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Storia della televisione
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151.41.201.4
/* La televisione in Italia */
wikitext
text/x-wiki
{{risorsa|tipo=lezione|materia1=Storia della radio e della televisione}}
La nascita della '''storia della televisione''' può essere fatta risalire al [[w:25 marzo|25 marzo]] [[w:1925|1925]], quando l'ingegnere scozzese [[w:John Logie Baird|John Logie Baird]] ne diede dimostrazione nel centro commerciale Selfridges di [[w:Londra|Londra]].
==Storia tecnologica==
==== Televisione elettromeccanica ====
Nella dimostrazione di Baird le immagini in movimento rappresentavano delle [[w:Silhouette (fotografia)|silhouette]], avevano cioè solo due tonalità di grigio.<br />
La trasmissione a distanza di immagini in movimento con una vasta gamma di grigi, quelle che comunemente chiamiamo in ''bianco e nero'', riuscì a realizzarla il [[w:2 ottobre|2 ottobre]] [[w:1925|1925]].<br />
La trasmissione avvenne dal suo laboratorio alla stanza a fianco. Si trattava della ripresa di un viso di un giovane ([[w:William Taynton|William Taynton]], il suo fattorino) che si era prestato per l'esperimento. La risoluzione verticale dell'immagine televisiva era di 30 linee e la frequenza delle immagini era di 5 [[w:frame al secondo|immagini al secondo]].<br />
Il [[w:26 gennaio|26 gennaio]] [[w:1926|1926]] Baird diede una nuova dimostrazione pubblica di televisione nel suo laboratorio di Londra ai membri del Royal Institution e alla stampa appositamente convenuti.<br />
Nel [[w:1927|1927]] trasmise la televisione da Londra a [[w:Glasgow|Glasgow]] (700 km di distanza) attraverso una normale linea telefonica in cavo. Nel [[w:1928|1928]] realizzò la prima trasmissione televisiva transoceanica, da Londra a [[w:New York|New York]].<br />
Sempre nel 1928 riuscì a trasmettere le prime immagini a colori.
La televisione di Baird fu in seguito definita ''televisione elettromeccanica'' perché l'apparecchio di ripresa delle immagini e quello di visione si basavano su un dispositivo elettromeccanico inventato il [[w:24 dicembre|24 dicembre]] [[w:1883|1883]] da [[w:Paul Gottlieb Nipkow|Paul Gottlieb Nipkow]], il [[w:disco di Nipkow|disco di Nipkow]].<br />
Fu definita elettromeccanica per differenziarla dalla ''televisione elettronica'' inventata negli anni seguenti e tuttora utilizzata.<br />
La televisione elettromeccanica era una televisione ancora ad uno stadio embrionale che si diffuse solo in alcuni Stati del mondo e in aree geografiche molto limitate. In Italia non si diffuse, fu solo sperimentata.<br />
Già nel [[w:1939|1939]] fu completamente dismessa sostituita dalla televisione elettronica.
==== Televisione elettronica ====
La televisione elettronica fu realizzata per la prima volta il [[w:7 settembre|7settembre]] [[w:1927|1927]] dall'inventore [[w:USA|americano]] [[w:Philo Farnsworth|Philo Farnsworth]] nel proprio laboratorio di [[w:San Francisco|San Francisco]].<br />
La definizione è dovuta al fatto che sia l'apparecchio di ripresa delle immagini che quello di visione erano realizzati con un dispositivo elettronico, il [[w:tubo a raggi catodici|tubo a raggi catodici]], inventato dal fisico [[w:Germania|tedesco]] [[w:Ferdinand Braun|Ferdinand Braun]] nel [[w:1897|1897]].<br />
Questa tecnologia è quella tuttora utilizzata.<br />
Oggi però il tubo a raggi catodici è stato sostituito negli apparecchi di ripresa ([[w:telecamera|telecamera]] e videocamera) dal [[w:Charge Coupled Device|CCD]], mentre negli apparecchi di visione ([[w:televisore|televisore]], [[w:monitor (video)|monitor]] e [[w:videoproiettore|videoproiettor]]) si appresta ad essere completamente sostituito dalla tecnologia [[w:Schermo al plasma|al plasma]], [[w:Schermo a cristalli liquidi|a cristalli liquidi]], [[w:OLED|OLED]] e altre ancora in fase sperimentale.
== La televisione in Italia ==
In Italia le prime prove di diffusione della televisione furono effettuate a partire dal [[w:1934|1934]], e, nel [[w:1949|1949]], ci fu già una trasmissione sperimentale dalla [[w:Triennale di Milano|Triennale di Milano]] presentata da [[w:Corrado Mantoni|Corrado]], ma il servizio regolare cominciò soltanto dal [[w:3 gennaio|3 gennaio]] [[w:1954|1954]], a cura della [[RAI]], in bianco e nero.
Il segnale arrivò su tutto il territorio nazionale due anni dopo, e a quel momento gli abbonati erano ancora relativamente pochi - 360.000 - a causa del costo elevato degli apparecchi.
Dagli [[w:anni 1950|anni Cinquanta]] la diffusione della TV crebbe a ritmi stupefacenti, come precedentemente accaduto sul mercato americano.
In quegli anni la televisione era un bene di lusso che pochi italiani potevano permettersi, tanto che i bar o le case dei propri vicini diventarono luoghi prediletti per visioni di gruppo, soprattutto in occasione delle trasmissioni del primo e subito popolarissimo [[w:telequiz|telequiz]] italiano; i primi pionieri furono [[w:Mario Riva|Mario Riva]] con [[w:Il Musichiere|Il Musichiere]], e [[w:Mike Bongiorno|Mike Bongiorno]] con [[w:Lascia o raddoppia?|Lascia o raddoppia?]].
Verso la fine degli anni '50 anche la carta stampata si accorge del nuovo mezzo. Nasce la prima rubrica di critica televisiva: la tiene [[w:Ugo Buzzolan|Ugo Buzzolan]] - già autore del primo originale tv ("La domenica di un fidanzato") - su "La Stampa" di Torino.
Negli anni '60, con il progresso dell'economia, il televisore divenne accessorio di sempre maggior diffusione, sino a raggiungere anche classi sociali meno agiate; l'elevato tasso di [[w:analfabetismo|analfabetismo]] riscontrato fra queste suggerì la messa in onda di [[w:Non è mai troppo tardi|Non è mai troppo tardi]] ([[w:1959|1959]]-[[w:1968|1968]]); un programma di insegnamento elementare condotto dal maestro [[w:Alberto Manzi|Alberto Manzi]] e che, è stato stimato, avrebbe aiutato quasi un milione e mezzo di adulti a conseguire la licenza elementare.
Almeno nella fase iniziale la televisione italiana era una delle più ''pedagogiche'' al mondo. Le sue finalità erano certamente educative e se da un lato, non cercando il consenso dei telespettatori, era considerata ''soporifera'', ha indubbi meriti nei confronti di una situazione di partenza di una nazione arretrata e culturalmente divisa. Non è solo una battuta umoristica dire quindi che, almeno a livello linguistico, "L'unità d'Italia non l'ha fatta Garibaldi, ma l'ha fatta [[w:Mike Bongiorno|Mike Bongiorno]]."
Anche le tappe successive dello sviluppo televisivo italiano indicano un ritardo rispetto agli altri paesi europei: solo nel [[w:1961|1961]] iniziarono le trasmissioni del secondo canale RAI e nel [[w:1979|1979]] nasce la terza rete tv Nel frattempo erano nati i primi tentativi di ''[[Televisioni locali]]''. Nel 1974 una sentenza della [[w:Corte costituzionale|Corte costituzionale]] legittima l'esistenza della [[w:televisione via cavo|televisione via cavo]] per il canale monegasco [[w:Telemontecarlo]],<ref> La questione di legittimità costituzionale che aveva portato alla sentenza della Corte Costituzionale 225 del 1974 era stata sollevata dal pretore di Biella nell'ambito del procedimento penale a carico di Giuseppe Sacchi, proprietario di Telebiella. </ref> ed un'altra due anni dopo, autorizza anche le trasmissioni via etere purché di ambito locale. Anche l'introduzione del colore ([[w:1977|1977]]) avviene circa 10 anni dopo rispetto ai paesi europei più sviluppati e soprattutto agli USA.
Il decennio successivo vide l'affermazione delle emittenti private di [[w:Silvio Berlusconi|Silvio Berlusconi]] e il loro immediato successo (grazie a [[w:Bettino Craxi|Bettino Craxi]], che con un decreto legalizzò la tv privata a carattere nazionale, che prima era illegale per il monopolio di stato [[w:RAI|RAI]]).
La proliferazione di emittenti televisive ha richiesto a più riprese interventi legislativi di regolamentazione, nessuno dei quali è ovviamente uscito indenne da polemiche. L'articolazione delle problematiche innestate è tale da coinvolgere negli argomenti di discussione diritti costituzionali e questioni di opportunità politiche, essendosi addirittura sviluppata una giurisprudenza specialistica (ad esempio le mai rispettate e pluriviolate sentenze della Corte Costituzionale). In particolare si ritiene che la situazione italiana, bocciata da diverse associazioni sovranazionali a causa della presunta concentrazione di mass-media nelle mani di [[w:Silvio Berlusconi|Silvio Berlusconi]], sia in contrasto con il fondamentale articolo 21 della Costituzione (libertà d'espressione), almeno nel delicatissimo campo tv: Rai e soprattutto Mediaset si spartiscono il 90% di risorse pubblicitarie e ascolti, un duopolio che non ha eguali in Europa dove si arriva al massimo al 75%.
L'evoluzione della materia, con il delicatissimo passaggio dalla televisione analogica alla televisione digitale è ora oggetto di un disegno di legge presentato dal ministro Paolo Gentiloni che sposta in avanti il tempo di spegnimento della vecchia tecnologia, ma nello stesso tempo cerca di rispettare sia la ''nuova versione'' direttiva europea [[w:Televisione senza frontiere|Televisione senza frontiere]], sia i "tetti" antitrust indicati dalle pluri violate sentenze della Corte Costituzionale, che impongono la messa di una rete Mediaset sul satellite e la creazione di un canale RAI senza pubblicità (come avvenuto in Gran Bretagna e Portogallo).
Negli anni '80, la [[Fininvest]] di [[w:Silvio Berlusconi]] ha tre canali [[w:Rete 4|Rete 4]], [[w:Canale 5|Canale 5]] e [[w:Italia 1|Italia 1]].
Alcuni dei nuovi canali che ci sono si chiamano: [[w:TV8 (Italia)|TV8]], [[w: Nove (rete televisiva)|Nove]] e [[w:TV2000|Tv2000]].
== Cronologia ==
* [[w:1929|1929]]: iniziano a [[w:Roma|Roma]] e [[w:Milano|Milano]] gli esperimenti di trasmissione delle immagini utilizzando il [[w:Disco di Nipkow|disco di Nipkow]].
* [[w:1932|1932]]: nel [[w:Regno Unito|Regno Unito]] vengono trasmessi programmi sperimentali dalla [[BBC]] col sistema [[Baird]] e successivamente col sistema [[Emitron]] ([[1934]]).
* [[w:1936|1936]]: il [[w:22 marzo|22 marzo]] viene messo in onda dalla [[Germania nazista]] il primo programma televisivo regolare del mondo in occasione della [[XI Olimpiade]] di [[Berlino]].
* [[w:1936|1936]]: inizia in Italia il [[w:monopolio|monopolio]] radiotelevisivo con il [[w:Codice postale|codice postale]] e la convenzione per la concessione in esclusiva delle [[radioaudizioni circolari]] della RAI.
* [[w:1936|1936]]: [[w:2 novembre|2 novembre]]: la [[BBC]] inizia regolari trasmissioni televisive "''in alta definizione''" dall' Alexandra Palace di Londra, alternando inizialmente gli standard televisivi [[Baird]] (240 linee per quadro) ed [[Emi-Marconi]] (405 linee).
* [[w:1937|1937]]: [[w:10 maggio|10 maggio]]: l'incoronazione di Re [[ Giorgio VI]] è il primo evento trasmesso in diretta nella storia della televisione.
* [[w:1939|1939]]: il [[30 aprile]], in occasione dell'inaugurazione della Fiera Mondiale di New York, la [[NBC]] inizia negli USA regolari trasmissioni televisive.
* [[1939]]: il [[22 luglio]] a [[Monte Mario]], vicino a [[Roma]], entra in funzione un trasmettitore sperimentale televisivo dell'[[Eiar]] (Ente italiano per le audizioni radiofoniche) costruito dall'azienda italiana [[SAFAR]], con una potenza di 2 kW.
* [[w:1939|1939]]: [[3 settembre]]: la [[BBC]] sospende i programmi televisivi in seguito allo scoppio della Seconda Guerra Mondiale; a questa data sono circa 20000 gli apparecchi riceventi in funzione nel Regno Unito.
* [[w:1940|1940]]: il [[w:31 maggio|31 maggio]] anche il trasmettittore sperimentale di Roma Monte Mario cessa le trasmissioni per l'approssimarsi dell'entrata in guerra dell'Italia; la grande antenna verrà poi smontata e trafugata durante l'occupazione nazista.
* [[w:1941|1941]]: [[w:1 luglio|1 luglio]]: la NBC americana trasmette il primo spot pubblicitario televisivo (riguarda un orologio)
* [[w:1942|1942]]: in Gennaio le emittenti americane NBC e CBS sopendono le trasmissioni per il coinvolgimento degli USA nella guerra; solo 7000 sono comunque gli apparecchi televisivi in funzione nell'intero Paese, quasi tutti concentrati nella zona di New York.
* [[w:1947|1947]]: i delegati di 60 paesi presenti alla Conferenza mondiale delle radiocomunicazioni di [[Atlantic City]] decidono di chiamare "televisione" (in sigla "TV") la trasmissione a distanza delle immagini in movimento.
* [[w:1954|1954]]: il [[w:3 gennaio|3 gennaio]] alle ore 11.00 ha inizio il servizio televisivo italiano sul ''[[Raiuno|Programma nazionale]]''.
* [[w:1956|1956]]: le [[VII Olimpiade Invernale|VII Olimpiadi invernali]] di [[Cortina d'Ampezzo]] sono le prime ad essere trasmesse in eurovisione. Quattro anni dopo toccherà alle [[XVII Olimpiade|Olimpiadi]] di [[Roma]].
* [[w:1957|1957]]: in Italia nasce la rubrica pubblicitaria ''[[Carosello]]''.
* [[w:1960|1960]]: la tv si diffonde molto rapidamente: in quell'anno è diffusa in cinquantasei paesi (un decennio più tardi, nel [[1970]] saranno pressoché raddoppiati: ben 104). Inoltre con la sentenza n. 59 del [[6 luglio]] 1960 la Corte costituzionale ribadisce la legittimità del monopolio radiotelevisivo pubblico.
* [[w:1961|1961]]: il [[w:4 novembre|4 novembre]] cominciano le trasmissioni del ''[[w:Raidue|Secondo Programma]]''.
* [[w:1964|1964]]: in [[w:California|California]] nasce la prima [[pay-tv]]. Nello stesso anno, la [[XVIII Olimpiade]] di [[Tokyo]] è il primo evento televisivo trasmesso da un [[satellite artificiale|satellite]].
* [[w:1966|1966]]: Nasce [[Telediffusione Italiana Telenapoli]], la prima televisione libera italiana via cavo.(Non tutti i libri di storia della televisione riportano quest'esperienza).
* [[w:1967|1967]]: In Francia e Germania iniziano le trasmissioni a colori.
* [[w:1969|1969]]: tra il [[w:20 luglio|20]] e il [[w:21 luglio|21 luglio]] l'uomo sbarca sulla [[Luna]]: 28 ore consecutive di ''diretta televisiva'' via satellite vengono seguite in mondovisione da più di 500 milioni di persone.
* [[1971]]: [[Telediffusione Italiana Telenapoli]] introduce in Italia il colore nella [[TV via cavo]], con 6 anni d'anticipo rispetto alla [[RAI]]. In Italia inizia a trasmettere la televisione privata [[Telebiella]] che è di fatto riconosciuta come la prima emittente libera italiana.
* 1972((RAI)), decide a sorpresa di trasmettere le Olimpiadi tedesche a colori, per decidere se utilizzare il sistema PAL o SECAM, infatti in contemporanea, sul Nazionale (Attuale RAI UNO), si vedeva il PAL, ed in contemporanea sul SECONDO (Attuale RAI DUE), in SECAM, tale decisione prese in contropiede i francesi, che di fretta inventarono adattarono velocemente il televisori SECAM con lo Standard di trasmissioni usato in Italia. Poi fu deciso per il PAL.
* [[1974]]: Il [[10 luglio]] la sentenza 225<ref>[http://www.giurcost.org/decisioni/1974/0225s-74.html La sentenza n. 225]</ref> della corte costituzionale e la sentenza 226 <ref>[http://www.giurcost.org/decisioni/1974/0226s-74.html la sentenza n. 226] </ref>legittimano di fatto la [[televisione via cavo]] e la ripetizione in Italia delle [[televisioni estere in lingua italiana]]. Contemporaneamente le due sentenze stabiliscono le condizioni minime per considerare il monopolio radiotelevisivo pubblico per le trasmissioni via etere in ambito nazionale conforme ai principi costituzionali; Nel contempo nascono le prime televisioni libere italiane via etere (verranno legittimate 2 anni dopo): [[Canale 21]] (Napoli), [[Telealtomilanese]] ([[Busto Arsizio]]), [[GBR]] (Roma), iniziarono anche le trasmissioni di Telemontecarlo, come LA7.
* [[1975]]: il [[14 aprile]] 1975 la legge 103/75<ref> [http://www.agcom.it/L_naz/l103_75.htm la legge 103/75], </ref> la cosiddetta ''legge di [[riforma della RAI del 1975|riforma della RAI]]'', segna un cambiamento epocale nella storia della televisione; la tv di Stato passa dal controllo del Governo a quello del [[Parlamento italiano|Parlamento]]: nasce ufficialmente la ''[[lottizzazione]]''; si progetta la costruzione di una terza rete pubblica.
* [[1976]]: con la sentenza n. 202 del [[28 luglio]] si arriva al superamento della legge di riforma della Rai del 1975 e la legittimazione delle emittenti private via etere in ambito locale. Il [[31 dicembre]] va in onda l'ultima puntata di ''[[Carosello]]''. Termina dopo vent'anni quindi, la seguitissima trasmissione pubblicitaria di ''prima serata'' che tanto successo aveva riscosso sia nella fascia adulta che tra i più piccoli ''teleutenti''. Nasce nel quartiere di [[Milano 2]] ([[Segrate]]) l'emittente [[Telemilanocavo]], fondata da Giacomo Properzj e Alceo Moretti. Due anni dopo l'emittente sarà comprata da Silvio Berlusconi.
* [[1976]]: l'emittente televisiva [[TVS Telexpress]] del gruppo toscano Marcucci, già ripetitorista di [[Telemontecarlo]] in Italia, trasmette a marzo, in diretta, il [[Rally de Il Ciocco]], annettendo alcuni temporaneamente alcuni ripetitori di TMC. I telespettatori di Milano, Bologna, Firenze, Roma, Napoli e Bari, assistono quindi alla prima diretta "nazionale" privata italiana.
* [[1977]]: la RAI introduce nella tv italiana via etere il colore, già presente da tempo in altri paesi (le prime videocamere a colori, negli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]], erano già in circolazione sperimentale durante la [[seconda guerra mondiale]]). A Legnano il 3 novembre comincia le trasmissioni Antenna3, emittente di proprietà di [[Renzo Villa]] e [[Enzo Tortora]].
* [[1979]]: il [[15 dicembre]] iniziano le trasmissioni di [[Raitre]].
* [[1980]]: [[TeleMilano]], viene trasformata in capofila del network nazionale [[Canale 5]]. Il circuito ''PIN - Primarete Indipendente'' del gruppo [[Rizzoli]] dà vita al primo [[telegiornale]] nazionale privato: ''Contatto'', diretto da [[Maurizio Costanzo]].
* [[1985]]: iniziano i primi esperimenti di [[HDTV|TV ad alta definizione]]: vengono realizzati alcuni videoclip e documentari, ma l'idea non trova ancora realizzazione pratica perché la tecnologia ancora non è diffusa commercialmente su larga scala.
* [[1994]]: il formato tv passa dai 4/3 (rapporto fra larghezza e altezza) ai 16/9, avvicinandosi ai formati panoramici utilizzati solitamente nel [[cinema]].
* [[1997]]: compare sul mercato il primo televisore al [[Plasma (fisica)|plasma]].
* [[2000]]: la tecnologia [[LCD]] (''Liquid Crystal Display''), nata per i [[monitor]] dei [[personal computer]], viene adottata anche nella costruzione degli apparecchi televisivi.
* [[2002]]: nasce [[OrfeoTv]], la prima televisione di strada - [[Telestreet]] che trasmette il proprio segnale su un cono d'ombra del centro di [[Bologna]].
* [[2003]]: il [[1 dicembre]] il [[network]] televisivo [[Mediaset]] comincia le trasmissioni [[Digitale (informatica)|digitali]] terrestri.
* [[2004]]: il [[3 gennaio]], cinquant'anni dopo la nascita della televisione italiana, la RAI inizia a sua volta il servizio di [[trasmissione digitale terrestre]]; il [[6 febbraio]] nasce [[Sportitalia]], un canale televisivo gratuito interamente dedicato allo sport.
* [[2005]]: la RAI inizia a Torino la sperimentazione della TV Mobile, basata sullo standard [[DVB-H]] da poco pubblicato.
* [[2005]]: [[Mediaset]] e [[LA7]] lanciano un nuovo servizio sul digitale terrestre: la pay-per-view di vari eventi (partite di serie A, film, concerti...).
* [[2006]]: L'emittente satellitare [[SKY Italia]] inizia a trasmettere eventi in [[HDTV|Alta Definizione]] su quattro canali tematici.Veicolo per fare conoscere la nuova tecnologia sono proprio le partite dei mondiali di calcio.
==Note==
<References/>
==Voci correlate==
*[[Televisione]]
==Bibliografia==
*[[Aldo Grasso]], "Storia della televisione italiana. Nuova edizione aggiornata", Garzanti, Milano, 2004, ISBN 88-11-74031-2
*[[Franco Monteleone]], "Storia della radio e della televisione in Italia. Un secolo di costume, società e politica. Nuova edizione aggiornata" , Marsilio, Venezia, 2003, ISBN 8831772309
*[[Annamaria Ghedina]], "Da Gregorio a Berlusconi. La vera storia della televisione libera", Vittorio Pironti Editore, Napoli, 2003
== Collegamenti esterni ==
* [http://www.radiomarconi.com/marconi/monoscopio2/storia.html Storia della televisione da un punto di vista tecnologico]
* [http://www.sorrisi.com/sorrisi/scheda/art023001005815.jsp Storia della televisione] sul sito di ''TV Sorrisi e Canzoni''
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/* La televisione in Italia */
wikitext
text/x-wiki
{{risorsa|tipo=lezione|materia1=Storia della radio e della televisione}}
La nascita della '''storia della televisione''' può essere fatta risalire al [[w:25 marzo|25 marzo]] [[w:1925|1925]], quando l'ingegnere scozzese [[w:John Logie Baird|John Logie Baird]] ne diede dimostrazione nel centro commerciale Selfridges di [[w:Londra|Londra]].
==Storia tecnologica==
==== Televisione elettromeccanica ====
Nella dimostrazione di Baird le immagini in movimento rappresentavano delle [[w:Silhouette (fotografia)|silhouette]], avevano cioè solo due tonalità di grigio.<br />
La trasmissione a distanza di immagini in movimento con una vasta gamma di grigi, quelle che comunemente chiamiamo in ''bianco e nero'', riuscì a realizzarla il [[w:2 ottobre|2 ottobre]] [[w:1925|1925]].<br />
La trasmissione avvenne dal suo laboratorio alla stanza a fianco. Si trattava della ripresa di un viso di un giovane ([[w:William Taynton|William Taynton]], il suo fattorino) che si era prestato per l'esperimento. La risoluzione verticale dell'immagine televisiva era di 30 linee e la frequenza delle immagini era di 5 [[w:frame al secondo|immagini al secondo]].<br />
Il [[w:26 gennaio|26 gennaio]] [[w:1926|1926]] Baird diede una nuova dimostrazione pubblica di televisione nel suo laboratorio di Londra ai membri del Royal Institution e alla stampa appositamente convenuti.<br />
Nel [[w:1927|1927]] trasmise la televisione da Londra a [[w:Glasgow|Glasgow]] (700 km di distanza) attraverso una normale linea telefonica in cavo. Nel [[w:1928|1928]] realizzò la prima trasmissione televisiva transoceanica, da Londra a [[w:New York|New York]].<br />
Sempre nel 1928 riuscì a trasmettere le prime immagini a colori.
La televisione di Baird fu in seguito definita ''televisione elettromeccanica'' perché l'apparecchio di ripresa delle immagini e quello di visione si basavano su un dispositivo elettromeccanico inventato il [[w:24 dicembre|24 dicembre]] [[w:1883|1883]] da [[w:Paul Gottlieb Nipkow|Paul Gottlieb Nipkow]], il [[w:disco di Nipkow|disco di Nipkow]].<br />
Fu definita elettromeccanica per differenziarla dalla ''televisione elettronica'' inventata negli anni seguenti e tuttora utilizzata.<br />
La televisione elettromeccanica era una televisione ancora ad uno stadio embrionale che si diffuse solo in alcuni Stati del mondo e in aree geografiche molto limitate. In Italia non si diffuse, fu solo sperimentata.<br />
Già nel [[w:1939|1939]] fu completamente dismessa sostituita dalla televisione elettronica.
==== Televisione elettronica ====
La televisione elettronica fu realizzata per la prima volta il [[w:7 settembre|7settembre]] [[w:1927|1927]] dall'inventore [[w:USA|americano]] [[w:Philo Farnsworth|Philo Farnsworth]] nel proprio laboratorio di [[w:San Francisco|San Francisco]].<br />
La definizione è dovuta al fatto che sia l'apparecchio di ripresa delle immagini che quello di visione erano realizzati con un dispositivo elettronico, il [[w:tubo a raggi catodici|tubo a raggi catodici]], inventato dal fisico [[w:Germania|tedesco]] [[w:Ferdinand Braun|Ferdinand Braun]] nel [[w:1897|1897]].<br />
Questa tecnologia è quella tuttora utilizzata.<br />
Oggi però il tubo a raggi catodici è stato sostituito negli apparecchi di ripresa ([[w:telecamera|telecamera]] e videocamera) dal [[w:Charge Coupled Device|CCD]], mentre negli apparecchi di visione ([[w:televisore|televisore]], [[w:monitor (video)|monitor]] e [[w:videoproiettore|videoproiettor]]) si appresta ad essere completamente sostituito dalla tecnologia [[w:Schermo al plasma|al plasma]], [[w:Schermo a cristalli liquidi|a cristalli liquidi]], [[w:OLED|OLED]] e altre ancora in fase sperimentale.
== La televisione in Italia ==
In Italia le prime prove di diffusione della televisione furono effettuate a partire dal [[w:1934|1934]], e, nel [[w:1949|1949]], ci fu già una trasmissione sperimentale dalla [[w:Triennale di Milano|Triennale di Milano]] presentata da [[w:Corrado Mantoni|Corrado]], ma il servizio regolare cominciò soltanto dal [[w:3 gennaio|3 gennaio]] [[w:1954|1954]], a cura della [[RAI]], in bianco e nero.
Il segnale arrivò su tutto il territorio nazionale due anni dopo, e a quel momento gli abbonati erano ancora relativamente pochi - 360.000 - a causa del costo elevato degli apparecchi.
Dagli [[w:anni 1950|anni Cinquanta]] la diffusione della TV crebbe a ritmi stupefacenti, come precedentemente accaduto sul mercato americano.
In quegli anni la televisione era un bene di lusso che pochi italiani potevano permettersi, tanto che i bar o le case dei propri vicini diventarono luoghi prediletti per visioni di gruppo, soprattutto in occasione delle trasmissioni del primo e subito popolarissimo [[w:telequiz|telequiz]] italiano; i primi pionieri furono [[w:Mario Riva|Mario Riva]] con [[w:Il Musichiere|Il Musichiere]], e [[w:Mike Bongiorno|Mike Bongiorno]] con [[w:Lascia o raddoppia?|Lascia o raddoppia?]].
Verso la fine degli anni '50 anche la carta stampata si accorge del nuovo mezzo. Nasce la prima rubrica di critica televisiva: la tiene [[w:Ugo Buzzolan|Ugo Buzzolan]] - già autore del primo originale tv ("La domenica di un fidanzato") - su "La Stampa" di Torino.
Negli anni '60, con il progresso dell'economia, il televisore divenne accessorio di sempre maggior diffusione, sino a raggiungere anche classi sociali meno agiate; l'elevato tasso di [[w:analfabetismo|analfabetismo]] riscontrato fra queste suggerì la messa in onda di [[w:Non è mai troppo tardi|Non è mai troppo tardi]] ([[w:1959|1959]]-[[w:1968|1968]]); un programma di insegnamento elementare condotto dal maestro [[w:Alberto Manzi|Alberto Manzi]] e che, è stato stimato, avrebbe aiutato quasi un milione e mezzo di adulti a conseguire la licenza elementare.
Almeno nella fase iniziale la televisione italiana era una delle più ''pedagogiche'' al mondo. Le sue finalità erano certamente educative e se da un lato, non cercando il consenso dei telespettatori, era considerata ''soporifera'', ha indubbi meriti nei confronti di una situazione di partenza di una nazione arretrata e culturalmente divisa. Non è solo una battuta umoristica dire quindi che, almeno a livello linguistico, "L'unità d'Italia non l'ha fatta Garibaldi, ma l'ha fatta [[w:Mike Bongiorno|Mike Bongiorno]]."
Anche le tappe successive dello sviluppo televisivo italiano indicano un ritardo rispetto agli altri paesi europei: solo nel [[w:1961|1961]] iniziarono le trasmissioni del secondo canale RAI e nel [[w:1979|1979]] nasce la terza rete tv Nel frattempo erano nati i primi tentativi di ''[[Televisioni locali]]''. Nel 1974 una sentenza della [[w:Corte costituzionale|Corte costituzionale]] legittima l'esistenza della [[w:televisione via cavo|televisione via cavo]] per il canale monegasco [[w:Telemontecarlo]],<ref> La questione di legittimità costituzionale che aveva portato alla sentenza della Corte Costituzionale 225 del 1974 era stata sollevata dal pretore di Biella nell'ambito del procedimento penale a carico di Giuseppe Sacchi, proprietario di Telebiella. </ref> ed un'altra due anni dopo, autorizza anche le trasmissioni via etere purché di ambito locale. Anche l'introduzione del colore ([[w:1977|1977]]) avviene circa 10 anni dopo rispetto ai paesi europei più sviluppati e soprattutto agli USA.
Il decennio successivo vide l'affermazione delle emittenti private di [[w:Silvio Berlusconi|Silvio Berlusconi]] e il loro immediato successo (grazie a [[w:Bettino Craxi|Bettino Craxi]], che con un decreto legalizzò la tv privata a carattere nazionale, che prima era illegale per il monopolio di stato [[w:RAI|RAI]]).
La proliferazione di emittenti televisive ha richiesto a più riprese interventi legislativi di regolamentazione, nessuno dei quali è ovviamente uscito indenne da polemiche. L'articolazione delle problematiche innestate è tale da coinvolgere negli argomenti di discussione diritti costituzionali e questioni di opportunità politiche, essendosi addirittura sviluppata una giurisprudenza specialistica (ad esempio le mai rispettate e pluriviolate sentenze della Corte Costituzionale). In particolare si ritiene che la situazione italiana, bocciata da diverse associazioni sovranazionali a causa della presunta concentrazione di mass-media nelle mani di [[w:Silvio Berlusconi|Silvio Berlusconi]], sia in contrasto con il fondamentale articolo 21 della Costituzione (libertà d'espressione), almeno nel delicatissimo campo tv: Rai e soprattutto Mediaset si spartiscono il 90% di risorse pubblicitarie e ascolti, un duopolio che non ha eguali in Europa dove si arriva al massimo al 75%.
L'evoluzione della materia, con il delicatissimo passaggio dalla televisione analogica alla televisione digitale è ora oggetto di un disegno di legge presentato dal ministro Paolo Gentiloni che sposta in avanti il tempo di spegnimento della vecchia tecnologia, ma nello stesso tempo cerca di rispettare sia la ''nuova versione'' direttiva europea [[w:Televisione senza frontiere|Televisione senza frontiere]], sia i "tetti" antitrust indicati dalle pluri violate sentenze della Corte Costituzionale, che impongono la messa di una rete Mediaset sul satellite e la creazione di un canale RAI senza pubblicità (come avvenuto in Gran Bretagna e Portogallo).
Negli anni '80, la [[w:Fininvest|Fininvest]] di [[w:Silvio Berlusconi|Silvio Berlusconi]] ha tre canali [[w:Rete 4|Rete 4]], [[w:Canale 5|Canale 5]] e [[w:Italia 1|Italia 1]].
Alcuni dei nuovi canali che ci sono si chiamano: [[w:TV8 (Italia)|TV8]], [[w: Nove (rete televisiva)|Nove]] e [[w:TV2000|Tv2000]].
== Cronologia ==
* [[w:1929|1929]]: iniziano a [[w:Roma|Roma]] e [[w:Milano|Milano]] gli esperimenti di trasmissione delle immagini utilizzando il [[w:Disco di Nipkow|disco di Nipkow]].
* [[w:1932|1932]]: nel [[w:Regno Unito|Regno Unito]] vengono trasmessi programmi sperimentali dalla [[BBC]] col sistema [[Baird]] e successivamente col sistema [[Emitron]] ([[1934]]).
* [[w:1936|1936]]: il [[w:22 marzo|22 marzo]] viene messo in onda dalla [[Germania nazista]] il primo programma televisivo regolare del mondo in occasione della [[XI Olimpiade]] di [[Berlino]].
* [[w:1936|1936]]: inizia in Italia il [[w:monopolio|monopolio]] radiotelevisivo con il [[w:Codice postale|codice postale]] e la convenzione per la concessione in esclusiva delle [[radioaudizioni circolari]] della RAI.
* [[w:1936|1936]]: [[w:2 novembre|2 novembre]]: la [[BBC]] inizia regolari trasmissioni televisive "''in alta definizione''" dall' Alexandra Palace di Londra, alternando inizialmente gli standard televisivi [[Baird]] (240 linee per quadro) ed [[Emi-Marconi]] (405 linee).
* [[w:1937|1937]]: [[w:10 maggio|10 maggio]]: l'incoronazione di Re [[ Giorgio VI]] è il primo evento trasmesso in diretta nella storia della televisione.
* [[w:1939|1939]]: il [[30 aprile]], in occasione dell'inaugurazione della Fiera Mondiale di New York, la [[NBC]] inizia negli USA regolari trasmissioni televisive.
* [[1939]]: il [[22 luglio]] a [[Monte Mario]], vicino a [[Roma]], entra in funzione un trasmettitore sperimentale televisivo dell'[[Eiar]] (Ente italiano per le audizioni radiofoniche) costruito dall'azienda italiana [[SAFAR]], con una potenza di 2 kW.
* [[w:1939|1939]]: [[3 settembre]]: la [[BBC]] sospende i programmi televisivi in seguito allo scoppio della Seconda Guerra Mondiale; a questa data sono circa 20000 gli apparecchi riceventi in funzione nel Regno Unito.
* [[w:1940|1940]]: il [[w:31 maggio|31 maggio]] anche il trasmettittore sperimentale di Roma Monte Mario cessa le trasmissioni per l'approssimarsi dell'entrata in guerra dell'Italia; la grande antenna verrà poi smontata e trafugata durante l'occupazione nazista.
* [[w:1941|1941]]: [[w:1 luglio|1 luglio]]: la NBC americana trasmette il primo spot pubblicitario televisivo (riguarda un orologio)
* [[w:1942|1942]]: in Gennaio le emittenti americane NBC e CBS sopendono le trasmissioni per il coinvolgimento degli USA nella guerra; solo 7000 sono comunque gli apparecchi televisivi in funzione nell'intero Paese, quasi tutti concentrati nella zona di New York.
* [[w:1947|1947]]: i delegati di 60 paesi presenti alla Conferenza mondiale delle radiocomunicazioni di [[Atlantic City]] decidono di chiamare "televisione" (in sigla "TV") la trasmissione a distanza delle immagini in movimento.
* [[w:1954|1954]]: il [[w:3 gennaio|3 gennaio]] alle ore 11.00 ha inizio il servizio televisivo italiano sul ''[[Raiuno|Programma nazionale]]''.
* [[w:1956|1956]]: le [[VII Olimpiade Invernale|VII Olimpiadi invernali]] di [[Cortina d'Ampezzo]] sono le prime ad essere trasmesse in eurovisione. Quattro anni dopo toccherà alle [[XVII Olimpiade|Olimpiadi]] di [[Roma]].
* [[w:1957|1957]]: in Italia nasce la rubrica pubblicitaria ''[[Carosello]]''.
* [[w:1960|1960]]: la tv si diffonde molto rapidamente: in quell'anno è diffusa in cinquantasei paesi (un decennio più tardi, nel [[1970]] saranno pressoché raddoppiati: ben 104). Inoltre con la sentenza n. 59 del [[6 luglio]] 1960 la Corte costituzionale ribadisce la legittimità del monopolio radiotelevisivo pubblico.
* [[w:1961|1961]]: il [[w:4 novembre|4 novembre]] cominciano le trasmissioni del ''[[w:Raidue|Secondo Programma]]''.
* [[w:1964|1964]]: in [[w:California|California]] nasce la prima [[pay-tv]]. Nello stesso anno, la [[XVIII Olimpiade]] di [[Tokyo]] è il primo evento televisivo trasmesso da un [[satellite artificiale|satellite]].
* [[w:1966|1966]]: Nasce [[Telediffusione Italiana Telenapoli]], la prima televisione libera italiana via cavo.(Non tutti i libri di storia della televisione riportano quest'esperienza).
* [[w:1967|1967]]: In Francia e Germania iniziano le trasmissioni a colori.
* [[w:1969|1969]]: tra il [[w:20 luglio|20]] e il [[w:21 luglio|21 luglio]] l'uomo sbarca sulla [[Luna]]: 28 ore consecutive di ''diretta televisiva'' via satellite vengono seguite in mondovisione da più di 500 milioni di persone.
* [[1971]]: [[Telediffusione Italiana Telenapoli]] introduce in Italia il colore nella [[TV via cavo]], con 6 anni d'anticipo rispetto alla [[RAI]]. In Italia inizia a trasmettere la televisione privata [[Telebiella]] che è di fatto riconosciuta come la prima emittente libera italiana.
* 1972((RAI)), decide a sorpresa di trasmettere le Olimpiadi tedesche a colori, per decidere se utilizzare il sistema PAL o SECAM, infatti in contemporanea, sul Nazionale (Attuale RAI UNO), si vedeva il PAL, ed in contemporanea sul SECONDO (Attuale RAI DUE), in SECAM, tale decisione prese in contropiede i francesi, che di fretta inventarono adattarono velocemente il televisori SECAM con lo Standard di trasmissioni usato in Italia. Poi fu deciso per il PAL.
* [[1974]]: Il [[10 luglio]] la sentenza 225<ref>[http://www.giurcost.org/decisioni/1974/0225s-74.html La sentenza n. 225]</ref> della corte costituzionale e la sentenza 226 <ref>[http://www.giurcost.org/decisioni/1974/0226s-74.html la sentenza n. 226] </ref>legittimano di fatto la [[televisione via cavo]] e la ripetizione in Italia delle [[televisioni estere in lingua italiana]]. Contemporaneamente le due sentenze stabiliscono le condizioni minime per considerare il monopolio radiotelevisivo pubblico per le trasmissioni via etere in ambito nazionale conforme ai principi costituzionali; Nel contempo nascono le prime televisioni libere italiane via etere (verranno legittimate 2 anni dopo): [[Canale 21]] (Napoli), [[Telealtomilanese]] ([[Busto Arsizio]]), [[GBR]] (Roma), iniziarono anche le trasmissioni di Telemontecarlo, come LA7.
* [[1975]]: il [[14 aprile]] 1975 la legge 103/75<ref> [http://www.agcom.it/L_naz/l103_75.htm la legge 103/75], </ref> la cosiddetta ''legge di [[riforma della RAI del 1975|riforma della RAI]]'', segna un cambiamento epocale nella storia della televisione; la tv di Stato passa dal controllo del Governo a quello del [[Parlamento italiano|Parlamento]]: nasce ufficialmente la ''[[lottizzazione]]''; si progetta la costruzione di una terza rete pubblica.
* [[1976]]: con la sentenza n. 202 del [[28 luglio]] si arriva al superamento della legge di riforma della Rai del 1975 e la legittimazione delle emittenti private via etere in ambito locale. Il [[31 dicembre]] va in onda l'ultima puntata di ''[[Carosello]]''. Termina dopo vent'anni quindi, la seguitissima trasmissione pubblicitaria di ''prima serata'' che tanto successo aveva riscosso sia nella fascia adulta che tra i più piccoli ''teleutenti''. Nasce nel quartiere di [[Milano 2]] ([[Segrate]]) l'emittente [[Telemilanocavo]], fondata da Giacomo Properzj e Alceo Moretti. Due anni dopo l'emittente sarà comprata da Silvio Berlusconi.
* [[1976]]: l'emittente televisiva [[TVS Telexpress]] del gruppo toscano Marcucci, già ripetitorista di [[Telemontecarlo]] in Italia, trasmette a marzo, in diretta, il [[Rally de Il Ciocco]], annettendo alcuni temporaneamente alcuni ripetitori di TMC. I telespettatori di Milano, Bologna, Firenze, Roma, Napoli e Bari, assistono quindi alla prima diretta "nazionale" privata italiana.
* [[1977]]: la RAI introduce nella tv italiana via etere il colore, già presente da tempo in altri paesi (le prime videocamere a colori, negli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]], erano già in circolazione sperimentale durante la [[seconda guerra mondiale]]). A Legnano il 3 novembre comincia le trasmissioni Antenna3, emittente di proprietà di [[Renzo Villa]] e [[Enzo Tortora]].
* [[1979]]: il [[15 dicembre]] iniziano le trasmissioni di [[Raitre]].
* [[1980]]: [[TeleMilano]], viene trasformata in capofila del network nazionale [[Canale 5]]. Il circuito ''PIN - Primarete Indipendente'' del gruppo [[Rizzoli]] dà vita al primo [[telegiornale]] nazionale privato: ''Contatto'', diretto da [[Maurizio Costanzo]].
* [[1985]]: iniziano i primi esperimenti di [[HDTV|TV ad alta definizione]]: vengono realizzati alcuni videoclip e documentari, ma l'idea non trova ancora realizzazione pratica perché la tecnologia ancora non è diffusa commercialmente su larga scala.
* [[1994]]: il formato tv passa dai 4/3 (rapporto fra larghezza e altezza) ai 16/9, avvicinandosi ai formati panoramici utilizzati solitamente nel [[cinema]].
* [[1997]]: compare sul mercato il primo televisore al [[Plasma (fisica)|plasma]].
* [[2000]]: la tecnologia [[LCD]] (''Liquid Crystal Display''), nata per i [[monitor]] dei [[personal computer]], viene adottata anche nella costruzione degli apparecchi televisivi.
* [[2002]]: nasce [[OrfeoTv]], la prima televisione di strada - [[Telestreet]] che trasmette il proprio segnale su un cono d'ombra del centro di [[Bologna]].
* [[2003]]: il [[1 dicembre]] il [[network]] televisivo [[Mediaset]] comincia le trasmissioni [[Digitale (informatica)|digitali]] terrestri.
* [[2004]]: il [[3 gennaio]], cinquant'anni dopo la nascita della televisione italiana, la RAI inizia a sua volta il servizio di [[trasmissione digitale terrestre]]; il [[6 febbraio]] nasce [[Sportitalia]], un canale televisivo gratuito interamente dedicato allo sport.
* [[2005]]: la RAI inizia a Torino la sperimentazione della TV Mobile, basata sullo standard [[DVB-H]] da poco pubblicato.
* [[2005]]: [[Mediaset]] e [[LA7]] lanciano un nuovo servizio sul digitale terrestre: la pay-per-view di vari eventi (partite di serie A, film, concerti...).
* [[2006]]: L'emittente satellitare [[SKY Italia]] inizia a trasmettere eventi in [[HDTV|Alta Definizione]] su quattro canali tematici.Veicolo per fare conoscere la nuova tecnologia sono proprio le partite dei mondiali di calcio.
==Note==
<References/>
==Voci correlate==
*[[Televisione]]
==Bibliografia==
*[[Aldo Grasso]], "Storia della televisione italiana. Nuova edizione aggiornata", Garzanti, Milano, 2004, ISBN 88-11-74031-2
*[[Franco Monteleone]], "Storia della radio e della televisione in Italia. Un secolo di costume, società e politica. Nuova edizione aggiornata" , Marsilio, Venezia, 2003, ISBN 8831772309
*[[Annamaria Ghedina]], "Da Gregorio a Berlusconi. La vera storia della televisione libera", Vittorio Pironti Editore, Napoli, 2003
== Collegamenti esterni ==
* [http://www.radiomarconi.com/marconi/monoscopio2/storia.html Storia della televisione da un punto di vista tecnologico]
* [http://www.sorrisi.com/sorrisi/scheda/art023001005815.jsp Storia della televisione] sul sito di ''TV Sorrisi e Canzoni''
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/* La televisione in Italia */
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La nascita della '''storia della televisione''' può essere fatta risalire al [[w:25 marzo|25 marzo]] [[w:1925|1925]], quando l'ingegnere scozzese [[w:John Logie Baird|John Logie Baird]] ne diede dimostrazione nel centro commerciale Selfridges di [[w:Londra|Londra]].
==Storia tecnologica==
==== Televisione elettromeccanica ====
Nella dimostrazione di Baird le immagini in movimento rappresentavano delle [[w:Silhouette (fotografia)|silhouette]], avevano cioè solo due tonalità di grigio.<br />
La trasmissione a distanza di immagini in movimento con una vasta gamma di grigi, quelle che comunemente chiamiamo in ''bianco e nero'', riuscì a realizzarla il [[w:2 ottobre|2 ottobre]] [[w:1925|1925]].<br />
La trasmissione avvenne dal suo laboratorio alla stanza a fianco. Si trattava della ripresa di un viso di un giovane ([[w:William Taynton|William Taynton]], il suo fattorino) che si era prestato per l'esperimento. La risoluzione verticale dell'immagine televisiva era di 30 linee e la frequenza delle immagini era di 5 [[w:frame al secondo|immagini al secondo]].<br />
Il [[w:26 gennaio|26 gennaio]] [[w:1926|1926]] Baird diede una nuova dimostrazione pubblica di televisione nel suo laboratorio di Londra ai membri del Royal Institution e alla stampa appositamente convenuti.<br />
Nel [[w:1927|1927]] trasmise la televisione da Londra a [[w:Glasgow|Glasgow]] (700 km di distanza) attraverso una normale linea telefonica in cavo. Nel [[w:1928|1928]] realizzò la prima trasmissione televisiva transoceanica, da Londra a [[w:New York|New York]].<br />
Sempre nel 1928 riuscì a trasmettere le prime immagini a colori.
La televisione di Baird fu in seguito definita ''televisione elettromeccanica'' perché l'apparecchio di ripresa delle immagini e quello di visione si basavano su un dispositivo elettromeccanico inventato il [[w:24 dicembre|24 dicembre]] [[w:1883|1883]] da [[w:Paul Gottlieb Nipkow|Paul Gottlieb Nipkow]], il [[w:disco di Nipkow|disco di Nipkow]].<br />
Fu definita elettromeccanica per differenziarla dalla ''televisione elettronica'' inventata negli anni seguenti e tuttora utilizzata.<br />
La televisione elettromeccanica era una televisione ancora ad uno stadio embrionale che si diffuse solo in alcuni Stati del mondo e in aree geografiche molto limitate. In Italia non si diffuse, fu solo sperimentata.<br />
Già nel [[w:1939|1939]] fu completamente dismessa sostituita dalla televisione elettronica.
==== Televisione elettronica ====
La televisione elettronica fu realizzata per la prima volta il [[w:7 settembre|7settembre]] [[w:1927|1927]] dall'inventore [[w:USA|americano]] [[w:Philo Farnsworth|Philo Farnsworth]] nel proprio laboratorio di [[w:San Francisco|San Francisco]].<br />
La definizione è dovuta al fatto che sia l'apparecchio di ripresa delle immagini che quello di visione erano realizzati con un dispositivo elettronico, il [[w:tubo a raggi catodici|tubo a raggi catodici]], inventato dal fisico [[w:Germania|tedesco]] [[w:Ferdinand Braun|Ferdinand Braun]] nel [[w:1897|1897]].<br />
Questa tecnologia è quella tuttora utilizzata.<br />
Oggi però il tubo a raggi catodici è stato sostituito negli apparecchi di ripresa ([[w:telecamera|telecamera]] e videocamera) dal [[w:Charge Coupled Device|CCD]], mentre negli apparecchi di visione ([[w:televisore|televisore]], [[w:monitor (video)|monitor]] e [[w:videoproiettore|videoproiettor]]) si appresta ad essere completamente sostituito dalla tecnologia [[w:Schermo al plasma|al plasma]], [[w:Schermo a cristalli liquidi|a cristalli liquidi]], [[w:OLED|OLED]] e altre ancora in fase sperimentale.
== La televisione in Italia ==
In Italia le prime prove di diffusione della televisione furono effettuate a partire dal [[w:1934|1934]], e, nel [[w:1949|1949]], ci fu già una trasmissione sperimentale dalla [[w:Triennale di Milano|Triennale di Milano]] presentata da [[w:Corrado Mantoni|Corrado]], ma il servizio regolare cominciò soltanto dal [[w:3 gennaio|3 gennaio]] [[w:1954|1954]], a cura della [[RAI]], in bianco e nero.
Il segnale arrivò su tutto il territorio nazionale due anni dopo, e a quel momento gli abbonati erano ancora relativamente pochi - 360.000 - a causa del costo elevato degli apparecchi.
Dagli [[w:anni 1950|anni Cinquanta]] la diffusione della TV crebbe a ritmi stupefacenti, come precedentemente accaduto sul mercato americano.
In quegli anni la televisione era un bene di lusso che pochi italiani potevano permettersi, tanto che i bar o le case dei propri vicini diventarono luoghi prediletti per visioni di gruppo, soprattutto in occasione delle trasmissioni del primo e subito popolarissimo [[w:telequiz|telequiz]] italiano; i primi pionieri furono [[w:Mario Riva|Mario Riva]] con [[w:Il Musichiere|Il Musichiere]], e [[w:Mike Bongiorno|Mike Bongiorno]] con [[w:Lascia o raddoppia?|Lascia o raddoppia?]].
Verso la fine degli anni '50 anche la carta stampata si accorge del nuovo mezzo. Nasce la prima rubrica di critica televisiva: la tiene [[w:Ugo Buzzolan|Ugo Buzzolan]] - già autore del primo originale tv ("La domenica di un fidanzato") - su "La Stampa" di Torino.
Negli anni '60, con il progresso dell'economia, il televisore divenne accessorio di sempre maggior diffusione, sino a raggiungere anche classi sociali meno agiate; l'elevato tasso di [[w:analfabetismo|analfabetismo]] riscontrato fra queste suggerì la messa in onda di [[w:Non è mai troppo tardi|Non è mai troppo tardi]] ([[w:1959|1959]]-[[w:1968|1968]]); un programma di insegnamento elementare condotto dal maestro [[w:Alberto Manzi|Alberto Manzi]] e che, è stato stimato, avrebbe aiutato quasi un milione e mezzo di adulti a conseguire la licenza elementare.
Almeno nella fase iniziale la televisione italiana era una delle più ''pedagogiche'' al mondo. Le sue finalità erano certamente educative e se da un lato, non cercando il consenso dei telespettatori, era considerata ''soporifera'', ha indubbi meriti nei confronti di una situazione di partenza di una nazione arretrata e culturalmente divisa. Non è solo una battuta umoristica dire quindi che, almeno a livello linguistico, "L'unità d'Italia non l'ha fatta Garibaldi, ma l'ha fatta [[w:Mike Bongiorno|Mike Bongiorno]]."
Anche le tappe successive dello sviluppo televisivo italiano indicano un ritardo rispetto agli altri paesi europei: solo nel [[w:1961|1961]] iniziarono le trasmissioni del secondo canale RAI e nel [[w:1979|1979]] nasce la terza rete tv Nel frattempo erano nati i primi tentativi di ''[[Televisioni locali]]''. Nel 1974 una sentenza della [[w:Corte costituzionale|Corte costituzionale]] legittima l'esistenza della [[w:televisione via cavo|televisione via cavo]] per il canale monegasco [[w:Telemontecarlo|Telemontecarlo]],<ref> La questione di legittimità costituzionale che aveva portato alla sentenza della Corte Costituzionale 225 del 1974 era stata sollevata dal pretore di Biella nell'ambito del procedimento penale a carico di Giuseppe Sacchi, proprietario di Telebiella. </ref> ed un'altra due anni dopo, autorizza anche le trasmissioni via etere purché di ambito locale. Anche l'introduzione del colore ([[w:1977|1977]]) avviene circa 10 anni dopo rispetto ai paesi europei più sviluppati e soprattutto agli USA.
Il decennio successivo vide l'affermazione delle emittenti private di [[w:Silvio Berlusconi|Silvio Berlusconi]] e il loro immediato successo (grazie a [[w:Bettino Craxi|Bettino Craxi]], che con un decreto legalizzò la tv privata a carattere nazionale, che prima era illegale per il monopolio di stato [[w:RAI|RAI]]).
La proliferazione di emittenti televisive ha richiesto a più riprese interventi legislativi di regolamentazione, nessuno dei quali è ovviamente uscito indenne da polemiche. L'articolazione delle problematiche innestate è tale da coinvolgere negli argomenti di discussione diritti costituzionali e questioni di opportunità politiche, essendosi addirittura sviluppata una giurisprudenza specialistica (ad esempio le mai rispettate e pluriviolate sentenze della Corte Costituzionale). In particolare si ritiene che la situazione italiana, bocciata da diverse associazioni sovranazionali a causa della presunta concentrazione di mass-media nelle mani di [[w:Silvio Berlusconi|Silvio Berlusconi]], sia in contrasto con il fondamentale articolo 21 della Costituzione (libertà d'espressione), almeno nel delicatissimo campo tv: Rai e soprattutto Mediaset si spartiscono il 90% di risorse pubblicitarie e ascolti, un duopolio che non ha eguali in Europa dove si arriva al massimo al 75%.
L'evoluzione della materia, con il delicatissimo passaggio dalla televisione analogica alla televisione digitale è ora oggetto di un disegno di legge presentato dal ministro Paolo Gentiloni che sposta in avanti il tempo di spegnimento della vecchia tecnologia, ma nello stesso tempo cerca di rispettare sia la ''nuova versione'' direttiva europea [[w:Televisione senza frontiere|Televisione senza frontiere]], sia i "tetti" antitrust indicati dalle pluri violate sentenze della Corte Costituzionale, che impongono la messa di una rete Mediaset sul satellite e la creazione di un canale RAI senza pubblicità (come avvenuto in Gran Bretagna e Portogallo).
Negli anni '80, la [[w:Fininvest|Fininvest]] di [[w:Silvio Berlusconi|Silvio Berlusconi]] ha tre canali [[w:Rete 4|Rete 4]], [[w:Canale 5|Canale 5]] e [[w:Italia 1|Italia 1]].
== Cronologia ==
* [[w:1929|1929]]: iniziano a [[w:Roma|Roma]] e [[w:Milano|Milano]] gli esperimenti di trasmissione delle immagini utilizzando il [[w:Disco di Nipkow|disco di Nipkow]].
* [[w:1932|1932]]: nel [[w:Regno Unito|Regno Unito]] vengono trasmessi programmi sperimentali dalla [[BBC]] col sistema [[Baird]] e successivamente col sistema [[Emitron]] ([[1934]]).
* [[w:1936|1936]]: il [[w:22 marzo|22 marzo]] viene messo in onda dalla [[Germania nazista]] il primo programma televisivo regolare del mondo in occasione della [[XI Olimpiade]] di [[Berlino]].
* [[w:1936|1936]]: inizia in Italia il [[w:monopolio|monopolio]] radiotelevisivo con il [[w:Codice postale|codice postale]] e la convenzione per la concessione in esclusiva delle [[radioaudizioni circolari]] della RAI.
* [[w:1936|1936]]: [[w:2 novembre|2 novembre]]: la [[BBC]] inizia regolari trasmissioni televisive "''in alta definizione''" dall' Alexandra Palace di Londra, alternando inizialmente gli standard televisivi [[Baird]] (240 linee per quadro) ed [[Emi-Marconi]] (405 linee).
* [[w:1937|1937]]: [[w:10 maggio|10 maggio]]: l'incoronazione di Re [[ Giorgio VI]] è il primo evento trasmesso in diretta nella storia della televisione.
* [[w:1939|1939]]: il [[30 aprile]], in occasione dell'inaugurazione della Fiera Mondiale di New York, la [[NBC]] inizia negli USA regolari trasmissioni televisive.
* [[1939]]: il [[22 luglio]] a [[Monte Mario]], vicino a [[Roma]], entra in funzione un trasmettitore sperimentale televisivo dell'[[Eiar]] (Ente italiano per le audizioni radiofoniche) costruito dall'azienda italiana [[SAFAR]], con una potenza di 2 kW.
* [[w:1939|1939]]: [[3 settembre]]: la [[BBC]] sospende i programmi televisivi in seguito allo scoppio della Seconda Guerra Mondiale; a questa data sono circa 20000 gli apparecchi riceventi in funzione nel Regno Unito.
* [[w:1940|1940]]: il [[w:31 maggio|31 maggio]] anche il trasmettittore sperimentale di Roma Monte Mario cessa le trasmissioni per l'approssimarsi dell'entrata in guerra dell'Italia; la grande antenna verrà poi smontata e trafugata durante l'occupazione nazista.
* [[w:1941|1941]]: [[w:1 luglio|1 luglio]]: la NBC americana trasmette il primo spot pubblicitario televisivo (riguarda un orologio)
* [[w:1942|1942]]: in Gennaio le emittenti americane NBC e CBS sopendono le trasmissioni per il coinvolgimento degli USA nella guerra; solo 7000 sono comunque gli apparecchi televisivi in funzione nell'intero Paese, quasi tutti concentrati nella zona di New York.
* [[w:1947|1947]]: i delegati di 60 paesi presenti alla Conferenza mondiale delle radiocomunicazioni di [[Atlantic City]] decidono di chiamare "televisione" (in sigla "TV") la trasmissione a distanza delle immagini in movimento.
* [[w:1954|1954]]: il [[w:3 gennaio|3 gennaio]] alle ore 11.00 ha inizio il servizio televisivo italiano sul ''[[Raiuno|Programma nazionale]]''.
* [[w:1956|1956]]: le [[VII Olimpiade Invernale|VII Olimpiadi invernali]] di [[Cortina d'Ampezzo]] sono le prime ad essere trasmesse in eurovisione. Quattro anni dopo toccherà alle [[XVII Olimpiade|Olimpiadi]] di [[Roma]].
* [[w:1957|1957]]: in Italia nasce la rubrica pubblicitaria ''[[Carosello]]''.
* [[w:1960|1960]]: la tv si diffonde molto rapidamente: in quell'anno è diffusa in cinquantasei paesi (un decennio più tardi, nel [[1970]] saranno pressoché raddoppiati: ben 104). Inoltre con la sentenza n. 59 del [[6 luglio]] 1960 la Corte costituzionale ribadisce la legittimità del monopolio radiotelevisivo pubblico.
* [[w:1961|1961]]: il [[w:4 novembre|4 novembre]] cominciano le trasmissioni del ''[[w:Raidue|Secondo Programma]]''.
* [[w:1964|1964]]: in [[w:California|California]] nasce la prima [[pay-tv]]. Nello stesso anno, la [[XVIII Olimpiade]] di [[Tokyo]] è il primo evento televisivo trasmesso da un [[satellite artificiale|satellite]].
* [[w:1966|1966]]: Nasce [[Telediffusione Italiana Telenapoli]], la prima televisione libera italiana via cavo.(Non tutti i libri di storia della televisione riportano quest'esperienza).
* [[w:1967|1967]]: In Francia e Germania iniziano le trasmissioni a colori.
* [[w:1969|1969]]: tra il [[w:20 luglio|20]] e il [[w:21 luglio|21 luglio]] l'uomo sbarca sulla [[Luna]]: 28 ore consecutive di ''diretta televisiva'' via satellite vengono seguite in mondovisione da più di 500 milioni di persone.
* [[1971]]: [[Telediffusione Italiana Telenapoli]] introduce in Italia il colore nella [[TV via cavo]], con 6 anni d'anticipo rispetto alla [[RAI]]. In Italia inizia a trasmettere la televisione privata [[Telebiella]] che è di fatto riconosciuta come la prima emittente libera italiana.
* 1972((RAI)), decide a sorpresa di trasmettere le Olimpiadi tedesche a colori, per decidere se utilizzare il sistema PAL o SECAM, infatti in contemporanea, sul Nazionale (Attuale RAI UNO), si vedeva il PAL, ed in contemporanea sul SECONDO (Attuale RAI DUE), in SECAM, tale decisione prese in contropiede i francesi, che di fretta inventarono adattarono velocemente il televisori SECAM con lo Standard di trasmissioni usato in Italia. Poi fu deciso per il PAL.
* [[1974]]: Il [[10 luglio]] la sentenza 225<ref>[http://www.giurcost.org/decisioni/1974/0225s-74.html La sentenza n. 225]</ref> della corte costituzionale e la sentenza 226 <ref>[http://www.giurcost.org/decisioni/1974/0226s-74.html la sentenza n. 226] </ref>legittimano di fatto la [[televisione via cavo]] e la ripetizione in Italia delle [[televisioni estere in lingua italiana]]. Contemporaneamente le due sentenze stabiliscono le condizioni minime per considerare il monopolio radiotelevisivo pubblico per le trasmissioni via etere in ambito nazionale conforme ai principi costituzionali; Nel contempo nascono le prime televisioni libere italiane via etere (verranno legittimate 2 anni dopo): [[Canale 21]] (Napoli), [[Telealtomilanese]] ([[Busto Arsizio]]), [[GBR]] (Roma), iniziarono anche le trasmissioni di Telemontecarlo, come LA7.
* [[1975]]: il [[14 aprile]] 1975 la legge 103/75<ref> [http://www.agcom.it/L_naz/l103_75.htm la legge 103/75], </ref> la cosiddetta ''legge di [[riforma della RAI del 1975|riforma della RAI]]'', segna un cambiamento epocale nella storia della televisione; la tv di Stato passa dal controllo del Governo a quello del [[Parlamento italiano|Parlamento]]: nasce ufficialmente la ''[[lottizzazione]]''; si progetta la costruzione di una terza rete pubblica.
* [[1976]]: con la sentenza n. 202 del [[28 luglio]] si arriva al superamento della legge di riforma della Rai del 1975 e la legittimazione delle emittenti private via etere in ambito locale. Il [[31 dicembre]] va in onda l'ultima puntata di ''[[Carosello]]''. Termina dopo vent'anni quindi, la seguitissima trasmissione pubblicitaria di ''prima serata'' che tanto successo aveva riscosso sia nella fascia adulta che tra i più piccoli ''teleutenti''. Nasce nel quartiere di [[Milano 2]] ([[Segrate]]) l'emittente [[Telemilanocavo]], fondata da Giacomo Properzj e Alceo Moretti. Due anni dopo l'emittente sarà comprata da Silvio Berlusconi.
* [[1976]]: l'emittente televisiva [[TVS Telexpress]] del gruppo toscano Marcucci, già ripetitorista di [[Telemontecarlo]] in Italia, trasmette a marzo, in diretta, il [[Rally de Il Ciocco]], annettendo alcuni temporaneamente alcuni ripetitori di TMC. I telespettatori di Milano, Bologna, Firenze, Roma, Napoli e Bari, assistono quindi alla prima diretta "nazionale" privata italiana.
* [[1977]]: la RAI introduce nella tv italiana via etere il colore, già presente da tempo in altri paesi (le prime videocamere a colori, negli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]], erano già in circolazione sperimentale durante la [[seconda guerra mondiale]]). A Legnano il 3 novembre comincia le trasmissioni Antenna3, emittente di proprietà di [[Renzo Villa]] e [[Enzo Tortora]].
* [[1979]]: il [[15 dicembre]] iniziano le trasmissioni di [[Raitre]].
* [[1980]]: [[TeleMilano]], viene trasformata in capofila del network nazionale [[Canale 5]]. Il circuito ''PIN - Primarete Indipendente'' del gruppo [[Rizzoli]] dà vita al primo [[telegiornale]] nazionale privato: ''Contatto'', diretto da [[Maurizio Costanzo]].
* [[1985]]: iniziano i primi esperimenti di [[HDTV|TV ad alta definizione]]: vengono realizzati alcuni videoclip e documentari, ma l'idea non trova ancora realizzazione pratica perché la tecnologia ancora non è diffusa commercialmente su larga scala.
* [[1994]]: il formato tv passa dai 4/3 (rapporto fra larghezza e altezza) ai 16/9, avvicinandosi ai formati panoramici utilizzati solitamente nel [[cinema]].
* [[1997]]: compare sul mercato il primo televisore al [[Plasma (fisica)|plasma]].
* [[2000]]: la tecnologia [[LCD]] (''Liquid Crystal Display''), nata per i [[monitor]] dei [[personal computer]], viene adottata anche nella costruzione degli apparecchi televisivi.
* [[2002]]: nasce [[OrfeoTv]], la prima televisione di strada - [[Telestreet]] che trasmette il proprio segnale su un cono d'ombra del centro di [[Bologna]].
* [[2003]]: il [[1 dicembre]] il [[network]] televisivo [[Mediaset]] comincia le trasmissioni [[Digitale (informatica)|digitali]] terrestri.
* [[2004]]: il [[3 gennaio]], cinquant'anni dopo la nascita della televisione italiana, la RAI inizia a sua volta il servizio di [[trasmissione digitale terrestre]]; il [[6 febbraio]] nasce [[Sportitalia]], un canale televisivo gratuito interamente dedicato allo sport.
* [[2005]]: la RAI inizia a Torino la sperimentazione della TV Mobile, basata sullo standard [[DVB-H]] da poco pubblicato.
* [[2005]]: [[Mediaset]] e [[LA7]] lanciano un nuovo servizio sul digitale terrestre: la pay-per-view di vari eventi (partite di serie A, film, concerti...).
* [[2006]]: L'emittente satellitare [[SKY Italia]] inizia a trasmettere eventi in [[HDTV|Alta Definizione]] su quattro canali tematici.Veicolo per fare conoscere la nuova tecnologia sono proprio le partite dei mondiali di calcio.
==Note==
<References/>
==Voci correlate==
*[[Televisione]]
==Bibliografia==
*[[Aldo Grasso]], "Storia della televisione italiana. Nuova edizione aggiornata", Garzanti, Milano, 2004, ISBN 88-11-74031-2
*[[Franco Monteleone]], "Storia della radio e della televisione in Italia. Un secolo di costume, società e politica. Nuova edizione aggiornata" , Marsilio, Venezia, 2003, ISBN 8831772309
*[[Annamaria Ghedina]], "Da Gregorio a Berlusconi. La vera storia della televisione libera", Vittorio Pironti Editore, Napoli, 2003
== Collegamenti esterni ==
* [http://www.radiomarconi.com/marconi/monoscopio2/storia.html Storia della televisione da un punto di vista tecnologico]
* [http://www.sorrisi.com/sorrisi/scheda/art023001005815.jsp Storia della televisione] sul sito di ''TV Sorrisi e Canzoni''
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/* La televisione in Italia */
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{{risorsa|tipo=lezione|materia1=Storia della radio e della televisione}}
La nascita della '''storia della televisione''' può essere fatta risalire al [[w:25 marzo|25 marzo]] [[w:1925|1925]], quando l'ingegnere scozzese [[w:John Logie Baird|John Logie Baird]] ne diede dimostrazione nel centro commerciale Selfridges di [[w:Londra|Londra]].
==Storia tecnologica==
==== Televisione elettromeccanica ====
Nella dimostrazione di Baird le immagini in movimento rappresentavano delle [[w:Silhouette (fotografia)|silhouette]], avevano cioè solo due tonalità di grigio.<br />
La trasmissione a distanza di immagini in movimento con una vasta gamma di grigi, quelle che comunemente chiamiamo in ''bianco e nero'', riuscì a realizzarla il [[w:2 ottobre|2 ottobre]] [[w:1925|1925]].<br />
La trasmissione avvenne dal suo laboratorio alla stanza a fianco. Si trattava della ripresa di un viso di un giovane ([[w:William Taynton|William Taynton]], il suo fattorino) che si era prestato per l'esperimento. La risoluzione verticale dell'immagine televisiva era di 30 linee e la frequenza delle immagini era di 5 [[w:frame al secondo|immagini al secondo]].<br />
Il [[w:26 gennaio|26 gennaio]] [[w:1926|1926]] Baird diede una nuova dimostrazione pubblica di televisione nel suo laboratorio di Londra ai membri del Royal Institution e alla stampa appositamente convenuti.<br />
Nel [[w:1927|1927]] trasmise la televisione da Londra a [[w:Glasgow|Glasgow]] (700 km di distanza) attraverso una normale linea telefonica in cavo. Nel [[w:1928|1928]] realizzò la prima trasmissione televisiva transoceanica, da Londra a [[w:New York|New York]].<br />
Sempre nel 1928 riuscì a trasmettere le prime immagini a colori.
La televisione di Baird fu in seguito definita ''televisione elettromeccanica'' perché l'apparecchio di ripresa delle immagini e quello di visione si basavano su un dispositivo elettromeccanico inventato il [[w:24 dicembre|24 dicembre]] [[w:1883|1883]] da [[w:Paul Gottlieb Nipkow|Paul Gottlieb Nipkow]], il [[w:disco di Nipkow|disco di Nipkow]].<br />
Fu definita elettromeccanica per differenziarla dalla ''televisione elettronica'' inventata negli anni seguenti e tuttora utilizzata.<br />
La televisione elettromeccanica era una televisione ancora ad uno stadio embrionale che si diffuse solo in alcuni Stati del mondo e in aree geografiche molto limitate. In Italia non si diffuse, fu solo sperimentata.<br />
Già nel [[w:1939|1939]] fu completamente dismessa sostituita dalla televisione elettronica.
==== Televisione elettronica ====
La televisione elettronica fu realizzata per la prima volta il [[w:7 settembre|7settembre]] [[w:1927|1927]] dall'inventore [[w:USA|americano]] [[w:Philo Farnsworth|Philo Farnsworth]] nel proprio laboratorio di [[w:San Francisco|San Francisco]].<br />
La definizione è dovuta al fatto che sia l'apparecchio di ripresa delle immagini che quello di visione erano realizzati con un dispositivo elettronico, il [[w:tubo a raggi catodici|tubo a raggi catodici]], inventato dal fisico [[w:Germania|tedesco]] [[w:Ferdinand Braun|Ferdinand Braun]] nel [[w:1897|1897]].<br />
Questa tecnologia è quella tuttora utilizzata.<br />
Oggi però il tubo a raggi catodici è stato sostituito negli apparecchi di ripresa ([[w:telecamera|telecamera]] e videocamera) dal [[w:Charge Coupled Device|CCD]], mentre negli apparecchi di visione ([[w:televisore|televisore]], [[w:monitor (video)|monitor]] e [[w:videoproiettore|videoproiettor]]) si appresta ad essere completamente sostituito dalla tecnologia [[w:Schermo al plasma|al plasma]], [[w:Schermo a cristalli liquidi|a cristalli liquidi]], [[w:OLED|OLED]] e altre ancora in fase sperimentale.
== La televisione in Italia ==
In Italia le prime prove di diffusione della televisione furono effettuate a partire dal [[w:1934|1934]], e, nel [[w:1949|1949]], ci fu già una trasmissione sperimentale dalla [[w:Triennale di Milano|Triennale di Milano]] presentata da [[w:Corrado Mantoni|Corrado]], ma il servizio regolare cominciò soltanto dal [[w:3 gennaio|3 gennaio]] [[w:1954|1954]] del [[w:Rai 1|Programma Nazionale]], a cura della [[RAI]], in bianco e nero.
Il segnale arrivò su tutto il territorio nazionale due anni dopo, e a quel momento gli abbonati erano ancora relativamente pochi - 360.000 - a causa del costo elevato degli apparecchi.
Dagli [[w:anni 1950|anni Cinquanta]] la diffusione della TV crebbe a ritmi stupefacenti, come precedentemente accaduto sul mercato americano.
In quegli anni la televisione era un bene di lusso che pochi italiani potevano permettersi, tanto che i bar o le case dei propri vicini diventarono luoghi prediletti per visioni di gruppo, soprattutto in occasione delle trasmissioni del primo e subito popolarissimo [[w:telequiz|telequiz]] italiano; i primi pionieri furono [[w:Mario Riva|Mario Riva]] con [[w:Il Musichiere|Il Musichiere]], e [[w:Mike Bongiorno|Mike Bongiorno]] con [[w:Lascia o raddoppia?|Lascia o raddoppia?]].
Verso la fine degli anni '50 anche la carta stampata si accorge del nuovo mezzo. Nasce la prima rubrica di critica televisiva: la tiene [[w:Ugo Buzzolan|Ugo Buzzolan]] - già autore del primo originale tv ("La domenica di un fidanzato") - su "La Stampa" di Torino.
Negli anni '60, con il progresso dell'economia, il televisore divenne accessorio di sempre maggior diffusione, sino a raggiungere anche classi sociali meno agiate; l'elevato tasso di [[w:analfabetismo|analfabetismo]] riscontrato fra queste suggerì la messa in onda di [[w:Non è mai troppo tardi|Non è mai troppo tardi]] ([[w:1959|1959]]-[[w:1968|1968]]); un programma di insegnamento elementare condotto dal maestro [[w:Alberto Manzi|Alberto Manzi]] e che, è stato stimato, avrebbe aiutato quasi un milione e mezzo di adulti a conseguire la licenza elementare.
Almeno nella fase iniziale la televisione italiana era una delle più ''pedagogiche'' al mondo. Le sue finalità erano certamente educative e se da un lato, non cercando il consenso dei telespettatori, era considerata ''soporifera'', ha indubbi meriti nei confronti di una situazione di partenza di una nazione arretrata e culturalmente divisa. Non è solo una battuta umoristica dire quindi che, almeno a livello linguistico, "L'unità d'Italia non l'ha fatta Garibaldi, ma l'ha fatta [[w:Mike Bongiorno|Mike Bongiorno]]."
Anche le tappe successive dello sviluppo televisivo italiano indicano un ritardo rispetto agli altri paesi europei: solo nel [[w:1961|1961]] iniziarono le trasmissioni del secondo canale RAI e nel [[w:1979|1979]] nasce la terza rete tv Nel frattempo erano nati i primi tentativi di ''[[Televisioni locali]]''. Nel 1974 una sentenza della [[w:Corte costituzionale|Corte costituzionale]] legittima l'esistenza della [[w:televisione via cavo|televisione via cavo]] per il canale monegasco [[w:Telemontecarlo|Telemontecarlo]],<ref> La questione di legittimità costituzionale che aveva portato alla sentenza della Corte Costituzionale 225 del 1974 era stata sollevata dal pretore di Biella nell'ambito del procedimento penale a carico di Giuseppe Sacchi, proprietario di Telebiella. </ref> ed un'altra due anni dopo, autorizza anche le trasmissioni via etere purché di ambito locale. Anche l'introduzione del colore ([[w:1977|1977]]) avviene circa 10 anni dopo rispetto ai paesi europei più sviluppati e soprattutto agli USA.
Il decennio successivo vide l'affermazione delle emittenti private di [[w:Silvio Berlusconi|Silvio Berlusconi]] e il loro immediato successo (grazie a [[w:Bettino Craxi|Bettino Craxi]], che con un decreto legalizzò la tv privata a carattere nazionale, che prima era illegale per il monopolio di stato [[w:RAI|RAI]]).
La proliferazione di emittenti televisive ha richiesto a più riprese interventi legislativi di regolamentazione, nessuno dei quali è ovviamente uscito indenne da polemiche. L'articolazione delle problematiche innestate è tale da coinvolgere negli argomenti di discussione diritti costituzionali e questioni di opportunità politiche, essendosi addirittura sviluppata una giurisprudenza specialistica (ad esempio le mai rispettate e pluriviolate sentenze della Corte Costituzionale). In particolare si ritiene che la situazione italiana, bocciata da diverse associazioni sovranazionali a causa della presunta concentrazione di mass-media nelle mani di [[w:Silvio Berlusconi|Silvio Berlusconi]], sia in contrasto con il fondamentale articolo 21 della Costituzione (libertà d'espressione), almeno nel delicatissimo campo tv: Rai e soprattutto Mediaset si spartiscono il 90% di risorse pubblicitarie e ascolti, un duopolio che non ha eguali in Europa dove si arriva al massimo al 75%.
L'evoluzione della materia, con il delicatissimo passaggio dalla televisione analogica alla televisione digitale è ora oggetto di un disegno di legge presentato dal ministro Paolo Gentiloni che sposta in avanti il tempo di spegnimento della vecchia tecnologia, ma nello stesso tempo cerca di rispettare sia la ''nuova versione'' direttiva europea [[w:Televisione senza frontiere|Televisione senza frontiere]], sia i "tetti" antitrust indicati dalle pluri violate sentenze della Corte Costituzionale, che impongono la messa di una rete Mediaset sul satellite e la creazione di un canale RAI senza pubblicità (come avvenuto in Gran Bretagna e Portogallo).
Negli anni '80, la [[w:Fininvest|Fininvest]] di [[w:Silvio Berlusconi|Silvio Berlusconi]] ha tre canali [[w:Rete 4|Rete 4]], [[w:Canale 5|Canale 5]] e [[w:Italia 1|Italia 1]].
== Cronologia ==
* [[w:1929|1929]]: iniziano a [[w:Roma|Roma]] e [[w:Milano|Milano]] gli esperimenti di trasmissione delle immagini utilizzando il [[w:Disco di Nipkow|disco di Nipkow]].
* [[w:1932|1932]]: nel [[w:Regno Unito|Regno Unito]] vengono trasmessi programmi sperimentali dalla [[BBC]] col sistema [[Baird]] e successivamente col sistema [[Emitron]] ([[1934]]).
* [[w:1936|1936]]: il [[w:22 marzo|22 marzo]] viene messo in onda dalla [[Germania nazista]] il primo programma televisivo regolare del mondo in occasione della [[XI Olimpiade]] di [[Berlino]].
* [[w:1936|1936]]: inizia in Italia il [[w:monopolio|monopolio]] radiotelevisivo con il [[w:Codice postale|codice postale]] e la convenzione per la concessione in esclusiva delle [[radioaudizioni circolari]] della RAI.
* [[w:1936|1936]]: [[w:2 novembre|2 novembre]]: la [[BBC]] inizia regolari trasmissioni televisive "''in alta definizione''" dall' Alexandra Palace di Londra, alternando inizialmente gli standard televisivi [[Baird]] (240 linee per quadro) ed [[Emi-Marconi]] (405 linee).
* [[w:1937|1937]]: [[w:10 maggio|10 maggio]]: l'incoronazione di Re [[ Giorgio VI]] è il primo evento trasmesso in diretta nella storia della televisione.
* [[w:1939|1939]]: il [[30 aprile]], in occasione dell'inaugurazione della Fiera Mondiale di New York, la [[NBC]] inizia negli USA regolari trasmissioni televisive.
* [[1939]]: il [[22 luglio]] a [[Monte Mario]], vicino a [[Roma]], entra in funzione un trasmettitore sperimentale televisivo dell'[[Eiar]] (Ente italiano per le audizioni radiofoniche) costruito dall'azienda italiana [[SAFAR]], con una potenza di 2 kW.
* [[w:1939|1939]]: [[3 settembre]]: la [[BBC]] sospende i programmi televisivi in seguito allo scoppio della Seconda Guerra Mondiale; a questa data sono circa 20000 gli apparecchi riceventi in funzione nel Regno Unito.
* [[w:1940|1940]]: il [[w:31 maggio|31 maggio]] anche il trasmettittore sperimentale di Roma Monte Mario cessa le trasmissioni per l'approssimarsi dell'entrata in guerra dell'Italia; la grande antenna verrà poi smontata e trafugata durante l'occupazione nazista.
* [[w:1941|1941]]: [[w:1 luglio|1 luglio]]: la NBC americana trasmette il primo spot pubblicitario televisivo (riguarda un orologio)
* [[w:1942|1942]]: in Gennaio le emittenti americane NBC e CBS sopendono le trasmissioni per il coinvolgimento degli USA nella guerra; solo 7000 sono comunque gli apparecchi televisivi in funzione nell'intero Paese, quasi tutti concentrati nella zona di New York.
* [[w:1947|1947]]: i delegati di 60 paesi presenti alla Conferenza mondiale delle radiocomunicazioni di [[Atlantic City]] decidono di chiamare "televisione" (in sigla "TV") la trasmissione a distanza delle immagini in movimento.
* [[w:1954|1954]]: il [[w:3 gennaio|3 gennaio]] alle ore 11.00 ha inizio il servizio televisivo italiano sul ''[[Raiuno|Programma nazionale]]''.
* [[w:1956|1956]]: le [[VII Olimpiade Invernale|VII Olimpiadi invernali]] di [[Cortina d'Ampezzo]] sono le prime ad essere trasmesse in eurovisione. Quattro anni dopo toccherà alle [[XVII Olimpiade|Olimpiadi]] di [[Roma]].
* [[w:1957|1957]]: in Italia nasce la rubrica pubblicitaria ''[[Carosello]]''.
* [[w:1960|1960]]: la tv si diffonde molto rapidamente: in quell'anno è diffusa in cinquantasei paesi (un decennio più tardi, nel [[1970]] saranno pressoché raddoppiati: ben 104). Inoltre con la sentenza n. 59 del [[6 luglio]] 1960 la Corte costituzionale ribadisce la legittimità del monopolio radiotelevisivo pubblico.
* [[w:1961|1961]]: il [[w:4 novembre|4 novembre]] cominciano le trasmissioni del ''[[w:Raidue|Secondo Programma]]''.
* [[w:1964|1964]]: in [[w:California|California]] nasce la prima [[pay-tv]]. Nello stesso anno, la [[XVIII Olimpiade]] di [[Tokyo]] è il primo evento televisivo trasmesso da un [[satellite artificiale|satellite]].
* [[w:1966|1966]]: Nasce [[Telediffusione Italiana Telenapoli]], la prima televisione libera italiana via cavo.(Non tutti i libri di storia della televisione riportano quest'esperienza).
* [[w:1967|1967]]: In Francia e Germania iniziano le trasmissioni a colori.
* [[w:1969|1969]]: tra il [[w:20 luglio|20]] e il [[w:21 luglio|21 luglio]] l'uomo sbarca sulla [[Luna]]: 28 ore consecutive di ''diretta televisiva'' via satellite vengono seguite in mondovisione da più di 500 milioni di persone.
* [[1971]]: [[Telediffusione Italiana Telenapoli]] introduce in Italia il colore nella [[TV via cavo]], con 6 anni d'anticipo rispetto alla [[RAI]]. In Italia inizia a trasmettere la televisione privata [[Telebiella]] che è di fatto riconosciuta come la prima emittente libera italiana.
* 1972((RAI)), decide a sorpresa di trasmettere le Olimpiadi tedesche a colori, per decidere se utilizzare il sistema PAL o SECAM, infatti in contemporanea, sul Nazionale (Attuale RAI UNO), si vedeva il PAL, ed in contemporanea sul SECONDO (Attuale RAI DUE), in SECAM, tale decisione prese in contropiede i francesi, che di fretta inventarono adattarono velocemente il televisori SECAM con lo Standard di trasmissioni usato in Italia. Poi fu deciso per il PAL.
* [[1974]]: Il [[10 luglio]] la sentenza 225<ref>[http://www.giurcost.org/decisioni/1974/0225s-74.html La sentenza n. 225]</ref> della corte costituzionale e la sentenza 226 <ref>[http://www.giurcost.org/decisioni/1974/0226s-74.html la sentenza n. 226] </ref>legittimano di fatto la [[televisione via cavo]] e la ripetizione in Italia delle [[televisioni estere in lingua italiana]]. Contemporaneamente le due sentenze stabiliscono le condizioni minime per considerare il monopolio radiotelevisivo pubblico per le trasmissioni via etere in ambito nazionale conforme ai principi costituzionali; Nel contempo nascono le prime televisioni libere italiane via etere (verranno legittimate 2 anni dopo): [[Canale 21]] (Napoli), [[Telealtomilanese]] ([[Busto Arsizio]]), [[GBR]] (Roma), iniziarono anche le trasmissioni di Telemontecarlo, come LA7.
* [[1975]]: il [[14 aprile]] 1975 la legge 103/75<ref> [http://www.agcom.it/L_naz/l103_75.htm la legge 103/75], </ref> la cosiddetta ''legge di [[riforma della RAI del 1975|riforma della RAI]]'', segna un cambiamento epocale nella storia della televisione; la tv di Stato passa dal controllo del Governo a quello del [[Parlamento italiano|Parlamento]]: nasce ufficialmente la ''[[lottizzazione]]''; si progetta la costruzione di una terza rete pubblica.
* [[1976]]: con la sentenza n. 202 del [[28 luglio]] si arriva al superamento della legge di riforma della Rai del 1975 e la legittimazione delle emittenti private via etere in ambito locale. Il [[31 dicembre]] va in onda l'ultima puntata di ''[[Carosello]]''. Termina dopo vent'anni quindi, la seguitissima trasmissione pubblicitaria di ''prima serata'' che tanto successo aveva riscosso sia nella fascia adulta che tra i più piccoli ''teleutenti''. Nasce nel quartiere di [[Milano 2]] ([[Segrate]]) l'emittente [[Telemilanocavo]], fondata da Giacomo Properzj e Alceo Moretti. Due anni dopo l'emittente sarà comprata da Silvio Berlusconi.
* [[1976]]: l'emittente televisiva [[TVS Telexpress]] del gruppo toscano Marcucci, già ripetitorista di [[Telemontecarlo]] in Italia, trasmette a marzo, in diretta, il [[Rally de Il Ciocco]], annettendo alcuni temporaneamente alcuni ripetitori di TMC. I telespettatori di Milano, Bologna, Firenze, Roma, Napoli e Bari, assistono quindi alla prima diretta "nazionale" privata italiana.
* [[1977]]: la RAI introduce nella tv italiana via etere il colore, già presente da tempo in altri paesi (le prime videocamere a colori, negli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]], erano già in circolazione sperimentale durante la [[seconda guerra mondiale]]). A Legnano il 3 novembre comincia le trasmissioni Antenna3, emittente di proprietà di [[Renzo Villa]] e [[Enzo Tortora]].
* [[1979]]: il [[15 dicembre]] iniziano le trasmissioni di [[Raitre]].
* [[1980]]: [[TeleMilano]], viene trasformata in capofila del network nazionale [[Canale 5]]. Il circuito ''PIN - Primarete Indipendente'' del gruppo [[Rizzoli]] dà vita al primo [[telegiornale]] nazionale privato: ''Contatto'', diretto da [[Maurizio Costanzo]].
* [[1985]]: iniziano i primi esperimenti di [[HDTV|TV ad alta definizione]]: vengono realizzati alcuni videoclip e documentari, ma l'idea non trova ancora realizzazione pratica perché la tecnologia ancora non è diffusa commercialmente su larga scala.
* [[1994]]: il formato tv passa dai 4/3 (rapporto fra larghezza e altezza) ai 16/9, avvicinandosi ai formati panoramici utilizzati solitamente nel [[cinema]].
* [[1997]]: compare sul mercato il primo televisore al [[Plasma (fisica)|plasma]].
* [[2000]]: la tecnologia [[LCD]] (''Liquid Crystal Display''), nata per i [[monitor]] dei [[personal computer]], viene adottata anche nella costruzione degli apparecchi televisivi.
* [[2002]]: nasce [[OrfeoTv]], la prima televisione di strada - [[Telestreet]] che trasmette il proprio segnale su un cono d'ombra del centro di [[Bologna]].
* [[2003]]: il [[1 dicembre]] il [[network]] televisivo [[Mediaset]] comincia le trasmissioni [[Digitale (informatica)|digitali]] terrestri.
* [[2004]]: il [[3 gennaio]], cinquant'anni dopo la nascita della televisione italiana, la RAI inizia a sua volta il servizio di [[trasmissione digitale terrestre]]; il [[6 febbraio]] nasce [[Sportitalia]], un canale televisivo gratuito interamente dedicato allo sport.
* [[2005]]: la RAI inizia a Torino la sperimentazione della TV Mobile, basata sullo standard [[DVB-H]] da poco pubblicato.
* [[2005]]: [[Mediaset]] e [[LA7]] lanciano un nuovo servizio sul digitale terrestre: la pay-per-view di vari eventi (partite di serie A, film, concerti...).
* [[2006]]: L'emittente satellitare [[SKY Italia]] inizia a trasmettere eventi in [[HDTV|Alta Definizione]] su quattro canali tematici.Veicolo per fare conoscere la nuova tecnologia sono proprio le partite dei mondiali di calcio.
==Note==
<References/>
==Voci correlate==
*[[Televisione]]
==Bibliografia==
*[[Aldo Grasso]], "Storia della televisione italiana. Nuova edizione aggiornata", Garzanti, Milano, 2004, ISBN 88-11-74031-2
*[[Franco Monteleone]], "Storia della radio e della televisione in Italia. Un secolo di costume, società e politica. Nuova edizione aggiornata" , Marsilio, Venezia, 2003, ISBN 8831772309
*[[Annamaria Ghedina]], "Da Gregorio a Berlusconi. La vera storia della televisione libera", Vittorio Pironti Editore, Napoli, 2003
== Collegamenti esterni ==
* [http://www.radiomarconi.com/marconi/monoscopio2/storia.html Storia della televisione da un punto di vista tecnologico]
* [http://www.sorrisi.com/sorrisi/scheda/art023001005815.jsp Storia della televisione] sul sito di ''TV Sorrisi e Canzoni''
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151.41.201.4
/* La televisione in Italia */
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{{risorsa|tipo=lezione|materia1=Storia della radio e della televisione}}
La nascita della '''storia della televisione''' può essere fatta risalire al [[w:25 marzo|25 marzo]] [[w:1925|1925]], quando l'ingegnere scozzese [[w:John Logie Baird|John Logie Baird]] ne diede dimostrazione nel centro commerciale Selfridges di [[w:Londra|Londra]].
==Storia tecnologica==
==== Televisione elettromeccanica ====
Nella dimostrazione di Baird le immagini in movimento rappresentavano delle [[w:Silhouette (fotografia)|silhouette]], avevano cioè solo due tonalità di grigio.<br />
La trasmissione a distanza di immagini in movimento con una vasta gamma di grigi, quelle che comunemente chiamiamo in ''bianco e nero'', riuscì a realizzarla il [[w:2 ottobre|2 ottobre]] [[w:1925|1925]].<br />
La trasmissione avvenne dal suo laboratorio alla stanza a fianco. Si trattava della ripresa di un viso di un giovane ([[w:William Taynton|William Taynton]], il suo fattorino) che si era prestato per l'esperimento. La risoluzione verticale dell'immagine televisiva era di 30 linee e la frequenza delle immagini era di 5 [[w:frame al secondo|immagini al secondo]].<br />
Il [[w:26 gennaio|26 gennaio]] [[w:1926|1926]] Baird diede una nuova dimostrazione pubblica di televisione nel suo laboratorio di Londra ai membri del Royal Institution e alla stampa appositamente convenuti.<br />
Nel [[w:1927|1927]] trasmise la televisione da Londra a [[w:Glasgow|Glasgow]] (700 km di distanza) attraverso una normale linea telefonica in cavo. Nel [[w:1928|1928]] realizzò la prima trasmissione televisiva transoceanica, da Londra a [[w:New York|New York]].<br />
Sempre nel 1928 riuscì a trasmettere le prime immagini a colori.
La televisione di Baird fu in seguito definita ''televisione elettromeccanica'' perché l'apparecchio di ripresa delle immagini e quello di visione si basavano su un dispositivo elettromeccanico inventato il [[w:24 dicembre|24 dicembre]] [[w:1883|1883]] da [[w:Paul Gottlieb Nipkow|Paul Gottlieb Nipkow]], il [[w:disco di Nipkow|disco di Nipkow]].<br />
Fu definita elettromeccanica per differenziarla dalla ''televisione elettronica'' inventata negli anni seguenti e tuttora utilizzata.<br />
La televisione elettromeccanica era una televisione ancora ad uno stadio embrionale che si diffuse solo in alcuni Stati del mondo e in aree geografiche molto limitate. In Italia non si diffuse, fu solo sperimentata.<br />
Già nel [[w:1939|1939]] fu completamente dismessa sostituita dalla televisione elettronica.
==== Televisione elettronica ====
La televisione elettronica fu realizzata per la prima volta il [[w:7 settembre|7settembre]] [[w:1927|1927]] dall'inventore [[w:USA|americano]] [[w:Philo Farnsworth|Philo Farnsworth]] nel proprio laboratorio di [[w:San Francisco|San Francisco]].<br />
La definizione è dovuta al fatto che sia l'apparecchio di ripresa delle immagini che quello di visione erano realizzati con un dispositivo elettronico, il [[w:tubo a raggi catodici|tubo a raggi catodici]], inventato dal fisico [[w:Germania|tedesco]] [[w:Ferdinand Braun|Ferdinand Braun]] nel [[w:1897|1897]].<br />
Questa tecnologia è quella tuttora utilizzata.<br />
Oggi però il tubo a raggi catodici è stato sostituito negli apparecchi di ripresa ([[w:telecamera|telecamera]] e videocamera) dal [[w:Charge Coupled Device|CCD]], mentre negli apparecchi di visione ([[w:televisore|televisore]], [[w:monitor (video)|monitor]] e [[w:videoproiettore|videoproiettor]]) si appresta ad essere completamente sostituito dalla tecnologia [[w:Schermo al plasma|al plasma]], [[w:Schermo a cristalli liquidi|a cristalli liquidi]], [[w:OLED|OLED]] e altre ancora in fase sperimentale.
== La televisione in Italia ==
In Italia le prime prove di diffusione della televisione furono effettuate a partire dal [[w:1934|1934]], e, nel [[w:1949|1949]], ci fu già una trasmissione sperimentale dalla [[w:Triennale di Milano|Triennale di Milano]] presentata da [[w:Corrado Mantoni|Corrado]], ma il servizio regolare cominciò soltanto dal [[w:3 gennaio|3 gennaio]] [[w:1954|1954]] del [[w:Rai 1|Programma Nazionale]], a cura della [[RAI]], in bianco e nero.
Il segnale arrivò su tutto il territorio nazionale due anni dopo, e a quel momento gli abbonati erano ancora relativamente pochi - 360.000 - a causa del costo elevato degli apparecchi.
Dagli [[w:anni 1950|anni Cinquanta]] la diffusione della TV crebbe a ritmi stupefacenti, come precedentemente accaduto sul mercato americano.
In quegli anni la televisione era un bene di lusso che pochi italiani potevano permettersi, tanto che i bar o le case dei propri vicini diventarono luoghi prediletti per visioni di gruppo, soprattutto in occasione delle trasmissioni del primo e subito popolarissimo [[w:telequiz|telequiz]] italiano; i primi pionieri furono [[w:Mario Riva|Mario Riva]] con [[w:Il Musichiere|Il Musichiere]], e [[w:Mike Bongiorno|Mike Bongiorno]] con [[w:Lascia o raddoppia?|Lascia o raddoppia?]].
Verso la fine degli anni '50 anche la carta stampata si accorge del nuovo mezzo. Nasce la prima rubrica di critica televisiva: la tiene [[w:Ugo Buzzolan|Ugo Buzzolan]] - già autore del primo originale tv ("La domenica di un fidanzato") - su "La Stampa" di Torino.
Negli anni '60, con il progresso dell'economia, il televisore divenne accessorio di sempre maggior diffusione, sino a raggiungere anche classi sociali meno agiate; l'elevato tasso di [[w:analfabetismo|analfabetismo]] riscontrato fra queste suggerì la messa in onda di [[w:Non è mai troppo tardi|Non è mai troppo tardi]] ([[w:1959|1959]]-[[w:1968|1968]]); un programma di insegnamento elementare condotto dal maestro [[w:Alberto Manzi|Alberto Manzi]] e che, è stato stimato, avrebbe aiutato quasi un milione e mezzo di adulti a conseguire la licenza elementare.
Almeno nella fase iniziale la televisione italiana era una delle più ''pedagogiche'' al mondo. Le sue finalità erano certamente educative e se da un lato, non cercando il consenso dei telespettatori, era considerata ''soporifera'', ha indubbi meriti nei confronti di una situazione di partenza di una nazione arretrata e culturalmente divisa. Non è solo una battuta umoristica dire quindi che, almeno a livello linguistico, "L'unità d'Italia non l'ha fatta Garibaldi, ma l'ha fatta [[w:Mike Bongiorno|Mike Bongiorno]]."
Anche le tappe successive dello sviluppo televisivo italiano indicano un ritardo rispetto agli altri paesi europei: solo nel [[w:1961|1961]] iniziarono le trasmissioni del [[w:Rai 2|secondo canale]] e nel [[w:1979|1979]] nasce la [[w:Rai 3|Terza Rete RAI]]. Nel 1974 una sentenza della [[w:Corte costituzionale|Corte costituzionale]] legittima l'esistenza della [[w:televisione via cavo|televisione via cavo]] per il canale monegasco [[w:Telemontecarlo|Telemontecarlo]] (accanto ai due canali esteri [[w:TV Koper Capodistria|Koper]] e [[w:RSI|TV Svizzera]], ma ci sono i tentativi per le reti locali.<ref> La questione di legittimità costituzionale che aveva portato alla sentenza della Corte Costituzionale 225 del 1974 era stata sollevata dal pretore di Biella nell'ambito del procedimento penale a carico di Giuseppe Sacchi, proprietario di Telebiella. </ref> ed un'altra due anni dopo, autorizza anche le trasmissioni via etere purché di ambito locale. Anche l'introduzione del colore ([[w:1977|1977]]) avviene circa 10 anni dopo rispetto ai paesi europei più sviluppati e soprattutto agli USA.
Il decennio successivo vide l'affermazione delle emittenti private di [[w:Silvio Berlusconi|Silvio Berlusconi]] e il loro immediato successo (grazie a [[w:Bettino Craxi|Bettino Craxi]], che con un decreto legalizzò la tv privata a carattere nazionale, che prima era illegale per il monopolio di stato [[w:RAI|RAI]]).
La proliferazione di emittenti televisive ha richiesto a più riprese interventi legislativi di regolamentazione, nessuno dei quali è ovviamente uscito indenne da polemiche. L'articolazione delle problematiche innestate è tale da coinvolgere negli argomenti di discussione diritti costituzionali e questioni di opportunità politiche, essendosi addirittura sviluppata una giurisprudenza specialistica (ad esempio le mai rispettate e pluriviolate sentenze della Corte Costituzionale). In particolare si ritiene che la situazione italiana, bocciata da diverse associazioni sovranazionali a causa della presunta concentrazione di mass-media nelle mani di [[w:Silvio Berlusconi|Silvio Berlusconi]], sia in contrasto con il fondamentale articolo 21 della Costituzione (libertà d'espressione), almeno nel delicatissimo campo tv: Rai e soprattutto Mediaset si spartiscono il 90% di risorse pubblicitarie e ascolti, un duopolio che non ha eguali in Europa dove si arriva al massimo al 75%.
L'evoluzione della materia, con il delicatissimo passaggio dalla televisione analogica alla televisione digitale è ora oggetto di un disegno di legge presentato dal ministro Paolo Gentiloni che sposta in avanti il tempo di spegnimento della vecchia tecnologia, ma nello stesso tempo cerca di rispettare sia la ''nuova versione'' direttiva europea [[w:Televisione senza frontiere|Televisione senza frontiere]], sia i "tetti" antitrust indicati dalle pluri violate sentenze della Corte Costituzionale, che impongono la messa di una rete Mediaset sul satellite e la creazione di un canale RAI senza pubblicità (come avvenuto in Gran Bretagna e Portogallo).
Negli anni '80, la [[w:Fininvest|Fininvest]] di [[w:Silvio Berlusconi|Silvio Berlusconi]] ha tre canali [[w:Rete 4|Rete 4]], [[w:Canale 5|Canale 5]] e [[w:Italia 1|Italia 1]].
== Cronologia ==
* [[w:1929|1929]]: iniziano a [[w:Roma|Roma]] e [[w:Milano|Milano]] gli esperimenti di trasmissione delle immagini utilizzando il [[w:Disco di Nipkow|disco di Nipkow]].
* [[w:1932|1932]]: nel [[w:Regno Unito|Regno Unito]] vengono trasmessi programmi sperimentali dalla [[BBC]] col sistema [[Baird]] e successivamente col sistema [[Emitron]] ([[1934]]).
* [[w:1936|1936]]: il [[w:22 marzo|22 marzo]] viene messo in onda dalla [[Germania nazista]] il primo programma televisivo regolare del mondo in occasione della [[XI Olimpiade]] di [[Berlino]].
* [[w:1936|1936]]: inizia in Italia il [[w:monopolio|monopolio]] radiotelevisivo con il [[w:Codice postale|codice postale]] e la convenzione per la concessione in esclusiva delle [[radioaudizioni circolari]] della RAI.
* [[w:1936|1936]]: [[w:2 novembre|2 novembre]]: la [[BBC]] inizia regolari trasmissioni televisive "''in alta definizione''" dall' Alexandra Palace di Londra, alternando inizialmente gli standard televisivi [[Baird]] (240 linee per quadro) ed [[Emi-Marconi]] (405 linee).
* [[w:1937|1937]]: [[w:10 maggio|10 maggio]]: l'incoronazione di Re [[ Giorgio VI]] è il primo evento trasmesso in diretta nella storia della televisione.
* [[w:1939|1939]]: il [[30 aprile]], in occasione dell'inaugurazione della Fiera Mondiale di New York, la [[NBC]] inizia negli USA regolari trasmissioni televisive.
* [[1939]]: il [[22 luglio]] a [[Monte Mario]], vicino a [[Roma]], entra in funzione un trasmettitore sperimentale televisivo dell'[[Eiar]] (Ente italiano per le audizioni radiofoniche) costruito dall'azienda italiana [[SAFAR]], con una potenza di 2 kW.
* [[w:1939|1939]]: [[3 settembre]]: la [[BBC]] sospende i programmi televisivi in seguito allo scoppio della Seconda Guerra Mondiale; a questa data sono circa 20000 gli apparecchi riceventi in funzione nel Regno Unito.
* [[w:1940|1940]]: il [[w:31 maggio|31 maggio]] anche il trasmettittore sperimentale di Roma Monte Mario cessa le trasmissioni per l'approssimarsi dell'entrata in guerra dell'Italia; la grande antenna verrà poi smontata e trafugata durante l'occupazione nazista.
* [[w:1941|1941]]: [[w:1 luglio|1 luglio]]: la NBC americana trasmette il primo spot pubblicitario televisivo (riguarda un orologio)
* [[w:1942|1942]]: in Gennaio le emittenti americane NBC e CBS sopendono le trasmissioni per il coinvolgimento degli USA nella guerra; solo 7000 sono comunque gli apparecchi televisivi in funzione nell'intero Paese, quasi tutti concentrati nella zona di New York.
* [[w:1947|1947]]: i delegati di 60 paesi presenti alla Conferenza mondiale delle radiocomunicazioni di [[Atlantic City]] decidono di chiamare "televisione" (in sigla "TV") la trasmissione a distanza delle immagini in movimento.
* [[w:1954|1954]]: il [[w:3 gennaio|3 gennaio]] alle ore 11.00 ha inizio il servizio televisivo italiano sul ''[[Raiuno|Programma nazionale]]''.
* [[w:1956|1956]]: le [[VII Olimpiade Invernale|VII Olimpiadi invernali]] di [[Cortina d'Ampezzo]] sono le prime ad essere trasmesse in eurovisione. Quattro anni dopo toccherà alle [[XVII Olimpiade|Olimpiadi]] di [[Roma]].
* [[w:1957|1957]]: in Italia nasce la rubrica pubblicitaria ''[[Carosello]]''.
* [[w:1960|1960]]: la tv si diffonde molto rapidamente: in quell'anno è diffusa in cinquantasei paesi (un decennio più tardi, nel [[1970]] saranno pressoché raddoppiati: ben 104). Inoltre con la sentenza n. 59 del [[6 luglio]] 1960 la Corte costituzionale ribadisce la legittimità del monopolio radiotelevisivo pubblico.
* [[w:1961|1961]]: il [[w:4 novembre|4 novembre]] cominciano le trasmissioni del ''[[w:Raidue|Secondo Programma]]''.
* [[w:1964|1964]]: in [[w:California|California]] nasce la prima [[pay-tv]]. Nello stesso anno, la [[XVIII Olimpiade]] di [[Tokyo]] è il primo evento televisivo trasmesso da un [[satellite artificiale|satellite]].
* [[w:1966|1966]]: Nasce [[Telediffusione Italiana Telenapoli]], la prima televisione libera italiana via cavo.(Non tutti i libri di storia della televisione riportano quest'esperienza).
* [[w:1967|1967]]: In Francia e Germania iniziano le trasmissioni a colori.
* [[w:1969|1969]]: tra il [[w:20 luglio|20]] e il [[w:21 luglio|21 luglio]] l'uomo sbarca sulla [[Luna]]: 28 ore consecutive di ''diretta televisiva'' via satellite vengono seguite in mondovisione da più di 500 milioni di persone.
* [[1971]]: [[Telediffusione Italiana Telenapoli]] introduce in Italia il colore nella [[TV via cavo]], con 6 anni d'anticipo rispetto alla [[RAI]]. In Italia inizia a trasmettere la televisione privata [[Telebiella]] che è di fatto riconosciuta come la prima emittente libera italiana.
* 1972((RAI)), decide a sorpresa di trasmettere le Olimpiadi tedesche a colori, per decidere se utilizzare il sistema PAL o SECAM, infatti in contemporanea, sul Nazionale (Attuale RAI UNO), si vedeva il PAL, ed in contemporanea sul SECONDO (Attuale RAI DUE), in SECAM, tale decisione prese in contropiede i francesi, che di fretta inventarono adattarono velocemente il televisori SECAM con lo Standard di trasmissioni usato in Italia. Poi fu deciso per il PAL.
* [[1974]]: Il [[10 luglio]] la sentenza 225<ref>[http://www.giurcost.org/decisioni/1974/0225s-74.html La sentenza n. 225]</ref> della corte costituzionale e la sentenza 226 <ref>[http://www.giurcost.org/decisioni/1974/0226s-74.html la sentenza n. 226] </ref>legittimano di fatto la [[televisione via cavo]] e la ripetizione in Italia delle [[televisioni estere in lingua italiana]]. Contemporaneamente le due sentenze stabiliscono le condizioni minime per considerare il monopolio radiotelevisivo pubblico per le trasmissioni via etere in ambito nazionale conforme ai principi costituzionali; Nel contempo nascono le prime televisioni libere italiane via etere (verranno legittimate 2 anni dopo): [[Canale 21]] (Napoli), [[Telealtomilanese]] ([[Busto Arsizio]]), [[GBR]] (Roma), iniziarono anche le trasmissioni di Telemontecarlo, come LA7.
* [[1975]]: il [[14 aprile]] 1975 la legge 103/75<ref> [http://www.agcom.it/L_naz/l103_75.htm la legge 103/75], </ref> la cosiddetta ''legge di [[riforma della RAI del 1975|riforma della RAI]]'', segna un cambiamento epocale nella storia della televisione; la tv di Stato passa dal controllo del Governo a quello del [[Parlamento italiano|Parlamento]]: nasce ufficialmente la ''[[lottizzazione]]''; si progetta la costruzione di una terza rete pubblica.
* [[1976]]: con la sentenza n. 202 del [[28 luglio]] si arriva al superamento della legge di riforma della Rai del 1975 e la legittimazione delle emittenti private via etere in ambito locale. Il [[31 dicembre]] va in onda l'ultima puntata di ''[[Carosello]]''. Termina dopo vent'anni quindi, la seguitissima trasmissione pubblicitaria di ''prima serata'' che tanto successo aveva riscosso sia nella fascia adulta che tra i più piccoli ''teleutenti''. Nasce nel quartiere di [[Milano 2]] ([[Segrate]]) l'emittente [[Telemilanocavo]], fondata da Giacomo Properzj e Alceo Moretti. Due anni dopo l'emittente sarà comprata da Silvio Berlusconi.
* [[1976]]: l'emittente televisiva [[TVS Telexpress]] del gruppo toscano Marcucci, già ripetitorista di [[Telemontecarlo]] in Italia, trasmette a marzo, in diretta, il [[Rally de Il Ciocco]], annettendo alcuni temporaneamente alcuni ripetitori di TMC. I telespettatori di Milano, Bologna, Firenze, Roma, Napoli e Bari, assistono quindi alla prima diretta "nazionale" privata italiana.
* [[1977]]: la RAI introduce nella tv italiana via etere il colore, già presente da tempo in altri paesi (le prime videocamere a colori, negli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]], erano già in circolazione sperimentale durante la [[seconda guerra mondiale]]). A Legnano il 3 novembre comincia le trasmissioni Antenna3, emittente di proprietà di [[Renzo Villa]] e [[Enzo Tortora]].
* [[1979]]: il [[15 dicembre]] iniziano le trasmissioni di [[Raitre]].
* [[1980]]: [[TeleMilano]], viene trasformata in capofila del network nazionale [[Canale 5]]. Il circuito ''PIN - Primarete Indipendente'' del gruppo [[Rizzoli]] dà vita al primo [[telegiornale]] nazionale privato: ''Contatto'', diretto da [[Maurizio Costanzo]].
* [[1985]]: iniziano i primi esperimenti di [[HDTV|TV ad alta definizione]]: vengono realizzati alcuni videoclip e documentari, ma l'idea non trova ancora realizzazione pratica perché la tecnologia ancora non è diffusa commercialmente su larga scala.
* [[1994]]: il formato tv passa dai 4/3 (rapporto fra larghezza e altezza) ai 16/9, avvicinandosi ai formati panoramici utilizzati solitamente nel [[cinema]].
* [[1997]]: compare sul mercato il primo televisore al [[Plasma (fisica)|plasma]].
* [[2000]]: la tecnologia [[LCD]] (''Liquid Crystal Display''), nata per i [[monitor]] dei [[personal computer]], viene adottata anche nella costruzione degli apparecchi televisivi.
* [[2002]]: nasce [[OrfeoTv]], la prima televisione di strada - [[Telestreet]] che trasmette il proprio segnale su un cono d'ombra del centro di [[Bologna]].
* [[2003]]: il [[1 dicembre]] il [[network]] televisivo [[Mediaset]] comincia le trasmissioni [[Digitale (informatica)|digitali]] terrestri.
* [[2004]]: il [[3 gennaio]], cinquant'anni dopo la nascita della televisione italiana, la RAI inizia a sua volta il servizio di [[trasmissione digitale terrestre]]; il [[6 febbraio]] nasce [[Sportitalia]], un canale televisivo gratuito interamente dedicato allo sport.
* [[2005]]: la RAI inizia a Torino la sperimentazione della TV Mobile, basata sullo standard [[DVB-H]] da poco pubblicato.
* [[2005]]: [[Mediaset]] e [[LA7]] lanciano un nuovo servizio sul digitale terrestre: la pay-per-view di vari eventi (partite di serie A, film, concerti...).
* [[2006]]: L'emittente satellitare [[SKY Italia]] inizia a trasmettere eventi in [[HDTV|Alta Definizione]] su quattro canali tematici.Veicolo per fare conoscere la nuova tecnologia sono proprio le partite dei mondiali di calcio.
==Note==
<References/>
==Voci correlate==
*[[Televisione]]
==Bibliografia==
*[[Aldo Grasso]], "Storia della televisione italiana. Nuova edizione aggiornata", Garzanti, Milano, 2004, ISBN 88-11-74031-2
*[[Franco Monteleone]], "Storia della radio e della televisione in Italia. Un secolo di costume, società e politica. Nuova edizione aggiornata" , Marsilio, Venezia, 2003, ISBN 8831772309
*[[Annamaria Ghedina]], "Da Gregorio a Berlusconi. La vera storia della televisione libera", Vittorio Pironti Editore, Napoli, 2003
== Collegamenti esterni ==
* [http://www.radiomarconi.com/marconi/monoscopio2/storia.html Storia della televisione da un punto di vista tecnologico]
* [http://www.sorrisi.com/sorrisi/scheda/art023001005815.jsp Storia della televisione] sul sito di ''TV Sorrisi e Canzoni''
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La nascita della '''storia della televisione''' può essere fatta risalire al [[w:25 marzo|25 marzo]] [[w:1925|1925]], quando l'ingegnere scozzese [[w:John Logie Baird|John Logie Baird]] ne diede dimostrazione nel centro commerciale Selfridges di [[w:Londra|Londra]].
==Storia tecnologica==
==== Televisione elettromeccanica ====
Nella dimostrazione di Baird le immagini in movimento rappresentavano delle [[w:Silhouette (fotografia)|silhouette]], avevano cioè solo due tonalità di grigio.<br />
La trasmissione a distanza di immagini in movimento con una vasta gamma di grigi, quelle che comunemente chiamiamo in ''bianco e nero'', riuscì a realizzarla il [[w:2 ottobre|2 ottobre]] [[w:1925|1925]].<br />
La trasmissione avvenne dal suo laboratorio alla stanza a fianco. Si trattava della ripresa di un viso di un giovane ([[w:William Taynton|William Taynton]], il suo fattorino) che si era prestato per l'esperimento. La risoluzione verticale dell'immagine televisiva era di 30 linee e la frequenza delle immagini era di 5 [[w:frame al secondo|immagini al secondo]].<br />
Il [[w:26 gennaio|26 gennaio]] [[w:1926|1926]] Baird diede una nuova dimostrazione pubblica di televisione nel suo laboratorio di Londra ai membri del Royal Institution e alla stampa appositamente convenuti.<br />
Nel [[w:1927|1927]] trasmise la televisione da Londra a [[w:Glasgow|Glasgow]] (700 km di distanza) attraverso una normale linea telefonica in cavo. Nel [[w:1928|1928]] realizzò la prima trasmissione televisiva transoceanica, da Londra a [[w:New York|New York]].<br />
Sempre nel 1928 riuscì a trasmettere le prime immagini a colori.
La televisione di Baird fu in seguito definita ''televisione elettromeccanica'' perché l'apparecchio di ripresa delle immagini e quello di visione si basavano su un dispositivo elettromeccanico inventato il [[w:24 dicembre|24 dicembre]] [[w:1883|1883]] da [[w:Paul Gottlieb Nipkow|Paul Gottlieb Nipkow]], il [[w:disco di Nipkow|disco di Nipkow]].<br />
Fu definita elettromeccanica per differenziarla dalla ''televisione elettronica'' inventata negli anni seguenti e tuttora utilizzata.<br />
La televisione elettromeccanica era una televisione ancora ad uno stadio embrionale che si diffuse solo in alcuni Stati del mondo e in aree geografiche molto limitate. In Italia non si diffuse, fu solo sperimentata.<br />
Già nel [[w:1939|1939]] fu completamente dismessa sostituita dalla televisione elettronica.
==== Televisione elettronica ====
La televisione elettronica fu realizzata per la prima volta il [[w:7 settembre|7settembre]] [[w:1927|1927]] dall'inventore [[w:USA|americano]] [[w:Philo Farnsworth|Philo Farnsworth]] nel proprio laboratorio di [[w:San Francisco|San Francisco]].<br />
La definizione è dovuta al fatto che sia l'apparecchio di ripresa delle immagini che quello di visione erano realizzati con un dispositivo elettronico, il [[w:tubo a raggi catodici|tubo a raggi catodici]], inventato dal fisico [[w:Germania|tedesco]] [[w:Ferdinand Braun|Ferdinand Braun]] nel [[w:1897|1897]].<br />
Questa tecnologia è quella tuttora utilizzata.<br />
Oggi però il tubo a raggi catodici è stato sostituito negli apparecchi di ripresa ([[w:telecamera|telecamera]] e videocamera) dal [[w:Charge Coupled Device|CCD]], mentre negli apparecchi di visione ([[w:televisore|televisore]], [[w:monitor (video)|monitor]] e [[w:videoproiettore|videoproiettor]]) si appresta ad essere completamente sostituito dalla tecnologia [[w:Schermo al plasma|al plasma]], [[w:Schermo a cristalli liquidi|a cristalli liquidi]], [[w:OLED|OLED]] e altre ancora in fase sperimentale.
== La televisione in Italia ==
In Italia le prime prove di diffusione della televisione furono effettuate a partire dal [[w:1934|1934]], e, nel [[w:1949|1949]], ci fu già una trasmissione sperimentale dalla [[w:Triennale di Milano|Triennale di Milano]] presentata da [[w:Corrado Mantoni|Corrado]], ma il servizio regolare cominciò soltanto dal [[w:3 gennaio|3 gennaio]] [[w:1954|1954]] del [[w:Rai 1|Programma Nazionale]], a cura della [[RAI]], in bianco e nero.
Il segnale arrivò su tutto il territorio nazionale due anni dopo, e a quel momento gli abbonati erano ancora relativamente pochi - 360.000 - a causa del costo elevato degli apparecchi.
Dagli [[w:anni 1950|anni Cinquanta]] la diffusione della TV crebbe a ritmi stupefacenti, come precedentemente accaduto sul mercato americano.
In quegli anni la televisione era un bene di lusso che pochi italiani potevano permettersi, tanto che i bar o le case dei propri vicini diventarono luoghi prediletti per visioni di gruppo, soprattutto in occasione delle trasmissioni del primo e subito popolarissimo [[w:telequiz|telequiz]] italiano; i primi pionieri furono [[w:Mario Riva|Mario Riva]] con [[w:Il Musichiere|Il Musichiere]], e [[w:Mike Bongiorno|Mike Bongiorno]] con [[w:Lascia o raddoppia?|Lascia o raddoppia?]].
Verso la fine degli anni '50 anche la carta stampata si accorge del nuovo mezzo. Nasce la prima rubrica di critica televisiva: la tiene [[w:Ugo Buzzolan|Ugo Buzzolan]] - già autore del primo originale tv ("La domenica di un fidanzato") - su "La Stampa" di Torino.
Negli anni '60, con il progresso dell'economia, il televisore divenne accessorio di sempre maggior diffusione, sino a raggiungere anche classi sociali meno agiate; l'elevato tasso di [[w:analfabetismo|analfabetismo]] riscontrato fra queste suggerì la messa in onda di [[w:Non è mai troppo tardi|Non è mai troppo tardi]] ([[w:1959|1959]]-[[w:1968|1968]]); un programma di insegnamento elementare condotto dal maestro [[w:Alberto Manzi|Alberto Manzi]] e che, è stato stimato, avrebbe aiutato quasi un milione e mezzo di adulti a conseguire la licenza elementare.
Almeno nella fase iniziale la televisione italiana era una delle più ''pedagogiche'' al mondo. Le sue finalità erano certamente educative e se da un lato, non cercando il consenso dei telespettatori, era considerata ''soporifera'', ha indubbi meriti nei confronti di una situazione di partenza di una nazione arretrata e culturalmente divisa. Non è solo una battuta umoristica dire quindi che, almeno a livello linguistico, "L'unità d'Italia non l'ha fatta Garibaldi, ma l'ha fatta [[w:Mike Bongiorno|Mike Bongiorno]]."
Anche le tappe successive dello sviluppo televisivo italiano indicano un ritardo rispetto agli altri paesi europei: solo nel [[w:1961|1961]] iniziarono le trasmissioni del [[w:Rai 2|secondo canale]] e nel [[w:1979|1979]] nasce la [[w:Rai 3|Terza Rete RAI]]. Nel 1974 una sentenza della [[w:Corte costituzionale|Corte costituzionale]] legittima l'esistenza della [[w:televisione via cavo|televisione via cavo]] per il canale estero [[w:Telemontecarlo|Telemontecarlo]] (accanto ai due canali esteri [[w:TV Koper Capodistria|Koper]] e [[w:RSI|TV Svizzera]], ma ci sono i tentativi per le reti locali.<ref> La questione di legittimità costituzionale che aveva portato alla sentenza della Corte Costituzionale 225 del 1974 era stata sollevata dal pretore di Biella nell'ambito del procedimento penale a carico di Giuseppe Sacchi, proprietario di Telebiella. </ref> ed un'altra due anni dopo, autorizza anche le trasmissioni via etere purché di ambito locale. Anche l'introduzione del colore ([[w:1977|1977]]) avviene circa 10 anni dopo rispetto ai paesi europei più sviluppati e soprattutto agli USA.
Il decennio successivo vide l'affermazione delle emittenti private di [[w:Silvio Berlusconi|Silvio Berlusconi]] e il loro immediato successo (grazie a [[w:Bettino Craxi|Bettino Craxi]], che con un decreto legalizzò la tv privata a carattere nazionale, che prima era illegale per il monopolio di stato [[w:RAI|RAI]]).
La proliferazione di emittenti televisive ha richiesto a più riprese interventi legislativi di regolamentazione, nessuno dei quali è ovviamente uscito indenne da polemiche. L'articolazione delle problematiche innestate è tale da coinvolgere negli argomenti di discussione diritti costituzionali e questioni di opportunità politiche, essendosi addirittura sviluppata una giurisprudenza specialistica (ad esempio le mai rispettate e pluriviolate sentenze della Corte Costituzionale). In particolare si ritiene che la situazione italiana, bocciata da diverse associazioni sovranazionali a causa della presunta concentrazione di mass-media nelle mani di [[w:Silvio Berlusconi|Silvio Berlusconi]], sia in contrasto con il fondamentale articolo 21 della Costituzione (libertà d'espressione), almeno nel delicatissimo campo tv: Rai e soprattutto Mediaset si spartiscono il 90% di risorse pubblicitarie e ascolti, un duopolio che non ha eguali in Europa dove si arriva al massimo al 75%.
L'evoluzione della materia, con il delicatissimo passaggio dalla televisione analogica alla televisione digitale è ora oggetto di un disegno di legge presentato dal ministro Paolo Gentiloni che sposta in avanti il tempo di spegnimento della vecchia tecnologia, ma nello stesso tempo cerca di rispettare sia la ''nuova versione'' direttiva europea [[w:Televisione senza frontiere|Televisione senza frontiere]], sia i "tetti" antitrust indicati dalle pluri violate sentenze della Corte Costituzionale, che impongono la messa di una rete Mediaset sul satellite e la creazione di un canale RAI senza pubblicità (come avvenuto in Gran Bretagna e Portogallo).
Negli anni '80, la [[w:Fininvest|Fininvest]] di [[w:Silvio Berlusconi|Silvio Berlusconi]] ha tre canali [[w:Rete 4|Rete 4]], [[w:Canale 5|Canale 5]] e [[w:Italia 1|Italia 1]].
== Cronologia ==
* [[w:1929|1929]]: iniziano a [[w:Roma|Roma]] e [[w:Milano|Milano]] gli esperimenti di trasmissione delle immagini utilizzando il [[w:Disco di Nipkow|disco di Nipkow]].
* [[w:1932|1932]]: nel [[w:Regno Unito|Regno Unito]] vengono trasmessi programmi sperimentali dalla [[BBC]] col sistema [[Baird]] e successivamente col sistema [[Emitron]] ([[1934]]).
* [[w:1936|1936]]: il [[w:22 marzo|22 marzo]] viene messo in onda dalla [[Germania nazista]] il primo programma televisivo regolare del mondo in occasione della [[XI Olimpiade]] di [[Berlino]].
* [[w:1936|1936]]: inizia in Italia il [[w:monopolio|monopolio]] radiotelevisivo con il [[w:Codice postale|codice postale]] e la convenzione per la concessione in esclusiva delle [[radioaudizioni circolari]] della RAI.
* [[w:1936|1936]]: [[w:2 novembre|2 novembre]]: la [[BBC]] inizia regolari trasmissioni televisive "''in alta definizione''" dall' Alexandra Palace di Londra, alternando inizialmente gli standard televisivi [[Baird]] (240 linee per quadro) ed [[Emi-Marconi]] (405 linee).
* [[w:1937|1937]]: [[w:10 maggio|10 maggio]]: l'incoronazione di Re [[ Giorgio VI]] è il primo evento trasmesso in diretta nella storia della televisione.
* [[w:1939|1939]]: il [[30 aprile]], in occasione dell'inaugurazione della Fiera Mondiale di New York, la [[NBC]] inizia negli USA regolari trasmissioni televisive.
* [[1939]]: il [[22 luglio]] a [[Monte Mario]], vicino a [[Roma]], entra in funzione un trasmettitore sperimentale televisivo dell'[[Eiar]] (Ente italiano per le audizioni radiofoniche) costruito dall'azienda italiana [[SAFAR]], con una potenza di 2 kW.
* [[w:1939|1939]]: [[3 settembre]]: la [[BBC]] sospende i programmi televisivi in seguito allo scoppio della Seconda Guerra Mondiale; a questa data sono circa 20000 gli apparecchi riceventi in funzione nel Regno Unito.
* [[w:1940|1940]]: il [[w:31 maggio|31 maggio]] anche il trasmettittore sperimentale di Roma Monte Mario cessa le trasmissioni per l'approssimarsi dell'entrata in guerra dell'Italia; la grande antenna verrà poi smontata e trafugata durante l'occupazione nazista.
* [[w:1941|1941]]: [[w:1 luglio|1 luglio]]: la NBC americana trasmette il primo spot pubblicitario televisivo (riguarda un orologio)
* [[w:1942|1942]]: in Gennaio le emittenti americane NBC e CBS sopendono le trasmissioni per il coinvolgimento degli USA nella guerra; solo 7000 sono comunque gli apparecchi televisivi in funzione nell'intero Paese, quasi tutti concentrati nella zona di New York.
* [[w:1947|1947]]: i delegati di 60 paesi presenti alla Conferenza mondiale delle radiocomunicazioni di [[Atlantic City]] decidono di chiamare "televisione" (in sigla "TV") la trasmissione a distanza delle immagini in movimento.
* [[w:1954|1954]]: il [[w:3 gennaio|3 gennaio]] alle ore 11.00 ha inizio il servizio televisivo italiano sul ''[[Raiuno|Programma nazionale]]''.
* [[w:1956|1956]]: le [[VII Olimpiade Invernale|VII Olimpiadi invernali]] di [[Cortina d'Ampezzo]] sono le prime ad essere trasmesse in eurovisione. Quattro anni dopo toccherà alle [[XVII Olimpiade|Olimpiadi]] di [[Roma]].
* [[w:1957|1957]]: in Italia nasce la rubrica pubblicitaria ''[[Carosello]]''.
* [[w:1960|1960]]: la tv si diffonde molto rapidamente: in quell'anno è diffusa in cinquantasei paesi (un decennio più tardi, nel [[1970]] saranno pressoché raddoppiati: ben 104). Inoltre con la sentenza n. 59 del [[6 luglio]] 1960 la Corte costituzionale ribadisce la legittimità del monopolio radiotelevisivo pubblico.
* [[w:1961|1961]]: il [[w:4 novembre|4 novembre]] cominciano le trasmissioni del ''[[w:Raidue|Secondo Programma]]''.
* [[w:1964|1964]]: in [[w:California|California]] nasce la prima [[pay-tv]]. Nello stesso anno, la [[XVIII Olimpiade]] di [[Tokyo]] è il primo evento televisivo trasmesso da un [[satellite artificiale|satellite]].
* [[w:1966|1966]]: Nasce [[Telediffusione Italiana Telenapoli]], la prima televisione libera italiana via cavo.(Non tutti i libri di storia della televisione riportano quest'esperienza).
* [[w:1967|1967]]: In Francia e Germania iniziano le trasmissioni a colori.
* [[w:1969|1969]]: tra il [[w:20 luglio|20]] e il [[w:21 luglio|21 luglio]] l'uomo sbarca sulla [[Luna]]: 28 ore consecutive di ''diretta televisiva'' via satellite vengono seguite in mondovisione da più di 500 milioni di persone.
* [[1971]]: [[Telediffusione Italiana Telenapoli]] introduce in Italia il colore nella [[TV via cavo]], con 6 anni d'anticipo rispetto alla [[RAI]]. In Italia inizia a trasmettere la televisione privata [[Telebiella]] che è di fatto riconosciuta come la prima emittente libera italiana.
* 1972((RAI)), decide a sorpresa di trasmettere le Olimpiadi tedesche a colori, per decidere se utilizzare il sistema PAL o SECAM, infatti in contemporanea, sul Nazionale (Attuale RAI UNO), si vedeva il PAL, ed in contemporanea sul SECONDO (Attuale RAI DUE), in SECAM, tale decisione prese in contropiede i francesi, che di fretta inventarono adattarono velocemente il televisori SECAM con lo Standard di trasmissioni usato in Italia. Poi fu deciso per il PAL.
* [[1974]]: Il [[10 luglio]] la sentenza 225<ref>[http://www.giurcost.org/decisioni/1974/0225s-74.html La sentenza n. 225]</ref> della corte costituzionale e la sentenza 226 <ref>[http://www.giurcost.org/decisioni/1974/0226s-74.html la sentenza n. 226] </ref>legittimano di fatto la [[televisione via cavo]] e la ripetizione in Italia delle [[televisioni estere in lingua italiana]]. Contemporaneamente le due sentenze stabiliscono le condizioni minime per considerare il monopolio radiotelevisivo pubblico per le trasmissioni via etere in ambito nazionale conforme ai principi costituzionali; Nel contempo nascono le prime televisioni libere italiane via etere (verranno legittimate 2 anni dopo): [[Canale 21]] (Napoli), [[Telealtomilanese]] ([[Busto Arsizio]]), [[GBR]] (Roma), iniziarono anche le trasmissioni di Telemontecarlo, come LA7.
* [[1975]]: il [[14 aprile]] 1975 la legge 103/75<ref> [http://www.agcom.it/L_naz/l103_75.htm la legge 103/75], </ref> la cosiddetta ''legge di [[riforma della RAI del 1975|riforma della RAI]]'', segna un cambiamento epocale nella storia della televisione; la tv di Stato passa dal controllo del Governo a quello del [[Parlamento italiano|Parlamento]]: nasce ufficialmente la ''[[lottizzazione]]''; si progetta la costruzione di una terza rete pubblica.
* [[1976]]: con la sentenza n. 202 del [[28 luglio]] si arriva al superamento della legge di riforma della Rai del 1975 e la legittimazione delle emittenti private via etere in ambito locale. Il [[31 dicembre]] va in onda l'ultima puntata di ''[[Carosello]]''. Termina dopo vent'anni quindi, la seguitissima trasmissione pubblicitaria di ''prima serata'' che tanto successo aveva riscosso sia nella fascia adulta che tra i più piccoli ''teleutenti''. Nasce nel quartiere di [[Milano 2]] ([[Segrate]]) l'emittente [[Telemilanocavo]], fondata da Giacomo Properzj e Alceo Moretti. Due anni dopo l'emittente sarà comprata da Silvio Berlusconi.
* [[1976]]: l'emittente televisiva [[TVS Telexpress]] del gruppo toscano Marcucci, già ripetitorista di [[Telemontecarlo]] in Italia, trasmette a marzo, in diretta, il [[Rally de Il Ciocco]], annettendo alcuni temporaneamente alcuni ripetitori di TMC. I telespettatori di Milano, Bologna, Firenze, Roma, Napoli e Bari, assistono quindi alla prima diretta "nazionale" privata italiana.
* [[1977]]: la RAI introduce nella tv italiana via etere il colore, già presente da tempo in altri paesi (le prime videocamere a colori, negli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]], erano già in circolazione sperimentale durante la [[seconda guerra mondiale]]). A Legnano il 3 novembre comincia le trasmissioni Antenna3, emittente di proprietà di [[Renzo Villa]] e [[Enzo Tortora]].
* [[1979]]: il [[15 dicembre]] iniziano le trasmissioni di [[Raitre]].
* [[1980]]: [[TeleMilano]], viene trasformata in capofila del network nazionale [[Canale 5]]. Il circuito ''PIN - Primarete Indipendente'' del gruppo [[Rizzoli]] dà vita al primo [[telegiornale]] nazionale privato: ''Contatto'', diretto da [[Maurizio Costanzo]].
* [[1985]]: iniziano i primi esperimenti di [[HDTV|TV ad alta definizione]]: vengono realizzati alcuni videoclip e documentari, ma l'idea non trova ancora realizzazione pratica perché la tecnologia ancora non è diffusa commercialmente su larga scala.
* [[1994]]: il formato tv passa dai 4/3 (rapporto fra larghezza e altezza) ai 16/9, avvicinandosi ai formati panoramici utilizzati solitamente nel [[cinema]].
* [[1997]]: compare sul mercato il primo televisore al [[Plasma (fisica)|plasma]].
* [[2000]]: la tecnologia [[LCD]] (''Liquid Crystal Display''), nata per i [[monitor]] dei [[personal computer]], viene adottata anche nella costruzione degli apparecchi televisivi.
* [[2002]]: nasce [[OrfeoTv]], la prima televisione di strada - [[Telestreet]] che trasmette il proprio segnale su un cono d'ombra del centro di [[Bologna]].
* [[2003]]: il [[1 dicembre]] il [[network]] televisivo [[Mediaset]] comincia le trasmissioni [[Digitale (informatica)|digitali]] terrestri.
* [[2004]]: il [[3 gennaio]], cinquant'anni dopo la nascita della televisione italiana, la RAI inizia a sua volta il servizio di [[trasmissione digitale terrestre]]; il [[6 febbraio]] nasce [[Sportitalia]], un canale televisivo gratuito interamente dedicato allo sport.
* [[2005]]: la RAI inizia a Torino la sperimentazione della TV Mobile, basata sullo standard [[DVB-H]] da poco pubblicato.
* [[2005]]: [[Mediaset]] e [[LA7]] lanciano un nuovo servizio sul digitale terrestre: la pay-per-view di vari eventi (partite di serie A, film, concerti...).
* [[2006]]: L'emittente satellitare [[SKY Italia]] inizia a trasmettere eventi in [[HDTV|Alta Definizione]] su quattro canali tematici.Veicolo per fare conoscere la nuova tecnologia sono proprio le partite dei mondiali di calcio.
==Note==
<References/>
==Voci correlate==
*[[Televisione]]
==Bibliografia==
*[[Aldo Grasso]], "Storia della televisione italiana. Nuova edizione aggiornata", Garzanti, Milano, 2004, ISBN 88-11-74031-2
*[[Franco Monteleone]], "Storia della radio e della televisione in Italia. Un secolo di costume, società e politica. Nuova edizione aggiornata" , Marsilio, Venezia, 2003, ISBN 8831772309
*[[Annamaria Ghedina]], "Da Gregorio a Berlusconi. La vera storia della televisione libera", Vittorio Pironti Editore, Napoli, 2003
== Collegamenti esterni ==
* [http://www.radiomarconi.com/marconi/monoscopio2/storia.html Storia della televisione da un punto di vista tecnologico]
* [http://www.sorrisi.com/sorrisi/scheda/art023001005815.jsp Storia della televisione] sul sito di ''TV Sorrisi e Canzoni''
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/* La televisione in Italia */
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{{risorsa|tipo=lezione|materia1=Storia della radio e della televisione}}
La nascita della '''storia della televisione''' può essere fatta risalire al [[w:25 marzo|25 marzo]] [[w:1925|1925]], quando l'ingegnere scozzese [[w:John Logie Baird|John Logie Baird]] ne diede dimostrazione nel centro commerciale Selfridges di [[w:Londra|Londra]].
==Storia tecnologica==
==== Televisione elettromeccanica ====
Nella dimostrazione di Baird le immagini in movimento rappresentavano delle [[w:Silhouette (fotografia)|silhouette]], avevano cioè solo due tonalità di grigio.<br />
La trasmissione a distanza di immagini in movimento con una vasta gamma di grigi, quelle che comunemente chiamiamo in ''bianco e nero'', riuscì a realizzarla il [[w:2 ottobre|2 ottobre]] [[w:1925|1925]].<br />
La trasmissione avvenne dal suo laboratorio alla stanza a fianco. Si trattava della ripresa di un viso di un giovane ([[w:William Taynton|William Taynton]], il suo fattorino) che si era prestato per l'esperimento. La risoluzione verticale dell'immagine televisiva era di 30 linee e la frequenza delle immagini era di 5 [[w:frame al secondo|immagini al secondo]].<br />
Il [[w:26 gennaio|26 gennaio]] [[w:1926|1926]] Baird diede una nuova dimostrazione pubblica di televisione nel suo laboratorio di Londra ai membri del Royal Institution e alla stampa appositamente convenuti.<br />
Nel [[w:1927|1927]] trasmise la televisione da Londra a [[w:Glasgow|Glasgow]] (700 km di distanza) attraverso una normale linea telefonica in cavo. Nel [[w:1928|1928]] realizzò la prima trasmissione televisiva transoceanica, da Londra a [[w:New York|New York]].<br />
Sempre nel 1928 riuscì a trasmettere le prime immagini a colori.
La televisione di Baird fu in seguito definita ''televisione elettromeccanica'' perché l'apparecchio di ripresa delle immagini e quello di visione si basavano su un dispositivo elettromeccanico inventato il [[w:24 dicembre|24 dicembre]] [[w:1883|1883]] da [[w:Paul Gottlieb Nipkow|Paul Gottlieb Nipkow]], il [[w:disco di Nipkow|disco di Nipkow]].<br />
Fu definita elettromeccanica per differenziarla dalla ''televisione elettronica'' inventata negli anni seguenti e tuttora utilizzata.<br />
La televisione elettromeccanica era una televisione ancora ad uno stadio embrionale che si diffuse solo in alcuni Stati del mondo e in aree geografiche molto limitate. In Italia non si diffuse, fu solo sperimentata.<br />
Già nel [[w:1939|1939]] fu completamente dismessa sostituita dalla televisione elettronica.
==== Televisione elettronica ====
La televisione elettronica fu realizzata per la prima volta il [[w:7 settembre|7settembre]] [[w:1927|1927]] dall'inventore [[w:USA|americano]] [[w:Philo Farnsworth|Philo Farnsworth]] nel proprio laboratorio di [[w:San Francisco|San Francisco]].<br />
La definizione è dovuta al fatto che sia l'apparecchio di ripresa delle immagini che quello di visione erano realizzati con un dispositivo elettronico, il [[w:tubo a raggi catodici|tubo a raggi catodici]], inventato dal fisico [[w:Germania|tedesco]] [[w:Ferdinand Braun|Ferdinand Braun]] nel [[w:1897|1897]].<br />
Questa tecnologia è quella tuttora utilizzata.<br />
Oggi però il tubo a raggi catodici è stato sostituito negli apparecchi di ripresa ([[w:telecamera|telecamera]] e videocamera) dal [[w:Charge Coupled Device|CCD]], mentre negli apparecchi di visione ([[w:televisore|televisore]], [[w:monitor (video)|monitor]] e [[w:videoproiettore|videoproiettor]]) si appresta ad essere completamente sostituito dalla tecnologia [[w:Schermo al plasma|al plasma]], [[w:Schermo a cristalli liquidi|a cristalli liquidi]], [[w:OLED|OLED]] e altre ancora in fase sperimentale.
== La televisione in Italia ==
In Italia le prime prove di diffusione della televisione furono effettuate a partire dal [[w:1934|1934]], e, nel [[w:1949|1949]], ci fu già una trasmissione sperimentale dalla [[w:Triennale di Milano|Triennale di Milano]] presentata da [[w:Corrado Mantoni|Corrado]], ma il servizio regolare cominciò soltanto dal [[w:3 gennaio|3 gennaio]] [[w:1954|1954]] del [[w:Rai 1|Programma Nazionale]], a cura della [[RAI]], in bianco e nero.
Il segnale arrivò su tutto il territorio nazionale due anni dopo, e a quel momento gli abbonati erano ancora relativamente pochi - 360.000 - a causa del costo elevato degli apparecchi.
Dagli [[w:anni 1950|anni Cinquanta]] la diffusione della TV crebbe a ritmi stupefacenti, come precedentemente accaduto sul mercato americano.
In quegli anni la televisione era un bene di lusso che pochi italiani potevano permettersi, tanto che i bar o le case dei propri vicini diventarono luoghi prediletti per visioni di gruppo, soprattutto in occasione delle trasmissioni del primo e subito popolarissimo [[w:telequiz|telequiz]] italiano; i primi pionieri furono [[w:Mario Riva|Mario Riva]] con [[w:Il Musichiere|Il Musichiere]], e [[w:Mike Bongiorno|Mike Bongiorno]] con [[w:Lascia o raddoppia?|Lascia o raddoppia?]].
Verso la fine degli anni '50 anche la carta stampata si accorge del nuovo mezzo. Nasce la prima rubrica di critica televisiva: la tiene [[w:Ugo Buzzolan|Ugo Buzzolan]] - già autore del primo originale tv ("La domenica di un fidanzato") - su "La Stampa" di Torino.
Negli anni '60, con il progresso dell'economia, il televisore divenne accessorio di sempre maggior diffusione, sino a raggiungere anche classi sociali meno agiate; l'elevato tasso di [[w:analfabetismo|analfabetismo]] riscontrato fra queste suggerì la messa in onda di [[w:Non è mai troppo tardi|Non è mai troppo tardi]] ([[w:1959|1959]]-[[w:1968|1968]]); un programma di insegnamento elementare condotto dal maestro [[w:Alberto Manzi|Alberto Manzi]] e che, è stato stimato, avrebbe aiutato quasi un milione e mezzo di adulti a conseguire la licenza elementare.
Almeno nella fase iniziale la televisione italiana era una delle più ''pedagogiche'' al mondo. Le sue finalità erano certamente educative e se da un lato, non cercando il consenso dei telespettatori, era considerata ''soporifera'', ha indubbi meriti nei confronti di una situazione di partenza di una nazione arretrata e culturalmente divisa. Non è solo una battuta umoristica dire quindi che, almeno a livello linguistico, "L'unità d'Italia non l'ha fatta Garibaldi, ma l'ha fatta [[w:Mike Bongiorno|Mike Bongiorno]]."
Anche le tappe successive dello sviluppo televisivo italiano indicano un ritardo rispetto agli altri paesi europei: solo nel [[w:1961|1961]] arriva dopo il [[w:Rai 2|secondo canale]] e nel [[w:1979|1979]] nasce la [[w:Rai 3|Terza Rete RAI]]. Nel 1974 una sentenza della [[w:Corte costituzionale|Corte costituzionale]] legittima l'esistenza della [[w:televisione via cavo|televisione via cavo]] per il canale estero [[w:Telemontecarlo|Telemontecarlo]] (accanto ai due canali esteri [[w:TV Koper Capodistria|Koper]] e [[w:RSI|TV Svizzera]], ma ci sono i tentativi per le reti locali.<ref> La questione di legittimità costituzionale che aveva portato alla sentenza della Corte Costituzionale 225 del 1974 era stata sollevata dal pretore di Biella nell'ambito del procedimento penale a carico di Giuseppe Sacchi, proprietario di Telebiella. </ref> ed un'altra due anni dopo, autorizza anche le trasmissioni via etere purché di ambito locale. Anche l'introduzione del colore ([[w:1977|1977]]) avviene circa 10 anni dopo rispetto ai paesi europei più sviluppati e soprattutto agli USA.
Il decennio successivo vide l'affermazione delle emittenti private di [[w:Silvio Berlusconi|Silvio Berlusconi]] e il loro immediato successo (grazie a [[w:Bettino Craxi|Bettino Craxi]], che con un decreto legalizzò la tv privata a carattere nazionale, che prima era illegale per il monopolio di stato [[w:RAI|RAI]]).
La proliferazione di emittenti televisive ha richiesto a più riprese interventi legislativi di regolamentazione, nessuno dei quali è ovviamente uscito indenne da polemiche. L'articolazione delle problematiche innestate è tale da coinvolgere negli argomenti di discussione diritti costituzionali e questioni di opportunità politiche, essendosi addirittura sviluppata una giurisprudenza specialistica (ad esempio le mai rispettate e pluriviolate sentenze della Corte Costituzionale). In particolare si ritiene che la situazione italiana, bocciata da diverse associazioni sovranazionali a causa della presunta concentrazione di mass-media nelle mani di [[w:Silvio Berlusconi|Silvio Berlusconi]], sia in contrasto con il fondamentale articolo 21 della Costituzione (libertà d'espressione), almeno nel delicatissimo campo tv: Rai e soprattutto Mediaset si spartiscono il 90% di risorse pubblicitarie e ascolti, un duopolio che non ha eguali in Europa dove si arriva al massimo al 75%.
L'evoluzione della materia, con il delicatissimo passaggio dalla televisione analogica alla televisione digitale è ora oggetto di un disegno di legge presentato dal ministro Paolo Gentiloni che sposta in avanti il tempo di spegnimento della vecchia tecnologia, ma nello stesso tempo cerca di rispettare sia la ''nuova versione'' direttiva europea [[w:Televisione senza frontiere|Televisione senza frontiere]], sia i "tetti" antitrust indicati dalle pluri violate sentenze della Corte Costituzionale, che impongono la messa di una rete Mediaset sul satellite e la creazione di un canale RAI senza pubblicità (come avvenuto in Gran Bretagna e Portogallo).
Negli anni '80, la [[w:Fininvest|Fininvest]] di [[w:Silvio Berlusconi|Silvio Berlusconi]] ha tre canali [[w:Rete 4|Rete 4]], [[w:Canale 5|Canale 5]] e [[w:Italia 1|Italia 1]].
== Cronologia ==
* [[w:1929|1929]]: iniziano a [[w:Roma|Roma]] e [[w:Milano|Milano]] gli esperimenti di trasmissione delle immagini utilizzando il [[w:Disco di Nipkow|disco di Nipkow]].
* [[w:1932|1932]]: nel [[w:Regno Unito|Regno Unito]] vengono trasmessi programmi sperimentali dalla [[BBC]] col sistema [[Baird]] e successivamente col sistema [[Emitron]] ([[1934]]).
* [[w:1936|1936]]: il [[w:22 marzo|22 marzo]] viene messo in onda dalla [[Germania nazista]] il primo programma televisivo regolare del mondo in occasione della [[XI Olimpiade]] di [[Berlino]].
* [[w:1936|1936]]: inizia in Italia il [[w:monopolio|monopolio]] radiotelevisivo con il [[w:Codice postale|codice postale]] e la convenzione per la concessione in esclusiva delle [[radioaudizioni circolari]] della RAI.
* [[w:1936|1936]]: [[w:2 novembre|2 novembre]]: la [[BBC]] inizia regolari trasmissioni televisive "''in alta definizione''" dall' Alexandra Palace di Londra, alternando inizialmente gli standard televisivi [[Baird]] (240 linee per quadro) ed [[Emi-Marconi]] (405 linee).
* [[w:1937|1937]]: [[w:10 maggio|10 maggio]]: l'incoronazione di Re [[ Giorgio VI]] è il primo evento trasmesso in diretta nella storia della televisione.
* [[w:1939|1939]]: il [[30 aprile]], in occasione dell'inaugurazione della Fiera Mondiale di New York, la [[NBC]] inizia negli USA regolari trasmissioni televisive.
* [[1939]]: il [[22 luglio]] a [[Monte Mario]], vicino a [[Roma]], entra in funzione un trasmettitore sperimentale televisivo dell'[[Eiar]] (Ente italiano per le audizioni radiofoniche) costruito dall'azienda italiana [[SAFAR]], con una potenza di 2 kW.
* [[w:1939|1939]]: [[3 settembre]]: la [[BBC]] sospende i programmi televisivi in seguito allo scoppio della Seconda Guerra Mondiale; a questa data sono circa 20000 gli apparecchi riceventi in funzione nel Regno Unito.
* [[w:1940|1940]]: il [[w:31 maggio|31 maggio]] anche il trasmettittore sperimentale di Roma Monte Mario cessa le trasmissioni per l'approssimarsi dell'entrata in guerra dell'Italia; la grande antenna verrà poi smontata e trafugata durante l'occupazione nazista.
* [[w:1941|1941]]: [[w:1 luglio|1 luglio]]: la NBC americana trasmette il primo spot pubblicitario televisivo (riguarda un orologio)
* [[w:1942|1942]]: in Gennaio le emittenti americane NBC e CBS sopendono le trasmissioni per il coinvolgimento degli USA nella guerra; solo 7000 sono comunque gli apparecchi televisivi in funzione nell'intero Paese, quasi tutti concentrati nella zona di New York.
* [[w:1947|1947]]: i delegati di 60 paesi presenti alla Conferenza mondiale delle radiocomunicazioni di [[Atlantic City]] decidono di chiamare "televisione" (in sigla "TV") la trasmissione a distanza delle immagini in movimento.
* [[w:1954|1954]]: il [[w:3 gennaio|3 gennaio]] alle ore 11.00 ha inizio il servizio televisivo italiano sul ''[[Raiuno|Programma nazionale]]''.
* [[w:1956|1956]]: le [[VII Olimpiade Invernale|VII Olimpiadi invernali]] di [[Cortina d'Ampezzo]] sono le prime ad essere trasmesse in eurovisione. Quattro anni dopo toccherà alle [[XVII Olimpiade|Olimpiadi]] di [[Roma]].
* [[w:1957|1957]]: in Italia nasce la rubrica pubblicitaria ''[[Carosello]]''.
* [[w:1960|1960]]: la tv si diffonde molto rapidamente: in quell'anno è diffusa in cinquantasei paesi (un decennio più tardi, nel [[1970]] saranno pressoché raddoppiati: ben 104). Inoltre con la sentenza n. 59 del [[6 luglio]] 1960 la Corte costituzionale ribadisce la legittimità del monopolio radiotelevisivo pubblico.
* [[w:1961|1961]]: il [[w:4 novembre|4 novembre]] cominciano le trasmissioni del ''[[w:Raidue|Secondo Programma]]''.
* [[w:1964|1964]]: in [[w:California|California]] nasce la prima [[pay-tv]]. Nello stesso anno, la [[XVIII Olimpiade]] di [[Tokyo]] è il primo evento televisivo trasmesso da un [[satellite artificiale|satellite]].
* [[w:1966|1966]]: Nasce [[Telediffusione Italiana Telenapoli]], la prima televisione libera italiana via cavo.(Non tutti i libri di storia della televisione riportano quest'esperienza).
* [[w:1967|1967]]: In Francia e Germania iniziano le trasmissioni a colori.
* [[w:1969|1969]]: tra il [[w:20 luglio|20]] e il [[w:21 luglio|21 luglio]] l'uomo sbarca sulla [[Luna]]: 28 ore consecutive di ''diretta televisiva'' via satellite vengono seguite in mondovisione da più di 500 milioni di persone.
* [[1971]]: [[Telediffusione Italiana Telenapoli]] introduce in Italia il colore nella [[TV via cavo]], con 6 anni d'anticipo rispetto alla [[RAI]]. In Italia inizia a trasmettere la televisione privata [[Telebiella]] che è di fatto riconosciuta come la prima emittente libera italiana.
* 1972((RAI)), decide a sorpresa di trasmettere le Olimpiadi tedesche a colori, per decidere se utilizzare il sistema PAL o SECAM, infatti in contemporanea, sul Nazionale (Attuale RAI UNO), si vedeva il PAL, ed in contemporanea sul SECONDO (Attuale RAI DUE), in SECAM, tale decisione prese in contropiede i francesi, che di fretta inventarono adattarono velocemente il televisori SECAM con lo Standard di trasmissioni usato in Italia. Poi fu deciso per il PAL.
* [[1974]]: Il [[10 luglio]] la sentenza 225<ref>[http://www.giurcost.org/decisioni/1974/0225s-74.html La sentenza n. 225]</ref> della corte costituzionale e la sentenza 226 <ref>[http://www.giurcost.org/decisioni/1974/0226s-74.html la sentenza n. 226] </ref>legittimano di fatto la [[televisione via cavo]] e la ripetizione in Italia delle [[televisioni estere in lingua italiana]]. Contemporaneamente le due sentenze stabiliscono le condizioni minime per considerare il monopolio radiotelevisivo pubblico per le trasmissioni via etere in ambito nazionale conforme ai principi costituzionali; Nel contempo nascono le prime televisioni libere italiane via etere (verranno legittimate 2 anni dopo): [[Canale 21]] (Napoli), [[Telealtomilanese]] ([[Busto Arsizio]]), [[GBR]] (Roma), iniziarono anche le trasmissioni di Telemontecarlo, come LA7.
* [[1975]]: il [[14 aprile]] 1975 la legge 103/75<ref> [http://www.agcom.it/L_naz/l103_75.htm la legge 103/75], </ref> la cosiddetta ''legge di [[riforma della RAI del 1975|riforma della RAI]]'', segna un cambiamento epocale nella storia della televisione; la tv di Stato passa dal controllo del Governo a quello del [[Parlamento italiano|Parlamento]]: nasce ufficialmente la ''[[lottizzazione]]''; si progetta la costruzione di una terza rete pubblica.
* [[1976]]: con la sentenza n. 202 del [[28 luglio]] si arriva al superamento della legge di riforma della Rai del 1975 e la legittimazione delle emittenti private via etere in ambito locale. Il [[31 dicembre]] va in onda l'ultima puntata di ''[[Carosello]]''. Termina dopo vent'anni quindi, la seguitissima trasmissione pubblicitaria di ''prima serata'' che tanto successo aveva riscosso sia nella fascia adulta che tra i più piccoli ''teleutenti''. Nasce nel quartiere di [[Milano 2]] ([[Segrate]]) l'emittente [[Telemilanocavo]], fondata da Giacomo Properzj e Alceo Moretti. Due anni dopo l'emittente sarà comprata da Silvio Berlusconi.
* [[1976]]: l'emittente televisiva [[TVS Telexpress]] del gruppo toscano Marcucci, già ripetitorista di [[Telemontecarlo]] in Italia, trasmette a marzo, in diretta, il [[Rally de Il Ciocco]], annettendo alcuni temporaneamente alcuni ripetitori di TMC. I telespettatori di Milano, Bologna, Firenze, Roma, Napoli e Bari, assistono quindi alla prima diretta "nazionale" privata italiana.
* [[1977]]: la RAI introduce nella tv italiana via etere il colore, già presente da tempo in altri paesi (le prime videocamere a colori, negli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]], erano già in circolazione sperimentale durante la [[seconda guerra mondiale]]). A Legnano il 3 novembre comincia le trasmissioni Antenna3, emittente di proprietà di [[Renzo Villa]] e [[Enzo Tortora]].
* [[1979]]: il [[15 dicembre]] iniziano le trasmissioni di [[Raitre]].
* [[1980]]: [[TeleMilano]], viene trasformata in capofila del network nazionale [[Canale 5]]. Il circuito ''PIN - Primarete Indipendente'' del gruppo [[Rizzoli]] dà vita al primo [[telegiornale]] nazionale privato: ''Contatto'', diretto da [[Maurizio Costanzo]].
* [[1985]]: iniziano i primi esperimenti di [[HDTV|TV ad alta definizione]]: vengono realizzati alcuni videoclip e documentari, ma l'idea non trova ancora realizzazione pratica perché la tecnologia ancora non è diffusa commercialmente su larga scala.
* [[1994]]: il formato tv passa dai 4/3 (rapporto fra larghezza e altezza) ai 16/9, avvicinandosi ai formati panoramici utilizzati solitamente nel [[cinema]].
* [[1997]]: compare sul mercato il primo televisore al [[Plasma (fisica)|plasma]].
* [[2000]]: la tecnologia [[LCD]] (''Liquid Crystal Display''), nata per i [[monitor]] dei [[personal computer]], viene adottata anche nella costruzione degli apparecchi televisivi.
* [[2002]]: nasce [[OrfeoTv]], la prima televisione di strada - [[Telestreet]] che trasmette il proprio segnale su un cono d'ombra del centro di [[Bologna]].
* [[2003]]: il [[1 dicembre]] il [[network]] televisivo [[Mediaset]] comincia le trasmissioni [[Digitale (informatica)|digitali]] terrestri.
* [[2004]]: il [[3 gennaio]], cinquant'anni dopo la nascita della televisione italiana, la RAI inizia a sua volta il servizio di [[trasmissione digitale terrestre]]; il [[6 febbraio]] nasce [[Sportitalia]], un canale televisivo gratuito interamente dedicato allo sport.
* [[2005]]: la RAI inizia a Torino la sperimentazione della TV Mobile, basata sullo standard [[DVB-H]] da poco pubblicato.
* [[2005]]: [[Mediaset]] e [[LA7]] lanciano un nuovo servizio sul digitale terrestre: la pay-per-view di vari eventi (partite di serie A, film, concerti...).
* [[2006]]: L'emittente satellitare [[SKY Italia]] inizia a trasmettere eventi in [[HDTV|Alta Definizione]] su quattro canali tematici.Veicolo per fare conoscere la nuova tecnologia sono proprio le partite dei mondiali di calcio.
==Note==
<References/>
==Voci correlate==
*[[Televisione]]
==Bibliografia==
*[[Aldo Grasso]], "Storia della televisione italiana. Nuova edizione aggiornata", Garzanti, Milano, 2004, ISBN 88-11-74031-2
*[[Franco Monteleone]], "Storia della radio e della televisione in Italia. Un secolo di costume, società e politica. Nuova edizione aggiornata" , Marsilio, Venezia, 2003, ISBN 8831772309
*[[Annamaria Ghedina]], "Da Gregorio a Berlusconi. La vera storia della televisione libera", Vittorio Pironti Editore, Napoli, 2003
== Collegamenti esterni ==
* [http://www.radiomarconi.com/marconi/monoscopio2/storia.html Storia della televisione da un punto di vista tecnologico]
* [http://www.sorrisi.com/sorrisi/scheda/art023001005815.jsp Storia della televisione] sul sito di ''TV Sorrisi e Canzoni''
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/* La televisione in Italia */
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{{risorsa|tipo=lezione|materia1=Storia della radio e della televisione}}
La nascita della '''storia della televisione''' può essere fatta risalire al [[w:25 marzo|25 marzo]] [[w:1925|1925]], quando l'ingegnere scozzese [[w:John Logie Baird|John Logie Baird]] ne diede dimostrazione nel centro commerciale Selfridges di [[w:Londra|Londra]].
==Storia tecnologica==
==== Televisione elettromeccanica ====
Nella dimostrazione di Baird le immagini in movimento rappresentavano delle [[w:Silhouette (fotografia)|silhouette]], avevano cioè solo due tonalità di grigio.<br />
La trasmissione a distanza di immagini in movimento con una vasta gamma di grigi, quelle che comunemente chiamiamo in ''bianco e nero'', riuscì a realizzarla il [[w:2 ottobre|2 ottobre]] [[w:1925|1925]].<br />
La trasmissione avvenne dal suo laboratorio alla stanza a fianco. Si trattava della ripresa di un viso di un giovane ([[w:William Taynton|William Taynton]], il suo fattorino) che si era prestato per l'esperimento. La risoluzione verticale dell'immagine televisiva era di 30 linee e la frequenza delle immagini era di 5 [[w:frame al secondo|immagini al secondo]].<br />
Il [[w:26 gennaio|26 gennaio]] [[w:1926|1926]] Baird diede una nuova dimostrazione pubblica di televisione nel suo laboratorio di Londra ai membri del Royal Institution e alla stampa appositamente convenuti.<br />
Nel [[w:1927|1927]] trasmise la televisione da Londra a [[w:Glasgow|Glasgow]] (700 km di distanza) attraverso una normale linea telefonica in cavo. Nel [[w:1928|1928]] realizzò la prima trasmissione televisiva transoceanica, da Londra a [[w:New York|New York]].<br />
Sempre nel 1928 riuscì a trasmettere le prime immagini a colori.
La televisione di Baird fu in seguito definita ''televisione elettromeccanica'' perché l'apparecchio di ripresa delle immagini e quello di visione si basavano su un dispositivo elettromeccanico inventato il [[w:24 dicembre|24 dicembre]] [[w:1883|1883]] da [[w:Paul Gottlieb Nipkow|Paul Gottlieb Nipkow]], il [[w:disco di Nipkow|disco di Nipkow]].<br />
Fu definita elettromeccanica per differenziarla dalla ''televisione elettronica'' inventata negli anni seguenti e tuttora utilizzata.<br />
La televisione elettromeccanica era una televisione ancora ad uno stadio embrionale che si diffuse solo in alcuni Stati del mondo e in aree geografiche molto limitate. In Italia non si diffuse, fu solo sperimentata.<br />
Già nel [[w:1939|1939]] fu completamente dismessa sostituita dalla televisione elettronica.
==== Televisione elettronica ====
La televisione elettronica fu realizzata per la prima volta il [[w:7 settembre|7settembre]] [[w:1927|1927]] dall'inventore [[w:USA|americano]] [[w:Philo Farnsworth|Philo Farnsworth]] nel proprio laboratorio di [[w:San Francisco|San Francisco]].<br />
La definizione è dovuta al fatto che sia l'apparecchio di ripresa delle immagini che quello di visione erano realizzati con un dispositivo elettronico, il [[w:tubo a raggi catodici|tubo a raggi catodici]], inventato dal fisico [[w:Germania|tedesco]] [[w:Ferdinand Braun|Ferdinand Braun]] nel [[w:1897|1897]].<br />
Questa tecnologia è quella tuttora utilizzata.<br />
Oggi però il tubo a raggi catodici è stato sostituito negli apparecchi di ripresa ([[w:telecamera|telecamera]] e videocamera) dal [[w:Charge Coupled Device|CCD]], mentre negli apparecchi di visione ([[w:televisore|televisore]], [[w:monitor (video)|monitor]] e [[w:videoproiettore|videoproiettor]]) si appresta ad essere completamente sostituito dalla tecnologia [[w:Schermo al plasma|al plasma]], [[w:Schermo a cristalli liquidi|a cristalli liquidi]], [[w:OLED|OLED]] e altre ancora in fase sperimentale.
== La televisione in Italia ==
In Italia le prime prove di diffusione della televisione furono effettuate a partire dal [[w:1934|1934]], e, nel [[w:1949|1949]], ci fu già una trasmissione sperimentale dalla [[w:Triennale di Milano|Triennale di Milano]] presentata da [[w:Corrado Mantoni|Corrado]], ma il servizio regolare cominciò soltanto dal [[w:3 gennaio|3 gennaio]] [[w:1954|1954]] del [[w:Rai 1|Programma Nazionale]], a cura della [[RAI]], in bianco e nero.
Il segnale arrivò su tutto il territorio nazionale due anni dopo, e a quel momento gli abbonati erano ancora relativamente pochi - 360.000 - a causa del costo elevato degli apparecchi.
Dagli [[w:anni 1950|anni Cinquanta]] la diffusione della TV crebbe a ritmi stupefacenti, come precedentemente accaduto sul mercato americano.
In quegli anni la televisione era un bene di lusso che pochi italiani potevano permettersi, tanto che i bar o le case dei propri vicini diventarono luoghi prediletti per visioni di gruppo, soprattutto in occasione delle trasmissioni del primo e subito popolarissimo [[w:telequiz|telequiz]] italiano; i primi pionieri furono [[w:Mario Riva|Mario Riva]] con [[w:Il Musichiere|Il Musichiere]], e [[w:Mike Bongiorno|Mike Bongiorno]] con [[w:Lascia o raddoppia?|Lascia o raddoppia?]].
Verso la fine degli anni '50 anche la carta stampata si accorge del nuovo mezzo. Nasce la prima rubrica di critica televisiva: la tiene [[w:Ugo Buzzolan|Ugo Buzzolan]] - già autore del primo originale tv ("La domenica di un fidanzato") - su "La Stampa" di Torino.
Negli anni '60, con il progresso dell'economia, il televisore divenne accessorio di sempre maggior diffusione, sino a raggiungere anche classi sociali meno agiate; l'elevato tasso di [[w:analfabetismo|analfabetismo]] riscontrato fra queste suggerì la messa in onda di [[w:Non è mai troppo tardi|Non è mai troppo tardi]] ([[w:1959|1959]]-[[w:1968|1968]]); un programma di insegnamento elementare condotto dal maestro [[w:Alberto Manzi|Alberto Manzi]] e che, è stato stimato, avrebbe aiutato quasi un milione e mezzo di adulti a conseguire la licenza elementare.
Almeno nella fase iniziale la televisione italiana era una delle più ''pedagogiche'' al mondo. Le sue finalità erano certamente educative e se da un lato, non cercando il consenso dei telespettatori, era considerata ''soporifera'', ha indubbi meriti nei confronti di una situazione di partenza di una nazione arretrata e culturalmente divisa. Non è solo una battuta umoristica dire quindi che, almeno a livello linguistico, "L'unità d'Italia non l'ha fatta Garibaldi, ma l'ha fatta [[w:Mike Bongiorno|Mike Bongiorno]]."
Anche le tappe successive dello sviluppo televisivo italiano indicano un ritardo rispetto agli altri paesi europei: solo nel [[w:1961|1961]] arriva dopo il [[w:Rai 2|secondo canale]] e nel [[w:1979|1979]] nasce la [[w:Rai 3|Terza Rete RAI]]. Nel 1974 una sentenza della [[w:Corte costituzionale|Corte costituzionale]] legittima l'esistenza della [[w:televisione via cavo|televisione via cavo]] per il canale estero [[w:Telemontecarlo|Telemontecarlo]] (accanto ai due canali esteri [[w:TV Koper Capodistria|Koper]] e [[w:RSI|TV Svizzera]]), ma ci sono i tentativi per le reti locali.<ref> La questione di legittimità costituzionale che aveva portato alla sentenza della Corte Costituzionale 225 del 1974 era stata sollevata dal pretore di Biella nell'ambito del procedimento penale a carico di Giuseppe Sacchi, proprietario di Telebiella. </ref> ed un'altra due anni dopo, autorizza anche le trasmissioni via etere purché di ambito locale. Anche l'introduzione del colore ([[w:1977|1977]]) avviene circa 10 anni dopo rispetto ai paesi europei più sviluppati e soprattutto agli USA.
Il decennio successivo vide l'affermazione delle emittenti private di [[w:Silvio Berlusconi|Silvio Berlusconi]] e il loro immediato successo (grazie a [[w:Bettino Craxi|Bettino Craxi]], che con un decreto legalizzò la tv privata a carattere nazionale, che prima era illegale per il monopolio di stato [[w:RAI|RAI]]).
La proliferazione di emittenti televisive ha richiesto a più riprese interventi legislativi di regolamentazione, nessuno dei quali è ovviamente uscito indenne da polemiche. L'articolazione delle problematiche innestate è tale da coinvolgere negli argomenti di discussione diritti costituzionali e questioni di opportunità politiche, essendosi addirittura sviluppata una giurisprudenza specialistica (ad esempio le mai rispettate e pluriviolate sentenze della Corte Costituzionale). In particolare si ritiene che la situazione italiana, bocciata da diverse associazioni sovranazionali a causa della presunta concentrazione di mass-media nelle mani di [[w:Silvio Berlusconi|Silvio Berlusconi]], sia in contrasto con il fondamentale articolo 21 della Costituzione (libertà d'espressione), almeno nel delicatissimo campo tv: Rai e soprattutto Mediaset si spartiscono il 90% di risorse pubblicitarie e ascolti, un duopolio che non ha eguali in Europa dove si arriva al massimo al 75%.
L'evoluzione della materia, con il delicatissimo passaggio dalla televisione analogica alla televisione digitale è ora oggetto di un disegno di legge presentato dal ministro Paolo Gentiloni che sposta in avanti il tempo di spegnimento della vecchia tecnologia, ma nello stesso tempo cerca di rispettare sia la ''nuova versione'' direttiva europea [[w:Televisione senza frontiere|Televisione senza frontiere]], sia i "tetti" antitrust indicati dalle pluri violate sentenze della Corte Costituzionale, che impongono la messa di una rete Mediaset sul satellite e la creazione di un canale RAI senza pubblicità (come avvenuto in Gran Bretagna e Portogallo).
Negli anni '80, la [[w:Fininvest|Fininvest]] di [[w:Silvio Berlusconi|Silvio Berlusconi]] ha tre canali [[w:Rete 4|Rete 4]], [[w:Canale 5|Canale 5]] e [[w:Italia 1|Italia 1]].
== Cronologia ==
* [[w:1929|1929]]: iniziano a [[w:Roma|Roma]] e [[w:Milano|Milano]] gli esperimenti di trasmissione delle immagini utilizzando il [[w:Disco di Nipkow|disco di Nipkow]].
* [[w:1932|1932]]: nel [[w:Regno Unito|Regno Unito]] vengono trasmessi programmi sperimentali dalla [[BBC]] col sistema [[Baird]] e successivamente col sistema [[Emitron]] ([[1934]]).
* [[w:1936|1936]]: il [[w:22 marzo|22 marzo]] viene messo in onda dalla [[Germania nazista]] il primo programma televisivo regolare del mondo in occasione della [[XI Olimpiade]] di [[Berlino]].
* [[w:1936|1936]]: inizia in Italia il [[w:monopolio|monopolio]] radiotelevisivo con il [[w:Codice postale|codice postale]] e la convenzione per la concessione in esclusiva delle [[radioaudizioni circolari]] della RAI.
* [[w:1936|1936]]: [[w:2 novembre|2 novembre]]: la [[BBC]] inizia regolari trasmissioni televisive "''in alta definizione''" dall' Alexandra Palace di Londra, alternando inizialmente gli standard televisivi [[Baird]] (240 linee per quadro) ed [[Emi-Marconi]] (405 linee).
* [[w:1937|1937]]: [[w:10 maggio|10 maggio]]: l'incoronazione di Re [[ Giorgio VI]] è il primo evento trasmesso in diretta nella storia della televisione.
* [[w:1939|1939]]: il [[30 aprile]], in occasione dell'inaugurazione della Fiera Mondiale di New York, la [[NBC]] inizia negli USA regolari trasmissioni televisive.
* [[1939]]: il [[22 luglio]] a [[Monte Mario]], vicino a [[Roma]], entra in funzione un trasmettitore sperimentale televisivo dell'[[Eiar]] (Ente italiano per le audizioni radiofoniche) costruito dall'azienda italiana [[SAFAR]], con una potenza di 2 kW.
* [[w:1939|1939]]: [[3 settembre]]: la [[BBC]] sospende i programmi televisivi in seguito allo scoppio della Seconda Guerra Mondiale; a questa data sono circa 20000 gli apparecchi riceventi in funzione nel Regno Unito.
* [[w:1940|1940]]: il [[w:31 maggio|31 maggio]] anche il trasmettittore sperimentale di Roma Monte Mario cessa le trasmissioni per l'approssimarsi dell'entrata in guerra dell'Italia; la grande antenna verrà poi smontata e trafugata durante l'occupazione nazista.
* [[w:1941|1941]]: [[w:1 luglio|1 luglio]]: la NBC americana trasmette il primo spot pubblicitario televisivo (riguarda un orologio)
* [[w:1942|1942]]: in Gennaio le emittenti americane NBC e CBS sopendono le trasmissioni per il coinvolgimento degli USA nella guerra; solo 7000 sono comunque gli apparecchi televisivi in funzione nell'intero Paese, quasi tutti concentrati nella zona di New York.
* [[w:1947|1947]]: i delegati di 60 paesi presenti alla Conferenza mondiale delle radiocomunicazioni di [[Atlantic City]] decidono di chiamare "televisione" (in sigla "TV") la trasmissione a distanza delle immagini in movimento.
* [[w:1954|1954]]: il [[w:3 gennaio|3 gennaio]] alle ore 11.00 ha inizio il servizio televisivo italiano sul ''[[Raiuno|Programma nazionale]]''.
* [[w:1956|1956]]: le [[VII Olimpiade Invernale|VII Olimpiadi invernali]] di [[Cortina d'Ampezzo]] sono le prime ad essere trasmesse in eurovisione. Quattro anni dopo toccherà alle [[XVII Olimpiade|Olimpiadi]] di [[Roma]].
* [[w:1957|1957]]: in Italia nasce la rubrica pubblicitaria ''[[Carosello]]''.
* [[w:1960|1960]]: la tv si diffonde molto rapidamente: in quell'anno è diffusa in cinquantasei paesi (un decennio più tardi, nel [[1970]] saranno pressoché raddoppiati: ben 104). Inoltre con la sentenza n. 59 del [[6 luglio]] 1960 la Corte costituzionale ribadisce la legittimità del monopolio radiotelevisivo pubblico.
* [[w:1961|1961]]: il [[w:4 novembre|4 novembre]] cominciano le trasmissioni del ''[[w:Raidue|Secondo Programma]]''.
* [[w:1964|1964]]: in [[w:California|California]] nasce la prima [[pay-tv]]. Nello stesso anno, la [[XVIII Olimpiade]] di [[Tokyo]] è il primo evento televisivo trasmesso da un [[satellite artificiale|satellite]].
* [[w:1966|1966]]: Nasce [[Telediffusione Italiana Telenapoli]], la prima televisione libera italiana via cavo.(Non tutti i libri di storia della televisione riportano quest'esperienza).
* [[w:1967|1967]]: In Francia e Germania iniziano le trasmissioni a colori.
* [[w:1969|1969]]: tra il [[w:20 luglio|20]] e il [[w:21 luglio|21 luglio]] l'uomo sbarca sulla [[Luna]]: 28 ore consecutive di ''diretta televisiva'' via satellite vengono seguite in mondovisione da più di 500 milioni di persone.
* [[1971]]: [[Telediffusione Italiana Telenapoli]] introduce in Italia il colore nella [[TV via cavo]], con 6 anni d'anticipo rispetto alla [[RAI]]. In Italia inizia a trasmettere la televisione privata [[Telebiella]] che è di fatto riconosciuta come la prima emittente libera italiana.
* 1972((RAI)), decide a sorpresa di trasmettere le Olimpiadi tedesche a colori, per decidere se utilizzare il sistema PAL o SECAM, infatti in contemporanea, sul Nazionale (Attuale RAI UNO), si vedeva il PAL, ed in contemporanea sul SECONDO (Attuale RAI DUE), in SECAM, tale decisione prese in contropiede i francesi, che di fretta inventarono adattarono velocemente il televisori SECAM con lo Standard di trasmissioni usato in Italia. Poi fu deciso per il PAL.
* [[1974]]: Il [[10 luglio]] la sentenza 225<ref>[http://www.giurcost.org/decisioni/1974/0225s-74.html La sentenza n. 225]</ref> della corte costituzionale e la sentenza 226 <ref>[http://www.giurcost.org/decisioni/1974/0226s-74.html la sentenza n. 226] </ref>legittimano di fatto la [[televisione via cavo]] e la ripetizione in Italia delle [[televisioni estere in lingua italiana]]. Contemporaneamente le due sentenze stabiliscono le condizioni minime per considerare il monopolio radiotelevisivo pubblico per le trasmissioni via etere in ambito nazionale conforme ai principi costituzionali; Nel contempo nascono le prime televisioni libere italiane via etere (verranno legittimate 2 anni dopo): [[Canale 21]] (Napoli), [[Telealtomilanese]] ([[Busto Arsizio]]), [[GBR]] (Roma), iniziarono anche le trasmissioni di Telemontecarlo, come LA7.
* [[1975]]: il [[14 aprile]] 1975 la legge 103/75<ref> [http://www.agcom.it/L_naz/l103_75.htm la legge 103/75], </ref> la cosiddetta ''legge di [[riforma della RAI del 1975|riforma della RAI]]'', segna un cambiamento epocale nella storia della televisione; la tv di Stato passa dal controllo del Governo a quello del [[Parlamento italiano|Parlamento]]: nasce ufficialmente la ''[[lottizzazione]]''; si progetta la costruzione di una terza rete pubblica.
* [[1976]]: con la sentenza n. 202 del [[28 luglio]] si arriva al superamento della legge di riforma della Rai del 1975 e la legittimazione delle emittenti private via etere in ambito locale. Il [[31 dicembre]] va in onda l'ultima puntata di ''[[Carosello]]''. Termina dopo vent'anni quindi, la seguitissima trasmissione pubblicitaria di ''prima serata'' che tanto successo aveva riscosso sia nella fascia adulta che tra i più piccoli ''teleutenti''. Nasce nel quartiere di [[Milano 2]] ([[Segrate]]) l'emittente [[Telemilanocavo]], fondata da Giacomo Properzj e Alceo Moretti. Due anni dopo l'emittente sarà comprata da Silvio Berlusconi.
* [[1976]]: l'emittente televisiva [[TVS Telexpress]] del gruppo toscano Marcucci, già ripetitorista di [[Telemontecarlo]] in Italia, trasmette a marzo, in diretta, il [[Rally de Il Ciocco]], annettendo alcuni temporaneamente alcuni ripetitori di TMC. I telespettatori di Milano, Bologna, Firenze, Roma, Napoli e Bari, assistono quindi alla prima diretta "nazionale" privata italiana.
* [[1977]]: la RAI introduce nella tv italiana via etere il colore, già presente da tempo in altri paesi (le prime videocamere a colori, negli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]], erano già in circolazione sperimentale durante la [[seconda guerra mondiale]]). A Legnano il 3 novembre comincia le trasmissioni Antenna3, emittente di proprietà di [[Renzo Villa]] e [[Enzo Tortora]].
* [[1979]]: il [[15 dicembre]] iniziano le trasmissioni di [[Raitre]].
* [[1980]]: [[TeleMilano]], viene trasformata in capofila del network nazionale [[Canale 5]]. Il circuito ''PIN - Primarete Indipendente'' del gruppo [[Rizzoli]] dà vita al primo [[telegiornale]] nazionale privato: ''Contatto'', diretto da [[Maurizio Costanzo]].
* [[1985]]: iniziano i primi esperimenti di [[HDTV|TV ad alta definizione]]: vengono realizzati alcuni videoclip e documentari, ma l'idea non trova ancora realizzazione pratica perché la tecnologia ancora non è diffusa commercialmente su larga scala.
* [[1994]]: il formato tv passa dai 4/3 (rapporto fra larghezza e altezza) ai 16/9, avvicinandosi ai formati panoramici utilizzati solitamente nel [[cinema]].
* [[1997]]: compare sul mercato il primo televisore al [[Plasma (fisica)|plasma]].
* [[2000]]: la tecnologia [[LCD]] (''Liquid Crystal Display''), nata per i [[monitor]] dei [[personal computer]], viene adottata anche nella costruzione degli apparecchi televisivi.
* [[2002]]: nasce [[OrfeoTv]], la prima televisione di strada - [[Telestreet]] che trasmette il proprio segnale su un cono d'ombra del centro di [[Bologna]].
* [[2003]]: il [[1 dicembre]] il [[network]] televisivo [[Mediaset]] comincia le trasmissioni [[Digitale (informatica)|digitali]] terrestri.
* [[2004]]: il [[3 gennaio]], cinquant'anni dopo la nascita della televisione italiana, la RAI inizia a sua volta il servizio di [[trasmissione digitale terrestre]]; il [[6 febbraio]] nasce [[Sportitalia]], un canale televisivo gratuito interamente dedicato allo sport.
* [[2005]]: la RAI inizia a Torino la sperimentazione della TV Mobile, basata sullo standard [[DVB-H]] da poco pubblicato.
* [[2005]]: [[Mediaset]] e [[LA7]] lanciano un nuovo servizio sul digitale terrestre: la pay-per-view di vari eventi (partite di serie A, film, concerti...).
* [[2006]]: L'emittente satellitare [[SKY Italia]] inizia a trasmettere eventi in [[HDTV|Alta Definizione]] su quattro canali tematici.Veicolo per fare conoscere la nuova tecnologia sono proprio le partite dei mondiali di calcio.
==Note==
<References/>
==Voci correlate==
*[[Televisione]]
==Bibliografia==
*[[Aldo Grasso]], "Storia della televisione italiana. Nuova edizione aggiornata", Garzanti, Milano, 2004, ISBN 88-11-74031-2
*[[Franco Monteleone]], "Storia della radio e della televisione in Italia. Un secolo di costume, società e politica. Nuova edizione aggiornata" , Marsilio, Venezia, 2003, ISBN 8831772309
*[[Annamaria Ghedina]], "Da Gregorio a Berlusconi. La vera storia della televisione libera", Vittorio Pironti Editore, Napoli, 2003
== Collegamenti esterni ==
* [http://www.radiomarconi.com/marconi/monoscopio2/storia.html Storia della televisione da un punto di vista tecnologico]
* [http://www.sorrisi.com/sorrisi/scheda/art023001005815.jsp Storia della televisione] sul sito di ''TV Sorrisi e Canzoni''
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151.41.201.4
/* La televisione in Italia */
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{{risorsa|tipo=lezione|materia1=Storia della radio e della televisione}}
La nascita della '''storia della televisione''' può essere fatta risalire al [[w:25 marzo|25 marzo]] [[w:1925|1925]], quando l'ingegnere scozzese [[w:John Logie Baird|John Logie Baird]] ne diede dimostrazione nel centro commerciale Selfridges di [[w:Londra|Londra]].
==Storia tecnologica==
==== Televisione elettromeccanica ====
Nella dimostrazione di Baird le immagini in movimento rappresentavano delle [[w:Silhouette (fotografia)|silhouette]], avevano cioè solo due tonalità di grigio.<br />
La trasmissione a distanza di immagini in movimento con una vasta gamma di grigi, quelle che comunemente chiamiamo in ''bianco e nero'', riuscì a realizzarla il [[w:2 ottobre|2 ottobre]] [[w:1925|1925]].<br />
La trasmissione avvenne dal suo laboratorio alla stanza a fianco. Si trattava della ripresa di un viso di un giovane ([[w:William Taynton|William Taynton]], il suo fattorino) che si era prestato per l'esperimento. La risoluzione verticale dell'immagine televisiva era di 30 linee e la frequenza delle immagini era di 5 [[w:frame al secondo|immagini al secondo]].<br />
Il [[w:26 gennaio|26 gennaio]] [[w:1926|1926]] Baird diede una nuova dimostrazione pubblica di televisione nel suo laboratorio di Londra ai membri del Royal Institution e alla stampa appositamente convenuti.<br />
Nel [[w:1927|1927]] trasmise la televisione da Londra a [[w:Glasgow|Glasgow]] (700 km di distanza) attraverso una normale linea telefonica in cavo. Nel [[w:1928|1928]] realizzò la prima trasmissione televisiva transoceanica, da Londra a [[w:New York|New York]].<br />
Sempre nel 1928 riuscì a trasmettere le prime immagini a colori.
La televisione di Baird fu in seguito definita ''televisione elettromeccanica'' perché l'apparecchio di ripresa delle immagini e quello di visione si basavano su un dispositivo elettromeccanico inventato il [[w:24 dicembre|24 dicembre]] [[w:1883|1883]] da [[w:Paul Gottlieb Nipkow|Paul Gottlieb Nipkow]], il [[w:disco di Nipkow|disco di Nipkow]].<br />
Fu definita elettromeccanica per differenziarla dalla ''televisione elettronica'' inventata negli anni seguenti e tuttora utilizzata.<br />
La televisione elettromeccanica era una televisione ancora ad uno stadio embrionale che si diffuse solo in alcuni Stati del mondo e in aree geografiche molto limitate. In Italia non si diffuse, fu solo sperimentata.<br />
Già nel [[w:1939|1939]] fu completamente dismessa sostituita dalla televisione elettronica.
==== Televisione elettronica ====
La televisione elettronica fu realizzata per la prima volta il [[w:7 settembre|7settembre]] [[w:1927|1927]] dall'inventore [[w:USA|americano]] [[w:Philo Farnsworth|Philo Farnsworth]] nel proprio laboratorio di [[w:San Francisco|San Francisco]].<br />
La definizione è dovuta al fatto che sia l'apparecchio di ripresa delle immagini che quello di visione erano realizzati con un dispositivo elettronico, il [[w:tubo a raggi catodici|tubo a raggi catodici]], inventato dal fisico [[w:Germania|tedesco]] [[w:Ferdinand Braun|Ferdinand Braun]] nel [[w:1897|1897]].<br />
Questa tecnologia è quella tuttora utilizzata.<br />
Oggi però il tubo a raggi catodici è stato sostituito negli apparecchi di ripresa ([[w:telecamera|telecamera]] e videocamera) dal [[w:Charge Coupled Device|CCD]], mentre negli apparecchi di visione ([[w:televisore|televisore]], [[w:monitor (video)|monitor]] e [[w:videoproiettore|videoproiettor]]) si appresta ad essere completamente sostituito dalla tecnologia [[w:Schermo al plasma|al plasma]], [[w:Schermo a cristalli liquidi|a cristalli liquidi]], [[w:OLED|OLED]] e altre ancora in fase sperimentale.
== La televisione in Italia ==
In Italia le prime prove di diffusione della televisione furono effettuate a partire dal [[w:1934|1934]], e, nel [[w:1949|1949]], ci fu già una trasmissione sperimentale dalla [[w:Triennale di Milano|Triennale di Milano]] presentata da [[w:Corrado Mantoni|Corrado]], ma il servizio regolare cominciò soltanto dal [[w:3 gennaio|3 gennaio]] [[w:1954|1954]] del [[w:Rai 1|Programma Nazionale]], a cura della [[RAI]], in bianco e nero.
Il segnale arrivò su tutto il territorio nazionale due anni dopo, e a quel momento gli abbonati erano ancora relativamente pochi - 360.000 - a causa del costo elevato degli apparecchi.
Dagli [[w:anni 1950|anni Cinquanta]] la diffusione della TV crebbe a ritmi stupefacenti, come precedentemente accaduto sul mercato americano.
In quegli anni la televisione era un bene di lusso che pochi italiani potevano permettersi, tanto che i bar o le case dei propri vicini diventarono luoghi prediletti per visioni di gruppo, soprattutto in occasione delle trasmissioni del primo e subito popolarissimo [[w:telequiz|telequiz]] italiano; i primi pionieri furono [[w:Mario Riva|Mario Riva]] con [[w:Il Musichiere|Il Musichiere]], e [[w:Mike Bongiorno|Mike Bongiorno]] con [[w:Lascia o raddoppia?|Lascia o raddoppia?]].
Verso la fine degli anni '50 anche la carta stampata si accorge del nuovo mezzo. Nasce la prima rubrica di critica televisiva: la tiene [[w:Ugo Buzzolan|Ugo Buzzolan]] - già autore del primo originale tv ("La domenica di un fidanzato") - su "La Stampa" di Torino.
Negli anni '60, con il progresso dell'economia, il televisore divenne accessorio di sempre maggior diffusione, sino a raggiungere anche classi sociali meno agiate; l'elevato tasso di [[w:analfabetismo|analfabetismo]] riscontrato fra queste suggerì la messa in onda di [[w:Non è mai troppo tardi|Non è mai troppo tardi]] ([[w:1959|1959]]-[[w:1968|1968]]); un programma di insegnamento elementare condotto dal maestro [[w:Alberto Manzi|Alberto Manzi]] e che, è stato stimato, avrebbe aiutato quasi un milione e mezzo di adulti a conseguire la licenza elementare.
Almeno nella fase iniziale la televisione italiana era una delle più ''pedagogiche'' al mondo. Le sue finalità erano certamente educative e se da un lato, non cercando il consenso dei telespettatori, era considerata ''soporifera'', ha indubbi meriti nei confronti di una situazione di partenza di una nazione arretrata e culturalmente divisa. Non è solo una battuta umoristica dire quindi che, almeno a livello linguistico, "L'unità d'Italia non l'ha fatta Garibaldi, ma l'ha fatta [[w:Mike Bongiorno|Mike Bongiorno]]."
Anche le tappe successive dello sviluppo televisivo italiano indicano un ritardo rispetto agli altri paesi europei: solo nel [[w:1961|1961]] arriva dopo il [[w:Rai 2|secondo canale]] e nel [[w:1979|1979]] nasce la [[w:Rai 3|Terza Rete RAI]]. Nel 1974 una sentenza della [[w:Corte costituzionale|Corte costituzionale]] legittima l'esistenza della [[w:televisione via cavo|televisione via cavo]] per il canale estero [[w:Telemontecarlo|Telemontecarlo]] (accanto ai due canali esteri [[w:TV Koper Capodistria|Koper]] e [[w:RSI|TV Svizzera]]), ma ci sono i tentativi per le reti locali.<ref> La questione di legittimità costituzionale che aveva portato alla sentenza della Corte Costituzionale 225 del 1974 era stata sollevata dal pretore di Biella nell'ambito del procedimento penale a carico di Giuseppe Sacchi, proprietario di Telebiella </ref> ed un'altra due anni dopo, autorizza anche le trasmissioni via etere purché di ambito locale. Anche l'introduzione del colore ([[w:1977|1977]]) avviene circa 10 anni dopo rispetto ai paesi europei più sviluppati e soprattutto agli USA.
Il decennio successivo vide l'affermazione delle emittenti private di [[w:Silvio Berlusconi|Silvio Berlusconi]] e il loro immediato successo (grazie a [[w:Bettino Craxi|Bettino Craxi]], che con un decreto legalizzò la tv privata a carattere nazionale, che prima era illegale per il monopolio di stato [[w:RAI|RAI]]).
La proliferazione di emittenti televisive ha richiesto a più riprese interventi legislativi di regolamentazione, nessuno dei quali è ovviamente uscito indenne da polemiche. L'articolazione delle problematiche innestate è tale da coinvolgere negli argomenti di discussione diritti costituzionali e questioni di opportunità politiche, essendosi addirittura sviluppata una giurisprudenza specialistica (ad esempio le mai rispettate e pluriviolate sentenze della Corte Costituzionale). In particolare si ritiene che la situazione italiana, bocciata da diverse associazioni sovranazionali a causa della presunta concentrazione di mass-media nelle mani di [[w:Silvio Berlusconi|Silvio Berlusconi]], sia in contrasto con il fondamentale articolo 21 della Costituzione (libertà d'espressione), almeno nel delicatissimo campo tv: Rai e soprattutto Mediaset si spartiscono il 90% di risorse pubblicitarie e ascolti, un duopolio che non ha eguali in Europa dove si arriva al massimo al 75%.
L'evoluzione della materia, con il delicatissimo passaggio dalla televisione analogica alla televisione digitale è ora oggetto di un disegno di legge presentato dal ministro Paolo Gentiloni che sposta in avanti il tempo di spegnimento della vecchia tecnologia, ma nello stesso tempo cerca di rispettare sia la ''nuova versione'' direttiva europea [[w:Televisione senza frontiere|Televisione senza frontiere]], sia i "tetti" antitrust indicati dalle pluri violate sentenze della Corte Costituzionale, che impongono la messa di una rete Mediaset sul satellite e la creazione di un canale RAI senza pubblicità (come avvenuto in Gran Bretagna e Portogallo).
Negli anni '80, la [[w:Fininvest|Fininvest]] di [[w:Silvio Berlusconi|Silvio Berlusconi]] ha tre canali [[w:Rete 4|Rete 4]], [[w:Canale 5|Canale 5]] e [[w:Italia 1|Italia 1]].
== Cronologia ==
* [[w:1929|1929]]: iniziano a [[w:Roma|Roma]] e [[w:Milano|Milano]] gli esperimenti di trasmissione delle immagini utilizzando il [[w:Disco di Nipkow|disco di Nipkow]].
* [[w:1932|1932]]: nel [[w:Regno Unito|Regno Unito]] vengono trasmessi programmi sperimentali dalla [[BBC]] col sistema [[Baird]] e successivamente col sistema [[Emitron]] ([[1934]]).
* [[w:1936|1936]]: il [[w:22 marzo|22 marzo]] viene messo in onda dalla [[Germania nazista]] il primo programma televisivo regolare del mondo in occasione della [[XI Olimpiade]] di [[Berlino]].
* [[w:1936|1936]]: inizia in Italia il [[w:monopolio|monopolio]] radiotelevisivo con il [[w:Codice postale|codice postale]] e la convenzione per la concessione in esclusiva delle [[radioaudizioni circolari]] della RAI.
* [[w:1936|1936]]: [[w:2 novembre|2 novembre]]: la [[BBC]] inizia regolari trasmissioni televisive "''in alta definizione''" dall' Alexandra Palace di Londra, alternando inizialmente gli standard televisivi [[Baird]] (240 linee per quadro) ed [[Emi-Marconi]] (405 linee).
* [[w:1937|1937]]: [[w:10 maggio|10 maggio]]: l'incoronazione di Re [[ Giorgio VI]] è il primo evento trasmesso in diretta nella storia della televisione.
* [[w:1939|1939]]: il [[30 aprile]], in occasione dell'inaugurazione della Fiera Mondiale di New York, la [[NBC]] inizia negli USA regolari trasmissioni televisive.
* [[1939]]: il [[22 luglio]] a [[Monte Mario]], vicino a [[Roma]], entra in funzione un trasmettitore sperimentale televisivo dell'[[Eiar]] (Ente italiano per le audizioni radiofoniche) costruito dall'azienda italiana [[SAFAR]], con una potenza di 2 kW.
* [[w:1939|1939]]: [[3 settembre]]: la [[BBC]] sospende i programmi televisivi in seguito allo scoppio della Seconda Guerra Mondiale; a questa data sono circa 20000 gli apparecchi riceventi in funzione nel Regno Unito.
* [[w:1940|1940]]: il [[w:31 maggio|31 maggio]] anche il trasmettittore sperimentale di Roma Monte Mario cessa le trasmissioni per l'approssimarsi dell'entrata in guerra dell'Italia; la grande antenna verrà poi smontata e trafugata durante l'occupazione nazista.
* [[w:1941|1941]]: [[w:1 luglio|1 luglio]]: la NBC americana trasmette il primo spot pubblicitario televisivo (riguarda un orologio)
* [[w:1942|1942]]: in Gennaio le emittenti americane NBC e CBS sopendono le trasmissioni per il coinvolgimento degli USA nella guerra; solo 7000 sono comunque gli apparecchi televisivi in funzione nell'intero Paese, quasi tutti concentrati nella zona di New York.
* [[w:1947|1947]]: i delegati di 60 paesi presenti alla Conferenza mondiale delle radiocomunicazioni di [[Atlantic City]] decidono di chiamare "televisione" (in sigla "TV") la trasmissione a distanza delle immagini in movimento.
* [[w:1954|1954]]: il [[w:3 gennaio|3 gennaio]] alle ore 11.00 ha inizio il servizio televisivo italiano sul ''[[Raiuno|Programma nazionale]]''.
* [[w:1956|1956]]: le [[VII Olimpiade Invernale|VII Olimpiadi invernali]] di [[Cortina d'Ampezzo]] sono le prime ad essere trasmesse in eurovisione. Quattro anni dopo toccherà alle [[XVII Olimpiade|Olimpiadi]] di [[Roma]].
* [[w:1957|1957]]: in Italia nasce la rubrica pubblicitaria ''[[Carosello]]''.
* [[w:1960|1960]]: la tv si diffonde molto rapidamente: in quell'anno è diffusa in cinquantasei paesi (un decennio più tardi, nel [[1970]] saranno pressoché raddoppiati: ben 104). Inoltre con la sentenza n. 59 del [[6 luglio]] 1960 la Corte costituzionale ribadisce la legittimità del monopolio radiotelevisivo pubblico.
* [[w:1961|1961]]: il [[w:4 novembre|4 novembre]] cominciano le trasmissioni del ''[[w:Raidue|Secondo Programma]]''.
* [[w:1964|1964]]: in [[w:California|California]] nasce la prima [[pay-tv]]. Nello stesso anno, la [[XVIII Olimpiade]] di [[Tokyo]] è il primo evento televisivo trasmesso da un [[satellite artificiale|satellite]].
* [[w:1966|1966]]: Nasce [[Telediffusione Italiana Telenapoli]], la prima televisione libera italiana via cavo.(Non tutti i libri di storia della televisione riportano quest'esperienza).
* [[w:1967|1967]]: In Francia e Germania iniziano le trasmissioni a colori.
* [[w:1969|1969]]: tra il [[w:20 luglio|20]] e il [[w:21 luglio|21 luglio]] l'uomo sbarca sulla [[Luna]]: 28 ore consecutive di ''diretta televisiva'' via satellite vengono seguite in mondovisione da più di 500 milioni di persone.
* [[1971]]: [[Telediffusione Italiana Telenapoli]] introduce in Italia il colore nella [[TV via cavo]], con 6 anni d'anticipo rispetto alla [[RAI]]. In Italia inizia a trasmettere la televisione privata [[Telebiella]] che è di fatto riconosciuta come la prima emittente libera italiana.
* 1972((RAI)), decide a sorpresa di trasmettere le Olimpiadi tedesche a colori, per decidere se utilizzare il sistema PAL o SECAM, infatti in contemporanea, sul Nazionale (Attuale RAI UNO), si vedeva il PAL, ed in contemporanea sul SECONDO (Attuale RAI DUE), in SECAM, tale decisione prese in contropiede i francesi, che di fretta inventarono adattarono velocemente il televisori SECAM con lo Standard di trasmissioni usato in Italia. Poi fu deciso per il PAL.
* [[1974]]: Il [[10 luglio]] la sentenza 225<ref>[http://www.giurcost.org/decisioni/1974/0225s-74.html La sentenza n. 225]</ref> della corte costituzionale e la sentenza 226 <ref>[http://www.giurcost.org/decisioni/1974/0226s-74.html la sentenza n. 226] </ref>legittimano di fatto la [[televisione via cavo]] e la ripetizione in Italia delle [[televisioni estere in lingua italiana]]. Contemporaneamente le due sentenze stabiliscono le condizioni minime per considerare il monopolio radiotelevisivo pubblico per le trasmissioni via etere in ambito nazionale conforme ai principi costituzionali; Nel contempo nascono le prime televisioni libere italiane via etere (verranno legittimate 2 anni dopo): [[Canale 21]] (Napoli), [[Telealtomilanese]] ([[Busto Arsizio]]), [[GBR]] (Roma), iniziarono anche le trasmissioni di Telemontecarlo, come LA7.
* [[1975]]: il [[14 aprile]] 1975 la legge 103/75<ref> [http://www.agcom.it/L_naz/l103_75.htm la legge 103/75], </ref> la cosiddetta ''legge di [[riforma della RAI del 1975|riforma della RAI]]'', segna un cambiamento epocale nella storia della televisione; la tv di Stato passa dal controllo del Governo a quello del [[Parlamento italiano|Parlamento]]: nasce ufficialmente la ''[[lottizzazione]]''; si progetta la costruzione di una terza rete pubblica.
* [[1976]]: con la sentenza n. 202 del [[28 luglio]] si arriva al superamento della legge di riforma della Rai del 1975 e la legittimazione delle emittenti private via etere in ambito locale. Il [[31 dicembre]] va in onda l'ultima puntata di ''[[Carosello]]''. Termina dopo vent'anni quindi, la seguitissima trasmissione pubblicitaria di ''prima serata'' che tanto successo aveva riscosso sia nella fascia adulta che tra i più piccoli ''teleutenti''. Nasce nel quartiere di [[Milano 2]] ([[Segrate]]) l'emittente [[Telemilanocavo]], fondata da Giacomo Properzj e Alceo Moretti. Due anni dopo l'emittente sarà comprata da Silvio Berlusconi.
* [[1976]]: l'emittente televisiva [[TVS Telexpress]] del gruppo toscano Marcucci, già ripetitorista di [[Telemontecarlo]] in Italia, trasmette a marzo, in diretta, il [[Rally de Il Ciocco]], annettendo alcuni temporaneamente alcuni ripetitori di TMC. I telespettatori di Milano, Bologna, Firenze, Roma, Napoli e Bari, assistono quindi alla prima diretta "nazionale" privata italiana.
* [[1977]]: la RAI introduce nella tv italiana via etere il colore, già presente da tempo in altri paesi (le prime videocamere a colori, negli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]], erano già in circolazione sperimentale durante la [[seconda guerra mondiale]]). A Legnano il 3 novembre comincia le trasmissioni Antenna3, emittente di proprietà di [[Renzo Villa]] e [[Enzo Tortora]].
* [[1979]]: il [[15 dicembre]] iniziano le trasmissioni di [[Raitre]].
* [[1980]]: [[TeleMilano]], viene trasformata in capofila del network nazionale [[Canale 5]]. Il circuito ''PIN - Primarete Indipendente'' del gruppo [[Rizzoli]] dà vita al primo [[telegiornale]] nazionale privato: ''Contatto'', diretto da [[Maurizio Costanzo]].
* [[1985]]: iniziano i primi esperimenti di [[HDTV|TV ad alta definizione]]: vengono realizzati alcuni videoclip e documentari, ma l'idea non trova ancora realizzazione pratica perché la tecnologia ancora non è diffusa commercialmente su larga scala.
* [[1994]]: il formato tv passa dai 4/3 (rapporto fra larghezza e altezza) ai 16/9, avvicinandosi ai formati panoramici utilizzati solitamente nel [[cinema]].
* [[1997]]: compare sul mercato il primo televisore al [[Plasma (fisica)|plasma]].
* [[2000]]: la tecnologia [[LCD]] (''Liquid Crystal Display''), nata per i [[monitor]] dei [[personal computer]], viene adottata anche nella costruzione degli apparecchi televisivi.
* [[2002]]: nasce [[OrfeoTv]], la prima televisione di strada - [[Telestreet]] che trasmette il proprio segnale su un cono d'ombra del centro di [[Bologna]].
* [[2003]]: il [[1 dicembre]] il [[network]] televisivo [[Mediaset]] comincia le trasmissioni [[Digitale (informatica)|digitali]] terrestri.
* [[2004]]: il [[3 gennaio]], cinquant'anni dopo la nascita della televisione italiana, la RAI inizia a sua volta il servizio di [[trasmissione digitale terrestre]]; il [[6 febbraio]] nasce [[Sportitalia]], un canale televisivo gratuito interamente dedicato allo sport.
* [[2005]]: la RAI inizia a Torino la sperimentazione della TV Mobile, basata sullo standard [[DVB-H]] da poco pubblicato.
* [[2005]]: [[Mediaset]] e [[LA7]] lanciano un nuovo servizio sul digitale terrestre: la pay-per-view di vari eventi (partite di serie A, film, concerti...).
* [[2006]]: L'emittente satellitare [[SKY Italia]] inizia a trasmettere eventi in [[HDTV|Alta Definizione]] su quattro canali tematici.Veicolo per fare conoscere la nuova tecnologia sono proprio le partite dei mondiali di calcio.
==Note==
<References/>
==Voci correlate==
*[[Televisione]]
==Bibliografia==
*[[Aldo Grasso]], "Storia della televisione italiana. Nuova edizione aggiornata", Garzanti, Milano, 2004, ISBN 88-11-74031-2
*[[Franco Monteleone]], "Storia della radio e della televisione in Italia. Un secolo di costume, società e politica. Nuova edizione aggiornata" , Marsilio, Venezia, 2003, ISBN 8831772309
*[[Annamaria Ghedina]], "Da Gregorio a Berlusconi. La vera storia della televisione libera", Vittorio Pironti Editore, Napoli, 2003
== Collegamenti esterni ==
* [http://www.radiomarconi.com/marconi/monoscopio2/storia.html Storia della televisione da un punto di vista tecnologico]
* [http://www.sorrisi.com/sorrisi/scheda/art023001005815.jsp Storia della televisione] sul sito di ''TV Sorrisi e Canzoni''
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Responsabilità e giurisprudenza legate al primo soccorso
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Il primo soccorso nella maggior parte dei casi sottintende la manipolazione di una persona estranea, a volte in maniera anche cruenta (ad esempio durante la rianimazione cardio-polmonare). Occorre pertanto comprendere i limiti della legge all'interno del quale un soccorritore può agire.
== Responsabilità come cittadino ==
Partiamo subito ricordando quanto affermato nel codice 593 del codice penale:
"''Chiunque, trovando abbandonato o smarrito un fanciullo minore degli anni dieci, o un'altra persona incapace di provvedere a se stessa, per malattia di mente o di corpo, per vecchiaia o per altra causa, omette di darne immediato avviso all'autorità è punito con la reclusione fino a un anno o con la multa fino a 2.500 euro.''
''Alla stessa pena soggiace chi, trovando un corpo umano che sia o sembri inanimato, ovvero una persona ferita o altrimenti in pericolo, omette di prestare l'assistenza occorrente o di darne immediato avviso all'autorità.''
''Se da siffatta condotta del colpevole deriva una lesione personale [c.p. 582, 583], la pena è aumentata [c.p. 64]; se ne deriva la morte, la pena è raddoppiata''".
Ergo, se ci si imbatte in una persona ferita o bisognosa di qualsiasi assistenza in quanto incapace di provvedere alla propria sicurezza e salute, è nostro dovere assisterla al meglio delle nostre possibilità.
Pertanto il semplice cittadino che assiste ad un arresto cardiaco è tenuto ad avvisare le autorità (nel caso specifico il SUEM), ma non necessariamente a compiere manovre di primo soccorso -come la rianimazione- '''a meno che non sia assolutamente sicuro di ciò che sta facendo''', nonché di non mettere a repentaglio la salute propria e della vittima. Se non ci si sente in grado di compiere tali manovre, l'aver chiamato il SUEM (ed eventualmente averne seguito le direttive) è considerato dal punto di vista legale più che sufficiente.
== Responsabilità come soccorritore laico ==
Ci si potrebbe giustamente chiedere: "Perché non tentare comunque di rianimare una persona in arresto cardiaco, anche se non si possiedono nozioni specifiche? Piuttosto che attendere il corso degli eventi (magari con la morte del paziente), tanto vale tentare di salvargli la vita in un modo o nell'altro!". Sebbene dal punto di vista filosofico questo ragionamento possa avere una sua logica di fondo, occorre però considerare che le manovre eseguite possono causare danni fisici anche importanti, giuridicamente considerabili come lesioni personali colpose (articolo 590 del codice penale), nonché nei casi più gravi il decesso della vittima (omicidio colposo, articolo 589 del codice penale).
Il primo soccorso può essere cruento e non scevro da rischi fisici per il paziente. Basti pensare che spesso e volentieri durante le manovre rianimatorie (anche quelle attuate da personale sanitario) è possibile che a causa degli sforzi applicati si vada incontro alla frattura di una o più delle coste del paziente. Allora perché qualsiasi soccorritore non riceve ogni volta una querela per lesioni volontarie da parte della vittima per aver tentato di salvargli la vita?
In questo caso risulta fondamentale il cosiddetto stato di necessità, espresso nell'articolo 54 del codice penale:
"''Non è punibile chi ha commesso il fatto per esservi stato costretto dalla necessità di salvare sé od altri dal pericolo attuale di un danno grave alla persona, pericolo da lui non volontariamente causato, né altrimenti evitabile, sempre che il fatto sia proporzionato al pericolo''".
Ovvero, se io semplice cittadino causo un danno fisico fornendo primo soccorso (ad esempio fratturare una costa durante una rianimazione cardiopolmonare) non sono penalmente perseguibile dato che è avvenuto mentre cercavo di evitare un pericolo proporzionalmente maggiore per la vittima (la morte). Dal punto di vista giuridico lo stato di necessità risolve eventuali problemi o situazioni paradossali che potrebbero in linea del tutto teorica verificarsi in varie situazioni: si consideri ad esempio che la semplice incisione chirurgica durante un intervento è considerabile come lesione personale volontaria (dato che il chirurgo ha tecnicamente come obiettivo il taglio della cute e degli organi interni), ma dal punto di vista legale non corre alcun rischio dato che il fine (la diagnosi o il trattamento di una patologia sottostante) è proporzionalmente più grande del danno fisico causato; oltre al fatto, ovviamente, che il chirurgo ha precedentemente avuto il paziente il consenso all'operazione.
Riassumendo: il semplice cittadino è tenuto ad aiutare un ferito e a chiamare i soccorsi, ma non è formalmente obbligato a compiere manovre di primo soccorso, neanche se in possesso di un attestato di formazione per aver svolto un corso BLS (anche se ovviamente è auspicabile che presti il suo servizio!). Chiunque esegue manovre rianimatorie errate rischia di rispondere penalmente in caso di aggravamento della salute della vittima: motivo per cui '''è fondamentale saperle eseguire bene'''.
[[Categoria:Lezioni di Manovre di primo soccorso]]
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Valutazione della scena e dell'infortunato
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sistemazioni varie
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{{DM}}{{Risorsa|tipo=lezione|materia1=Manovre di primo soccorso|materia2=|materia3=|materia4=|materia5=|programma2=|programma3=|programma4=|avanzamento=50%}}
Quando ci troviamo di fronte ad un incidente o ad un malore e intendiamo prestare soccorso, dobbiamo essenzialmente provvedere a tre cose:
* '''valutare la scena dove è avvenuto il fatto, individuando e possibilmente isolando eventuali pericoli''';
* '''proteggere la salute dell'infortunato''';
* '''proteggere la NOSTRA salute'''.
Tutto ciò permetterà a noi e ai soccorritori professionisti che arriveranno dopo di noi di ottimizzare l'aiuto che daremo al ferito, aumentandone le possibilità di sopravvivenza.
== Analisi della scena ==
Occorre innanzitutto capire il tipo di ambiente e contesto in cui ci troviamo: se ad esempio ci troviamo in spiaggia sotto il sole durante una giornata afosa ed improvvisamente una persona davanti a noi si accascia a terra, è lecito pensare che essa possa essere stata vittima di un colpo di sole, piuttosto che pensare immediatamente a chissà quale patologia. Se invece durante un freddo inverno entriamo in casa di un nostro amico che non risponde alle chiamate, lo troviamo incosciente in una stanza e allo stesso tempo iniziamo noi stessi a respirare a fatica e ad avvertire un certo malessere, è probabile che si tratti di un'intossicazione da monossido di carbonio -causata presumibilmente da un malfunzionamento del riscaldamento-.
La valutazione dell'ambiente circostante è fondamentale soprattutto dal punto di vista della '''sicurezza''', sia per sé che per l'infortunato: se la cosa può sembrare abbastanza marginale in un contesto casalingo, o camminando lungo un marciapiede, ciò diventa invece di assoluto rilievo nel caso in cui avvenga un infortunio in un luogo di lavoro, dove nella medesima area possono essere presenti sostanze (acidi, liquidi infiammabili, ecc.) o oggetti (ad esempio fili elettrici scoperti) pericolosi.
Trovandoci sul posto dobbiamo chiederci: '''è pericoloso avvicinarsi alla vittima'''? Se ad esempio un operaio trovandosi avvolto nei cavi ad alta tensione è rimasto folgorato, è bene che prima di raggiungere e toccare la vittima e trovarci anche noi nella medesima situazione (con il risultato di ritardare il soccorso per l'infortunato iniziale e aggiungere alla scena una seconda vittima) venga chiuso il relativo interruttore elettrico.
In generale è bene provvedere all'allontanamento di eventuali fonti di pericolo (rimuovere contenitori con sostanze tossiche o infiammabili, spegnere quadri elettrici in caso di folgorazione e così via).
Nel caso di un incidente stradale, è opportuno cercare di fermare il traffico per evitare che la vittima (ma anche i soccorritori presenti) possa essere investita o subire ulteriori danni.
In linea generale '''è caldamente sconsigliato spostare la vittima, a meno che non ci sia un immediato pericolo di vita''' (ad esempio, se ci si trova vicini a cisterne di liquidi infiammabili durante un incendio): questo perché il ferito potrebbe aver riportato gravi traumi (specie alla colonna vertebrale) che facilmente ad una prima osservazione possono passare inosservati, e spostando l'infortunato potremmo peggiorare la situazione. Tuttavia se come accennato la scena è assai pericolosa (incendio, presenza di gas tossici, crolli, ecc.) oppure nel caso si sia assolutamente certi che la vittima non abbia subito traumi, nulla vieta di allontanare dal posto la vittima.
== Valutazione dell'infortunato ==
Una volta resa sicura la zona, possiamo iniziare a prenderci cura dell'infortunato. Immaginiamo di trovarci di fronte ad una persona distesa per terra, supina.
Per prima cosa, è necessario capire lo stato di coscienza. Per comprendere se la vittima abbia perso conoscenza o se sia cosciente, ci avviciniamo ad essa e chiediamo a voce alta: «Signore, mi sente?». Nel caso in cui non risponda, ci poniamo al suo fianco in ginocchio ed iniziamo a scuotergli in maniera decisa la spalla (decisa ma non violenta per la possibile presenza di traumi non visibili), sempre chiedendo ad alta voce: «Signore, mi sente?». Se la vittima risponde e/o apre gli occhi significa che è cosciente: nel caso in cui continui a non dare risposta rimanendo inerte, possiamo invece essere pressoché certi che abbia perso conoscenza.
Occorre quindi raccogliere quante più informazioni possibili sulla dinamica dell'infortunio e sullo stato di salute della persona.
Se la persona è cosciente, chiediamo cosa è successo, se ha dolore e dove, se fa fatica a respirare, se riesce a muoversi e così via. Può essere che una persona non sia in grado di parlare, ma ad esempio potrebbe lamentarsi mentre si tocca una parte specifica del corpo.
Se la persona è incosciente, invece, è fondamentale capire se respiri e se vi sia battito cardiaco. Per capire se respira valutiamo se il torace si muove in corrispondenza degli atti respiratori: per una valutazione più efficace, possiamo posizionarci con la testa a pochi centimetri da quella dell'infortunato, ascoltando con l'orecchio se esca aria dalla sua bocca e nel frattempo guardando se il torace si muove. Per valutare il battito cardiaco andiamo a valutare i polso radiale, alla base del pollice, premendo con due dita.
In merito a ciò teniamo presenti un paio di concetti:
* <u>chi parla, respira</u>
* <u>chi respira ha battito cardiaco</u> e <u>quindi non è in arresto cardiaco</u>
Indipendentemente dallo stato di coscienza sarà utile valutare ad una prima occhiata eventuali alterazioni evidenti, ad esempio un'ustione o una frattura esposta.
Più informazioni ricaviamo dalla scena e dall'infortunato, più informazioni potremo fornire quando allerteremo il 118 e meglio potremo gestire l'infortunato in attesa dei soccorsi.[[File:Stabilt sidoläge.png|link=https://it.wikiversity.org/wiki/File:Stabilt%20sidol%C3%A4ge.png|miniatura|Posizione laterale di sicurezza]]
=== Posizione laterale di sicurezza ===
Se il soggetto respira autonomamente e presenta battito cardiaco ma risulta ancora incosciente, è possibile metterlo nella cosiddetta '''posizione laterale di sicurezza''' ('''PLS''').
Immaginando che l'infortunato sia in posizione perfettamente supina (con braccia e gambe parallele al resto del corpo), per eseguire correttamente la manovra occorre:
# posizionarsi a lato (sinistra o destra) della vittima;
# piegare il braccio del lato dove ci si trova lungo il terreno, formando un angolo di circa 90° (un po' come quando si saluta);
# flettere il ginocchio del lato opposto a dove si trova il soccorritore formando un angolo di circa 90° e mantenerlo in posizione;
# piegare il braccio del medesimo lato portandolo lungo il lato opposto e ponendo la mano sotto la relativa guancia;
# afferrare la spalla e il fianco del lato opposto al soccorritore e ruotare delicatamente l'infortunato verso il proprio lato, ponendolo accovacciato (in maniera stabile), e ricordandosi di estendere il capo.
La posizione laterale di sicurezza permette la fuoriuscita autonoma di eventuali liquidi dalla bocca (saliva, vomito, sangue) evitando che l'infortunato soffochi a causa di essi.
Dopo aver messo l'infortunato in PLS è possibile allontanarsi a breve distanza per poco tempo, ad esempio per cercare altre persone o per recarci all'esterno di una struttura per telefonare al 118 se all'interno non c'è campo, evitando comunque di lasciare da solo l'infortunato per troppo tempo e tornando quanto prima ad assisterlo.
== Allertamento dei soccorsi ==
Dopo aver valutato la scena e lo stato dell'infortunato, sarà necessario avvisare i soccorsi qualificati telefonando al 118.
Al telefono risponderà un operatore a cui dovremo fornire alcune essenziali informazioni:
* dinamica dell'incidente o del malore
* numero di infortunati (se più di uno) e stato di ognuno (se è cosciente, se respira, se ha polso, eventuali ferite visibili, eccetera)
* luogo in cui si trova l'infortunato, dando l'indirizzo o cercando comunque di essere il più precisi possibile;
* eventualmente, avvertire se vi sono impedimenti fisici che non rendono possibile il soccorso immediato all'infortunato (ad esempio se esso è rimasto schiacciato da un oggetto pesante) o l'accesso alla scena ai mezzi di soccorso (ad esempio in un incidente che ha coinvolto più auto bloccando la strada), rendendo quindi necessaria la presenza anche dei vigili del fuoco.
Nell'attesa dell'arrivo dell'ambulanza è necessario assistere l'infortunato nel modo più opportuno, anche attuando la rianimazione cardiopolmonare in presenza di arresto cardiaco.
== Pagine correlate ==
* [[Basic Life Support]]
[[Categoria:Lezioni di Manovre di primo soccorso]]
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2022-08-25T06:54:53Z
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Titolo: Metodi di calcolo delle basi acustiche per i sottomarini classe Toti.===
[[File:MM Toti.jpg|thumb|upright=1.8|right|300px|* Sottomarino Toti]]
La caratteristica di direttività di un sistema acustico indica come varia la sensibilità di ricezione con il variare della direzione <math>\alpha </math> di provenienza dell'onda sonora; se la sensibilità è la massima possibile in una direzione, massimo del lobo principale, e diminuisce molto rapidamente con il variare di essa si dice che la base ricevente ha una buona direttività, cioè presenta una direzione preferenziale d'ascolto di un sistema idrofonico al fine della riduzione delle ampiezze dei lobi secondari.
La direttività di un gruppo di sensori,<ref> {{cita |Del turco | 52 - 59}}.</ref> è ottenuta sommando i contributi di tensione generati dai singoli idrofoni, opportunamente rimessa in coerenza.
==Evoluzione dei metodi di calcolo==
L'evoluzione dei metodi di calcolo inizia , in Italia, dal 1960 con le computazioni delle caratteristiche di direttività per le basi idrofoniche dei sottomarini Classe Toti.
===Planimetria basi idrofoniche del Toti===
[[File:basisaurodtc.jpg|thumb|left|300px| Planimetria basi acustiche sonar IP60 ]]
La disposizione meccanica, non in scala, è mostrata in figura evidenziano con cerchietti verdi l'insieme degli idrofoni della base conforme e con cerchietti rossi l'insieme degli idrofoni della base circolare.
{{clear}}
===La base circolare===
{{Doppia immagine verticale|destra|Slide rule 12.jpg| ponderazionex.jpg |300|Regolo calcolatore|Proiezione arco idrofoni su corda }}
Il computo della direttività della base circolare, identico per tutte le direzioni dell'orizzonte, veniva svolto con l'impiego di matita e regolo calcolatore utilizzando una formula generale, già riportata nei testi di elettroacustica, che consentiva, con buona approssimazione, la sostituzione di un arco di cerchio con gli idrofoni in esso posizionati nella sua proiezione nella corda sottesa trasformando l'arco in un segmento.
L'andamento della curva di direttività di una base rettilinea per segnali in banda <math> f1 - f2 </math> è dato dalla funzione:
<math> R(\alpha) = \sqrt[]{ (1 / n) + (2/n^2) \cdot \sum_{m=1}^j \left \{ ( n - m ) \cdot [ \sin \ ( m\cdot p \cdot x ) / (m\cdot p\cdot x ) ] \cdot \cos \ [ ( p + 2 ) \cdot m \cdot x] \right \} }</math>
Dove:
<math>n = </math> numero degli idrofoni
<math>j = n - 1 </math>
<math>d = L / ( n - 1 )</math>
<math>L = </math> lunghezza della base in metri
<math>c = </math> velocità del suono in <math> m / s </math>
<math>x = ( \pi \cdot d \cdot f1 / c ) \cdot sin \ (\alpha)</math>
<math>f1 = </math>frequenza inferiore della banda in <math> Hz </math>
<math>f2 = </math>frequenza superiore della banda in <math> Hz </math>
<math>p = ( f2 - f1 ) / f1 </math>
===La base conforme===
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2022-08-25T07:02:03Z
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Titolo: Metodi di calcolo delle basi acustiche per i sottomarini classe Toti.===
[[File:MM Toti.jpg|thumb|upright=1.8|right|300px|* Sottomarino Toti]]
I metodi di calcolo delle basi di cui al titolo sono stati sviluppati nel lontano 1960 quando poche aziende in Italia erano dotate di centri di calcolo ed ancor meno di Personal Computer.
La Soc. USEA affrontò i problemi di calcolo
La caratteristica di direttività di un sistema acustico indica come varia la sensibilità di ricezione con il variare della direzione <math>\alpha </math> di provenienza dell'onda sonora; se la sensibilità è la massima possibile in una direzione, massimo del lobo principale, e diminuisce molto rapidamente con il variare di essa si dice che la base ricevente ha una buona direttività, cioè presenta una direzione preferenziale d'ascolto di un sistema idrofonico al fine della riduzione delle ampiezze dei lobi secondari.
La direttività di un gruppo di sensori,<ref> {{cita |Del turco | 52 - 59}}.</ref> è ottenuta sommando i contributi di tensione generati dai singoli idrofoni, opportunamente rimessa in coerenza.
==Evoluzione dei metodi di calcolo==
L'evoluzione dei metodi di calcolo inizia , in Italia, dal 1960 con le computazioni delle caratteristiche di direttività per le basi idrofoniche dei sottomarini Classe Toti.
===Planimetria basi idrofoniche del Toti===
[[File:basisaurodtc.jpg|thumb|left|300px| Planimetria basi acustiche sonar IP60 ]]
La disposizione meccanica, non in scala, è mostrata in figura evidenziano con cerchietti verdi l'insieme degli idrofoni della base conforme e con cerchietti rossi l'insieme degli idrofoni della base circolare.
{{clear}}
===La base circolare===
{{Doppia immagine verticale|destra|Slide rule 12.jpg| ponderazionex.jpg |300|Regolo calcolatore|Proiezione arco idrofoni su corda }}
Il computo della direttività della base circolare, identico per tutte le direzioni dell'orizzonte, veniva svolto con l'impiego di matita e regolo calcolatore utilizzando una formula generale, già riportata nei testi di elettroacustica, che consentiva, con buona approssimazione, la sostituzione di un arco di cerchio con gli idrofoni in esso posizionati nella sua proiezione nella corda sottesa trasformando l'arco in un segmento.
L'andamento della curva di direttività di una base rettilinea per segnali in banda <math> f1 - f2 </math> è dato dalla funzione:
<math> R(\alpha) = \sqrt[]{ (1 / n) + (2/n^2) \cdot \sum_{m=1}^j \left \{ ( n - m ) \cdot [ \sin \ ( m\cdot p \cdot x ) / (m\cdot p\cdot x ) ] \cdot \cos \ [ ( p + 2 ) \cdot m \cdot x] \right \} }</math>
Dove:
<math>n = </math> numero degli idrofoni
<math>j = n - 1 </math>
<math>d = L / ( n - 1 )</math>
<math>L = </math> lunghezza della base in metri
<math>c = </math> velocità del suono in <math> m / s </math>
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===La base conforme===
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2022-08-25T07:20:44Z
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Titolo: Metodi di calcolo delle basi acustiche per i sottomarini classe Toti.===
[[File:MM Toti.jpg|thumb|upright=1.8|right|300px|* Sottomarino Toti]]
I metodi di calcolo delle basi di cui al titolo sono stati sviluppati nel lontano 1960 quando poche aziende in Italia erano dotate di centri di calcolo elettronico ed ancor meno di Personal Computer.
In mancanza dei nuovi strumenti di calcolo le basi acustiche per i sottomarini classe Sauro richiesero una pesante attività manuale sia per ottimizzarne le dimensioni in base alla struttura del battello in fase di avanzata costruzione, sia per il tracciamento delle loro caratteristiche di direttività dalle quali ottenere la precisione di rilevamento e l'ampiezza dei lobi secondari.
<ref>La caratteristica di direttività di un sistema acustico indica come varia la sensibilità di ricezione con il variare della direzione <math>\alpha </math> di provenienza dell'onda sonora; se la sensibilità è la massima possibile in una direzione, massimo del lobo principale, e diminuisce molto rapidamente con il variare di essa si dice che la base ricevente ha una buona direttività, cioè presenta una direzione preferenziale d'ascolto di un sistema idrofonico al fine della riduzione delle ampiezze dei lobi secondari</ref>.
La direttività di un gruppo di sensori,<ref> {{cita |Del turco | 52 - 59}}.</ref> è ottenuta sommando i contributi di tensione generati dai singoli idrofoni, opportunamente rimessa in coerenza.
==Evoluzione dei metodi di calcolo==
L'evoluzione dei metodi di calcolo inizia , in Italia, dal 1960 con le computazioni delle caratteristiche di direttività per le basi idrofoniche dei sottomarini Classe Toti.
===Planimetria basi idrofoniche del Toti===
[[File:basisaurodtc.jpg|thumb|left|300px| Planimetria basi acustiche sonar IP60 ]]
La disposizione meccanica, non in scala, è mostrata in figura evidenziano con cerchietti verdi l'insieme degli idrofoni della base conforme e con cerchietti rossi l'insieme degli idrofoni della base circolare.
{{clear}}
===La base circolare===
{{Doppia immagine verticale|destra|Slide rule 12.jpg| ponderazionex.jpg |300|Regolo calcolatore|Proiezione arco idrofoni su corda }}
Il computo della direttività della base circolare, identico per tutte le direzioni dell'orizzonte, veniva svolto con l'impiego di matita e regolo calcolatore utilizzando una formula generale, già riportata nei testi di elettroacustica, che consentiva, con buona approssimazione, la sostituzione di un arco di cerchio con gli idrofoni in esso posizionati nella sua proiezione nella corda sottesa trasformando l'arco in un segmento.
L'andamento della curva di direttività di una base rettilinea per segnali in banda <math> f1 - f2 </math> è dato dalla funzione:
<math> R(\alpha) = \sqrt[]{ (1 / n) + (2/n^2) \cdot \sum_{m=1}^j \left \{ ( n - m ) \cdot [ \sin \ ( m\cdot p \cdot x ) / (m\cdot p\cdot x ) ] \cdot \cos \ [ ( p + 2 ) \cdot m \cdot x] \right \} }</math>
Dove:
<math>n = </math> numero degli idrofoni
<math>j = n - 1 </math>
<math>d = L / ( n - 1 )</math>
<math>L = </math> lunghezza della base in metri
<math>c = </math> velocità del suono in <math> m / s </math>
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2022-08-25T07:21:52Z
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Titolo: Metodi di calcolo delle basi acustiche per i sottomarini classe Toti.===
[[File:MM Toti.jpg|thumb|upright=1.8|right|300px|* Sottomarino Toti]]
I metodi di calcolo delle basi di cui al titolo sono stati sviluppati nel lontano 1960 quando poche aziende in Italia erano dotate di centri di calcolo elettronico ed ancor meno di Personal Computer.
In mancanza dei nuovi strumenti di calcolo le basi acustiche per i sottomarini classe Sauro richiesero una pesante attività manuale sia per ottimizzarne le dimensioni in base alla struttura del battello in fase di avanzata costruzione, sia per il tracciamento delle loro caratteristiche di direttività dalle quali ottenere la precisione di rilevamento e l'ampiezza dei lobi secondari. <ref>La caratteristica di direttività di un sistema acustico indica come varia la sensibilità di ricezione con il variare della direzione <math>\alpha </math> di provenienza dell'onda sonora; se la sensibilità è la massima possibile in una direzione, massimo del lobo principale, e diminuisce molto rapidamente con il variare di essa si dice che la base ricevente ha una buona direttività, cioè presenta una direzione preferenziale d'ascolto di un sistema idrofonico al fine della riduzione delle ampiezze dei lobi secondari</ref>.
La direttività di un gruppo di sensori,<ref> {{cita |Del turco | 52 - 59}}.</ref> è ottenuta sommando i contributi di tensione generati dai singoli idrofoni, opportunamente rimessa in coerenza.
==Evoluzione dei metodi di calcolo==
L'evoluzione dei metodi di calcolo inizia , in Italia, dal 1960 con le computazioni delle caratteristiche di direttività per le basi idrofoniche dei sottomarini Classe Toti.
===Planimetria basi idrofoniche del Toti===
[[File:basisaurodtc.jpg|thumb|left|300px| Planimetria basi acustiche sonar IP60 ]]
La disposizione meccanica, non in scala, è mostrata in figura evidenziano con cerchietti verdi l'insieme degli idrofoni della base conforme e con cerchietti rossi l'insieme degli idrofoni della base circolare.
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===La base circolare===
{{Doppia immagine verticale|destra|Slide rule 12.jpg| ponderazionex.jpg |300|Regolo calcolatore|Proiezione arco idrofoni su corda }}
Il computo della direttività della base circolare, identico per tutte le direzioni dell'orizzonte, veniva svolto con l'impiego di matita e regolo calcolatore utilizzando una formula generale, già riportata nei testi di elettroacustica, che consentiva, con buona approssimazione, la sostituzione di un arco di cerchio con gli idrofoni in esso posizionati nella sua proiezione nella corda sottesa trasformando l'arco in un segmento.
L'andamento della curva di direttività di una base rettilinea per segnali in banda <math> f1 - f2 </math> è dato dalla funzione:
<math> R(\alpha) = \sqrt[]{ (1 / n) + (2/n^2) \cdot \sum_{m=1}^j \left \{ ( n - m ) \cdot [ \sin \ ( m\cdot p \cdot x ) / (m\cdot p\cdot x ) ] \cdot \cos \ [ ( p + 2 ) \cdot m \cdot x] \right \} }</math>
Dove:
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2022-08-25T07:23:58Z
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/* Evoluzione dei metodi di calcolo */
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Titolo: Metodi di calcolo delle basi acustiche per i sottomarini classe Toti.===
[[File:MM Toti.jpg|thumb|upright=1.8|right|300px|* Sottomarino Toti]]
I metodi di calcolo delle basi di cui al titolo sono stati sviluppati nel lontano 1960 quando poche aziende in Italia erano dotate di centri di calcolo elettronico ed ancor meno di Personal Computer.
In mancanza dei nuovi strumenti di calcolo le basi acustiche per i sottomarini classe Sauro richiesero una pesante attività manuale sia per ottimizzarne le dimensioni in base alla struttura del battello in fase di avanzata costruzione, sia per il tracciamento delle loro caratteristiche di direttività dalle quali ottenere la precisione di rilevamento e l'ampiezza dei lobi secondari. <ref>La caratteristica di direttività di un sistema acustico indica come varia la sensibilità di ricezione con il variare della direzione <math>\alpha </math> di provenienza dell'onda sonora; se la sensibilità è la massima possibile in una direzione, massimo del lobo principale, e diminuisce molto rapidamente con il variare di essa si dice che la base ricevente ha una buona direttività, cioè presenta una direzione preferenziale d'ascolto di un sistema idrofonico al fine della riduzione delle ampiezze dei lobi secondari</ref>.
La direttività di un gruppo di sensori,<ref> {{cita |Del turco | 52 - 59}}.</ref> è ottenuta sommando i contributi di tensione generati dai singoli idrofoni, opportunamente rimessa in coerenza.
===Planimetria basi idrofoniche del Toti===
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La disposizione meccanica, non in scala, è mostrata in figura evidenziano con cerchietti verdi l'insieme degli idrofoni della base conforme e con cerchietti rossi l'insieme degli idrofoni della base circolare.
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===La base circolare===
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Il computo della direttività della base circolare, identico per tutte le direzioni dell'orizzonte, veniva svolto con l'impiego di matita e regolo calcolatore utilizzando una formula generale, già riportata nei testi di elettroacustica, che consentiva, con buona approssimazione, la sostituzione di un arco di cerchio con gli idrofoni in esso posizionati nella sua proiezione nella corda sottesa trasformando l'arco in un segmento.
L'andamento della curva di direttività di una base rettilinea per segnali in banda <math> f1 - f2 </math> è dato dalla funzione:
<math> R(\alpha) = \sqrt[]{ (1 / n) + (2/n^2) \cdot \sum_{m=1}^j \left \{ ( n - m ) \cdot [ \sin \ ( m\cdot p \cdot x ) / (m\cdot p\cdot x ) ] \cdot \cos \ [ ( p + 2 ) \cdot m \cdot x] \right \} }</math>
Dove:
<math>n = </math> numero degli idrofoni
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Titolo: Metodi di calcolo delle basi acustiche per i sottomarini classe Toti.===
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I metodi di calcolo delle basi di cui al titolo sono stati sviluppati nel lontano 1960 quando poche aziende in Italia erano dotate di centri di calcolo elettronico ed ancor meno di Personal Computer.
In mancanza dei nuovi strumenti di calcolo le basi acustiche per i sottomarini classe Toti richiesero una pesante attività manuale sia per ottimizzarne le dimensioni in base alla struttura del battello in fase di avanzata costruzione, sia per il tracciamento delle loro caratteristiche di direttività dalle quali ottenere la precisione di rilevamento e l'ampiezza dei lobi secondari. <ref>La caratteristica di direttività di un sistema acustico indica come varia la sensibilità di ricezione con il variare della direzione <math>\alpha </math> di provenienza dell'onda sonora; se la sensibilità è la massima possibile in una direzione, massimo del lobo principale, e diminuisce molto rapidamente con il variare di essa si dice che la base ricevente ha una buona direttività, cioè presenta una direzione preferenziale d'ascolto di un sistema idrofonico al fine della riduzione delle ampiezze dei lobi secondari</ref>.
La direttività di un gruppo di sensori,<ref> {{cita |Del turco | 52 - 59}}.</ref> è ottenuta sommando i contributi di tensione generati dai singoli idrofoni, opportunamente rimessa in coerenza.
===Planimetria basi idrofoniche del Toti===
[[File:basisaurodtc.jpg|thumb|left|300px| Planimetria basi acustiche sonar IP60 ]]
La disposizione meccanica, non in scala, è mostrata in figura evidenziano con cerchietti verdi l'insieme degli idrofoni della base conforme e con cerchietti rossi l'insieme degli idrofoni della base circolare.
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===La base circolare===
{{Doppia immagine verticale|destra|Slide rule 12.jpg| ponderazionex.jpg |300|Regolo calcolatore|Proiezione arco idrofoni su corda }}
Il computo della direttività della base circolare, identico per tutte le direzioni dell'orizzonte, veniva svolto con l'impiego di matita e regolo calcolatore utilizzando una formula generale, già riportata nei testi di elettroacustica, che consentiva, con buona approssimazione, la sostituzione di un arco di cerchio con gli idrofoni in esso posizionati nella sua proiezione nella corda sottesa trasformando l'arco in un segmento.
L'andamento della curva di direttività di una base rettilinea per segnali in banda <math> f1 - f2 </math> è dato dalla funzione:
<math> R(\alpha) = \sqrt[]{ (1 / n) + (2/n^2) \cdot \sum_{m=1}^j \left \{ ( n - m ) \cdot [ \sin \ ( m\cdot p \cdot x ) / (m\cdot p\cdot x ) ] \cdot \cos \ [ ( p + 2 ) \cdot m \cdot x] \right \} }</math>
Dove:
<math>n = </math> numero degli idrofoni
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/* La base circolare */
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Titolo: Metodi di calcolo delle basi acustiche per i sottomarini classe Toti.===
[[File:MM Toti.jpg|thumb|upright=1.8|right|300px|* Sottomarino Toti]]
I metodi di calcolo delle basi di cui al titolo sono stati sviluppati nel lontano 1960 quando poche aziende in Italia erano dotate di centri di calcolo elettronico ed ancor meno di Personal Computer.
In mancanza dei nuovi strumenti di calcolo le basi acustiche per i sottomarini classe Toti richiesero una pesante attività manuale sia per ottimizzarne le dimensioni in base alla struttura del battello in fase di avanzata costruzione, sia per il tracciamento delle loro caratteristiche di direttività dalle quali ottenere la precisione di rilevamento e l'ampiezza dei lobi secondari. <ref>La caratteristica di direttività di un sistema acustico indica come varia la sensibilità di ricezione con il variare della direzione <math>\alpha </math> di provenienza dell'onda sonora; se la sensibilità è la massima possibile in una direzione, massimo del lobo principale, e diminuisce molto rapidamente con il variare di essa si dice che la base ricevente ha una buona direttività, cioè presenta una direzione preferenziale d'ascolto di un sistema idrofonico al fine della riduzione delle ampiezze dei lobi secondari</ref>.
La direttività di un gruppo di sensori,<ref> {{cita |Del turco | 52 - 59}}.</ref> è ottenuta sommando i contributi di tensione generati dai singoli idrofoni, opportunamente rimessa in coerenza.
===Planimetria basi idrofoniche del Toti===
[[File:basisaurodtc.jpg|thumb|left|300px| Planimetria basi acustiche sonar IP60 ]]
La disposizione meccanica, non in scala, è mostrata in figura evidenziano con cerchietti verdi l'insieme degli idrofoni della base conforme e con cerchietti rossi l'insieme degli idrofoni della base circolare.
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===La base circolare===
[File:basebn.jpg|thumb|left|Base acustica circolare ]]
{{Doppia immagine verticale|destra|Slide rule 12.jpg| ponderazionex.jpg |300|Regolo calcolatore|Proiezione arco idrofoni su corda }}
Il computo della direttività della base circolare, identico per tutte le direzioni dell'orizzonte, veniva svolto con l'impiego di matita e regolo calcolatore utilizzando una formula generale, già riportata nei testi di elettroacustica, che consentiva, con buona approssimazione, la sostituzione di un arco di cerchio con gli idrofoni in esso posizionati nella sua proiezione nella corda sottesa trasformando l'arco in un segmento.
L'andamento della curva di direttività di una base rettilinea per segnali in banda <math> f1 - f2 </math> è dato dalla funzione:
<math> R(\alpha) = \sqrt[]{ (1 / n) + (2/n^2) \cdot \sum_{m=1}^j \left \{ ( n - m ) \cdot [ \sin \ ( m\cdot p \cdot x ) / (m\cdot p\cdot x ) ] \cdot \cos \ [ ( p + 2 ) \cdot m \cdot x] \right \} }</math>
Dove:
<math>n = </math> numero degli idrofoni
<math>j = n - 1 </math>
<math>d = L / ( n - 1 )</math>
<math>L = </math> lunghezza della base in metri
<math>c = </math> velocità del suono in <math> m / s </math>
<math>x = ( \pi \cdot d \cdot f1 / c ) \cdot sin \ (\alpha)</math>
<math>f1 = </math>frequenza inferiore della banda in <math> Hz </math>
<math>f2 = </math>frequenza superiore della banda in <math> Hz </math>
<math>p = ( f2 - f1 ) / f1 </math>
===La base conforme===
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260028
260027
2022-08-25T07:29:55Z
Funzioni di correlazione
24136
/* La base circolare */
wikitext
text/x-wiki
Titolo: Metodi di calcolo delle basi acustiche per i sottomarini classe Toti.===
[[File:MM Toti.jpg|thumb|upright=1.8|right|300px|* Sottomarino Toti]]
I metodi di calcolo delle basi di cui al titolo sono stati sviluppati nel lontano 1960 quando poche aziende in Italia erano dotate di centri di calcolo elettronico ed ancor meno di Personal Computer.
In mancanza dei nuovi strumenti di calcolo le basi acustiche per i sottomarini classe Toti richiesero una pesante attività manuale sia per ottimizzarne le dimensioni in base alla struttura del battello in fase di avanzata costruzione, sia per il tracciamento delle loro caratteristiche di direttività dalle quali ottenere la precisione di rilevamento e l'ampiezza dei lobi secondari. <ref>La caratteristica di direttività di un sistema acustico indica come varia la sensibilità di ricezione con il variare della direzione <math>\alpha </math> di provenienza dell'onda sonora; se la sensibilità è la massima possibile in una direzione, massimo del lobo principale, e diminuisce molto rapidamente con il variare di essa si dice che la base ricevente ha una buona direttività, cioè presenta una direzione preferenziale d'ascolto di un sistema idrofonico al fine della riduzione delle ampiezze dei lobi secondari</ref>.
La direttività di un gruppo di sensori,<ref> {{cita |Del turco | 52 - 59}}.</ref> è ottenuta sommando i contributi di tensione generati dai singoli idrofoni, opportunamente rimessa in coerenza.
===Planimetria basi idrofoniche del Toti===
[[File:basisaurodtc.jpg|thumb|left|300px| Planimetria basi acustiche sonar IP60 ]]
La disposizione meccanica, non in scala, è mostrata in figura evidenziano con cerchietti verdi l'insieme degli idrofoni della base conforme e con cerchietti rossi l'insieme degli idrofoni della base circolare.
{{clear}}
===La base circolare===
[[File:basebn.jpg|thumb|left|Base acustica circolare ]]
{{Doppia immagine verticale|destra|Slide rule 12.jpg| ponderazionex.jpg |300|Regolo calcolatore|Proiezione arco idrofoni su corda }}
Il computo della direttività della base circolare, identico per tutte le direzioni dell'orizzonte, veniva svolto con l'impiego di matita e regolo calcolatore utilizzando una formula generale, già riportata nei testi di elettroacustica, che consentiva, con buona approssimazione, la sostituzione di un arco di cerchio con gli idrofoni in esso posizionati nella sua proiezione nella corda sottesa trasformando l'arco in un segmento.
L'andamento della curva di direttività di una base rettilinea per segnali in banda <math> f1 - f2 </math> è dato dalla funzione:
<math> R(\alpha) = \sqrt[]{ (1 / n) + (2/n^2) \cdot \sum_{m=1}^j \left \{ ( n - m ) \cdot [ \sin \ ( m\cdot p \cdot x ) / (m\cdot p\cdot x ) ] \cdot \cos \ [ ( p + 2 ) \cdot m \cdot x] \right \} }</math>
Dove:
<math>n = </math> numero degli idrofoni
<math>j = n - 1 </math>
<math>d = L / ( n - 1 )</math>
<math>L = </math> lunghezza della base in metri
<math>c = </math> velocità del suono in <math> m / s </math>
<math>x = ( \pi \cdot d \cdot f1 / c ) \cdot sin \ (\alpha)</math>
<math>f1 = </math>frequenza inferiore della banda in <math> Hz </math>
<math>f2 = </math>frequenza superiore della banda in <math> Hz </math>
<math>p = ( f2 - f1 ) / f1 </math>
===La base conforme===
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260029
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/* La base circolare */
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Titolo: Metodi di calcolo delle basi acustiche per i sottomarini classe Toti.===
[[File:MM Toti.jpg|thumb|upright=1.8|right|300px|* Sottomarino Toti]]
I metodi di calcolo delle basi di cui al titolo sono stati sviluppati nel lontano 1960 quando poche aziende in Italia erano dotate di centri di calcolo elettronico ed ancor meno di Personal Computer.
In mancanza dei nuovi strumenti di calcolo le basi acustiche per i sottomarini classe Toti richiesero una pesante attività manuale sia per ottimizzarne le dimensioni in base alla struttura del battello in fase di avanzata costruzione, sia per il tracciamento delle loro caratteristiche di direttività dalle quali ottenere la precisione di rilevamento e l'ampiezza dei lobi secondari. <ref>La caratteristica di direttività di un sistema acustico indica come varia la sensibilità di ricezione con il variare della direzione <math>\alpha </math> di provenienza dell'onda sonora; se la sensibilità è la massima possibile in una direzione, massimo del lobo principale, e diminuisce molto rapidamente con il variare di essa si dice che la base ricevente ha una buona direttività, cioè presenta una direzione preferenziale d'ascolto di un sistema idrofonico al fine della riduzione delle ampiezze dei lobi secondari</ref>.
La direttività di un gruppo di sensori,<ref> {{cita |Del turco | 52 - 59}}.</ref> è ottenuta sommando i contributi di tensione generati dai singoli idrofoni, opportunamente rimessa in coerenza.
===Planimetria basi idrofoniche del Toti===
[[File:basisaurodtc.jpg|thumb|left|300px| Planimetria basi acustiche sonar IP60 ]]
La disposizione meccanica, non in scala, è mostrata in figura evidenziano con cerchietti verdi l'insieme degli idrofoni della base conforme e con cerchietti rossi l'insieme degli idrofoni della base circolare.
{{clear}}
===La base circolare===
[[File:basebn.jpg|thumb|left|200|Base acustica circolare ]]
{{Doppia immagine verticale|destra|Slide rule 12.jpg| ponderazionex.jpg |300|Regolo calcolatore|Proiezione arco idrofoni su corda }}
Il computo della direttività della base circolare, identico per tutte le direzioni dell'orizzonte, veniva svolto con l'impiego di matita e regolo calcolatore utilizzando una formula generale, già riportata nei testi di elettroacustica, che consentiva, con buona approssimazione, la sostituzione di un arco di cerchio con gli idrofoni in esso posizionati nella sua proiezione nella corda sottesa trasformando l'arco in un segmento.
L'andamento della curva di direttività di una base rettilinea per segnali in banda <math> f1 - f2 </math> è dato dalla funzione:
<math> R(\alpha) = \sqrt[]{ (1 / n) + (2/n^2) \cdot \sum_{m=1}^j \left \{ ( n - m ) \cdot [ \sin \ ( m\cdot p \cdot x ) / (m\cdot p\cdot x ) ] \cdot \cos \ [ ( p + 2 ) \cdot m \cdot x] \right \} }</math>
Dove:
<math>n = </math> numero degli idrofoni
<math>j = n - 1 </math>
<math>d = L / ( n - 1 )</math>
<math>L = </math> lunghezza della base in metri
<math>c = </math> velocità del suono in <math> m / s </math>
<math>x = ( \pi \cdot d \cdot f1 / c ) \cdot sin \ (\alpha)</math>
<math>f1 = </math>frequenza inferiore della banda in <math> Hz </math>
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<math>p = ( f2 - f1 ) / f1 </math>
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Titolo: Metodi di calcolo delle basi acustiche per i sottomarini classe Toti.===
[[File:MM Toti.jpg|thumb|upright=1.8|right|300px|* Sottomarino Toti]]
I metodi di calcolo delle basi di cui al titolo sono stati sviluppati nel lontano 1960 quando poche aziende in Italia erano dotate di centri di calcolo elettronico ed ancor meno di Personal Computer.
In mancanza dei nuovi strumenti di calcolo le basi acustiche per i sottomarini classe Toti richiesero una pesante attività manuale sia per ottimizzarne le dimensioni in base alla struttura del battello in fase di avanzata costruzione, sia per il tracciamento delle loro caratteristiche di direttività dalle quali ottenere la precisione di rilevamento e l'ampiezza dei lobi secondari. <ref>La caratteristica di direttività di un sistema acustico indica come varia la sensibilità di ricezione con il variare della direzione <math>\alpha </math> di provenienza dell'onda sonora; se la sensibilità è la massima possibile in una direzione, massimo del lobo principale, e diminuisce molto rapidamente con il variare di essa si dice che la base ricevente ha una buona direttività, cioè presenta una direzione preferenziale d'ascolto di un sistema idrofonico al fine della riduzione delle ampiezze dei lobi secondari</ref>.
La direttività di un gruppo di sensori,<ref> {{cita |Del turco | 52 - 59}}.</ref> è ottenuta sommando i contributi di tensione generati dai singoli idrofoni, opportunamente rimessa in coerenza.
===Planimetria basi idrofoniche del Toti===
[[File:basisaurodtc.jpg|thumb|left|300px| Planimetria basi acustiche sonar IP60 ]]
La disposizione meccanica, non in scala, è mostrata in figura evidenziano con cerchietti verdi l'insieme degli idrofoni della base conforme e con cerchietti rossi l'insieme degli idrofoni della base circolare.
{{clear}}
===La base circolare===
[[File:basebn.jpg|thumb|right|200px|Base acustica circolare ]]
{{Doppia immagine verticale|destra|Slide rule 12.jpg| ponderazionex.jpg |300|Regolo calcolatore|Proiezione arco idrofoni su corda }}
Il computo della direttività della base circolare, identico per tutte le direzioni dell'orizzonte, veniva svolto con l'impiego di matita e regolo calcolatore utilizzando una formula generale, già riportata nei testi di elettroacustica, che consentiva, con buona approssimazione, la sostituzione di un arco di cerchio con gli idrofoni in esso posizionati nella sua proiezione nella corda sottesa trasformando l'arco in un segmento.
L'andamento della curva di direttività di una base rettilinea per segnali in banda <math> f1 - f2 </math> è dato dalla funzione:
<math> R(\alpha) = \sqrt[]{ (1 / n) + (2/n^2) \cdot \sum_{m=1}^j \left \{ ( n - m ) \cdot [ \sin \ ( m\cdot p \cdot x ) / (m\cdot p\cdot x ) ] \cdot \cos \ [ ( p + 2 ) \cdot m \cdot x] \right \} }</math>
Dove:
<math>n = </math> numero degli idrofoni
<math>j = n - 1 </math>
<math>d = L / ( n - 1 )</math>
<math>L = </math> lunghezza della base in metri
<math>c = </math> velocità del suono in <math> m / s </math>
<math>x = ( \pi \cdot d \cdot f1 / c ) \cdot sin \ (\alpha)</math>
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260030
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Titolo: Metodi di calcolo delle basi acustiche per i sottomarini classe Toti.===
[[File:MM Toti.jpg|thumb|upright=1.8|right|300px|* Sottomarino Toti]]
I metodi di calcolo delle basi di cui al titolo sono stati sviluppati nel lontano 1960 quando poche aziende in Italia erano dotate di centri di calcolo elettronico ed ancor meno di Personal Computer.
In mancanza dei nuovi strumenti di calcolo le basi acustiche per i sottomarini classe Toti richiesero una pesante attività manuale sia per ottimizzarne le dimensioni in base alla struttura del battello in fase di avanzata costruzione, sia per il tracciamento delle loro caratteristiche di direttività dalle quali ottenere la precisione di rilevamento e l'ampiezza dei lobi secondari. <ref>La caratteristica di direttività di un sistema acustico indica come varia la sensibilità di ricezione con il variare della direzione <math>\alpha </math> di provenienza dell'onda sonora; se la sensibilità è la massima possibile in una direzione, massimo del lobo principale, e diminuisce molto rapidamente con il variare di essa si dice che la base ricevente ha una buona direttività, cioè presenta una direzione preferenziale d'ascolto di un sistema idrofonico al fine della riduzione delle ampiezze dei lobi secondari</ref>.
La direttività di un gruppo di sensori,<ref> {{cita |Del turco | 52 - 59}}.</ref> è ottenuta sommando i contributi di tensione generati dai singoli idrofoni, opportunamente rimessa in coerenza.
===Planimetria basi idrofoniche del Toti===
[[File:basisaurodtc.jpg|thumb|left|300px| Planimetria basi acustiche sonar IP60 ]]
La disposizione meccanica, non in scala, è mostrata in figura evidenziano con cerchietti verdi l'insieme degli idrofoni della base conforme e con cerchietti rossi l'insieme degli idrofoni della base circolare.
{{clear}}
===La base circolare===
[[File:basebn.jpg|thumb|right|100px|Base acustica circolare ]]
{{Doppia immagine verticale|destra|Slide rule 12.jpg| ponderazionex.jpg |300|Regolo calcolatore|Proiezione arco idrofoni su corda }}
Il computo della direttività della base circolare, identico per tutte le direzioni dell'orizzonte, veniva svolto con l'impiego di matita e regolo calcolatore utilizzando una formula generale, già riportata nei testi di elettroacustica, che consentiva, con buona approssimazione, la sostituzione di un arco di cerchio con gli idrofoni in esso posizionati nella sua proiezione nella corda sottesa trasformando l'arco in un segmento.
L'andamento della curva di direttività di una base rettilinea per segnali in banda <math> f1 - f2 </math> è dato dalla funzione:
<math> R(\alpha) = \sqrt[]{ (1 / n) + (2/n^2) \cdot \sum_{m=1}^j \left \{ ( n - m ) \cdot [ \sin \ ( m\cdot p \cdot x ) / (m\cdot p\cdot x ) ] \cdot \cos \ [ ( p + 2 ) \cdot m \cdot x] \right \} }</math>
Dove:
<math>n = </math> numero degli idrofoni
<math>j = n - 1 </math>
<math>d = L / ( n - 1 )</math>
<math>L = </math> lunghezza della base in metri
<math>c = </math> velocità del suono in <math> m / s </math>
<math>x = ( \pi \cdot d \cdot f1 / c ) \cdot sin \ (\alpha)</math>
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Titolo: Metodi di calcolo delle basi acustiche per i sottomarini classe Toti.===
[[File:MM Toti.jpg|thumb|upright=1.8|right|300px|* Sottomarino Toti]]
I metodi di calcolo delle basi di cui al titolo sono stati sviluppati nel lontano 1960 quando poche aziende in Italia erano dotate di centri di calcolo elettronico ed ancor meno di Personal Computer.
In mancanza dei nuovi strumenti di calcolo le basi acustiche per i sottomarini classe Toti richiesero una pesante attività manuale sia per ottimizzarne le dimensioni in base alla struttura del battello in fase di avanzata costruzione, sia per il tracciamento delle loro caratteristiche di direttività dalle quali ottenere la precisione di rilevamento e l'ampiezza dei lobi secondari. <ref>La caratteristica di direttività di un sistema acustico indica come varia la sensibilità di ricezione con il variare della direzione <math>\alpha </math> di provenienza dell'onda sonora; se la sensibilità è la massima possibile in una direzione, massimo del lobo principale, e diminuisce molto rapidamente con il variare di essa si dice che la base ricevente ha una buona direttività, cioè presenta una direzione preferenziale d'ascolto di un sistema idrofonico al fine della riduzione delle ampiezze dei lobi secondari</ref>.
La direttività di un gruppo di sensori,<ref> {{cita |Del turco | 52 - 59}}.</ref> è ottenuta sommando i contributi di tensione generati dai singoli idrofoni, opportunamente rimessa in coerenza.
===Planimetria basi idrofoniche del Toti===
[[File:basisaurodtc.jpg|thumb|left|300px| Planimetria basi acustiche sonar IP60 ]]
La disposizione meccanica, non in scala, è mostrata in figura evidenziano con cerchietti verdi l'insieme degli idrofoni della base conforme e con cerchietti rossi l'insieme degli idrofoni della base circolare.
{{clear}}
===La base circolare===
[[File:basebn.jpg|thumb|right|100px|Base acustica circolare ]]
{{Doppia immagine verticale|destra|Slide rule 12.jpg| ponderazionex.jpg |300|Regolo calcolatore|Proiezione arco idrofoni su corda }}
Il computo della direttività della base circolare, identico per tutte le direzioni dell'orizzonte, veniva svolto con l'impiego di matita e regolo calcolatore utilizzando una formula generale, già riportata nei testi di elettroacustica (Stenzel), che consentiva, con buona approssimazione, la sostituzione di un arco di cerchio con gli idrofoni in esso posizionati nella sua proiezione nella corda sottesa trasformando l'arco in un segmento.
L'andamento della curva di direttività di una base rettilinea per segnali in banda <math> f1 - f2 </math> è dato dalla funzione:
<math> R(\alpha) = \sqrt[]{ (1 / n) + (2/n^2) \cdot \sum_{m=1}^j \left \{ ( n - m ) \cdot [ \sin \ ( m\cdot p \cdot x ) / (m\cdot p\cdot x ) ] \cdot \cos \ [ ( p + 2 ) \cdot m \cdot x] \right \} }</math>
Dove:
<math>n = </math> numero degli idrofoni
<math>j = n - 1 </math>
<math>d = L / ( n - 1 )</math>
<math>L = </math> lunghezza della base in metri
<math>c = </math> velocità del suono in <math> m / s </math>
<math>x = ( \pi \cdot d \cdot f1 / c ) \cdot sin \ (\alpha)</math>
<math>f1 = </math>frequenza inferiore della banda in <math> Hz </math>
<math>f2 = </math>frequenza superiore della banda in <math> Hz </math>
<math>p = ( f2 - f1 ) / f1 </math>
===La base conforme===
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Titolo: Metodi di calcolo delle basi acustiche per i sottomarini classe Toti.===
[[File:MM Toti.jpg|thumb|upright=1.8|right|300px|* Sottomarino Toti]]
I metodi di calcolo delle basi di cui al titolo sono stati sviluppati nel lontano 1960 quando poche aziende in Italia erano dotate di centri di calcolo elettronico ed ancor meno di Personal Computer.
In mancanza dei nuovi strumenti di calcolo le basi acustiche per i sottomarini classe Toti richiesero una pesante attività manuale sia per ottimizzarne le dimensioni in base alla struttura del battello in fase di avanzata costruzione, sia per il tracciamento delle loro caratteristiche di direttività dalle quali ottenere la precisione di rilevamento e l'ampiezza dei lobi secondari. <ref>La caratteristica di direttività di un sistema acustico indica come varia la sensibilità di ricezione con il variare della direzione <math>\alpha </math> di provenienza dell'onda sonora; se la sensibilità è la massima possibile in una direzione, massimo del lobo principale, e diminuisce molto rapidamente con il variare di essa si dice che la base ricevente ha una buona direttività, cioè presenta una direzione preferenziale d'ascolto di un sistema idrofonico al fine della riduzione delle ampiezze dei lobi secondari</ref>.
La direttività di un gruppo di sensori,<ref> {{cita |Del turco | 52 - 59}}.</ref> è ottenuta sommando i contributi di tensione generati dai singoli idrofoni, opportunamente rimessa in coerenza.
===Planimetria basi idrofoniche del Toti===
[[File:basisaurodtc.jpg|thumb|left|300px| Planimetria basi acustiche sonar IP60 ]]
La disposizione meccanica, non in scala, è mostrata in figura evidenziano con cerchietti verdi l'insieme degli idrofoni della base conforme e con cerchietti rossi l'insieme degli idrofoni della base circolare.
{{clear}}
===La base circolare===
[[File:basebn.jpg|thumb|right|100px|Base acustica circolare ]]
{{Doppia immagine verticale|destra|Slide rule 12.jpg| ponderazionex.jpg |300|Regolo calcolatore|Proiezione arco idrofoni su corda }}
Il computo della direttività della base circolare, identico per tutte le direzioni dell'orizzonte, veniva svolto con l'impiego di matita e regolo calcolatore utilizzando una formula generale, già riportata nei testi di elettroacustica (Stenzel), che consentiva, con buona approssimazione, la sostituzione di un arco di cerchio con gli idrofoni in esso posizionati nella sua proiezione nella corda sottesa trasformando l'arco in un segmento.
L'andamento della curva di direttività di una base rettilinea per segnali in banda <math> f1 - f2 </math> è dato dalla funzione:
<math> R(\alpha) = \sqrt[]{ (1 / n) + (2/n^2) \cdot \sum_{m=1}^j \left \{ ( n - m ) \cdot [ \sin \ ( m\cdot p \cdot x ) / (m\cdot p\cdot x ) ] \cdot \cos \ [ ( p + 2 ) \cdot m \cdot x] \right \} }</math>
Dove:
<math>n = </math> numero degli idrofoni
<math>j = n - 1 </math>
<math>d = L / ( n - 1 )</math>
<math>L = </math> lunghezza della base in metri
<math>c = </math> velocità del suono in <math> m / s </math>
<math>x = ( \pi \cdot d \cdot f1 / c ) \cdot sin \ (\alpha)</math>
<math>f1 = </math>frequenza inferiore della banda in <math> Hz </math>
<math>f2 = </math>frequenza superiore della banda in <math> Hz </math>
<math>p = ( f2 - f1 ) / f1 </math>
Per ottenere un numero sufficiente di punti <math> R(\alpha)</math>, che ne consentissero la costruzione grafica, il calcolo doveva essere ripetuto numerosissime volte.
===La base conforme===
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Funzioni di correlazione
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Titolo: Metodi di calcolo delle basi acustiche per i sottomarini classe Toti.===
[[File:MM Toti.jpg|thumb|upright=1.8|right|300px|* Sottomarino Toti]]
I metodi di calcolo delle basi di cui al titolo sono stati sviluppati nel lontano 1960 quando poche aziende in Italia erano dotate di centri di calcolo elettronico ed ancor meno di Personal Computer.
In mancanza dei nuovi strumenti di calcolo le basi acustiche per i sottomarini classe Toti richiesero una pesante attività manuale sia per ottimizzarne le dimensioni in base alla struttura del battello in fase di avanzata costruzione, sia per il tracciamento delle loro caratteristiche di direttività dalle quali ottenere la precisione di rilevamento e l'ampiezza dei lobi secondari. <ref>La caratteristica di direttività di un sistema acustico indica come varia la sensibilità di ricezione con il variare della direzione <math>\alpha </math> di provenienza dell'onda sonora; se la sensibilità è la massima possibile in una direzione, massimo del lobo principale, e diminuisce molto rapidamente con il variare di essa si dice che la base ricevente ha una buona direttività, cioè presenta una direzione preferenziale d'ascolto di un sistema idrofonico al fine della riduzione delle ampiezze dei lobi secondari</ref>.
La direttività di un gruppo di sensori,<ref> {{cita |Del turco | 52 - 59}}.</ref> è ottenuta sommando i contributi di tensione generati dai singoli idrofoni, opportunamente rimessa in coerenza.
===Planimetria basi idrofoniche del Toti===
[[File:basisaurodtc.jpg|thumb|left|300px| Planimetria basi acustiche sonar IP60 ]]
La disposizione meccanica, non in scala, è mostrata in figura evidenziano con cerchietti verdi l'insieme degli idrofoni della base conforme e con cerchietti rossi l'insieme degli idrofoni della base circolare.
{{clear}}
===La base circolare===
[[File:basebn.jpg|thumb|right|100px|Base acustica circolare ]]
{{Doppia immagine verticale|destra|Slide rule 12.jpg| ponderazionex.jpg |300|Regolo calcolatore|Proiezione arco idrofoni su corda }}
Il computo della direttività della base circolare, identico per tutte le direzioni dell'orizzonte, veniva svolto con l'impiego di matita e regolo calcolatore utilizzando una formula generale, già riportata nei testi di elettroacustica (Stenzel), che consentiva, con buona approssimazione, la sostituzione di un arco di cerchio con gli idrofoni in esso posizionati nella sua proiezione nella corda sottesa trasformando l'arco in un segmento.
L'andamento della curva di direttività di una base rettilinea per segnali in banda <math> f1 - f2 </math> è dato dalla funzione:
<math> R(\alpha) = \sqrt[]{ (1 / n) + (2/n^2) \cdot \sum_{m=1}^j \left \{ ( n - m ) \cdot [ \sin \ ( m\cdot p \cdot x ) / (m\cdot p\cdot x ) ] \cdot \cos \ [ ( p + 2 ) \cdot m \cdot x] \right \} }</math>
Dove:
<math>n = </math> numero degli idrofoni
<math>j = n - 1 </math>
<math>d = L / ( n - 1 )</math>
<math>L = </math> lunghezza della base in metri
<math>c = </math> velocità del suono in <math> m / s </math>
<math>x = ( \pi \cdot d \cdot f1 / c ) \cdot sin \ (\alpha)</math>
<math>f1 = </math>frequenza inferiore della banda in <math> Hz </math>
<math>f2 = </math>frequenza superiore della banda in <math> Hz </math>
<math>p = ( f2 - f1 ) / f1 </math>
Per ottenere un numero sufficiente di punti <math> R(\alpha)</math>, che ne consentissero la costruzione grafica con l'individuazione della larghezza del lobo principale e l'ampiezza dei lobi secondari, il calcolo doveva essere ripetuto numerosissime volte.
===La base conforme===
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2022-08-25T08:06:14Z
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/* La base circolare */
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Titolo: Metodi di calcolo delle basi acustiche per i sottomarini classe Toti.===
[[File:MM Toti.jpg|thumb|upright=1.8|right|300px|* Sottomarino Toti]]
I metodi di calcolo delle basi di cui al titolo sono stati sviluppati nel lontano 1960 quando poche aziende in Italia erano dotate di centri di calcolo elettronico ed ancor meno di Personal Computer.
In mancanza dei nuovi strumenti di calcolo le basi acustiche per i sottomarini classe Toti richiesero una pesante attività manuale sia per ottimizzarne le dimensioni in base alla struttura del battello in fase di avanzata costruzione, sia per il tracciamento delle loro caratteristiche di direttività dalle quali ottenere la precisione di rilevamento e l'ampiezza dei lobi secondari. <ref>La caratteristica di direttività di un sistema acustico indica come varia la sensibilità di ricezione con il variare della direzione <math>\alpha </math> di provenienza dell'onda sonora; se la sensibilità è la massima possibile in una direzione, massimo del lobo principale, e diminuisce molto rapidamente con il variare di essa si dice che la base ricevente ha una buona direttività, cioè presenta una direzione preferenziale d'ascolto di un sistema idrofonico al fine della riduzione delle ampiezze dei lobi secondari</ref>.
La direttività di un gruppo di sensori,<ref> {{cita |Del turco | 52 - 59}}.</ref> è ottenuta sommando i contributi di tensione generati dai singoli idrofoni, opportunamente rimessa in coerenza.
===Planimetria basi idrofoniche del Toti===
[[File:basisaurodtc.jpg|thumb|left|300px| Planimetria basi acustiche sonar IP60 ]]
La disposizione meccanica, non in scala, è mostrata in figura evidenziano con cerchietti verdi l'insieme degli idrofoni della base conforme e con cerchietti rossi l'insieme degli idrofoni della base circolare.
{{clear}}
===La base circolare===
[[File:basebn.jpg|thumb|right|100px|Base acustica circolare ]]
{{Doppia immagine verticale|destra|Slide rule 12.jpg| ponderazionex.jpg |300|Regolo calcolatore|Proiezione arco idrofoni su corda }}
Il computo della direttività della base circolare, identico per tutte le direzioni dell'orizzonte, veniva svolto con l'impiego di matita e regolo calcolatore utilizzando una formula generale, già riportata nei testi di elettroacustica (Stenzel), che consentiva, con buona approssimazione, la sostituzione di un arco di cerchio con gli idrofoni in esso posizionati nella sua proiezione nella corda sottesa trasformando l'arco in un segmento.
L'andamento della curva di direttività di una base rettilinea per segnali in banda <math> f1 - f2 </math> è dato dalla funzione:
<math> R(\alpha) = \sqrt[]{ (1 / n) + (2/n^2) \cdot \sum_{m=1}^j \left \{ ( n - m ) \cdot [ \sin \ ( m\cdot p \cdot x ) / (m\cdot p\cdot x ) ] \cdot \cos \ [ ( p + 2 ) \cdot m \cdot x] \right \} }</math>
Dove:
<math>n = </math> numero degli idrofoni
<math>j = n - 1 </math>
<math>d = L / ( n - 1 )</math>
<math>L = </math> lunghezza della base in metri
<math>c = </math> velocità del suono in <math> m / s </math>
<math>x = ( \pi \cdot d \cdot f1 / c ) \cdot sin \ (\alpha)</math>
<math>f1 = </math>frequenza inferiore della banda in <math> Hz </math>
<math>f2 = </math>frequenza superiore della banda in <math> Hz </math>
<math>p = ( f2 - f1 ) / f1 </math>
Per ottenere un numero sufficiente di punti <math> R(\alpha)</math>, che ne consentissero la costruzione grafica con l'individuazione della larghezza del lobo principale e l'ampiezza dei lobi secondari, il calcolo doveva essere ripetuto numerosissime volte.
[[File:idroip70.jpg|thumb|right|100px|Base acustica circolare ]]
===La base conforme===
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Titolo: Metodi di calcolo delle basi acustiche per i sottomarini classe Toti.===
[[File:MM Toti.jpg|thumb|upright=1.8|right|300px|* Sottomarino Toti]]
I metodi di calcolo delle basi di cui al titolo sono stati sviluppati nel lontano 1960 quando poche aziende in Italia erano dotate di centri di calcolo elettronico ed ancor meno di Personal Computer.
In mancanza dei nuovi strumenti di calcolo le basi acustiche per i sottomarini classe Toti richiesero una pesante attività manuale sia per ottimizzarne le dimensioni in base alla struttura del battello in fase di avanzata costruzione, sia per il tracciamento delle loro caratteristiche di direttività dalle quali ottenere la precisione di rilevamento e l'ampiezza dei lobi secondari. <ref>La caratteristica di direttività di un sistema acustico indica come varia la sensibilità di ricezione con il variare della direzione <math>\alpha </math> di provenienza dell'onda sonora; se la sensibilità è la massima possibile in una direzione, massimo del lobo principale, e diminuisce molto rapidamente con il variare di essa si dice che la base ricevente ha una buona direttività, cioè presenta una direzione preferenziale d'ascolto di un sistema idrofonico al fine della riduzione delle ampiezze dei lobi secondari</ref>.
La direttività di un gruppo di sensori,<ref> {{cita |Del turco | 52 - 59}}.</ref> è ottenuta sommando i contributi di tensione generati dai singoli idrofoni, opportunamente rimessa in coerenza.
===Planimetria basi idrofoniche del Toti===
[[File:basisaurodtc.jpg|thumb|left|300px| Planimetria basi acustiche sonar IP60 ]]
La disposizione meccanica, non in scala, è mostrata in figura evidenziano con cerchietti verdi l'insieme degli idrofoni della base conforme e con cerchietti rossi l'insieme degli idrofoni della base circolare.
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===La base circolare===
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Il computo della direttività della base circolare, identico per tutte le direzioni dell'orizzonte, veniva svolto con l'impiego di matita e regolo calcolatore utilizzando una formula generale, già riportata nei testi di elettroacustica (Stenzel), che consentiva, con buona approssimazione, la sostituzione di un arco di cerchio con gli idrofoni in esso posizionati nella sua proiezione nella corda sottesa trasformando l'arco in un segmento.
L'andamento della curva di direttività di una base rettilinea per segnali in banda <math> f1 - f2 </math> è dato dalla funzione:
<math> R(\alpha) = \sqrt[]{ (1 / n) + (2/n^2) \cdot \sum_{m=1}^j \left \{ ( n - m ) \cdot [ \sin \ ( m\cdot p \cdot x ) / (m\cdot p\cdot x ) ] \cdot \cos \ [ ( p + 2 ) \cdot m \cdot x] \right \} }</math>
Dove:
<math>n = </math> numero degli idrofoni
<math>j = n - 1 </math>
<math>d = L / ( n - 1 )</math>
<math>L = </math> lunghezza della base in metri
<math>c = </math> velocità del suono in <math> m / s </math>
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Per ottenere un numero sufficiente di punti <math> R(\alpha)</math>, che ne consentissero la costruzione grafica con l'individuazione della larghezza del lobo principale e l'ampiezza dei lobi secondari, il calcolo doveva essere ripetuto numerosissime volte.
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Titolo: Metodi di calcolo delle basi acustiche per i sottomarini classe Toti.===
[[File:MM Toti.jpg|thumb|upright=1.8|right|300px|* Sottomarino Toti]]
I metodi di calcolo delle basi di cui al titolo sono stati sviluppati nel lontano 1960 quando poche aziende in Italia erano dotate di centri di calcolo elettronico ed ancor meno di Personal Computer.
In mancanza dei nuovi strumenti di calcolo le basi acustiche per i sottomarini classe Toti richiesero una pesante attività manuale sia per ottimizzarne le dimensioni in base alla struttura del battello in fase di avanzata costruzione, sia per il tracciamento delle loro caratteristiche di direttività dalle quali ottenere la precisione di rilevamento e l'ampiezza dei lobi secondari. <ref>La caratteristica di direttività di un sistema acustico indica come varia la sensibilità di ricezione con il variare della direzione <math>\alpha </math> di provenienza dell'onda sonora; se la sensibilità è la massima possibile in una direzione, massimo del lobo principale, e diminuisce molto rapidamente con il variare di essa si dice che la base ricevente ha una buona direttività, cioè presenta una direzione preferenziale d'ascolto di un sistema idrofonico al fine della riduzione delle ampiezze dei lobi secondari</ref>.
La direttività di un gruppo di sensori,<ref> {{cita |Del turco | 52 - 59}}.</ref> è ottenuta sommando i contributi di tensione generati dai singoli idrofoni, opportunamente rimessa in coerenza.
===Planimetria basi idrofoniche del Toti===
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La disposizione meccanica, non in scala, è mostrata in figura evidenziano con cerchietti verdi l'insieme degli idrofoni della base conforme e con cerchietti rossi l'insieme degli idrofoni della base circolare.
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===La base circolare===
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{{Doppia immagine verticale|destra|Slide rule 12.jpg| ponderazionex.jpg |300|Regolo calcolatore|Proiezione arco idrofoni su corda }}
Il computo della direttività della base circolare, identico per tutte le direzioni dell'orizzonte, veniva svolto con l'impiego di matita e regolo calcolatore utilizzando una formula generale, già riportata nei testi di elettroacustica (Stenzel), che consentiva, con buona approssimazione, la sostituzione di un arco di cerchio con gli idrofoni in esso posizionati nella sua proiezione nella corda sottesa trasformando l'arco in un segmento.
L'andamento della curva di direttività di una base rettilinea per segnali in banda <math> f1 - f2 </math> è dato dalla funzione:
<math> R(\alpha) = \sqrt[]{ (1 / n) + (2/n^2) \cdot \sum_{m=1}^j \left \{ ( n - m ) \cdot [ \sin \ ( m\cdot p \cdot x ) / (m\cdot p\cdot x ) ] \cdot \cos \ [ ( p + 2 ) \cdot m \cdot x] \right \} }</math>
Dove:
<math>n = </math> numero degli idrofoni
<math>j = n - 1 </math>
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<math>L = </math> lunghezza della base in metri
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Per ottenere un numero sufficiente di punti <math> R(\alpha)</math>, che ne consentissero la costruzione grafica con l'individuazione della larghezza del lobo principale e l'ampiezza dei lobi secondari, il calcolo doveva essere ripetuto numerosissime volte.
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Titolo: Metodi di calcolo delle basi acustiche per i sottomarini classe Toti.===
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I metodi di calcolo delle basi di cui al titolo sono stati sviluppati nel lontano 1960 quando poche aziende in Italia erano dotate di centri di calcolo elettronico ed ancor meno di Personal Computer.
In mancanza dei nuovi strumenti di calcolo le basi acustiche per i sottomarini classe Toti richiesero una pesante attività manuale sia per ottimizzarne le dimensioni in base alla struttura del battello in fase di avanzata costruzione, sia per il tracciamento delle loro caratteristiche di direttività dalle quali ottenere la precisione di rilevamento e l'ampiezza dei lobi secondari. <ref>La caratteristica di direttività di un sistema acustico indica come varia la sensibilità di ricezione con il variare della direzione <math>\alpha </math> di provenienza dell'onda sonora; se la sensibilità è la massima possibile in una direzione, massimo del lobo principale, e diminuisce molto rapidamente con il variare di essa si dice che la base ricevente ha una buona direttività, cioè presenta una direzione preferenziale d'ascolto di un sistema idrofonico al fine della riduzione delle ampiezze dei lobi secondari</ref>.
La direttività di un gruppo di sensori,<ref> {{cita |Del turco | 52 - 59}}.</ref> è ottenuta sommando i contributi di tensione generati dai singoli idrofoni, opportunamente rimessa in coerenza.
===Planimetria basi idrofoniche del Toti===
[[File:basisaurodtc.jpg|thumb|left|300px| Planimetria basi acustiche sonar IP60 ]]
La disposizione meccanica, non in scala, è mostrata in figura evidenziano con cerchietti verdi l'insieme degli idrofoni della base conforme e con cerchietti rossi l'insieme degli idrofoni della base circolare.
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===La base circolare===
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Il computo della direttività della base circolare, identico per tutte le direzioni dell'orizzonte, veniva svolto con l'impiego di matita e regolo calcolatore utilizzando una formula generale, già riportata nei testi di elettroacustica (Stenzel), che consentiva, con buona approssimazione, la sostituzione di un arco di cerchio con gli idrofoni in esso posizionati nella sua proiezione nella corda sottesa trasformando l'arco in un segmento.
L'andamento della curva di direttività di una base rettilinea per segnali in banda <math> f1 - f2 </math> è dato dalla funzione:
<math> R(\alpha) = \sqrt[]{ (1 / n) + (2/n^2) \cdot \sum_{m=1}^j \left \{ ( n - m ) \cdot [ \sin \ ( m\cdot p \cdot x ) / (m\cdot p\cdot x ) ] \cdot \cos \ [ ( p + 2 ) \cdot m \cdot x] \right \} }</math>
Dove:
<math>n = </math> numero degli idrofoni
<math>j = n - 1 </math>
<math>d = L / ( n - 1 )</math>
<math>L = </math> lunghezza della base in metri
<math>c = </math> velocità del suono in <math> m / s </math>
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Per ottenere un numero sufficiente di punti <math> R(\alpha)</math>, che ne consentissero la costruzione grafica con l'individuazione della larghezza del lobo principale e l'ampiezza dei lobi secondari, il calcolo doveva essere ripetuto numerosissime volte.
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Titolo: Metodi di calcolo delle basi acustiche per i sottomarini classe Toti.===
[[File:MM Toti.jpg|thumb|upright=1.8|right|300px|* Sottomarino Toti]]
I metodi di calcolo delle basi di cui al titolo sono stati sviluppati nel lontano 1960 quando poche aziende in Italia erano dotate di centri di calcolo elettronico ed ancor meno di Personal Computer.
In mancanza dei nuovi strumenti di calcolo le basi acustiche per i sottomarini classe Toti richiesero una pesante attività manuale sia per ottimizzarne le dimensioni in base alla struttura del battello in fase di avanzata costruzione, sia per il tracciamento delle loro caratteristiche di direttività dalle quali ottenere la precisione di rilevamento e l'ampiezza dei lobi secondari. <ref>La caratteristica di direttività di un sistema acustico indica come varia la sensibilità di ricezione con il variare della direzione <math>\alpha </math> di provenienza dell'onda sonora; se la sensibilità è la massima possibile in una direzione, massimo del lobo principale, e diminuisce molto rapidamente con il variare di essa si dice che la base ricevente ha una buona direttività, cioè presenta una direzione preferenziale d'ascolto di un sistema idrofonico al fine della riduzione delle ampiezze dei lobi secondari</ref>.
La direttività di un gruppo di sensori,<ref> {{cita |Del turco | 52 - 59}}.</ref> è ottenuta sommando i contributi di tensione generati dai singoli idrofoni, opportunamente rimessa in coerenza.
===Planimetria basi idrofoniche del Toti===
[[File:basisaurodtc.jpg|thumb|left|300px| Planimetria basi acustiche sonar IP60 ]]
La disposizione meccanica, non in scala, è mostrata in figura evidenziano con cerchietti verdi l'insieme degli idrofoni della base conforme e con cerchietti rossi l'insieme degli idrofoni della base circolare.
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===La base circolare===
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{{Doppia immagine verticale|destra|Slide rule 12.jpg| ponderazionex.jpg |300|Regolo calcolatore|Proiezione arco idrofoni su corda }}
Il computo della direttività della base circolare, identico per tutte le direzioni dell'orizzonte, veniva svolto con l'impiego di matita e regolo calcolatore utilizzando una formula generale, già riportata nei testi di elettroacustica (Stenzel), che consentiva, con buona approssimazione, la sostituzione di un arco di cerchio con gli idrofoni in esso posizionati nella sua proiezione nella corda sottesa trasformando l'arco in un segmento.
L'andamento della curva di direttività di una base rettilinea per segnali in banda <math> f1 - f2 </math> è dato dalla funzione:
<math> R(\alpha) = \sqrt[]{ (1 / n) + (2/n^2) \cdot \sum_{m=1}^j \left \{ ( n - m ) \cdot [ \sin \ ( m\cdot p \cdot x ) / (m\cdot p\cdot x ) ] \cdot \cos \ [ ( p + 2 ) \cdot m \cdot x] \right \} }</math>
Dove:
<math>n = </math> numero degli idrofoni
<math>j = n - 1 </math>
<math>d = L / ( n - 1 )</math>
<math>L = </math> lunghezza della base in metri
<math>c = </math> velocità del suono in <math> m / s </math>
<math>x = ( \pi \cdot d \cdot f1 / c ) \cdot sin \ (\alpha)</math>
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<math>f2 = </math>frequenza superiore della banda in <math> Hz </math>
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Per ottenere un numero sufficiente di punti <math> R(\alpha)</math>, che ne consentissero la costruzione grafica con l'individuazione della larghezza del lobo principale e l'ampiezza dei lobi secondari, il calcolo doveva essere ripetuto numerosissime volte.
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Funzioni di correlazione
24136
/* La base conforme */
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text/x-wiki
Titolo: Metodi di calcolo delle basi acustiche per i sottomarini classe Toti.===
[[File:MM Toti.jpg|thumb|upright=1.8|right|300px|* Sottomarino Toti]]
I metodi di calcolo delle basi di cui al titolo sono stati sviluppati nel lontano 1960 quando poche aziende in Italia erano dotate di centri di calcolo elettronico ed ancor meno di Personal Computer.
In mancanza dei nuovi strumenti di calcolo le basi acustiche per i sottomarini classe Toti richiesero una pesante attività manuale sia per ottimizzarne le dimensioni in base alla struttura del battello in fase di avanzata costruzione, sia per il tracciamento delle loro caratteristiche di direttività dalle quali ottenere la precisione di rilevamento e l'ampiezza dei lobi secondari. <ref>La caratteristica di direttività di un sistema acustico indica come varia la sensibilità di ricezione con il variare della direzione <math>\alpha </math> di provenienza dell'onda sonora; se la sensibilità è la massima possibile in una direzione, massimo del lobo principale, e diminuisce molto rapidamente con il variare di essa si dice che la base ricevente ha una buona direttività, cioè presenta una direzione preferenziale d'ascolto di un sistema idrofonico al fine della riduzione delle ampiezze dei lobi secondari</ref>.
La direttività di un gruppo di sensori,<ref> {{cita |Del turco | 52 - 59}}.</ref> è ottenuta sommando i contributi di tensione generati dai singoli idrofoni, opportunamente rimessa in coerenza.
===Planimetria basi idrofoniche del Toti===
[[File:basisaurodtc.jpg|thumb|left|300px| Planimetria basi acustiche sonar IP60 ]]
La disposizione meccanica, non in scala, è mostrata in figura evidenziano con cerchietti verdi l'insieme degli idrofoni della base conforme e con cerchietti rossi l'insieme degli idrofoni della base circolare.
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===La base circolare===
[[File:basebn.jpg|thumb|right|100px|Base acustica circolare ]]
{{Doppia immagine verticale|destra|Slide rule 12.jpg| ponderazionex.jpg |300|Regolo calcolatore|Proiezione arco idrofoni su corda }}
Il computo della direttività della base circolare, identico per tutte le direzioni dell'orizzonte, veniva svolto con l'impiego di matita e regolo calcolatore utilizzando una formula generale, già riportata nei testi di elettroacustica (Stenzel), che consentiva, con buona approssimazione, la sostituzione di un arco di cerchio con gli idrofoni in esso posizionati nella sua proiezione nella corda sottesa trasformando l'arco in un segmento.
L'andamento della curva di direttività di una base rettilinea per segnali in banda <math> f1 - f2 </math> è dato dalla funzione:
<math> R(\alpha) = \sqrt[]{ (1 / n) + (2/n^2) \cdot \sum_{m=1}^j \left \{ ( n - m ) \cdot [ \sin \ ( m\cdot p \cdot x ) / (m\cdot p\cdot x ) ] \cdot \cos \ [ ( p + 2 ) \cdot m \cdot x] \right \} }</math>
Dove:
<math>n = </math> numero degli idrofoni
<math>j = n - 1 </math>
<math>d = L / ( n - 1 )</math>
<math>L = </math> lunghezza della base in metri
<math>c = </math> velocità del suono in <math> m / s </math>
<math>x = ( \pi \cdot d \cdot f1 / c ) \cdot sin \ (\alpha)</math>
<math>f1 = </math>frequenza inferiore della banda in <math> Hz </math>
<math>f2 = </math>frequenza superiore della banda in <math> Hz </math>
<math>p = ( f2 - f1 ) / f1 </math>
Per ottenere un numero sufficiente di punti <math> R(\alpha)</math>, che ne consentissero la costruzione grafica con l'individuazione della larghezza del lobo principale e l'ampiezza dei lobi secondari, il calcolo doveva essere ripetuto numerosissime volte.
[[File:idro70.jpg|thumb|right|300px|Curva di direttività ricavata per punti ]]
{{clear}}
===La base conforme===
I computi relativi alla base conforme non potevano aver alcun supporto di algoritmi di calcolo essendo il loro profilo obbligato dalla struttura meccanica del sottomarino.
Una strada percorribile, derivata dai disegni quotatiti del profilo della base, consisteva nel computo della somma di tanti vettori, in ampiezza ed angolo, quanti erano gli idrofoni interessati
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