
2.2 Requisiti software
Per informazioni relative ai requisiti software e ai requisiti del browser per l'installazione di Rational Software Architect, consultare la Guida all'installazione.
Tenere presente i seguenti aggiornamenti che potrebbero non essere visualizzati in versioni tradotte:
- Per estendere un IDE (Integrated Development Environment) Eclipse esistente, è necessario disporre della versione 3.2.1 di Eclipse con gli ultimi aggiornamenti da eclipse.org.
- Se viene utilizzato un server SLES (SUSE Linux Enterprise Server) Versione 9, è necessario che sia installato IBM JRE 1.5 (SR3) prima di poter estendere un ambiente IDE Eclipse esistente.
- Il launchpad non supporta Mozilla 1.6; se il browser è Mozilla,
è necessaria la versione versione 1.7 o più recente per eseguire il launchpad.
3.0 Problemi noti, limitazioni e soluzioni temporanee
Queste note sul rilascio includono informazioni specifiche sulla versione,
tra cui problemi e limitazioni non disponibili prima del completamento della documentazione relativa al prodotto.
4.0 IBM Rational Software Support
Il IBM Rational Software Support fornisce assistenza tecnica.
Per informazioni relative a contatti e linee guida o ai materiali di riferimento necessari al momento della richiesta di supporto, consultare IBM Software Support Handbook.
Per domande frequenti, elenchi di problemi noti e correzioni e altre informazioni di supporto, visitare la
pagina di supporto del prodotto per Rational Software Architect.
Per le novità, gli eventi ed altre informazioni, visitare la pagina iniziale del prodotto per Rational Software Architect.
Prima di contattare il supporto software di IBM Rational, raccogliere le informazioni di background necessarie per descrivere il problema. Nel descrivere un problema a uno specialista del supporto software IBM, è necessario essere quanto più specifici possibile e includere tutte le informazioni di background di rilievo, in modo che lo specialista possa essere d'aiuto per risolvere il problema in maniera efficace. Per guadagnare tempo, predisporre le risposte alle seguenti domande:
- Quale versione del software si stava eseguendo quando si è verificato il problema?
- Si è in possesso di log, tracce oppure messaggi relativi al problema?
- È possibile riprodurre il problema? Se così fosse, quali sono i passi per
riprodurlo?
- Esiste una soluzione temporanea al problema? In caso affermativo, predisporre una descrizione della soluzione temporanea.
5.0 Informazioni particolari e marchi
© Copyright IBM Corporation 2004, 2006. Tutti i diritti riservati.
© Copyright Business Objects Software Limited 2004, 2006.
Queste informazioni sono state sviluppate per i prodotti e i servizi offerti negli Stati Uniti.
È possibile che negli altri paesi l'IBM non offra i prodotti, i servizi o le funzioni
illustrati in questa documentazione.
Consultare il rappresentante locale IBM per informazioni sui prodotti e sui servizi attualmente disponibili nel proprio paese. Qualsiasi riferimento relativo a prodotti, programmi o servizi IBM non implica che solo
quei prodotti, programmi o servizi IBM possano essere utilizzati. In
sostituzione a quelli forniti da IBM, possono essere usati
programmi, prodotti o servizi funzionalmente equivalenti che non
comportino violazione dei diritti di proprietà intellettuale o di
altri diritti di IBM. È comunque responsabilità dell'utente valutare e verificare la possibilità di
utilizzare altri prodotti, programmi o servizi non IBM.
IBM può essere titolare di brevetti o domande di brevetto in corso relativi a quanto trattato nella presente documentazione. La fornitura di
tale documentazione non implica la concessione di alcuna licenza su di essi. Chi
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scrivere al seguente indirizzo:
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2-31 Roppongi 3-chome, Minato-ku
Tokyo 106, Japan
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tali informazioni, dovrebbero rivolgersi a:
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Alcune misure potrebbero essere state fatte su sistemi di livello
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Marchi
I seguenti termini sono marchi IBM
(International Business Machines Corporation) negli Stati Uniti e/o in altri paesi:
- DB2
- CICS
- ClearCase
- Cloudscape
- developerWorks
- IBM
- IMS
- iSeries
- Rational
- Rational Rose
- RequisitePro
- WebSphere
- XDE
- z/OS
- zSeries
Java e tutti i marchi basati su Java sono marchi di Sun
Microsystems, Inc. negli Stati Uniti e/o negli altri paesi.
Windows e Windows NT sono marchi di Microsoft Corporation
negli Stati Uniti e/o in altri paesi.
UNIX è un marchio registrato di The Open Group negli Stati Uniti e/o in altri paesi.
Linux è un marchio di Linus Torvalds negli Stati Uniti e/o in altri paesi.
Nomi di altre società, prodotti o servizi, possono essere marchi di altri produttori.